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05 December 2010

Spogli, l'ambasciatore che porta pene

C'era una volta la diplomazia. Un'arte della civiltà europea che i tempi - ahimè - pare abbiano cancellato. Dopo aver sentito le varie voci dal sen fuggite dell'ex ambasciatore Ronald Spogli dell'amministrazione Bush (voci alle quali  io credo anche se a riportarle è l'avvelenatore di professione Assange di wikileaks), mi vado sempre più rendendo conto che gli Americani saranno dei buoni allevatori di bisonti e bufali, saranno dei bravi cow boy, ma che la loro politica estera è sempre più simile a  un rodeo. Rodeo, quando va bene. Innanzitutto rimando al post preso da
Fatti d'Europa  dove questo "ambasciatore" dall'italianissimo cognome, che per ethos non dovrebbe portare pene, si comporta invece come un rozzo bovaro che bistratta le sue pecorelle smarrite. Del resto, basta vedere i suoi tratti somatici. Più che un diplomatico sembra un ranchero e non datemi della lombrosiana. Inquietante l'atteggiamento imperiale nei confronti dei paesi "satelliti", che si ostina a chiamare "alleati", pur bistrattandoli. Quasi peggio del Komintern sovietico.
Già nel febbraio del 2009, l'ambasciatore Spogli, più ingombrante di un elefante in cristalleria, rilasciò una pesante intervista al Corsera dove si tacciava il nostro paese, di un paese in declino. Un addio al suo mandato di repubblicano che si apprestava a lasciare l'ambasciata italiana  di un paese che l'ha sempre ben accolto, destinato a suscitare numerose polemiche di cui parlai in questo post del 12 febbraio dello scorso anno.  Curioso che rilasciasse la citata intervista al Corriere  ai danni dell'Italia, proprio quando gli Usa si trovavano nell'occhio del ciclone della più devastante crisi economica del dopoguerra. Una crisi  pari, se non peggiore, a quella del '29 che trascina dietro di sé l'intero globo, spalmando il suo pervasivo debito su tutti quanti gli stati e i popoli. Ma è più facile sindacare nella pagliuzza che parlare della trave nei propri occhi.

 Invito ora i lettori a leggere e a riflettere sul post citato di Fatti d'Europa.

Gli Usa non starebbero, a detta di Spogli, di certo alla finestra a guardare senza agire, dopo che il capo del governo italiano si è avvicinato sempre più a Mosca."L'Ambasciata afferma d'essersi impegnata in colloqui con esponenti politici interni ed esterni al Governo, col fine esplicito di creare, soprattutto all'interno del suo partito, una corrente ostile alla russofilia di Berlusconi. Inoltre, non meglio precisati "pensatoi" sono stati ingaggiati per costruire una corrente d'opinione pubblica ostile alla Russia e, si compiace Spogli, «lo sforzo sembra che stia pagando".

Perfetto, ora abbiamo finalmente la pistola fumante di quanto questo blog ha sempre asserito. Chi vuole questa destabilizzazione governativa, ad onta del voto che ha premiato l'attuale maggioranza? A che scopo? Chi finanzia il pensatoio (think tank) Fare Futuro? Chi ha supportato e sussidiato dentro il PdL, il nuovo FLI finiota, un vero e proprio Trojan Horse nato per spaccare, come poi è avvenuto? Chi ci impedisce di accedere alla  differenziazione delle fonti energetiche nelle nostre trattative d'affari con altri partner? Chi lavora per l'affossamento delle nostre migliori industrie di stato come Eni, Enel, Finmeccanica?


Sono tutte domande che non necessitano neppure di risposte. Tanta palese tracotanza deve aver creato qualche imbarazzo perfino in Hillary Clinton dell' attuale amministrazione Obama, se poi si è affrettata a rassicurare Berlusconi nel suo recente faccia a faccia in Kazakistan, tessendo lodi sperticate alla sua lealtà e affidabilità di "alleato". Ma, è certo che excusatio non petita, accusatio manifesta.

Altri articoli correlati al tema diplomazia americana, qui e sull'affare Southstream e la campagna del Corsera condotta da Massimo Mucchetti qui.

29 comments:

Massimo said...

Gli Americani fanno (male) quel che qualunque diplomatico dovrebbe fare: l'interesse nazionale. Anche se ciò significa complottare per far andare al potere personaggi più docili. Siamo noi Italiani che dobbiamo agire per tutelare i nostri interessi. Sostenere gli Americani quando questi fanno i loro giochini in un qualche staterello del terzo mondo, ma bocciarne i portaborse in Italia.

Nessie said...

Questo post l'ho scritto per smascherare la corrente di Fini e chi la paga. Mi sono stufata di fare l'ennesimo post su Gianbecchino, visto che poi non si tratta di un fungo spuntato dal nulla. Quando il mostro ha troppi tentacoli, francamente io preferisco andare direttamente alla testa.
Quanto alla sottoscritta, io non sostengo più i "giochini" di un bel nessuno. Sono per il mio paese, o meglio per la mia nazione d'appartenenza. E basta.

Cosa mi frutta fare il tifo per una superpotenza straniera, che per reggersi in piedi è costretta a praticare abusi e complotti antidemocratici d'ogni tipo? E in nome di quale democrazia, di grazia?
Colgo l'occasione per richiedere a casa i nostri soldati in Afghanistan, già che siamo così "ben trattati".

Anonymous said...

Ottimo post come al solito Nessie. Considerazioni drammatiche per la nostra democrazia. Sai, avrei preferito che tutti i nostri ragionamenti sulle "manine" che intervengono nella politica italiana (da altri bollate come "complottismo") fossero errati; avrei preferito avessimo preso tutti quanti una cantonata ma invece è tutto confermato nero su bianco da fonte ufficiale imperiale. In altri tempi magari sarebbe finita come Mattei.
Mi chiedo perchè dal PDL non facciano qualche domanda a Mr. Fini. E mi chiedo quali possano essere le contromosse dei russi perchè dubito subiscano inerti anche se sicuramente hanno anche loro al loro interno dei Mr. Fini. Sempre ammesso che non abbiano già fatto qualche scambio di reciproca utilità (e a spese altrui) con gli americani.
D'accordo a questo punto sul ritiro dall'Afghanistan e sulla rivisitazione della politica con l'Irak: visto che gli USA controllano e dirigono tutto capillarmente evidentemente i massacri dei cristiani in quel Paese rientrano in un certo tipo di schema che non mi pare il caso di avallare.
Ah! Alla luce del tuo articolo capisco meglio la svolta finana del Foglio di Ferrara.
Scarth

Angelo D'Amore said...

nessie, hai ragione.
caso mai, berlusconi rimanga al comando, cosa molto improbabile, dovrebbe provvedere a cambiare la legge anche sulla nomina dell'ambasciatore usa.
dovrebbe spettare direttamente al governo, quindi a lui, decidere chi nominare per questa carica.

Nessie said...

Se hai voluto fare una battuta, è una battuta veramente stupida. Dubito che tu ti sia preso la briga di aprire i vari links dei documenti che ho messo, altrimenti avresti scritto qualcosa di più sensato e intelligente. Con 120 basi e installazioni missilistiche americane in Italia (nonostante non ci sia più il pretesto della Guerra Fredda), Berlusconi non è in grado di imporre proprio un bel niente. Né lui nè chi verrà dopo di lui.

Nessie said...

Anch'io Scarth, avrei preferito vaneggiare con le solite "manine" o "manone". E invece per quanto si pensi male, non solo ci si azzecca, ma si constata perfino il peggio. Io non ho fatto nulla, se non presentare dei documenti probatori, che a quanto pare, non sono ancora sufficienti per gli stolti.
Ridicoli poi, i compagnucci che dopo aver baciato le pile alla Russia sovietica, ora diventano improvvisamente "amerikani" e aspiranti falliti. Tutte le cause perse le hanno sempre sposate loro. L'ultima delle quali è reggere il bordone a una potenza in bancarotta.

Angelo D'Amore said...

io non seguo per niente wikileaks. che la fine di berlusconi, dipendesse in parte dall'usa, lo affermavo gia' a maggio. solo che credo, non guardi tanto il mio blog.

Nessie said...

Che c'entra wikileaks? L'ambasciatore Spogli dell'amministrazione precedente (cioè quella di Bush) aveva già mostrato il suo malcontento per la politica energetica delle "fonti differenziate" del governo. E le sue dichiarazioni erano già state riportate dalla stampa ufficiale, già nel 2009. Non ci vuole molto a scoprire che Berlusconi non fosse gradito agli Usa, a causa della sua amicizia con Putin.Punto.

Angelo D'Amore said...

i giudizi sull'america sono cambiati profondamente, da parte della corrente berlusconiana, da quando e' al comando l'uomo abbronzato.
prima, proprio il cowboy bush, era considerato garanzia di stabalita' planetaria contro l'avanzare del terrorismo islamico, proprio quel bush con cui berlusconi amava fare barbecue nel suo ranch texano.
la posizione del cavaliere, a questo punto, e' ancora piu' imbarazzante.

Nessie said...

Scusa Angelo, ma non la pensiamo affatto allo stesso modo. Io trovo assai più "imbarazzante" venire a casa nostra a obbligarci a cantare il Nabucco (nel senso di quell'oleodotto che forse gli Americani non porteranno mai a termine). L'oleodotto che gli Usa vogliono installare passando per un'Afghanistan mai pacificato a causa delle guerriglia. Nel frattempo che dovremmo fare? Morire di freddo per loro? Non basta che molti nostri soldati siano già morti laggiù?
Vedo che il tuo livore per Berlusconi è tale da accecarti perfino il buon senso, e saresti pronto a farti harakiri. Io a scaldarmi con questi inverni lunghi e freddi, sinceramente ci tengo.

Huxley said...

Come al solito a sinistra si vedono le pagliuzze negli occhi altrui, mentre si glissa sulle travi proprie.
Solo poco tempo fa si vedevano masse sterminate di democratici protestare contro l'imperialismo di Bush, adesso si plaude al golpe in loco, magari per qualche poltrona e briciola di potere.
Ma questo è il meno.

Angelo D'Amore said...

non ti preoccupare, nonostante tutto non fara' così freddo e poi, alle "temeprature rigide"...ci siamo ormai abituati.
ti ricordo che in afghanistan, sono morti anche "alcuni" soldati americani.
di rimanere da quelle parti, e' stata comunque una scelta condivisa, tranne per quell'ala radicale della sinistra, a cui oggi tu, erroneamente mi associ, solo per il fatto che per me il tuo caro premier, oggi e' davvero improponibile.
dovresti essere coerente e non menzionare i morti solo per argomentare concetti abbastanza vaghi.
e poi, quale livore?
anche io per il passato, comprese elezioni 2008, ho votato per berlusconi.
sono passati 17 anni dalla sua discesa in campo, ma non vedo cambiamenti sconvolgenti avvenuti nel nostro paese.
non vedo perche', le alternanze in altre parti del mondo vengono giudicate come sani bilanciamneti della democrazia, mentre da noi se ne da un'interpretazione quasi insurrezionale.

Nessie said...

Non hai capito un bel nulla e io sto francamente perdendo la pazienza.

1) I difetti di Berlusconi io li vedo chiaramente e non è lui che votato alle ultime elezioni. Ciò non toglie che gli sono grata per la differenziazione delle fonti energetiche, visto che non siamo un paese "produttore di petrolio" ma solo consumatore. E allora è giusto rivolgersi a più fornitori.

2) l'attuale sinistra sostiene Obama e gli Usa, e non ha mai votato contro il rifinanziamento della missione Afghanistan e l'impegno in Iraq. Chiediti perchè . Chiediti perché, nonostante la crisi finanziaria peggiore del secolo, la sinistra non fa più una manifestazione "antiamericana".

3) Io non sono di sinistra e la sinistra la combatto. La mia critica agli Usa è nei confronti della corporatocrazia, del lobbyismo, delle grandi majors e degli oligopoli, che ne stanno uccidendo l'impianto democratico. Che democrazia possono esportare se non ne hanno più nemmeno loro? Anche da loro sono stufi, così come da noi, di morire per una guerra che non capiscono più. Tant'è vero che ora l'amministrazione Obama parla di progressivo disimpegno. E' una critica la mia, che si trova anche in gruppi identitari americani come i Libertarians di Ron Paul. Informati meglio, perchè anche laggiù ci sono gruppi americani di opposizione e siti web che dicono e scrivono le stesse cose che dico io.

4)E' vero che ci vorrebbe l'alternanza, ma anche schieramenti d'opposizione responsabili e non armate Brancaleone che litigano tra di loro, e fanno il gioco dei poteri forti alla Montezemolo & co da cui prendono ordini. Meno che mai l'alternanza "democratica" può dipendere dal neonato partitucolo da Fini, pagato direttamente dagli americani.

Infine o ti degni di scrivere qualcosa di sensato, o sarò costretta a non ospitarti più, visto che mi accusi pure di essere di sinistra. Oltretutto sei anche inutilmente insistente, e io di tempo da perdere per spiegarti ogni volta, la rava e la fava non ne ho.

Nessie said...

PS: da ultimo, questo mio post oggi campeggia nella parte alta di Tocqueville, un aggregatore filoamericanissimo. Evidentemente qualcuno dei selezionatori comicia a capire che la "democrazia americana" fa acqua da tutte le parti. Non si può destabilizzare un governo legittimamente eletto, finanziando correnti avversarie (il FLI), solo perché questo governo si rivolge altrove per fare affari commerciali. A chiunque ci governi (o ci governerà) chiedo: dobbiamo rimanere dei docili servi da qui all'eternità, anche contro i nostri interessi? NO GRAZIE!

Nessie said...

"Solo poco tempo fa si vedevano masse sterminate di democratici protestare contro l'imperialismo di Bush, adesso si plaude al golpe in loco, magari per qualche poltrona e briciola di potere".

Huxley, questo si chiama avere il dono della sintesi. Dove sono finite le manifestazioni oceaniche antiamericane non dico di tanto tempo fa, ma solo di ieri? La General Motors, multinazionale americana, ha lasciato sul lastrico non so quanti operai, la Whirlpool è praticamente in dismissione, non so quante altre fabbriche "americane" hanno chiuso i battenti per dolelocalizzare altrove, ma le Epifanie e le Camusso, con chi se la prendono? Col solito Berlusca. Questa gente ha la fissità che è tipica degli OTTUSI.

Nobile di Treviso said...

Ottimo post Nessie. Brava! Capperi sarebbe anche ora di smetterla di vedere gli americani come quelli "that can do no wrong".
Un abbraccio dall'asia.

Nessie said...

Grazie Mango, ogni impero ha i suoi "arcana". E presto ne sapremo di più. La favola dell'Impero del Bene, contro quella del Male, sta finendo. Fino a prima della crisi (che è partita nell'estate del 2007 coi subprime) ci credevo anch'io. Del resto avevamo il mondo totalitario a Est e il mondo libero a Ovest. Ora, con la globalizzazione le carte sono rimescolate. E siamo tutti meno liberi e meno sicuri.

Angelo D'Amore said...

scusa nessie, non volevo farti arrabbiare, ne' farti perdere tempo per te prezioso.
solo che da persona equilibrata quale tu sei, non puoi essere penso cosi favorevole a questa sottomissione formale e sostanziale a gheddafi.
circa le fonti energetiche, penso che anche grazie alla presenza americana, i nostri approviggionamenti siano stati messi al riparo da mali intenzionati (controllo dei gas dotti sottomarini).
circa la sinistra non piu' antiamericana, io ci andrei piano. basta vedere come hanno riportato alle nostre latitudini, l'apertura di obama a misure di lavoro piu' flessibili nel settore auto.
non rispondermi se cio' ti crea fastidio.
io invece, ti ringrazio per gli auguri che mi hai inviato giorni fa.

Nessie said...

Angelo, non più tardi di alcune sere fa a Porta a Porta,Marina Sereni del PD ha fatto sfoggio di filoamericanismo, davanti a Vespa che la prendeva garbatamente in giro. Gente che fino a ieri intascava rubli dall'Urss per le Coop rosse, ora si mettono a stigmatizzare il Cav per l'amicizia con Putin.
Di antiamericani a sinistra è rimasta solo l'ala oltranzista non più rappresentata in parlamento.

Quello con Gheddafi è un do ut des legato alle partenze di immigrati coi barconi.
Il fatto è che con Libia, Turchia e Arabia Saudita gli Usa ci commerciano da tempi immemorabili, ma vorrebbero farlo solo LORO.
"Soprattutto sta il lupo" recita la favola.

Angelo D'Amore said...

concordo per il pd. fanno pena, perdono consenso anche in questo momento.
circa i barconi, beh, e' un problema piu' d'immagine che di sostanza. extracomunitari anche piu' pericolosi, entrano via terra dall'est europeo a bordo di mercedes.
per il commercio penso che con l'euro cosi forte obama guardi altrove e non in europa per le sue transazioni.
anni fa, proposi un concetto di fanta-economia che forse sarebbe stato un toccasana per riequilibrare i mercati:
una parita' imposta euro-dollaro che avrebbe fatto diventare il blocco occidentale fortissimo rispetto al medio oriente per il petrolio e l'asia, per il commercio.

Nessie said...

Sono d'accordo sul fatto che bloccare le navi carretta non basti e che molta immigrazione venga anche via terra e pure dagli aerei. Ma è sempre un passo. E un passo che la commissione Ue non ha gradito. Sull'euro, magari fosse in grado di essere la fortezza Europea. Temo che gli speculatori vogliano farlo a pezzi.

Luka said...

Hai ragione Nessie, Spogli ha proprio la faccia del bovaro. E dopo le rivelazioni lette
ora si capisce come mai, Fini e i suoi abbia messo in piedi in così breve tempo il suo movimento.

umberto said...

OT ma non troppo: Aiuto! grembiulini e compassi bipartisan in vista si posizioneranno alla Camera in emicicli ben precisi per sfiduciare o garantire fiducia:

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-20855.htm

Nessie said...

Ussignùr! Non ci mancavano che i grembiulini. A leggere le loro lettere (che mi chiedo come possano essere in possesso di Dagospia) è evidente che hanno un piano ben articolato. Grazie Umberto.

Nessie said...

Ma scusa Luca, non ti sei chiesto come può un due di picche come Bocchino, essere sempre tra i piedi come il prezzemolo e mostrarsi anche così arrogante e carico di sicumera? E' evidente che dietro a questa gentucola c'è un bel Grande fratellone. Possibilmente amerikano.

Luka said...

Bocchino?! ce l'ho proprio qui davanti agli occhi ospite a porta a Porta, tanto per cambiare. E' una vera ossessione.

Huxley said...

Può sembrare un OT all'argomento ma la notizia deve fare riflettere:

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE6B602J20101207

18 paesi, tra cui spiccano diversi alleati degli Usa (come l' Arabia Saudita e Filippine) o paesi 'liberati' come Afghanistan e Iraq seguiranno la Cina nel boicottaggio del premio nobel al dissidente cinese.
Conclusione: gli americani stanno vedendo la loro influenza declinare nel mondo, dal loro punto di vista osservare paesi europei fare affari con la Russia (altro paese che, dopo il crollo, sta di nuovo portando avanti una politica di espansione) deve essere veramente preoccupante.
Questo spiega (ma ovviamente non giustifica) gli accadimenti attuali.

Nessie said...

Ovvio che i paesi che citi non sono di certo dei campioni di democrazia. Ma la verità è che nemmeno gli Usa, nonostante la sbandierata teoria dell'"esportazione della democrazia", sanno esserlo. Anzi, spesso e volentieri è una foglia di fico per impiantare le loro corporations. Quanto ai Nobel è evidente che si tratta in larga misura di un'operazione di marketing e di politiche correttamente onusiane.

Nessie said...

Ancora su Bocchino. Luka ho guardato anch'io un pezzo della trasmissione ierisera. Il personaggio in questione (brutto come la paura) dovrebbe vergognarsi per le cose che ha detto sull'immigrazione. Pareva più preoccupato del "razzismo" che di quei poveri disgraziati familiari delle vittime della strage di Lamezia Terme. Ora gli Italiani sanno che quelli del FLI sono anche peggiori della sinistra. Le loro percentuali da prefisso telefonico, intendono rimpinguarle con il voto agli immigrati. E' un gioco sudicio.