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27 October 2011

Scarsa lingua di terra che orla il mare


Premetto che l'ambiente non è né di destra né di sinistra e  che vivere in un ambiente geografico sicuro è nell'interesse di tutti gli Italiani. Quello che sta accadendo in Liguria, terra nella quale sono nata, e naturale porta del Nord-Italia e del Nord-Europa, per tutti quelli che vengono a respirare un po' d'aria di mare nel mentre fanno qualche romantica passeggiata, è semplicemente catastrofico. E non è un'iperbole. Le Cinque Terre, che sono tra le più pittoresche località della Liguria, d'Italia e del mondo, all'improvviso si sono trasformate in un paesaggio spettrale. L'immagine di Monterosso annegata sotto un fiume di fango e di detriti è semplicemente angosciante (video). Lo stesso dicasi per Vernazza dove la Torre Doria emerge da acque marron invece che azzurre e il grazioso porticciolo è diventato simile ad una discarica (qui il video).
Anche Bonassola e Levanto, ridenti località del levante ligure sono ridotte allo stesso cupo scenario, mentre c'è stata una frana nella penisola di Sestri Levante. Il risultato di tutto ciò è una regione-regina in ginocchio e isolata dalle vie di comunicazione autostradali e ferroviarie. Scarseggia tutto, anche i generi di prima necessità e molti degli aiuti devono arrivare via mare.   
Ma torno alle Cinque Terre, famose in tutto il mondo e, mèta irrinunciabile di turisti provenienti dai 4 angoli del pianeta, classificate quale "patrimonio dell'Umanità" dalla solita Unesco, classificazione opinabile, dal momento che la terra dovrebbe essere innanzitutto di chi vi è nato e vi risiede. 
C'è da chiedersi perché queste piccole roccaforti a picco sul mare, che resistettero agli assalti dei saraceni, dei turchi, dei pirati, di tutte le intemperie, dei fortunali e dei venti che le hanno flagellate nel corso dei secoli,  si stanno sgretolando proprio ora. Sembra quasi la triste metafora del nostro bel Paese. Troppa pressione turistica,  troppe infrastrutture attrezzate ad uso esclusivo del turismo creano un impatto ambientale simile a quei campi coltivati esclusivamente a granoturco. Poi si depauperano e diventano sterili. Intere fasce di irti colli abbandonati, laddove un tempo c'erano terrazzamenti finemente coltivati a ulivi e viti recintati da sapienti  muretti a secco, ora franano impietosamente, trascinandosi dietro pezzi di montagne, cascate d'acqua, fango, tronchi e detriti. Siamo dunque al turismo come monocoltura e i risultati sono sotto ai nostri occhi.
E improvvisamente...l' estate scorsa, (la mia, nella fattispecie) a Monterosso diventa un lontano ricordo di giorni azzurri e sereni  con gli agavi che svettano controluce, un gatto che dorme all'ombra di una grossa anfora di coccio su una terrazza sul mare -  giorni che ora sembrano remoti come un vecchio album di fotografie.
Monterosso, il borgo marinaro, già solatia residenza di Eugenio Montale, piegato, distrutto dalla furia delle acque che sono scrosciate dal monte in pochi attimi insieme alla vicina Vernazza. Ci vogliono intere generazioni per costruire, ma basta un attimo per distruggere tutto. Colgo qui l'occasione per fare un encomio della  dignità burbanzosa del popolo ligure sempre così laconico e taciturno che ora si ritrova ad affrontare la dura realtà della mesta conta dei danni, delle vite spezzate (finora sette, più numerosi dispersi), senza tragedie greche, senza sceneggiate napoletane.  Specie quelli dei paesi dell'entroterra spezzino della Val di Vara come Brugnato, Borghetto Vara, di Sesta Godano,  della Val di Magra, della Lunigiana, gente assai più modesta di quella della fascia costiera; gente  che si è costruita la casa e qualche esercizio commerciale con grande sacrificio, ma che ora, oltre ai morti, ha perso davvero tutto.
Sarà per tutti costoro un triste ponte dei santi e dei morti (non chiamatelo Halloween, per carità di patria!). E ancora voglio ricordare la graziosa Bocca di Magra, che fu la residenza estiva di Elio Vittorini e di Vittorio Sereni,  diventata un cimitero delle barche e delle auto introvabili, mentre l'acqua del Magra sale ai primi piani delle case. La parola d'ordine d'ora in poi sarà dragare  e monitorare i greti dei fiumi, altrimenti creano tappi e alluvioni. Infischiandosene dei verdi talebani che quando vedono qualche vecchio contadino ripulire i greti dai tronchi d'alberi si precipitano a imperdirglielo. Ma cos'hanno costoro al posto del cervello?
Ma soprattutto occorre una diversa direttrice di marcia, se non vogliamo ritrovarci ancora in balia dei cataclismi, peraltro inevitabili.

Poiché quello che non sono riusciti a fare gli agenti atmosferici nel corso  dei secoli, quello che non hanno fatto i predoni del mare, lo ha fatto il mercato, la cementificazione, l'eccesso di impatto turistico, di motorizzazione. Ridare la Liguria ai suoi poeti, ai suoi santi e ai suoi navigatori è solo un impossibile sogno. Ma qualcosa per salvarla dal suo dissesto idrogeologico bisognerà pur fare. 
  



Scarsa lingua di terra che orla il mare,
chiude la schiena arida dei monti;
scavata da improvvisi fiumi, morsa            
dal sale come anello d'ancoraggio;         
percossa dalla fersa; combattuta
dai venti che ti recano dal largo
l'alghe e le procellarie
- ara di pietra sei, tra cielo e mare
levata, dove brucia la canicola
aromi di selvagge erbe.
Liguria,
l'immagine di te sempre nel cuore...
(Camillo Sbarbaro)

TELEFONO SOLIDALE per alluvionati - Dalle 19, 30 di giovedì 27 ottobre è aperto il  numero solidale 45500 a cui inviare SMS da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile e Tiscali oppure chiamando da rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Tiscali e Tele Tu. Il valore della donazione per ciascun messaggio è di 2 euro. Il numero resta attivo fino al 28 novembre. Come ho fatto per l'alluvione a Vicenza dello scorso anno, io ho  aderito.








25 October 2011

In the name of Love



Umani, troppo umani questi diritti! L'indomani dell'impalatura di Gheddafi, le cui spoglie non sappiamo ancora che fine faranno (l'opzione in fondo al mare in pasto ai pesci, modello Bin Laden è sempre possibile)  si viene a sapere da un lancio di agenzia che il numero uno del Consiglio di transizione libico, Mustafa Abdel Jalil, si e' inginocchiato oggi in preghiera subito dopo avere presenziato alla cerimonia di proclamazione della liberazione della Libia, che si e' tenuta a Bengasi. Jalil ha promesso che la legge islamica (o Sharia)  sara' rafforzata. "Come nazione musulmana la sharia e' alla base della nostra legislazione, pertanto ogni legge che contraddica i principi dell'Islam non avra' valore". Qui l'articolo, nel merito.  
Mesi e mesi di bombardamenti coi droni, numerose vite umane falcidiate,  per poi  dar vita a che cosa? A un governo islamista con tanto di Sharia. Sì, avete sentito bene: quella stessa Sharia per cui si è andati a combattere contro i Talebani in Afghanistan, ove tanti nostri soldati hanno trovato morte sicura.
Ma allora a che gioco giochiamo? non si doveva esportare la "democrazia" nei paesi islamici?
  
Beh... dipende. Avete letto "Machiavelli on modern Leadership" di Michael Ledeen? Ovvero un machiavello all'americana pronto per l'uso?  se vige un sistema teocratico, lo si combatte mettendoci un regimo laico; se viceversa c'è un regime laico (un'autocrazia militare come in Egitto, in Libia, in Tunisia) allora l'opzione islamica è sempre possibile. L'importante è... è  ..non è finire. Ma destabilizzare, negare e abbattere l'esistente. Le guerre, specie se "umanitarie", servono e costituiscono il volano dell'economia. Inoltre con le guerre si finanzia il Debiito mentre col Debito si promovono altre guerre. E se non ci credete leggete sul blog Crisis? What crisis?  cosa accadrà nel resto dell'Africa.  In the name of Love. Ovvero dei diritti universali.
E sempre in the name of Human. Rights, la Casa Bianca ha dichiarato che non un solo soldato Nato ci ha rimesso la ghirba sul territorio libico, grazie ai droni. Ah, che grande progresso i droni! Si possono risparmiare tante vite, coi droni. Ma non le vite dei civili nei paesi che si intende bombardare. Effetti collaterali -  si dirà. In ogni caso Mission Accomplished.   I diritti son diritti. Ma per qualcuno la vita è un diritto più  inalienabile che per altri.

Mubarak il grande amico e alleato più fidato degli Usa ora è  trascinato davanti a uno di questi tribunali-farsa tutto fasciato, malato terminale di cancro,  mentre giace  su una branda ospedaliera come la mummia di un vecchio mausoleo,  reo di aver represso la gloriosa rivoluzione di Piazza Tahir. Presto farà la fine del suo amico Muammar. Sempre  in the name of Love

La  "religio incivilis" dei diritti umani è diventata un'insensata nuova perversa teologia metafisica così grottescamente astratta, da ridurre a carne di porco gli esseri umani che passano sotto la sua mannaia. E' ormai chiaro anche ai ciechi, che è un miserabile pretesto per mettere i piedi (e tutto il resto) a casa d'altri, sfruttandone le risorse, le materie prime, il territorio. Oggi  i tempi sono maturi per poter dire che il principio di sistematica ingerenza a casa d'altri, passa per "l'esportazione dei diritti umani" cui fa seguito l'immancabile soluzione a quattro cifre del Consiglio di Sicurezza dell'Onu: un vero imbroglio. E' l'essenza stessa dell'impostura democratica. E queste due ultime parole non sono un ossimoro.
- Toc, toc!
- Chi è?
- Sono la carta dei diritti umani e busso a casa tua.
Mala tempora currunt, allora.
In the name of Love
What more in the name of Love?


Altro articolo correlato: In Nome dei diritti umani dal blog Conflitti e Strategie

21 October 2011

Morte del Colonello ovvero licenza democratica di uccidere



Stanno girando in rete e in tv immagini che fanno rabbrividire: Gheddafi ridotto a una maschera di sangue, linciato e barbaramente trucidato, circondato da beduini urlanti in un'orrenda mattanza...
Tutti contro uno: bella forza! "I bambini non devono guardare" dicono al TG mentre si trasmette durante i pasti immagini raccapriccianti, affinché TUTTI vedano.
Perfino Giuliano Ferrara che è  filoamericano  con simpatie neocon è arrivato ad ammettere che  gli unici che ormai sul pianeta hanno diritto di vita e di morte sugli altri popoli sono i fautori della democrazia. E che la "democrazia" è rimasta  l'unica  al mondo ad aver "LICENZA DI UCCIDERE". Sono parole pesanti  come pietre che fanno riflettere. Soprattutto fa riflettere l'inizio della cosiddetta nuova "democrazia" della Libia magnificata  da Napolitano come "Nuovo Risorgimento libico". E' questo il nuovo cammino verso la libertà?  E queste sarebbero le nuove rivoluzioni arabe a cui si rivolgono gli Indignados de noantri e le rivoluzioni "colorate" d'Occidente?
Ora il bottino libico  con annesse risorse petrolifere da spartirsi,  è più a portata di mano.  Per  tutti i segreti che Gheddafi sapeva su molte potenze occidentali con cui è venuto a contatto nel corso della sua lunga autocrazia,  è chiaro che alle forze NATO fa  più comodo morto che vivo. Ve lo immaginate al Tribunale  (farsa) dell'Aja quale scena si sarebbe presa? E allora, meglio non rischiare.
In attesa di saperne di più sulle ultime ore del colonello, propongo questi links di articoli:

Thierry Meyssan - Il linciaggio di Muammar Gheddafi

HIC SUNT LEONES dal blog Conflitti e Strategie

MISSIONE CRIMINALE COMPIUTA dal Blog Dalla parte del Torto




19 October 2011

Le Banche arrestano i clienti che vogliono indietro i loro soldi

Siamo a Citibank. Però l'America non è lontana, visto che le banche sono use organizzarsi in filiera internazionale. Queste scene e questo video, preso per il tramite del blog CafédeHumanité , fanno discutere e sono semplicemente terrorizzanti: cittadini che chiedono indietro i loro risparmi e che si sentono sequestrare e minacciare dai funzionari come fossero dei farabutti. Siamo all'universo capovolto. Parliamoci chiaro: fa più comodo vedere la plebe berciante nelle piazze che vederla agire . Meglio regalare alle moltitudini i suoi riti liberatori quali cortei e manifestazioni, che assistere quando poi passa alle vie di fatto, per difendere quei pochi risparmi di cui dispone. Alzi la mano chi si fida più delle banche. E alzi la mano chi si fida più degli stati e dei governi con le loro caste di veri collettori e gabellieri per conto della Finanza. Intanto nel Mediterraneo, il governo greco di Papandreu ha venduto il suo povero popolo ai banchieri. E a noi cosa ci toccherà? Quale sarà la nostra sorte prossima ventura?
Per inciso: a chi viene qui a dirmi che i Greci se la sono cercata, io rispondo che Goldman Sachs ha truccato surrettiziamente i bilanci per forzarla ad entrare in Ue. Che obbligare a entrare nella Ue stati ad economia modesta, vuol solo dire che si voleva arrivare proprio a questo: trasformare l'Eurozona in EuroDebito, per poi trattarci tutti quanti come aziende fallimentari e succhiarci le nostre risorse come vampiri. In altre parole, era già tutto previsto che gli stati dovessero essere birilli da far saltare. Ad uno ad uno.
Intanto godetevi  anche quest'altro video:
Scriveva Thomas Jefferson, padre nobile d'America nel 1776:
Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione le banche, e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri.

Parole sante! Neanche più padroni dei loro sudati risparmi.


15 October 2011

Il bacio letale del Drago agli Indignados

C'è qualcosa di inquietante nel constatare che quando lo sinistra non sa che pesci pigliare, ruba il vento ai temi cari alla destra. Sta avvenendo con temi come il Debito, la finanza, la sovranità monetaria. Avesse almeno l'onestà di citare Ezra Pound o Giacinto Auriti o il grande Chesterton...Macché! Quattro slogan letti frettolosamente sul Bignami di Twitter, e via coi cortei e le occupazioni.
Inoltre è accaduto che in Francia un giovane socialista abbia fatto propri i temi di Marine Le Pen. Leggere qui sul blog di Giovanni a proposito del giovane Arnaud Montebourg. E' mai possibile? Lotta contro l'immigrazione, contro le banche, per la sovranità monetaria, per i dazi...Sembra quasi di sognare. Pensiero maligno 1: non è che queste cose le faccia per disattivare la popolarità di Marine Le Pen, così come venne strumentalizzato a suo tempo Sarkò in funzione anti-Le Pen padre? Chi ha buona memoria ricorderà che Le Pen sr. a un passo dalla sua vittoria fu disarcionato dall'esordiente   Sarkozy. 
Ma torniamo agli Indignados de noantri. Sarebbe intanto interessante sapere perché si mantiene la "s" spagnola e si è incapaci di dire almeno Indignati.  Pensiero maligno2:Non vorrei che questo movimentismo colorato nascesse proprio per disattivare la vera protesta dei ceti medi, in fase di compressione verso il basso. Della serie: se le piazze sono tutte nostre, non saranno mai loro. Se le piazze appartengono al popolo di sinistra, la destra non può entrarci neanche con la capocchia di uno spillo.
E infine un pensiero maligno 3 : se invece dei soliti professionisti dei "collettivi studenteschi", delle "okkupazioni di atenei" della "lotta di classe" fossero stati giovani di Forza Nuova, che cosa sarebbe successo? Avrebbero scatenato i centri sociali e i black bloc per prenderli a randellate nelle costole? Eppure in una democrazia l'art. 21 della Costituzione dovrebbe essere consentito a chiunque.
Gira e rigira il polo dialettico consentito è sempre lo stesso: turbocapitalismo internazionale da una parte, e lotta di classe internazionale dall'altra. Tertium non datur e  siamo pur sempre  a internazionalismo contro internazionalismo.
Per tutto il mondo (circa 900 città)  si  è diffusa oggi la giornata dell'Indignazione  Mondiale . Ma che cos'è questa Indignazione Globale? Un patrimonio dell'Umanità a cura dell'Unesco a cui bisogna obbedire a comando?
Oggi a Roma si è replicato lo stesso copione infernale del G8 di Genova e per poco si replicava  anche il mortoa parti invertite:  dentro le camionette dei carabinieri, date al rogo. Gli Indignati (quasi tutti sinistri riciclati) si dissociano e protestano contro la loro manifestazione pacifica andata a pallino, per colpa dei violenti. Draghi e Montezemolo, hanno offerto solidarietà agli Indignati anti-finanza.
Roba da barzellette della sera: la Finanza plaude ai movimenti anti-Finanza. A questo punto sorge un dubbio: non è che la giornata internazionale dell'Indignato con annessi Black bloc  e casseurs in libera circolazione grazie a Schengen, li finanzino proprio L'Oro? Il bacio sputafuoco del Drago, custode del Tesoro, si è rivelato fatale e pure letale. Come minimo possiamo constatare che porta sfiga. Una strana coincidenza da sottolineare: gli Indignati si sono dati il nomignolo di... "draghi ribelli". Che il Drago abbia già deposto le sue uova?

13 October 2011

Dacci oggi quotidiana Iniquità da Equitalia

La validità delle notizie di solito la misuro dallo spazio e dalla ridondanza che viene loro data. Se si accendono troppi riflettori sugli Indignados e sulle loro okkupazioni bolognesi capitanate dall' "oca crudele" Sabina Guzzanti che è venuta a porgere solidarietà, vuole dire che non li ritengono troppo pericolosi per l'usurocrazia  che ci affligge. Viceversa, se c'è lo zittificio globale intorno a una notizia si vede che conta e che se ne  teme l'effetto-contagio. L'amico Marco mi ha girato questo importante link dal titolo "Equitalia accende la protesta contro i gabellieri coi superpoteri"  di Debora Billi, che metto qui nel blog, articolo in  cui vengono riportate tutte le nefandezze quotidiane di Equitalia. Sono notizie che vengono messe solo sui giornali locali. E pure nelle pagine interne. Non vengono mai ospitate sulle testate ammiraglie.
Equitalia, una S.p.a Malfattori che pratica il pignoramente accelerato. Siamo in uno stato moderno, no? Pertanto anche l'esproprio viene velocizzato creando panico, sottomissione e  scene di inquotidiana disperazione . Ecco dunque un'accurata mappatura città per città di alcune scene d'ordinaria disgrazia. Leggetela attentamente nel link sopra riportato.
Ma questi poveri desperados e incazzados chi li difende? E soprattutto, chi osa  parlare di loro, a parte il web?
Una mia amica che ha subìto la sorte di avere il marito gravemente colpito da ictus, si è ritrovata a causa di ritardi di pagamento bollette, le ganasce di INIquitalia, già belle pronte sull'auto utilitaria  da poco acquistata per poter andare al lavoro. Le corse col fiatone e le suppliche per impedire l'esecuzione del pignoramento, mentre il marito era sul letto di un ospedale, si sono sprecate.
Tutto il potere ai Soviet - diceva Lenin. Ma oggi occorrerebbe dire: Tutto il potere alle Banche!
La svendita delle vite dei cittadini trasformati in schiavi, da parte dei nostri capi-tribù politici continua... Così quando Mr. Trucchetto-Trichet chiederà di più,  di più, sempre di più, saranno già abituati a catene e palle ai piedi.
Si parla già  di 3.000/MLD/ di € per salvare le grandi Banche Europee e le Assicurazioni dal fallimento. A scapito dei singoli stati e dei suoi indifesi cittadini.
Buongiorno, o civiltà occidentale!

Altro post sull'argomento: "Vogliono i soldi.I tuoi " di Debora Billi  

Foto in alto: Il Gabelliere di Caravaggio

09 October 2011

Giù le mani dalle case degli Italiani!

Questa è una rapina. Pertanto prego tutti i blogger che transitano da queste parti, di non limitarsi a linkare questo post con la notizia ivi inclusa, ma di copiaincollare e  diffondere, quale che sia il loro orientamento politico. Il ragioniere di stato Monorchio di concerto con l'altro  "esperto" Salerno Aletta, hanno messo a punto un modo per raggirare l'odiosa "patrimoniale" attaccando direttamente il patrimonio abitativo  privato degli Italiani:  cioè le loro case, frutto di risparmi, rinunce e sacrifici. Come dire che per evitare la padella, occorre buttarsi  direttamente sulla brace ardente.
Gli Italiani sono le caute e previdenti formichine che all'85% dispongono della casetta di proprietà? E allora tié!..  un bel braccio alzato a forma di manico d'ombrello a chi si è fatto le sue quattro mura senza andare in vacanza per qualche annetto.  La notizia era trapelata su Milano Finanza. Poi ripresa e aspramente criticata dal prof. Marco Della Luna, in ben due post del suo sito, gentilmente segnalati dall'amico Silvio. Ora pare che dai siti specialistici in economia e finanza sia diventata di dominio ufficiale. Ieri l'ANSA ha lanciato il siluro, ed eccolo:

"Un'ipoteca sul 10% del patrimonio privato al posto di una tassa patrimoniale. Con l'obiettivo di ridurre il costo del debito pubblico prevedendo, in parallelo, un piccolo ''bonus'' ai proprietari che si trasformeranno in questo modo garanti di parte del debito. L'ipotesi, che al momento e' solo un'idea, e' arrivata sul tavolo del primo confronto avviato al ministero dello Sviluppo con i ministri del Pdl. ''Una proposta tra tante'', spiega una fonte del dicastero ...".
"Ma a presentarla e' stato l'ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, che l'ha elaborata assieme all'esperto Guido Salerno. E, con le sue suggestioni, trova comunque favorevole qualche rappresentante di governo. Un'ipoteca sul 10% del valore delle case private: l'idea non e' di bolscevichi che puntano a nazionalizzare la proprieta' privata. Ma, elaborata da Monorchio e Salerno, e' stata presentata gia' alla Fondazione Ugo La Malfa e, pur nella sua complessita' tecnica, avrebbe lo scopo di evitare la temuta patrimoniale. Gia', perche' lo scopo e' sempre lo stesso: recuperare risorse per ridurre le tasse e favorire investimenti e sviluppo. Cosi' che, ora che anche l'ipotesi condono sembra tramontare, non manca chi ritiene che la proposta dell'ex ragioniere possa prendere quota, diventare piu' che percorribile...".

Ovviamente quando ci sono delle rapine in atto di questa portata non possono che essere bipartisan (infatti c'è interesse alla proposta anche dall'opposizione). Bipartisan,  una parola che fa rizzare i capelli in testa, poiché significa che siamo ai ladri di Pisa -  quelli che ogni notte andavano a rubare insieme in perfetto accordo e di giorno litigavano per spartirsi il bottino.
Il progetto per scivolare così arditamente sulle news, significa che è da tempo stato pensato e ripensato nei dettagli.  Per dirla  in soldoni, gli Italiani si sono messi sulle spalle un bel mutuo ipotecario, pagando la Banca due volte il valore della casa, per 10, 15 anni e in cambio il governo ringrazia. Come? emettendo titoli di stato sulla base delle case degli Italiani "a garanzia" e "copertura" del debito. Ci hanno forse chiesto qualcosa prima di fare simili scellerate proposte con i nostri averi?
Ma andiamo avanti:
"Tecnicamente la proposta - secondo i proponenti che hanno gia' elaborato anche un testo normativo - potrebbe essere realizzata solo dal momento del pareggio di bilancio e prevede che 'il patrimonio immobiliare privato' sul quale non gravano gia' garanzie ipotecarie, possa essere ''prestato'', in piccola quota (il 10%), per una garanzia allo Stato sul debito ventennale contratto con la Bce, con titoli di serie speciale denominati ''Mobilitazione del patrimonio immobiliare privato'' e ''Bonus ai proprietari garanti''. In questo modo il prestito non sarebbe collegato all'andamento del mercato. Attualmente il patrimonio abitativo, secondo dati Bankitalia, vale circa 4.832 miliardi che, escludendo quello ipotecato, scende a circa 4.500 miliardi".
T'è capì? Il nostro patrimonio abitativo è alto, ergo Bankitalia (attraverso i suoi camerieri politici)  ce lo preleva. Ovviamente c'è pure il rischio che su questa bella "porcata" (questa sì, altro che porcellum) venga posta la fiducia. Così, chi s'è visto s'è visto.
E ancora:
"Prevedere un'ipoteca - che in alcune ipotesi sarebbe volontaria
(sic: mi piacerebbe conoscere quanti gonzi aderisconoggoonzi aderiscono) e in altre obbligatoria - del 10%, significa per lo Stato poter contrarre 450 miliardi di debito pubblico a un tasso ridotto, con un risparmio di almeno due punti percentuali che favorirebbe lo Sviluppo. L'obiettivo sarebbe anche quello di stabilizzare il debito pubblico, riducendo la quota in mano a investitori esteri (che ora e' appena sotto il 50%) e quindi da possibili speculazioni. Ma l'ipotesi, che e' stata sintetizzata anche in un testo normativo di 10 articoli, deve ancora superare il vaglio collegiale, che poi e' il nuovo metodo avviato dal ministro Romani che ha portato sul suo tavolo molte proposte, tutte ancora da vagliare".

Questa nomenklatura politica si comporta spudoratamente, come suggerisce Marco Della Luna, come quei capi-tribù africani che vendevano i loro sudditi e quelli delle tribù vicine per ottenere armi dai negrieri con le quali continuare a  garantirsi il loro potere.

Altri articoli correlati :
http://marcodellaluna.info/sito/?p=662 Titolo : Fermate Monorchio Aletta
http://marcodellaluna.info/sito/?p=665 - Titolo : Monorchio e Aletta: dalla libertà alla forzosità

Wall street Italia  Titolo: Idea bloscevica: niente patrimoniale ma ipotece sul 10% sul valore della case

05 October 2011

Avidità e Pentimento (Greed and Repentance)



Ho letto con piacere un'intervista  di Repubblica sui nuovi progetti di George Soros per la sua vecchiaia, tra i quali chiudere il suo famoso Quantum fund .
Certi loschi figuri non smettono mai di voler rimanere sulla scena e più che sete di "beneficienza" hanno sete di delirante protagonismo e di autocompiacimento.
Mai sentito parlare di SLIDING DOORS ovvero porte girevoli? Bene, questi cattivi soggetti, animati da  delirio di onnipotenza, dopo aver fatto il Diavolo, si propongono poi come Acqua Santa; dopo aver fatto gli avidi speculatori, vogliono fare i liberatori dei popoli. Dopo essere stati degli strozzini, fanno i filantropi. E sovente ciò avviene contemporaneamente.
Nel loro impero non tramonta mai il sole, pertanto trovano sempre la stampaglia compiacente pronta a dar loro spazio nelle loro interviste in ginocchio come quella su citata (e del resto è azionista di non so quanta stampa "liberal" americana, oltre ai network).
Poi hanno le ong, le società in outsourcing come Open Society Institute per "l'esportazione della democrazia" (la loro, si intende).
Il suo "ultimo sogno" (hanno sempre un ultimo sogno che gli allunga la vita da coltivare) è quello di rovesciare Putin e di "esportare" un po' della sua stramaledetta finanza (democratica, si intende) in Russia.
Non prima però, di aver aiutato il popolo viola in Italia a liberarsi di Bunga il Tiranno. Però…che benefattore, che filantropo, che grande umanitario questo zio George!
Difatti Prodi, lo insignì della laurea Honoris Causa, per favori resi alla nazione: la speculazione della Lira del '92 con relativo strozzinaggio ai danni del popolo italiano.
Ci tocca rivalutare perfino uno stato canaglia come la Malaysia che ha avuto un po' di quegli attributi che noi occidentali rammolliti abbiamo perduto: la sua condanna a morte in contumacia.
A proposito, mi aspetto che a Hollywood-Babilonia, si faccia un bel film celebrativo e agiografico della sua vita. Una  trama da action movie finanziario il cui titolo potrebbe essere "Avidità e Pentimento" (GREED AND REPENTANCE). Insommma, la storia di un novello Dostoevskij dell'hedge fund. L'interprete potrebbe essere un Michael Douglas debitamente invecchiato e con gli occhi spiritati per l'uopo.
E chissà, l'irriducibile nonno Soros prima di rassegnarsi a portare i nipotini ai giardinetti per nutrire i pesciolini rossi nella vasca, potrebbe tentare di promuovere  uno di quei movimenti anti-Wall Street, allo scopo di  prendere il grosso toro per i testicoli, fingendo di operare un cambiamento per salvare in blocco tutti i suoi compari  della Fed. L'ultima buona azione.

03 October 2011

Se lo dice il Sole, allora è Britannia 2

C'era una volta un piccolo grande naviglio di reale schiatta, il Britannia. Correva l'anno 1992 e quel panfilo reale si trovava a navigare nelle acque al largo di Civitavecchia. Da lì, nacquero i propositi di (s)vendere molto del nostro patrimonio industriale, propositi messi poi in atto nei modi che sappiamo.   
E quei pochi coraggiosi che ne parlavano sul web, nel silenzio assoluto della stampa, si beccavano pure la nomina di "complottisti" e "cospirazionisti". Termini che francamente mi hanno sempre fatto sorridere, tenuto conto che per chi ha studiato un po' di storia,   i complotti di una nazione ai danni di un'altra e le cospirazioni politiche di una classe sociale o di un gruppo politico, rispetto ad altri sono sempre stati all'ordine del giorno. Così va la Storia.... Perciò non vedo le ragioni per rifilare comode lettere scarlatte.

 Dunque ricapitoliamo. Ora corre l'anno 2011, esattamente 19 anni dopo. Quasi un ventennio dopo, salta fuori un articolo del Sole 24 ore, il quotidiano della Confindustria e cosa scrive?  Leggete voi stessi:  Tremonti sdogana il piano Britannia 2.  del 13 settembre scorso. Confesso che a suo tempo questo articolo m'era sfuggito. Ma se lo scrive il Sole, dev'essere vero. Anzi... chiaro come il Sole.

Caspita, ma allora il Britannia esiste! E  quei coraggiosi complottisti hanno detto il vero, tant'è  che ora si replica sullo stesso  soggetto. Se lo chiede anche il blog APPUNTIAMO.

Resta da capire una cosa: perché quelli del Sole  ora escono così allo scoperto. E allora azzardo tre ipotesi:
  • Si sentono ormai inattaccabili perciò  fanno gli smargiassi e parlano chiaro
  • Si vuole legare il nome di Tremonti a una solenne nuova iniquità per bruciarlo e toglierlo dalla scena.
  • E' in atto una guerra tra consorterie: quelle legate alla Ue contro quelle legate ad ambienti d'Oltreatlantico, laddove Tremonti apparterrebbe alle prime.
Altro non saprei dire. Dirò solo che si replica la svendita all'incanto del nostro Paese, pezzo per pezzo. E allora ecco l'EVENTO: patrimonio immobiliare, utilities locali, allertando per l'uopo Comuni e Regioni, Il tutto  sotto la supervisione delle principali banche commerciali e d'affari nazionali (si fa per dire). Ma soprattutto internazionali . Non ultime, le compagnie di assicurazioni.  Il nobile scopo? L'abbattimento  (l'ennesimo) del debito pubblico. Beato a chi ci crede!