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13 June 2011

Come andare al potere senza vincere le elezioni



"Ma sciorbole ragassoli  uhé, ma lo sapete veh, che noi c' abbiamo un bel progettino per privatizzare l'acqua ma ce lo teniamo nel cassetto per noialtri e ve lo applichiamo quando butteremo giù quel Berluskaiser dell'Ostia? ghe pensi mi, con tanto di maniche di camicia rimboccate".
Poi dopo aver ascoltato le cifre uscite dalle urne, Culatello è uscito allo scoperto a fare il bagno di folla. "Oh ma questo - veh! -  è un referendum sul divorzio! Sì, il divorzio degli Italiani dal Berluscone. E ora bisogna  che lui salga al Colle dal Napolitano per sloggiare in fretta".
In tutta questa ridda di percentuali di quorum uniformi (ma dove sono i NO e gli astenuti? ) che più uniformi non si poteva, così uniformi da far credere che anche le schede non ritirate, siano state conteggiate nei quorum,  la figura più grottesca è quella di Culatello Bersani, quello che parla come se addentasse un buon insaccato misto e ci bevesse sopra un bicchiere di Bonarda dei colli piacentini.
Non che io vada pazza per Di Pietro, ma almeno lui e la sua Italia dei Valori s'è fatto un mazzo grosso tanto nelle piazze per raccogliere le firme del Comitato Promotore e insistevano presso gli elettori di centrodestra perché firmassero qualcuno dei loro quesiti referendari. Ma il Bersani da cani, si è messo a cantare vittoria di una vittoria non sua, e senza aver fatto nemmeno un po' di gavetta in piazza e nei gazebi, per ottenerla.
Così è già iniziato il dissidio interiore tra lui e Tonino: calma e gesso, Culatello! la vittoria non è tua ma dei cittadini. Anche di quelli che non ti voteranno mai, che per fortuna sono ancora la maggioranza.
Ma il Bersanone mica si dà per vinto, no! Va avanti, lui, e manda in trincea quella bellona e simpatica  (nonché oltremodo intelligente) della Pulzella d'Asinalonga, l' aulentissima Rosy.
Qualcuno spieghi a questi ignobili spazzini della democrazia che per andare al potere bisogna vincere le elezioni politiche, metterci la faccia, uno straccio di programma e non mescolare la propria beltà e la propria crapapelata con l'acqua e  il nucleare. I cittadini non gradiscono.

57 comments:

Anonymous said...

Dando per scontato che quanto prima prenderanno il potere (cioè quel che poco che non hanno ancora) e che il PDL/Lega sparirà sarà interessante vedere come se la giocheranno al loro interno (compreso Fini) e con i cittadini, quando verrà meno il loro odiato spauracchio Berlusconi.
Dovranno inventarsi un'altro nemico pubblico come nel 1984 di Orwell.
Scarth

Nessie said...

Quando non esiste più un nemico esterno, si perde la forza di coesione e ci si sbrana in lotte intestine, caro Scarth.
Dovranno inventarselo, si.

Eleonora said...

Resta il fatto che se, la destra è incapace di tanto, la sinistra è incapace di governare e lo abbiamo visto coi vari prodi, i d'alema gli amato e compagnie cantanti. Quello che da fastidio infatti, come scrivi tu, è che andranno al potere senza aver fatto assolutamente NIENTE perchè rappresentano il niente.

Nessie said...

Ele, hanno la forza dei riottosi e dei violenti. Loro se ne fregano delle belle maniere, e hanno la faccia da kiulo di schierarsi anche contro sé stessi. Le privatizzazioni l'hanno promesse e lanciate loro (vedi gov. Prodi e le varie utilities emiliane sulla rete idrica) e loro si mobilitano contro quello che hanno creato.

Anonymous said...

Non è che è incapace di governare. E' peggio ancora. La "sinistra" governa secondo il volere dei suoi sponsor: i Poteri Forti schiavisti e saccheggiatori.
Scarth

Josh said...

ecco Nessie, i sinistrati si mobilitano pro e contro quello che hanno creato. Pensa un po' che progettino.

Era chiaro che comunque fosse andata, sarebbe stato strumentalizzato tutto..

che robaccia

Nessie said...

Sì, ma i media tacciono e li coprono. Con qualche sporadica eccezione come Salvati e Ostellino. Vanno SPUTTANATI invece! Bisogna raccontare a tutti che questi si fanno scudo del referendum, (peraltro senza nemmeno farsi il mazzo a raccogliere le firme) per abrogare sé stessi, contro il solito Mr. B.

Nessie said...

...e cambia idea e fa dietrofront sempre per difenderli, caro Scarth.

GEORGE said...

Il Pd è un partito che sparirà nel nulla,ormai è azzannato da troppe parti.
A milano e Napoli non avevano uno straccio di candidato da presentare e quando ci han messo direttamente la faccia (Veltroni,Franceschini)han preso solo batoste.Vero è che son specialisti nell'appropriarsi del lavoro altrui.Anche con i morti han tentato (Sciascia...).
Ma ormai questa tecnica non può durare.
Certo che gli altri ci hanno messo molto del loro per arrivare all'attuale situazione.
Vedremo al prossimo giro

Nessie said...

Ciao George, sei del blog di Johnny? Ho appena letto il tuo post su Don Miché chiagni e fotti.

Sul Pd dici bene: la loro specialità è sempre quella di appropriarsi del lavoro altrui. Ma questa volendo, non è un vecchio retaggio togliattiano che riemerge sempre? Fare alleanze per poi strozzare l'alleato; impossessarsi delle idee e movimenti di massa altrui e farli proprio, ecc.

Johnny 88 said...

Sull'acqua ha vinto la padella. Il mio è stato un "Si" estremamente sofferto, doppiamente sofferto quando ho visto la mia ex sindaca, uno dei boss della mafia dell'AATO, arrivare baldanzosa al seggio per votare "Sì". Comunque non preoccupiamoci. Quando "Culatello" e miss "più bella che intelligente" arriveranno nella stanza dei bottoni tra un paio d'anni ci ri-propineranno il decreto Ronchi in versione aggiornata. E nel futuro prossimo venturo non ci sarà Fukushima a far da traino ad un eventuale referendum.

Massimo said...

Anche io sono convinto che i comunisti non riusciranno a fare i nostri interessi, ma sarà solo un assalto al tesoro pubblico. Proprio per questo dobbiamo serrare le file e combattere contro di loro fino all'ultima goccia di sangue. Nulla deve rimanere intentato per ostacolarli.

Nessie said...

Quindi Giovanni, la tua sindaca ha votato contro sè stessa: andiamo bene. Anzi, male.

Nessie said...

Caro Massimo, "sull'assalto al tesoro pubblico" avrei da dire alcune cosette. Quello i postcomunisti e i cattosinistri alla Prodi lo hanno già dato appena dopo la Caduta del Muro. Cioè nel '92. Ma non statalizzando come spesso insisti tu nei tuoi post, bensì "privatizzando". Ovvero espropriando i cittadini di aziende di stato che prima sono state "decotte" come si dice nel gergo, eppoi regalate a lobby straniere in nome delle mitiche "privatizzazioni" (leggi, esproprio). Col risultato che ora non abbiamo più niente. Nemmeno la riserva aurea, che come mi sgolo a dire da questo blog, è stata consegnata sull'unghia agli Eurocrati di Bruxelles. Senza un lamento né da destra né da sinistra né dalla Lega. Come avvenne, del resto per il Trattato di Lisbona. la verità bisogna dirla tutta. Se se ne dice solo un pezzo, si fa solo propaganda.

Nessie said...

Quanto all'acqua loro sanno benissimo che non saranno in grado di prometterne la gestione statale a causa delle perdite degli acquedotti e dei soldi che non ci sono più. Perciò tutto quel che possono fare andando al potere, è mettere utilities private basate sulle loro conoscenze, come avete già in Emilia e in Liguria, dove la bolletta COSTA.
O gestioni miste o "controllate" dallo stato-che-non c-è, ma poi di fatto, in mano ai privati.

Sareth said...

@nessie, puoi entrare meglio nello specifico delle due situazioni?

Nessie said...

Quali "due situazioni"?!?

Sareth said...

emilia&liguria

Johnny 88 said...

No Nessie, ha votato per se stessa. In realtà il fronte del "Sì" sull'acqua era rappresentato dalla mafia dei politicanti che gestiscono l'attuale sistema idrico e che temevano un eventuale ascesa dei privati che potesse stoppare la loro mafia. Poi come te e come molti altri mi sono iscritto al club degli apneisti e ho votato "Sì" pure io perché le mutinazionali che volevano la privatizzazione avrebbero instaurato un regime pure peggiore di quello attuale, ma alla fine come ho già detto quella dell'acqua era solo una scelta tra padella e brace, e alla fine ho scelto la padella ovvero lo status quo.

Il Jester said...

Come sempre, perfetto, ironico e colto. Naturalmente concordo... Grazie, Saura Plesio! ;-)

Angelo D'Amore said...

non ti preoccupare. a breve, ci sara' l'ennesima crisi di governo. la maggioranza si contera' nuovamente, misurera' il grado di eventuale tenuta.
questa volta ahime', non ci saranno "scilipoti salvatori", si formalizera' la crisi, era ora, si andra' a votare e, democraticamente, il popolo italiano si pronuncera'.
maroni ha gia' fiutato il cambio d'aria. ha detto che di solito, non c'e' 2 senza 3...

Anonymous said...

Nessie, sull’altro post - trattando dell’acqua - ho citato come esempio due nomi: i Romani e i Borbone (ossia, il massimo dell’efficienza e la sua negazione), per significare che quello dell’acqua non è un problema impossibile da risolvere. Mi sono astenuto dal richiamare un esempio a noi molto più vicino perché - visti i miei dichiarati trascorsi politici - avrei potuto essere accusato di partigianeria.
Lo faccio ora con le parole di un uomo che non è sicuramente un “nostalgico del passato regime”.

Riporto uno stralcio di quanto scrive Maurizio Blondet sul sito Effedieffe:
«Eccezionale e impagabile l’argomento a favore dei privati: il settore pubblico è incapace di gestire gli acquedotti. Comuni, provincie, regioni, sindaci, giunte, governatori sono troppo corrotti, incompetenti e hanno sprecato tutti i soldi necessari per la manutenzione, anzi sono pieni di debiti. Il che è purtroppo vero; ma nei filamenti neuronali di costoro non prende corpo l’idea di avere – con ciò – pronunciato la definitiva condanna contro se stessi in quanto politici, contro la demokràzia che li ha portati al potere, e persino una inconscia apologia del fascismo?
Sì, perché sotto il fascismo il settore pubblico non aveva alcuna difficoltà a gestire le acque potabili. E mica solo quelle: dalle grandi opere come le bonifiche (dove furono stanziate 5 mila lire ad ettaro, e spese solo 4.300), fino alle stradelle comunali, lo Stato o i Comuni avevano le competenze occorrenti – per non parlare dell’onestà, che andava da sé. Il ponte stradale di 4 chilometri e passa che unisce Venezia a Mestre volando sulla laguna – e che oggi i sindaci più alla moda nel mondo degli acari commissionerebbero a qualche archistar strapagata tipo Calatrava o Libeskind – fu progettato e realizzato interamente dal... capo dell’ufficio tecnico del comune di Venezia, tale ingegner Miozzi che non pretese di passare alla storia, il cui stipendio era decorosamente modesto, e che inaugurò l’opera nel 1933» ecc. ecc…

Se fino a pochi anni fa, il settore pubblico mostrava di saper fare benissimo quello che oggi si ritiene impossibile, noi cittadini abbiamo tutto il diritto di PRETENDERE che torni a farlo, avendone sia le capacità che i mezzi. Il difetto è semmai nella volontà.
Ma forse neppure in quella, poiché appare ormai chiaro il deliberato intento di lasciar marcire una situazione per essere poi “costretti” ad invocare l’intervento salvifico dei privati. I quali, dal canto loro - muniti della regolamentare bacchetta magica - saranno ben lieti di gestire gli acquedotti allo stesso modo con cui garantiscono la pulizia dei treni.
E c'è ancora qualche merlo che continua ad abboccare...
(no caste)

Nessie said...

Sareth, posso dirti nello specifico della Liguria dove a La Spezia, l'azienda privata del gas e acqua Acam, i cui dirigenti sono tutti amici di chi amministra le giunte, hanno fatto entrare nello staff inpoiegatizio parenti e amanti dei politici. Per l'Emilia aspetto testimoni dal vivo come Josh.

Nessie said...

Grazie a te del passaggio, Jester!

Angelo, come al solito sei solo ossessionato dall'antiBerlusconismo e non sai scrivere niente di intelligente e nemmeno di pertinente col tema del post. Tranquillo, non sono minimamente preoccupata. Aspetto solo che il vostro sindaco sappia compiere il "miracolo Napoletano" di non romperci più le palle con la vostra lurida immondizia. Il Nord ne ha le cosiddette piene.

Nessie said...

Sì, No caste, non è politicamente scorretto dire che sotto l'Impero Romano e sotto il Fascismo gli acquedotti funzionavano che era una meraviglia. E' la solita strategia di far fallire a suon di corruzione le gestioni statali , per poi invocare "l'arrivano i nostri". Cioè i predoni.

Nessie said...

Sì insomma siamo alla solb solita apnea e alla solita padella Giovanni. Nihil sub sole novi.

Huxley said...

In Emilia ci stanno Enia (province ad ovest) e l'Hera (est, con epicentro a Bologna). Gestiscono acqua, gas e, almeno l'Hera anche elettricità e smaltimento rifiuti.
Infatti qui non si paga la tarsu, bensì la TIA (tariffa igiene ambientale). Prima della grande crisi c'era il progetto di fusione tra le due e probabilmente è solo questione di tempo prima che avvenga.

Quanto alla presa del potere Bersani è solo un figurante; i quattro cavalieri dell'apocalisse (prossima ventura) sono Vendola, Di Pietro, Fini e Maroni.

Pecos Bill said...

I referendum su quesiti di tipo, sono completamente falsati dal fatto che si evidenziano solo i lati negativi , mentre i lati positivi sono completamente oscurati.
Si tratta della naturale conseguenza del fatto che il furto dell'enorme quantità di denaro che ci viene sfilata dalle tasche tramite tasse, è fatto con destrezza, ovvero non ce ne accorgiamo; perciò, non abbiamo più contezza del "chi paga" e quindi nemmeno la capacità di una semplice analisi costi benefici.
xciò, non voglio la discarica, l'inceneritore, il rigassificatore, la centrale nucleare nemmeno a pensarci, tutto pubblico..tanto
qualcuno pagherà

Nessie said...

Huxley, ma queste Enia ed Hera sono private o a gestione mista?

Sì, Pecos Bill, per centrali nucleari e rigassificatori vale la solita sindrome NIMBY.

Huxley said...

Anche se Hera è regolarmente quotata in borsa, i pacchetti azionari di controllo (di entrambe) sono detenuti dai comuni.

Anonymous said...

Nessie, gli acquedotti funzionavano sotto Roma e sotto il fascismo, ma la cosa tragica è che funzionavano anche sotto i Borbone, ossia nel regno della massima inefficienza, a dimostrazione che non è impossibile farli funzionare.
La verità è che hanno sempre funzionato, tranne ora…
Ancor più tragico è vedere tanti sedicenti destrorsi fare il tifo per i privati nel nome (ma và?) del liberismo.
Dovrebbero ripassare un po’ di storia e di storia politica. Dovrebbero sapere che se c’è una differenza tra la destra e la sinistra è che mentre questa è uguale dappertutto, la prima varia da paese a paese. Che liberisti, libertarians e tea party hanno semmai a che vedere con la destra del mondo anglosassone, non con l’Italia, dove neppure i liberali furono mai liberisti. E dove la Destra storica, avversata dalla Sinistra, fece le nazionalizzazioni e innalzò le barriere doganali.
Se qualcuno ritiene lo Stato un nemico, un intralcio o – nel migliore dei casi – un “male necessario”, dovrebbe pensare che forse dalle parti di Pannella e dintorni troverebbe un rifugio più consono.
Per quanto mi riguarda, sono pronto a rovesciare il mantra che mi è ormai venuto a noia: non c’è niente che fa un privato, che lo Stato non possa fare meglio e con minori costi per il cittadino.
(no caste)

Nessie said...

Sì, ho capito no caste che tu sei per la destra sociale. Ed è vero che gli americani della destra repubblicana alla fine sono dei liberisti puri in economia.

C'è un'altra cosa però che ho notato e che ho scritto sul post del blog di Foa circa questo referendum:

"C’è una cosa che è passata inosservata in buona parte dei commenti fin qui letti, molti dei quali davvero apprezzabili. Che non era ancora concluso lo spoglio delle schede nelle urne che sono volati in Borsa i titoli relativi all’energia rinnovabile. E che le percentuali del quorum non erano ancora finite che Bibi Netaniyahu è venuto qui a incontrare Berlusconi per negoziare affari con le rinnovabili, di cui Israele sembra essere leader nel mondo.
Alla fine lo spreco immane di soldi di questo referendum è servito come marketing ai “poteri forti” internazionali fautori della green economy.
E le pecore italiote si sono prestate quali cavie di sperimentazione (me compresa). Amen

GEORGE said...

Sì nessie,sono del blog di johnny.
ciao

Angelo D'Amore said...

nessie, io mi sono limitato a dare una risposta sul tuo titolo.
napoli, nonostante la monnezza, e' una citta' meravigliosa.
il tempo dira' se de magistris sara' capace di mantenere le sue promesse.
gli amici di cosentino, erano carte conosciute.
e poi lo sai, io resto finiano. ho sostenuto de magistris come tanti elettori delusi di destra ne si sono rotti di avere un paese in mano ad un nano ossessionato dalla figa e un povero ignorante e patetico leghista che sa solo fare rutti e pernacchie.
gli italiani non meritano questi politici.
spero farai passare il mio commento. ne dubito.

Bisquì said...

Ciao grazie di essere passata ^^
Ti ho risposto da me e credo che troverai molto interessante la notizia in anteprima :-)

Anonymous said...

Il "liberismo" all'anglosassone si è semplicemente rivelato un giochetto ipocrita per arricchire i ricchi ed impoverire i poveri nonchè per rendere più potenti i forti indebolendo i deboli.
Un sistena che chiede alle proprie vittime di adoperarsi alacremente per la propria fine.
Per credere basta guardare chi sta pagando il conto della crisi finanziaria mondiale e chi invece detta legge.
Poi se le cose sono gestite bene o male dipende dalla qualità delle persone e dalla qualità delle loro idee indipendentemente che siano privati o statali. Pessime gestioni private saldamente e occultamente monopolistiche se ne contano a bizzeffe.
Io penso che il privato vada bene per settori non strategici, non monopolisti od oligopolisti e dove ci sia un gran numero di soggetti distinti e distanti tra di loro ad essere presenti sul mercato.
Utopie of course...
Scarth

P.S. : Nessie l'osservazione che hai fatto sul blog di Foa è impressionante.

Anonymous said...

Questa mi era sfuggita, Nessie.
Immagino che a giorni dovremo aspettarci anche la visita di qualche emissario di sor’Angela di Krukkonia. Infatti, la Sit-Siemens fabbrica la gran parte dei pannelli solari, mentre quasi tutti i motori delle pale eoliche sono… Made in Germany.
Che dici, sarà stata contenta la Merkel di conoscere l’esito del referendum n.3?
(no caste)

Nessie said...

D'Amore vi siete tenuti e vi tenete la camorra, non siete capaci di fare la differenziata, scaricate tonnellate di m,... al Nord e avete trasformato la vs. campagna elettorale in una caciara antiB. invece di pigliarvela con una demente che parla come una cocorita (la jervolino) e con un comunista supino e prono alla camorra come Bassolino. E ora basta, non so quante volte t'ho detto di sloggiare di questo blog, ma tu con la tua solita invadenza e insistenza mi propini argomenti che non mi interessano. Buona fortuna e che S. Gennà te faccia a grazia. Marsc!Non passare mai più da queste parti!

Nessie said...

Sì Bisquì ora vengo a rileggere.

NO problem no caste, le notizie che ci propinano sono fatte per nasconderne delle altre ben più importanti.

Nessie said...

Ce n'è un'altra di notizietta No caste: Di Pietro incasserà 40.000 euro di soldi nostri per il suo comitato promotore. Tutti cornuti e mazziati dalla demagogia.

Bisquì said...

Nessi non mi vorrei sbagliare ma sono 1 milione 40mila euro (hanno detto che li daranno in beneficenza ... a loro!)

Bisquì said...

Ho riletto il mio articolo e mi sono accorto che il testo dell'accordo bilaterale, 'Partnership Globale sull’Energia Nucleare-GNEP', firmato nel dicembre del 2007 era "saltato"
Adesso c'è il documento completo ripreso da Wikileaks

Nessie said...

Grazie Bisquì; ieri il Giornale parlava di 400.000 mila euro quale rimborso elettorale a Di Pietro per quei due referendum che ha promosso da solo (nucleare e legittimo impedimento). Mi sono sbagliata di uno zero, e non è poco! Poi ci saranno cospicui rimborsi anche per i comitati promotori dell'acqua (varie sigle ambientaliste). Ma di queste non ho notizia circa l'ammontare.

Nessie said...

Sottoscrivo caro Scarth. Con la scusa del dare opportunità e libertà di mercato, in realtà partono solo i più avvantaggiati (cartelli, monopoli, corporation & spa assassini).

Ne ho scritto un altro di commento da Foa, più articolato sulla loro torre di controllo e lo pubblico qui sotto anche per voi. Ciao

Nessie said...

Quello che osservo è che i gestori di queste potenti lobby sono situati nelle torri di controllo in postazioni privilegiate e ci osservano in ogni minima mossa, ogni piccolo gesto. A seconda delle nostre mosse, hanno pronte le contromosse.
Questo referendum alla fine rappresenta per loro un’inchiesta di mercato formidabile, per capire quali saranno gli investimenti prossimi venturi (i loro) da fare su scala mondiale .
Il movimento Idv, Sel, i comitati promotori e altri violacei ed arancioni, sono la continuazione delle “rivoluzioni colorate” di Soros, con altri mezzi e altri uomini. Da notare che il sig. Soros ha aperto qui in Italia (nel Lazio, credo, ma poi controllo meglio) una succursale della sua Open Society per dare assistenza e spiegare tutto il “know how” del movimentismo rivoluzionario (antiberlusconiano, of course) de noantri. E’ forse una coincidenza se mentre Pisapia faceva sfilare i suoi “arancioni” (come quelli delle rivoluzioni ucraine) a Milano anche De Magistris si esibiva a fare “o’ pazzo” con la bandana arancione a Napoli?

Questa dei 4 referendum è il modo più subdolo per sottrarre ai cittadini in buona fede come noi, l’unico bene di cui dispone: la “libertà di coscienza” da utilizzare per loro come “testa d’ariete” contro il Governo.
Paradosso dei paradossi: chi ha votato SI alla privatizzazione dell’acqua (come anche la sottoscritta che però non ha ritirato le altre schede) l’ha fatto in buona fede contro le lobby e le corporations su un bene comune come l’acqua. Nel contempo però, spedendo a casa prima del dovuto questo governo (poiché è questo l’uso che ne farannno dell’esito referendario) aiutiamo quei poteri forti, di cui questo governo rappresenta la fragile linea Maginot. Spero di essermi spiegata: in ogni caso è una roulette russa.

Huxley said...

Nessie, in questo momento la mia attenzione và alla Grecia, Là si stanno rivoltando in massa contro l'FMI e l'UE e i Draghi del "Possiamo salvarla come facemmo con l'italia negli anni 90" (...)

L'italia è una nazione popolata da pecore che si credono faine, non merita nulla di diverso da ciò che accadrà a breve.

Sareth said...

ho apprezzato molto gli interventi in merito al buon funzionamento del settore pubblico, quali l'impero romano, il fascismo e i borbone. due cose voglio sottolineare: la prima. non conosco una "buona gestione" del pubblico nei regimi comunisti. chi ha avuto modo di constatarlo in modo diretto o indiretto (io ad esempio), sa bene che oltre il muro questo non accadeva (nemmeno le strade erano in buono stato). la seconda. i borbone non erano il peggio dell'italia pre-unificazione ma il meglio, come dimostrato da angela pellicciari. http://www.angelapellicciari.it/1/il_sud_era_ricco_prima_di_diventare_italia_3403080.html
nel suo sito sono presenti articoli estremamente interessanti. sebbene io ne abbia letti pochissimi e frettolosamente, li consiglio caldamente.
per quanto riguarda i referendum, ho scelto l'astensione. i primi dubbi sono emersi nel blog, la dove si sottolineava come il blocco mondialista e green fosse a favore del si. a questo mi chiedo, quanti tra quelli che hanno votato, hanno letto le normative. come al solito, previsto, detto e stra-detto, il risultato è stato usato come un voto politico sebbene gli autori (di pietro) lo abbiano negato decisamente (per una volta lode a costui). ora che sè rinunciato nuovamente al nucleare, dovremo importare gas e petrolio (che a quanto pare non inquinano e non sono pericolosi per la salute pubblica) nella speranza che non accadano incidenti analoghi intorno a noi (con centrali più obsolete di quella giapponese). poco dopo l'annuncio della vittoria del si,le azioni delle società green hanno subito un impennata positiva.

in sostanza, se ricordo bene, abbiamo due buchi economici: 60 miliardi di euro per la rete idrica, 60 miliardi (o forse 40, non ricordo o addirittura il doppio) da investire nelle energie rinnovabili che non garantiscono energia per mancanza di materie prime (vento e sole) non essendo costanti. con quelle si va a candele.

sono almeno tre secoli che i poteri forti (in gran parte legati alla massoneria e al protestantesimo) dominano la nostra terra e lo fanno senza suscitare sconforto o disprezzo, trovando bacino politico e culturale dove fiorire.

p.s. no_caste, quali sono i tuoi tracorsi politici? a me sono sconosciuti.

Nessie said...

Huxely, anche la mia. E guardo con terrore l'effetto di trascinamento che può avere. Le ribellioni di massa? Speriamo che sia come dici, ma ricorda che questa gente sa prevedere anche il dissenso e lo vuole gestire sempre lei.
Intanto per cominciare con la delocalizzazione è riuscita a disattivare perfino la lotta di classe. Vedremo.

Huxley said...

Nessie, Basta guardare come la notizia (non) è trattata dai media (sul fogliaccio on line di largo fochetti non compare neppure) per capire che questo non è un sommovimento democratico-colorato.
Quando lor signori non riescono a gestire qualcosa la silenziano, perciò ribadisco il mio FORZA GRECIA!

Nessie said...

Sì infatti. I media ufficiali la descivono come una comune rivolta contro il governo. Ma qui è su Bruxelles che si deve marciare. Gli stati li stanno tutti disattivando che siano governi di destra o di sinistra (vedi anche Zapatero). Mi scrivono dagli Usa che sta accadendo la stessa cosa: leadership governative debolissime e supine e prone ai poteri, sia che si tratti di Democratici che di Repubblicani.

Josh said...

@Nessie: riprendo il tuo commento sopra....l'ho visto solo adesso

"...in Liguria dove a La Spezia, l'azienda privata del gas e acqua Acam, i cui dirigenti sono tutti amici di chi amministra le giunte, hanno fatto entrare nello staff impiegatizio parenti e amanti dei politici. Per l'Emilia aspetto testimoni dal vivo come Josh."

eccomi, e non va molto diversamente in Emilia con Hera (gas e acqua): non a caso uno dei candidati sindaci che abbiamo avuto qui, e non ha preso molti voti (civico + udc & co) , proveniva proprio da Hera, una di quelle cose private che fanno le veci delle pubbliche. Anche se gli enti locali vi hanno partecipazioni, rimane privata.
Dimenticavo tra l'altro che Hera non gestisce qui solo gas e acqua, ma anche i costosissimi e del tutto insoddisfacenti servizi cimiteriali (in breve, un giorno hanno distrutto la tomba di mia nonna e l'ho scoperto andando al cimitero, senza essere stato avvertito prima, che avevano tolto tutto il campo: rispetto alla cifra pagata, almeno una telefonata ci stava, senza costringerci a girare per uffici per trovare dove avevano sistemato i resti in attesa di una costosa destinazione).

In seguito al sì del referendum per acqua, privati & co, qui tra l'altro Hera ha perso oltre il 10% in borsa e si rifarà sui cittadini:

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/politica/2011/06/14/524639-post_referendum_mondo_politico_confronta.shtml

http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2011/06/15/524663-referendum_adesso_hera_presentera_conto.shtml

ed è solo l'inizio

Nessie said...

Grazie Josh, sareth che ha chiesto delucidazioni nel merito sarà più che soddisfatto. Nel merito dei cimiteri ho un contenzioso analogo sulla tomba di mio padre. Rimuovono, fanno danni con gli appalti e poi non rimborsano. Ma io gli sto alle calcagna.

Nessie said...

Grazie Josh, sareth che ha chiesto delucidazioni nel merito sarà più che soddisfatto. Nel merito dei cimiteri ho un contenzioso analogo sulla tomba di mio padre. Rimuovono, fanno danni con gli appalti e poi non rimborsano. Ma io gli sto alle calcagna.

Yanez said...

Non è difficile andare al potere senza vincere le elezioni, come la storia recente dell'Italia dimostra. Difficile è invece, dopo aver vinto le elezioni, essere effettivamente al potere. In fondo, i governi Berlusconi e Prodi (gli unici legittimati dalle urne nella seconda repubblica) che hanno fatto, di quello che volevano? Appare sempre più evidente che la sovranità popolare è come la tua Nessie: c'è chi giura che esista, ma non l'ha vista nessuno...

Un saluto

marshall said...

Nessie,
è buffo, ma mi è venuta in mente questa foto di Bersani nel commentare qui a Massimo .
Bersani il sapientone, che ha la bacchetta magica delle soluzioni per tutto, ma che si tiene per sè le idee.
Ah! quanto son belle quelle caricature che gli fà Johnny doe, e quanto ancon più belle eran le vignette che creava Marcello.

Cabiria said...

Nessie, forse sarò ot e chiedo scusa in anticipo.
Da parecchio tempo mi chiedo: Bersani sta al governo o all'opposizione? Quando accendo la tv per i tg, vedo sempre il suo faccione sazio che sparla sempre su tutto. Molte volte per evitare di ascoltarlo, cambio tg su altro canale, ma prima o dopo riappare lui. Qualcun'altro oltre me se ne sarà accorto? Penso di si. Infatti dalle sue parti più nessuno sta sparlando dell'uso della tv da parte di Berlusconi.
Però la maggioranza si rende sempre silenziosa complice senza rilevarlo.
Cabiria

Nessie said...

Marsh e Cabiria, Bersani è uno che si fa la caricatura da sé. Su lui non ha scommesso un nichelino nemmeno De Benedetti che ha provveduto a ritirare la tessera N.1 del Pd.