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29 November 2010

Se non è un complotto chiamatelo calesse


C'è un termine che viene bandito dal lessico perbenista e politicamente corretto: complotto. A me fa un po' ridere perché, lo so,  è riduttivo. Ma insomma, a volte come si fa a sostituirlo con altri quando poi le coincidenze sono troppe? Tre e oltre coincidenze fanno un piano, dicevano Agatha Christie e Conan Doyle. Si dà il caso che nel racconto giallo inglese piano si dica plot. Perciò se non volete pronunciare l'incriminato termine usatene metà: da complotto a plot. Cioè trama. E' più smart.  Prima c'è stata l'inchiesta su Finmeccanica con relativa incriminazione e decapitazione dei vertici. Ovvio che nei confronti del nostro migliore gioiello industriale, Berlusconi non potesse che essere contrariato: "Sono preoccupato perche' Finmeccanica e' un asset straordinario'', ha affermato. Già, Finmeccanica è uno dei bocconcini prelibati che non sono ancora caduti nelle fauci degli specialisti stranieri dello "spezzatino".

Nei giorni della caduta dell'architrave degli anni '40, i giornali stranieri parevano festeggiare gli ultimi giorni di Pompei. E' caduta una patacca, ma pareva fosse caduto una rarità archeologica. Poi durante l'emergenza dei rifiuti a Napoli, secondo i giornali stranieri, sembrava che tutta l' Italia fosse soffocata dalla stessa immondizia napoletana anche nelle provincie virtuose, che per fortuna sono la maggioranza. Una bella foto di Milano in piazza Duomo o di Bolzano, Belluno, Sondrio, Modena, Como, Mantova o Varese, o Asti, Cuneo o anche la stessa Bologna, Firenze, Pesaro-Urbino, Perugia, no? E' proprio vero il motto che chi disprezza compra. Se L'Italia fa così schifo, perché mai gli sciacalli della finanza sono così ansiosi di metterci le loro zampacce sopra? Dopo queste emergenze, dulcis in fundo, arriva anche Wikileaks.
Doveva essere l'11 settembre della diplomazia e invece poi scopriamo che Gheddafi usa il botulino, Berlusconi fa i party selvaggi, il leader coreano è bollito, Erdogan è un finanziatore di quell'Al Qaeda il cui capo -  guarda caso Bin Laden  - è stato proprio foraggiato dagli americani ai tempi dell'invasione sovietica in Afghanistan; che il comunistissimo PKK  è stato invece sponsorizzato dallo zio Sam, e altre bellurie. Domanda: non è che i servizi segreti americani leggano un po' troppi dagospia?
E tuttavia la diplomazia ma soprattutto l'immagine degli Usa ne esce a pezzi. Specie dopo le ultime affermazioni di Hillary Clinton davanti alle telecamere. Una Clinton adirata e dal volto stanco e tirato, che di tutto parla fuorché scusarsi con gli "alleati" e con gli stati con cui intrattengono "buone relazioni diplomatiche".
Sarebbe bastata anche la solita formula ipocrita (pur sempre diplomatica) della "pietosa bugia", basata sulla smentita. Non c'è stata. Il problema principale per la Clinton era infatti sanzionare le gole profonde del dipartimento di stato e l'hackeraggio dei sistemi informatici. Dunque certe affermazioni si possono dire, PURCHE' NON SI SAPPIANO IN GIRO. Ma se sono andate in giro, è evidente che non si tratta di "falle (leaks) nella sicurezza", ma è perché faceva comodo che circolassero liberamente per l'uopo. In particolare, quelle relative al nostro Premier.
E' stato un modo per dire (nemmeno tanto tra le righe): "Guarda caro il mio "inetto vanitoso" che noi abbiamo Fini e il suo gruppo, nella manica. Perciò stai a cuccia e basta coi giri di valzer russi".
E del resto chi c'è dietro nell'operazione Fli, se non loro?

Rassegnamoci: da qui al 14 dicembre dovremo convivere con un'emergenza al giorno. Forse anche due o tre. Con l'up and down delle borse schizofreniche in sussulto che avrebbero dovuto volare, a causa del salvataggio all'Irlanda ma che invece sono precipitate; con la paura di finire con una I in più nella parola PIGS. Cioè PIIGS. E di conseguenza di vedere che il porcellino Italia verrà infilzato allo spiedo, a partire da Finmeccanica. Il fatto è che c'è ancora tanto da pappare. E ci sono ben 250.000 file di Wikileaks pronti a saltare fuori nei momenti topici meno opportuni. Un po' alla volta. Se questo non è un complotto chiamatolo  pure plot, all'inglese. Oppure  chiamatelo calesse.

68 comments:

Anonymous said...

Per quel poco che conosco della società e del giornalismo americani, dubito che per la Clinton la "smentita" (a cui siamo abituati in Italia) sarebbe stata una strategia praticabile. Dire che tutto il dossier di Wikileaks è falso, quando si capisce che è vero, significa mentire. E nell'etica protestante americana non esiste la pietosa bugia: la menzogna ti squalifica come persona (oltre che attirarti grane legali grandi come una casa se menti al fisco).

marshall said...

E' fin troppo evidente che è un complotto; non potrei giurare sullo scopo finale, ma c'è senzaltro quello economico finanziario. E il tentativo è stato senzaltro ben congegnato. Ti saprò dire di più domattina verso mezzogiorno, dopo aver sondato i mercati borsistici mondiali. C'è gentaglia, in giro per il mondo, e non solo, che per fare soldi con la borsa, senza quindi sudare eccessivamente (vedi Soros) è capace di far creare pandemoni, come questo delle wikileasn (o come si scrive), a loro volta capaci di innescare tali tensini che potrebbero far sfociare a delle guerre.
E' la tecnica della speculazine al ribasso, che fa guadagnare molti più sodi, e in molto minor tempo, rispetto ad un rialzo sano e graduale delle quotazioni.

Anonymous said...

dato che (mi pare di capire) parli francese: ti segnalo questo link

http://fr.euronews.net/2010/11/29/wikileaks-bete-noire-de-washington/

Nessie said...

Close, è una notazione più che giusta la tua. Ma oltre all'etica protestante, esiste anche la pratica e la comportamentistica dell'arroganza del Potere. Su questo non ci piove.
Al posto di Frattini, La Russa e lo stesso Berlusconi non mi sarei certo sperticata a dire che i rapporti con l'Alleato non sono in discussione. Ma io non sono un politico.

Nessie said...

Mentre vado a leggermi il tuo link francese, tu leggiti questo inglese:
http://www.daily.pk/cia-mossad-and-soros-behind-wikileaks-19280/

Nessie said...

Grazie Marsh, se me lo confermi tu che sei un esperto nel settore, mi consola un bel po' , vuol dire che non abbiamo tutti le traveggole.

Nessie said...

Letto. Ti dirò che a naso, Julian Assange è un personaggio che non mi convince. Come martire della repressione del freedom of speech non me lo vedo. Come Zorro, giustiziere dell'info, nemmeno. Non vorrei saltasse fuori un altro Saviano.

Josh said...

il complotto finanziario sembra l'interpretazione più probabile, e se lo uniamo ai casi dei pigs, alle mosse in borsa, politica, intenti dei finanzieri degli scorsi mesi e anni, atteggiamento verso l'Europa, non c'è nulla di casuale.

Visto che le avete citate...L'arroganza del potere è poi sempre disgiunta dall'etica protestante? Mica tanto...
oltre all'etica protestante, che per vari motivi conosco in prima persona, è anche possibile la degenerazione della stessa, cioè "noi siamo degni di ricevere il Regno adesso" : peccato che da atteggiamento di fede-fiducia, spesso s'intenda anche 'benedizione dall'alto' pure come potere ora, impero monetario adesso (quindi il successo e il dominio in terra visti come testimonianza di 'favore' dall'alto, ed ecco un certo modo di essere USA)....per raggiungere la quale non si va per il sottile....magari non era l'intenzione originaria di Calvino, ma la storia mostra vari aspetti di questo atteggiamento, dalla politica alla stessa teologia protestante...per cui, l'etica protestante si può trasformare in una forma di materialismo-idolatria terrena...non è peraltro nuovo-nuovo come atteggiamento, nè in questioni teologiche nè economiche-monetarie.

vado al link da daily.pk, già temo di non esser smentito.

Anonymous said...

Dopo avere ascoltato lo scoppiettio dei mortaretti, annunciati come bombe atomiche da una sapiente grancassa mediatica, mi viene da commentare: «Tutto qui?».
Qualcuno (noi) ha avuto una conferma, altri (le anime candide) un’amara delusione nel vedere come gli USA trattano il resto del mondo - amici ed alleati compresi - con la Clinton che fa spiare il segretario dell’ONU, richiede informative sullo stato mentale della Presidente argentina o su eventuali rapporti d’affari tra Berlusconi e Putin ecc. Ma a parte questo, poco o nulla che già non sapessimo, a cominciare dalle rivelazioni su Karzai, Sarkozy e la Merkel. Quanto ai “festini” del Cavaliere, basterebbe sfogliare un qualsiasi numero di Repubblica per farsi in merito una cultura di livello accademico.
Se “questo” è tutto ciò che i servizi americani sanno scovare, non mi meraviglio che si siano fatti tirar giù le Torri Gemelle da sotto il naso…

Ma allora, se non siamo tutti vittime di un abbaglio collettivo, dov’è il trucco?
Perché il trucco c’è, evidentemente. Non possono farci credere che una mole così impressionante di dati salti fuori all’improvviso, senza un piccolo “aiutino”, senza una ragione, una manina (o manona) a tirare le fila da dietro le quinte. Da quali interessi sia mossa, non credo tarderemo molto a scoprirlo. Forse ci basterà seguire, nei prossimi giorni, quello che accadrà nelle Borse, dove si pratica un semplicissimo giochetto a “somma zero”. Se, alla fine di tutto, vedremo che il tanto o tantissimo perso da molti sarà finito per intero nelle tasche di pochi o pochissimi, avremo nome, cognome e indirizzo dei “manovratori”. I quali non vogliono, come temono le anime candide di cui sopra, “mettere in crisi il sistema”, Figurarsi, lo hanno inventato loro e ci sguazzano come pescecani nell’oceano… E neppure vogliono «distruggere il mondo», come vaneggia Frattini. Più semplicemente se lo vogliono comprare. A prezzi stracciati, se possibile…
(no caste)

Nessie said...

Interessante Josh, la tua interpretazione sul Protestantesimo. Arroganza del Potere non disgiunta con è Dio che lo vuole e "noi siamo degni di ricevere Dio adesso". Temo che siamo al materialismo idolatra.

Nessie said...

No caste, in ogni caso non ho capito come abbia fatto la Clinton a mostrarsi arrabbiata, quando poi questo dossieraggio di Wikileaks non fa che fare il loro giuoco.
Pensa te, che begli alleati abbiamo! ordinano anche le inchieste spionistiche sui loro sottoposti. Lei voleva pure sapere nel dettaglio, il volume d'affari tra Berlusconi e Putin. Mi spiace non chiamiamoci loro "alleati", ma sudditi. O sottoposti.

Anonymous said...

Queste "rivelazioni" di Wik... alla fine confermano proprio la teoria del complotto/golpe per esempio per quanto riguarda il Governo del nostro Paese : non è gradito agli americani e da qui discende matematicamente e tangibilmente tutto il resto.
Visto che la cosa è stata ufficialmente messa nero su bianco però è avvilente vedere i nostri governanti prostrarsi alla Fantozzi.
Il silenzio avrebbe fatto più rumore specie se accompagnato, ad esempio, da un azzeramento dell'impegno in Afghanistan.
Scarth
P.S. : "l'etica protestante" è quella che ha inflitto al mondo la catastrofica crisi economica che stiamo vedendo ovvero la quintessenza della menzogna tradotta in campo economico. E poi se avessero smentito avrebbero vanificato la provvidenziale "fuga di notizie".

Anonymous said...

Nessie, i nostri rappresentati non sono né sudditi, né sottoposti, i quali hanno – entrambi – dignità e diritti. Sono dei fedeli e scodinzolanti cagnolini da grembo. Se così non fosse Berlusconi si affretterebbe a fare quello che la prassi diplomatica vuole in questi casi: convocare “per comunicazioni” l’ambasciatore USA e dirgli di sloggiare.
(no caste)

Nessie said...

Caro Scarth, lo dico a te, come vale anche per No caste. Un vecchio proverbio recita: "se forze tu non hai, sopporta e taci". Vi ricordate cosa accadde a Bettino Craxi per Sigonella e per l'affaire dell'Achille Lauro? Su quest'ultimo non ero di certo d'accordo, ma si trattava di una realpolitik (opinabile o meno) che teneva conto che gli arabi li avevamo vicini di casa. Beh, defenestrato e poi lasciato crepare.
Andreotti (che non mi è mai piaciuto, d'accordo): beh, perseguitato da indagini senza fine.
Questo è l'assetto emerso dal doguerra e loro sono gli eterni occupanti. Altrimenti le loro basi se le sarebbero portate via, non vi pare?

Comunque sono d'accordo, che se anche non abbiamo forze né autonomia, bisognerebbe far pesare di più la faccenda dell'Afghanistan.

Nessie said...

Scusa, no Caste, ma non stai vedendo cosa riescono già a combinare a Berlusconi solo per aver mostrato appena un po' di autonomia imprenditoriale?
Si fa presto a fare gli orgogliosi senza incarichi. Per dire di sloggiare, bisognerebbe avere delle truppe, delle legioni.
Quante legioni ha Berlusconi? Meno del papa. Cerchiamo di essere realisti, dai...

Anonymous said...

E' vero abbiamo meno divisioni del Papa però anche altri Paesi hanno ritirato il contingente dall'Afghanistan. Cosa da farsi in silenzio. Inoltre ci servono i soldi per fronteggiare la crisi creata dagli stessi che reclamano il rigore delle finanze e che contemporaneamente vorrebbero farceli spendere in operazioni all'estero. Si mettessero d'accordo con se stessi.
Scarth

Nessie said...

PS: Guarda Putin cosa è riuscito a fare con l'Ossezia quando per interposta persona i soldati Usa hanno scatenato il conflitto georgiano contro gli Osseti: à la guerre comme à la guerre.
Ma i Russi sono stati i vincitori della IIa GM. E sono ancora uno stato sovrano con confini, milizia e moneta. Noi no.

Anonymous said...

Nessie, ricordo bene l’affaire Sigonella ed è stata una delle poche volte che un nostro governante mi ha fatto sentire orgoglioso di essere italiano.
Craxi aveva ragione al mille per cento. Furono gli americani a mancare la parola, non lui. Credo utile riassumere brevemente i fatti, dato che su quell’episodio l’unica “verità” rimasta in circolazione è quella della propaganda USA.

Intanto, l’Achille Lauro era una nave italiana ed è fuori di dubbio che ogni decisione in merito spettasse all’Italia e non agli USA.
Gli americani furono avvisati preventivamente della trattativa e tenuti costantemente aggiornati sui suoi sviluppi. Senza trucchi da parte italiana.
La decisione di lasciar partire l’aereo egiziano con i terroristi alla volta della Tunisia fu presa solo dopo che i nostri negoziatori ebbero l’assicurazione - dal Comandante della nave - che a bordo non erano stati commessi delitti. Malauguratamente essi non sapevano che il Comandante aveva parlato sotto la minaccia delle armi e che un cittadino americano era stato ucciso e buttato in mare. Non lo sapevano, come in seguito accertarono gli stessi americani.
Nonostante si fosse convenuto che un’eventuale azione di forza dovesse essere operata dagli italiani, gli americani decisero autonomamente il colpo di mano senza avvertire il nostro governo, al quale – anzi – la Cia fornì deliberatamente delle false informative. Trucchi ve ne furono, dunque, ma da parte loro.

Quattro caccia americani, con a bordo uomini della Delta Force tentarono di obbligare il Boeing egiziano ad atterrare in Tunisia, in Grecia e in Israele. Non riuscendovi, decisero di dirottarlo su Sigonella. Dove avvenne il quasi-scontro, con avieri e carabinieri a protezione dell’aereo, americani che li circondavano armi in pugno, essendo a loro volta circondati da altri carabinieri chiamati di rinforzo e che avevano avuto l’ordine di sparare. Saggiamente, gli americani si arresero.
Ironia della sorte, tutto ciò avveniva in una base che da due anni - e proprio per decisione di Craxi - ospitava le rampe di lancio dei missili Cruise, testimonianza concreta della nostra lealtà. Mentre l’azione che vi si svolgeva era un’orgogliosa e legittima affermazione del principio di sovranità.
Craxi pagò per tutto questo, ma io glie ne rendo ancora merito.

Agli onori corrispondono gli oneri. Nessuno è obbligato a candidarsi, né ad assumere cariche di governo se non è disposto a sopportarne il peso. Preferirò sempre chi – all’occorrenza – si mostra capace di prendere decisioni difficili e paga di persona, ai chihuahua della politica che, per servilismo, mandano i nostri soldati in guerra con regole d’ingaggio da crocerossine e i caricatori sigillati nelle giberne. Come avviene in Afghanistan.
(no caste)

Lo PseudoSauro said...

I complotti esistono, ma solo se a farli sono i fascisti: a Norimberga la Germania e' stata condannata per "complotto contro la pace" (universale). Ora non ci sono piu' i fascisti, quindi non complotta piu' nessuno: possiamo stare tranquilli. Va da se' che il sospettare che il Bene assoluto possa complottare qualcosa, non e' solo un reato, ma soprattutto un peccato. Ed oggi si puniscono i peccati, non i reati... Peccatori, state all'occhio :-)

Quanto ai wikileaks, un paio di considerazioni:

1) sono uscite centinaia di migliaia di informazioni riservate riguardanti amici e nemici degli USA nel mondo. Quindi non e' una questione puramente interna.

2) L'amministrazione attualmente in carica ha accreditata la fonte della pubblicazione invece di screditarla. Procedura curiosa, in quanto di solito si fa l'opposto.

Pr cui:

che affidabilita' puo' dare un'amministrazione, che non sa proteggere dati cosi' sensibili, alla cosiddetta comunita' internazionale? E transeat sul fatto che nemmeno la passata amministrazione e' stata in grado di difendere il territorio nazionale da un attacco portato su di una citta' come New York: dov'era l'USAF? Ma qui si tratta di rapporti internazionali. Al minimo, andrebbero porte le scuse ai partner stranieri per tanta leggerezza. Le avete sentite? Gli americani stessi sono cosi' felici di essere governati da dilettanti o, peggio, da individui cosi' poco attenti ai loro stessi interessi? Si possono fare molte ipotesi circa la fuga di notizie, ma e' poco credibile che escano centinaia di migliaia di informazioni senza che nessuno se ne accorga. Magari, alcune - poche - informazioni sensibili sono state realmente trafugate, e le si e' volute annegare in mezzo a tante altre fasulle e irrilevanti. Ma rimane il problema: perche' dare una cosi' grande pubblicita' alla fonte, ne' tentare di minimizzare o screditarla? Evidentemente, e' perche' si voleva la massima pubblicita'. Si e' voluto dare una veste semiufficiale a voci di corridoio: il buon vecchio metodo di Cosa nostra... Da cio' che verra' divulgato nei prossimi mesi, si potra' capire il perche', ma se si rinuncia ai canali diplomatici per comunicare apprezzamento o disappunto, vuol dire solo una cosa: si prepara il fronte in vista di una guerra. Una guerra non piu' segreta, ma con tutti i crismi, tranne la dichiarazione; infatti, nel Puritanesimo, il Bene non dichiara mai guerra, fa sempre in modo che sia il Male a farlo. Ad occhio e croce, direi che noi siamo il Male indipententemente dal Berlusconismo. Capito che bella fine ha fatto la nostra civilta'?

Massimo said...

Più che informazioni riservate, i cablogrammi pubblicati da wikileaks sono una rassegna stampa senza citare la fonte (i giornaletti e le trasmissioni che danno spazio alle prostitute).
L'America si è ritrovata a guidare il mondo, senza avere le capacità degli Inglesi e la Storia degli Italiani. Sono convinto che se le rivelazioni sono tutte lì la figura di Berlusconi ne esce rinforzata tra il Popolo anche se nel palazzo continueranno i travasi di bile ... perchè vorrebbero essere al suo posto.
Ma l'alleanza non può essere compromessa, perchè è una alleanza di interesse non d'amore. Quindi continui Berlusconi gli accordi, utili per l'Italia, con la Russia e continuiamo nella nostra alleanza con gli Stati Uniti.

Nessie said...

Caro Massimo, che l'alleanza non possa essere compromessa è un dato di fatto, e non di buone intenzioni. Resta da capire se dovremo andare avanti a rovinarci tutti quanti fino all'Armageddon finale, o se con questa terrificante crisi, che ti ricordo - è stata voluta da loro, riusciremo a salvarci le terga e a non finire come il porcello che vedi nel disegno animato.
Ti ricordo che i cablogrammi sono 250 e che finora abbiamo sentito solo chiacchiere da barbiere. Perciò è consigliabile un po' di prudenza prima di cantar vittoria.

Angelo D'Amore said...

che a staccare la spina al governo, ci pensava l'uomo abbronzato, io lo scrivevo gia' nel mese di maggio.

andate a leggere il mio post. e' di una veridicita' disarmante...

Nessie said...

" Si e' voluto dare una veste semiufficiale a voci di corridoio: il buon vecchio metodo di Cosa nostra...".

Credo che Sauro abbia sintetizzato bene il mio pensiero, circa le fughe di notizie volute e diffuse. Alla teoria della distraziane delle fonti ufficiali e dell'eccessivaa informatizzazione voluta da Obama, la quale renderebbe più permeabili le infiltrazioni e l'hackeraggio, francamente non ci credo nemmeno se lo vedo.
Dio ci risparmi un'altra guerra.

Nessie said...

No caste, ottima la tua sintesi sul caso Sigonella e sull'Achille Lauro. Ed è vera la faccenda che è preferibile chi paga di persona per affermare i nostri interessi ai chihuahua. Ma ti ricordo che se Berlusconi avesse fatto servilmente fino in fondo, i loro tornaconti, non sarebbe giunto a questi punti. Ammettiamolo.
Eppoi, scusa, non è lui in questo momento che si deve biasimare, ma semmai i nostri "alleati" e come cercano di imporre con la forza la governance mondiale.
Ti sei chiesto come mai Di Pietro ha ottenuto facilmente una pagina dell'Herald Tribune (giornale di Murdoch) ai tempi delle elezioni amministrative, per lanciare l'appello che in Italia non c'è democrazia? Da dove proviene il suo movimento "viola"?
E perché proprio in queste ore il sig. D'Alemix pretende di sottoporre il governo all'azione irrilevante di un Copasir che non serve a un bel niente?

Nessie said...

Se è così, arrivano i nostri con la cavalleria e la bandiera stars and stripes. Però ricordati Angelo, di mettere in salvo i tuoi risparmi, perchè questi non faranno prigionieri. Specie, se trattasi di quattrini altrui.

Huxley said...

Da notare le dichiarazioni della nuova 'primula rossa:
"un grande istituto americano finirà sottosopra"
(altro concorrente di G&S?)
Ancora meglio sull'economia:
"capitalismo più etico e più libero"
(sembra di sentire un noto pirana di origine ungherese)

Nessie said...

Huxley, se clicchi sul post, alla parola "fauci" te lo vedi il noto pirania ungaro.

Josh said...

@Huxley:

ciao:-)...ma infatti:
se 'il capitalismo è più libero'...potrà mai essere più 'etico'?

Solo zio (& soci) può ricomporre queste antinomie...

Nessie said...

Josh, non nominare il nome di Zio invano :-).

Eh già, Zio vede e provvede. Dopotutto è un benefattore, no?

Huxley said...

@ Josh

Ciao, con 'libero' credo che intenda il mercato dello spinello (e a seguire altre sostanze che sollazzano), per etico non ci sono dubbi: avanti con la green economy !(anche se temo che l'unica cosa green saranno le nostre tasche).

@ Nessie, visto
Al confronto, quello 'zombie' di Bersani sembra un tenero puffetto :)

Nessie said...

Hux, ci vuoi scommettere che la prossima bolla, sarà VERDE?
A proposito, pare che dietro il rialzo spropositato dell'oro (quasi sparito dal mercato) ci sia lo zampino di Zio.

Huxley said...

Possibile se non probabile, Nessie
A patto che l'economia occidentale non finisca in una stagnazione tale da rendere gradite anche le bolle (battuta paradossale ma non troppo).
Quanto all'oro, con il dollaro che viene stampato a tutto andare e l'euro in affanno (eufemismo) è abbastanza naturale buttarsi sull'oro. Figurarsi se lo zietto si faceva scappare l'occasione.

Unknown said...

Mi chiedo: perche' tutto questo teatrino per cercar di far cadere una delle poche societa' italiane che e' rispettata al'estero per la sua tecnologia?

I Francesi, tedeschi e Americani potrebbero approfittarne e portarci via i mercati?

Bene, cosi si porteranno lavoro alle loro industrie, faccendo sparire i nostri posti di lavoro.

Nessie said...

Huxley, ma lo zietto non solo non si lascia scappare occasioni aurifere, ma le crea. E' questo che fa la differenza.

Riccardo il "teatrino" come lo chiami tu, purtroppo parte da lontano. E non è solo riservato a Finmeccanica. Con la scusa di Mani pulite "americane" (è risaputo che Di Pietro faceva dei grandi andirevieni negli Usa a pigliare delle dritte), abbiamo perduto la miglior industria e le migliori maestranze dal '92 a oggi. Poi si è scoperto chi ha guidato l'operazione Tangentopoli e perché hanno creato Echelon, il grande Orecchio, che avrebbe dovuto origliare i "terroristi", ma che invece è servito a smantellare quanto avevamo di prezioso. Ma guarda un po'.

Anonymous said...

Sembra davvero la ripetizione in grande stile e perfezionata delle manovre del 1992.
Avete osservato che le "rivelazioni" di Wik... mettono più o meno in cattiva luce chi per un motivo o per l'altro non è gradito agli USA (che ne escono perfino esaltati) salvando in maniera prodigiosamente accurata il resto? Molto singolare per chi si proponeva precisamente il contrario.
Interessante poi l'analisi di Foa su Il Giornale di oggi sulle modalità selettive della diffusione delle suddette "rivelazioni" tutte passate attraverso giornali illuminatamente progressisti.
Se non avessimo la certezza che i nostri prodi sono dei lealissimi bravi ragazzi parrebbe se la siano pianificata a tavolino con squadra e compasso...
Scarth

P.S. : tra i beni nazionali che certamente fanno gola a lorsignori (sotto forma di regalo nauturalmente) c'è anche quella nostra riserva aurea nazionale che per ammontare è la terza o quarta al mondo.

Nessie said...

Scarth, dimmi: come sai che disponiamo ancora di una riserva aurifera? E' una notizia che avevo già sentito da qualche parte, ma è evidente che se la sappiamo noi, la sappaino a maggior ragione anche i fotograficatori internazionali di conti correnti. Quelli che ci spiano fino all'ultimo centesimo.

A proposito di "complotti", piani, trame ecc. leggi qui sul Riformista passando da Dagospia:

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-20699.htm

Non è più una novità che gli ambienti atlantici vogliano Fini e tramino un bel ribaltone. Lo sanno anche i sassi.

Johnny 88 said...

Toh, guarda, ora che "lo dice Wikileaks" qualcuno forse apre gli occhi, forse... Anche se alla fine quelle che è venuto fuori è principalmente
A) Gossip, vedi "il principe Andrea è un maleducato", Berlusconi è un tombeur de femmes
B) cose sapute, risapute e ri-risapute perlomeno da chi guardicchia le pagine "interne" dei quotidiani, ovvero quelle in cui pubblicare le notizie che non si voglion far leggere. Robe del tipo "agli americani non piace la liason Berlusconi-Putin" "Putin è un capobranco" et similia. Tutte cose che, alla fin fine erano risapute. Penso proprio che intitolerò il post al riguardo "Wikileaks, ovvero la scoperta dell'acqua calda"

Josh said...

scusate se mi intrometto Nessie e Scarth: certo che dovremmo disporre ancora di riserva aurifera, il nostro sistema era fondato su banche con capitale reale versato.
Il punto è capire che fine farà nel 'nuovo assetto'....

Sembra un ot, ma aggiungo una cosa che mi sembra legata, quasi parallela: tutti gli stati, anche l'Italia, come hanno o dovrebbero avere la riserva aurifera-capitale reale versato (quando si stampava moneta non poteva essere inventata dal nulla, senza cioè un controvalore reale), così abbiamo...riserve di grano.

Negli ultimi anni pare siano diminuite non poco (del resto l'Italia non è da un pezzo un coltivatore intensivo di grano, perchè altri hanno deciso che non dovevamo più coltivarne, che era 'passè', che era meglio ne comprassimo da fuori, che da sovrappopolati non sarebbe mai bastato etc) ma la questione più interessante è: chi conserva le riserve di grano italiane?
Gli USA.
Immagino la stessa sorte anche per tutto il resto....con i risultati che possiamo immaginare.
Questi fatti, di solito ignorati, a mio avviso sono di una chiarezza lampante sulla 'libertà' e indipendenza reale d'Italia. Solo nel fatto della riserva di grano gli USA ci prendono letteralmente ....per la gola, per fame. Dipendiamo da loro anche per un piatto di pasta di tavola o per pane e acqua.
E noi testardoni a parlare di sovranità.
Figuriamoci le riserve oro.

Nessie said...

Giovanni, bentornato! Tutto bene in Londonistan?
A me invece la faccenda sembra un tantino più complicata di come la facciamo. Per ora hanno tirato fuori i file modello "scoperta dell'acqua calda". Ma l'obbiettivo è francamente un altro: avvelenare i rapporti diplomatici e contaminare la dialettica vero/falso.
Non per nulla la Spinelli (la moglie o meglio, compagna, di Padoa-Schioppa) se ne è venuta fuori questa mattina salutando Wikileaks come una nuova glastnost. Cioè trasparenza. Ma se abbiamo la "democrazia mondiale" da esportate pure agli altri malcapitati e sventurati che non ne dispongono (Iraq, Afghanistan ecc.) che bisogno avremmo di "trasparenza"? La sortita della Spinelli è la peggior gaffe del secolo.
Se poi c'è il Jerusalem Post (azionista il solito Murdoch) che dice che wikileaks dice tutto quello che ha sempre detto la diplomazia israeliana, beh, allora la faccenda si ingarbuglia davvero.

Nessie said...

Josh, non devi certo scusarti se intervieni tra me e Scarth. E per di più con argomenti del tutto pertinenti. Dunque, nonostante la rapina del '92, una certa riserva aurifera ci sarebbe ancora. E questo spiegherebbe molte cose sulle mire predatorie degli squali.

Molto sensato quel che scrivi sul grano e la dipendenza dagli Usa. Ma aggiungiamoci anche il petrolio e i tentativi berlusconiani di diversificare le fonti di approvvigionamento, che qui nessuno apprezza perché ormai va di moda il fuoco amico. Una defenestrazione dello stesso, con Fini o con governo tecnico ci renderebbe ancora più schiavi di quanto già siamo. Mala tempora...

Nessie said...

PS: alla fine sono arrivate le scuse di Hillary Clinton al premier. Sono arrivate sotto forma di eleogi sperticati (francamente imbarazzanti) circa la provata lealtà del premier, ma sono arrivati. Vedremo in seguito se saranno come il fatale bacio di Giuda o no:

http://www.ilgiornale.it/esteri/wikileaks_clinton_per_usa_non_ce_amico_migliore_berlusconi/wikileaks-berlusconi-clinton-hillary/01-12-2010/articolo-id=490781-page=0-comments=1

Anonymous said...

Ciao Nessie e Josh; grazie al clima creato da Nessie è un piacere trovarsi qui a ragionare e non c'è nessuna intromissione.
Grazie per la precisazione sul grano. Quanto alle riserve d'oro dovrebbero essere ancora detenute dalla Banca d'Italia anche se oramai sono sganciate dal controvalore della moneta in circolazione credo dagli anni '70 come per il resto della comunità internazionale.
Il dato è pubblico e anche negli ultimi tempi mi è capitato di leggerlo in tabelle su pubblicazioni finanziarie.
Ovviamente la terza/quarta riserva aurifera mondiale in tempi in cui i valori di carta possono essere aleatori può destare le mire di "lorsignori" che potrebbero farsela regalare (come il resto dell'argenteria come Finmeccanica ad esempio) da amichetti opportunamente collocati e ligi ai doveri non come quel discolo troppo indipendente del Berlusca.
Se un Paese viene spogliato dei suoi beni strategici (industrie primarie, strutture strategiche, sovranità finanziaria, oro, materie prime) non resta nemmeno la libertà.
Ho letto le lodi del Dipartimento di Stato che mi sembrano solo una pezza diplomatica. Quello che conta sono i fatti e i fatti dicono proprio il contrario. D'altra parte non si può pretendere che dichiarino pubblicamente che stanno cercando di fare la festa al governo per sostituirlo con Fini/PD.
Scarth

P.S. : Nessie, visto il link di Dagospia: sintetico ma appropriato.

Anonymous said...

Nessie, nonostante la sua fama di cicala e gli sforzi del buon Ciampi, l’Italia possiede ancora importanti riserve, che la pongono – se si esclude l’intera “Eurozona” e il FMI – al terzo posto nel mondo dopo USA e Germania. Nel 2009 erano pari all’equivalente di circa 2.500 tonnellate d’oro (di cui il 63% in valuta).
Ma ciò non è dovuto – come sostiene Josh – al fatto che « quando si stampava moneta non poteva essere inventata dal nulla, senza cioè un controvalore reale».
Il vincolo tra oro e moneta nazionale non esiste più da decenni, e con la fine dei trattati di Bretton Woods (1971) è stato definitivamente seppellito. Ora l’insieme è retto dalla “fiducia” dei cittadini e puntellato da riserve tenute come “scorta” per i momenti bui. Un “minimo indispensabile”, come fa anche la Banca presso cui ci serviamo abitualmente, che non detiene nel caveau l’intera somma della quale è depositaria, ma solo il 10% (a suo dire, secondo altri meno del 4). È il sistema di cui si serve per “creare” moneta, caro Josh. Perché si può, eccome se si può…

«Il Banco trae beneficio dall’interresse su tutta la moneta che crea dal nulla» (William Paterson, fondatore della Banca d’Inghilterra, 1694).
Se apro un conto di 1.000 euro, nello stesso momento in cui la somma passa dalle mie mani a quelle del cassiere la Banca può legalmente prestarne 10.000, “creando” 9.000 euro «dal nulla». Come disse Paterson, che di queste cose si intendeva.
Quello che le singole Banche fanno nel loro “piccolo”, le Banche Centrali replicano su scala gigantesca.
Con l’aggravante che - al contrario di quanto pensano i più - esse non appartengono agli Stati, ma a privati cittadini. Pertanto, di chi sono “realmente” queste famose riserve accumulate indebitando i cittadini? Degli Stati di cui le Banche Centrali fanno parte o degli azionisti che ne sono i proprietari?
(no caste)

Josh said...

@no caste: sulle riserve aurifere, e lo stampare moneta con tutto il capitale versato o meno sì, avevo scritto 'il nostro sistema era fondato'.
Cioè ERA fondato così prima.
Ma ben vengano le tue precisazioni anzi con dettagli che non conosco appieno.

Nessie said...

Scarth, è evidente che la diplomazia ha il suo linguaggio cifrato. Si spargono lodi a piene mani oggi, per meglio tenerci il cappio al collo. In ogni caso, abbiamo una sinistra così servile e mentecatta che è perfino contenta di potersi servire di queste diatribe per meglio dare il benservito al Berlusca e mettersi al suo posto a fare i lustrascarpe della Casa Bianca. Già che ci siamo, mi piacerebbe proprio sapere quali pressioni ha ricevuto D'Alema dallo zio Sam per riuscire a raggirare l'art. 11 di quella Costituzione di cui si riempion tanto la bocca e bombardare a palle incatenate per 80 gg. la Serbia. Devono ancora arrivare i cablogrammi da Wiki?

Nessie said...

No caste, "Il vincolo tra oro e moneta nazionale non esiste più da decenni, e con la fine dei trattati di Bretton Woods (1971) è stato definitivamente seppellito.".

E' questa allora la ragione per cui Tremonti nel suo libro parlava con insistenza di nuova Bretton Woods per riscrivere le regole?

Sapevo qualcosa del genere, ma non riuscivo a metterla in connessione col fatto che disponiamo ancora di una riserva aurea.

Anonymous said...

Nessie, la “prima” Bretton Woods (1944) stabilì – tra le altre cose – la convertibilità del dollaro in oro: possedere oro o dollari sarebbe stata la stessa cosa. Ma il sistema era già saltato e da decenni le riserve aurifere non corrispondevano all’ammontare del denaro creato.
Ad ogni modo, quegli accordi furono annullati nel 1971, dopo che Nixon ebbe rinunciato alla convertibilità del dollaro. Da allora non c’è nulla, a parte la “fiducia” e un “non sistema” di cambi variabili. Sicché in molti caldeggiano una “seconda” Bretton Woods che rimetta ordine alla materia.
Era dello stesso avviso Giacinto Auriti, secondo cui gli Stati dovevano essere condizionati nella facoltà di battere moneta, dalla loro capacità di creare ricchezza. Sarebbe questa la “vera garanzia”, che spunterebbe le armi agli speculatori.
Io condivido, naturalmente. Ma sarebbe solo una piccola toppa, se non si risolve l’annosa questione delle Banche Centrali private che creano moneta addebitandola agli Stati e dunque ai cittadini.
(no caste)

PS:
Ho letto della Clinton e mi ritengo soddisfatto. Che sia stata lei a comandare la richiesta di “informative” su Berlusconi è incontestabile e dunque le sue scuse sarebbero pura ipocrisia. Ma se analizziamo col linguaggio del “non detto” della diplomazia, abbiamo che:
a – È stata la Clinton a richiedere il faccia a faccia e solo lei ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti. Berlusconi si è limitato a ringraziare.
b – L’autrice materiale delle veline è stata “promossa” e richiamata in patria (“promoveatur ut amoveatur”).

Ciò significa che il nostro governo si è fatto sentire nelle opportune sedi e che forse è meno servo di quello che noi stessi crediamo.
Indubbiamente ha segnato un colpo a suo favore.

Nessie said...

"Ma il sistema era già saltato e da decenni le riserve aurifere non corrispondevano all’ammontare del denaro creato.
Ad ogni modo, quegli accordi furono annullati nel 1971, dopo che Nixon ebbe rinunciato alla convertibilità del dollaro".

Ho letto da qualche parte che questo gesto di Nixon si chiama Fiat Money. O addirittura FIAT DOLLAR. Vedo che sei molto informato sulle questioni finanziarie :-). Penso anch'io che allo stato attuale, riscrivere le regole non basti più.

Sulla Clinton, come ti dissi in interventi precedenti, se fosse così vero che siamo cagnolini scodinzolanti, non cercherebbero con tutti i mezzi di far fuori questo governo, il cui premier in questi giorni ha continuato a fare business con Gheddafi e con Sothstream russo, as usual.
Inoltre le frasi di Bossi "dagli Usa solo coltellate nei confronti di Silvio", sono state lette da Lorsignori, visto che campeggiavano a titoli cubitali per tutti i quotidiani più importanti. Ecco perché mi è parso che la Clinton fosse molto preoccupata di lisciare il pelo al Cav.

Anonymous said...

In genere, Nessie, sulla questione della dignità nazionale sono piuttosto esigente, di qui – ad esempio – il mio pieno e incondizionato appoggio al Craxi di Sigonella, che andò molto vicino ad uno scontro armato con la Delta Force.
Ma sono anche il primo a gioire quando qualcuno mi dà motivo di ricredermi.

Io sono d’accordo sulla necessità di riscrivere le regole, o meglio: di scriverle, perché adesso non c’è nulla. Solo, bisognerà vedere “chi” lo farà.
I Trattati di Bretton Woods sono del luglio 1944, più di un anno prima della fine del conflitto, stilati dai futuri padroni del mondo a loro uso e consumo.
(no caste)

Anonymous said...

Vedo che qua e la si comincia a fare 2 + 2

Scarth

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1689125&codiciTestate=1&sez=notfoundG&testo=grisbi&titolo=Si%20vuol%20ripetere%20il%20grisbi%20del%20'92

Anonymous said...

Scusate, ma faccio davvero fatica a seguirvi: in che maniera la denigrazione dell'Italia può servire a mettere le mani sul nostro patrimonio aurifero/industriale/ecc.? Spero non sia una domanda troppo vasta, eventualmente Nessie se hai tempo mi dai un link ad un post in cui ne hai già parlato. Grazie.

Nessie said...

Close, leggiti il link, di Scarth: è già qualcosa.

Nessie said...

Grazie Scarth, è consolante vedere che ci si comincia a svegliare e che non abbiamo propriamente le traveggole.

Close, non sono un'esperta di finanza, ma segui gli interventi di No caste, che è ferratissimo in materia. Nel mio piccolo a temi economici finanziari ho dedicato qualche post, basandomi su esperti come questo primo che vedi:

http://sauraplesio.blogspot.com/2010/05/benetazzo-parla-del-signoraggio.html

Poi:

http://sauraplesio.blogspot.com/2010/03/lo-squalo-dal-92-oggi-il-ritorno.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/07/lo-squalo-1-lo-squalo-2-e-le-vendette.html

http://sauraplesio.blogspot.com/2009/05/venturini-e-le-tre-coincidenze-di.html

Per il resto il "barbatrucco" del disprezzare per comprare a prezzi di sottocosto è vecchio come il cucco e ben noto perfino ai contadini analfabeti. Perciò non posso credere che una ricercatrice universitaria come te, non ne sia al corrente.

Nessie said...

PS: lo dico a tutti gli amici. Leggete l'ultimo post di Benetazzo "Destino manifesto":

http://www.eugeniobenetazzo.com/destino_manifesto.htm

Anonymous said...

Grazie Nessie; Benetazzo è un mito, molto chiaro e molto piacevole nell'esposizione, su You Tube ho seguito diverse sue conferenze. Condivido quasi tutto. Non condivido l'ipotesi di consolidamento del debito pubblico come scappatoia.
Scarth

Nessie said...

Al contrario, Scarth. Consolidare il debito finirà per mandarci a gambe all'aria. Eppoi è proprio attraverso il solito debito che questi usurocrati ci schiavizzano e ci schiacciano.

Huxley said...

(ANSA) - LONDRA, 2 DIC - Julian Assange sarebbe nel sud dell'Inghilterra, ma la polizia non l'avrebbe ancora arrestato per errori di redazione nel mandato d'arresto. Lo riportano oggi i quotidiani britannici, secondo i quali l'agenzia anticrimine Soca si sarebbe per ora rifiutata di autorizzare l'arresto del fondatore di Wikileaks, ricercato dalla Svezia per stupro, in attesa di chiarimenti ''tecnici''.

L'occidente sta crollando sotto il peso del ridicolo e della stupidità.
Agenzia anticrimine Soca?, in blognese si potrebbe chiamare "Soccia" :)
(cerco di ridere per non piangere)

Nessie said...

Assange dev'essere molto ma molto ben protetto. Se fosse stato un cittadino qualunque lo avrebbero catturato nel giro di 48 ore. Mettiamoci in conto non solo la stupidità dell'occidente, ma anche la sua ipocrisia e malafede.

Anonymous said...

:)) Conosco bene il barbatrucco 'chi disprezza compra', ma sinceramente non mi sono mai interessata a fondo di questioni finanziarie perché mi interessi la politica e la diplomazia. Poi so che mi do la zappa sui piedi, ma non è che uno siccome è ricercatore ha i superpoteri eh? :)

Anonymous said...

Refuso: "benché" e non "perché" ovviamente. Chiedo venia

Nessie said...

Ma qui non si parla di "ultrapoteri". Nemmeno io sono esperta in finanza. Ma gli speculatori di borsa non credere sia gente colta: è solo gente astuta e avida come un pescecane. Cerca su wikipedia la nozione di "agiotaggio" e di "Insider trading" e vedrai che ti schiarirai le idee. Le borse vivono di bufale, di spin dottoraggio, di manipolazione dell'informazione, di denigramento dei concorrenti ecc. Giusto ieri è partito un sospettosissimo attacco del Financial Times contro il governo. Gli squali si stanno lustrando le fauci per pappare quel che resta dell'argenteria. E se avessimo un'opposizione responsabile dovrebbero tremare anche loro, perchè nella palta ci finiremo tutti.

Anonymous said...

«L'Europa sta cercando di capire cosa fare per salvarsi dalla tempesta speculativa sul debito sovrano. La guerra è in corso, presto conteremo i morti e i feriti». Così scrive stamani sul Tempo il direttore Mario Sechi.
È chiaro che il quinto “pig” in lista è l’Italia. Non poteva essere il primo in ordine di tempo poiché, nonostante il suo enorme debito pubblico e a scorno di gufi e cornacchie, la nostra resta un’economia vera e non di cartone. Siamo tuttora il terzo paese esportatore dell’EU ed abbiamo la seconda industria manifatturiera dopo la Germania: economia “reale”, non chiacchiere. Inoltre, finora Tremonti ha ben gestito la crisi, evitando – tra l’altro – di regalare soldi a banche e speculatori, al contrario di molti suoi colleghi.
Siamo dunque attaccabili ma difficilmente affondabili, senza un preventivo logoramento e il determinante aiuto di cavalli (o figli…) di Troia che ci sono e i cui nomi conosciamo tutti.
Da questo punto di vista le rivelazioni di Wikileaks che ci riguardano direttamente sono funzionali al disegno, perché saranno ampiamente sfruttate per indebolirci e riportare a galla i “liquidatori”, ansiosi di terminare la loro opera.
Se la loro manovra sarà coronata dal successo, Soros & Co. non si contenteranno di cucinare cinque porchette: il Belgio è già in attesa del suo turno e dopo potrebbe essere la volta di altri “anelli deboli”, a cominciare dalla Polonia. Alla fine, nessuno impedirà loro, in un’Europa stremata dai “salvataggi”, di provarci coi “pezzi da novanta”.
Discorso a parte merita la Gran Bretagna: potrebbero sbranarla fin da ora se volessero, dato che la sua economia è ridotta a sola finanza, ma la risparmieranno perché è complice…

A molti sembrano inadeguati gli strumenti con cui si tenta di fronteggiare la crisi e ne scorgono la causa in una incongruenza di fondo: la speculazione è sul “debito sovrano” (cioè dei singoli Stati), mentre la “cura” viene somministrata da un organismo sovranazionale.
Sicché per alcuni sarebbe il caso di liquidare l’euro, in modo che ogni Stato riacquisti, con la propria sovranità monetaria, il diritto di battere moneta e gestire autonomamente i cambi: se il debito è “sovrano”, lo sia anche il credito.
Altri ritengono che, se deve essere un organismo federale a gestire il credito, si debba “federalizzare” anche il debito. In parole povere: si anneghi il debito sovrano nel mare magnum dell’Eurozona, di gran lunga la più ricca e produttiva della terra.

Io non so quale sia la medicina giusta (non sono tanto bravo), ma è certo che qualcosa bisogna fare. E presto, perché stavolta l’or signori saranno tentati di far saltare l’intero banco.
(no caste)


PS:
Ho letto in ritardo il link di Scarth.
Si può prestar fede a quello che scrive Piero Laporta. È un Generale dell’Esercito, esperto in servizi e solitamente molto bene informato.
Anche lui, come molti ormai, torna “ab ovo”… a quel maledetto 2 giugno sul Britannia.
Se qualcuno lo avesse colato a picco con tutto il suo carico di letame non avrebbe fatto una lira di danno…

Nessie said...

Grazie No caste, di questa utile precisazione. Effettivamente è difficile saper barcamenarsi e prevedere che fine faremo. Ma se l'esecutivo resiste, almeno sarà il caso di dire che si vende cara la pelle. Ieri Sallusti sul Giornale ha scritto che l'obiettivo di wikileaks è proprio seminare il panico sulla tenuta dei conti dello stato per creare un clima ostile alle elezioni anticipate, dovute in caso di sfiducia. E ovviamente convincere Napolitano a creare una maggiornza alternativa. Ma è un gioco sporco, fatto ad hoc x creare turbative sul mercato finanziario internazionale "che baratta la tenuta della nostra economia con questioni di potere e di interesse personali".

Anonymous said...

Sono d'accordo sull'analisi di No Caste. In particolare il nostro punto di debolezza è la presenza di alcuni giganteschi Cavalli di Troia senza i quali qualsiasi manovra esterna sarebbe vanificata.
Per esempio i Finiani, che in questi mesi hanno la bocca straordinariamente larga ed operano ormai a reti unificate, hanno "candidamente" detto di pensare al consolidamento del debito pubblico italiano. Non credo però si tratti solo di speculazione privata condotta per fini privati alla Soros. Qui c'è un gioco strategico da corte imperiale temo.
Scarth

Anonymous said...

Eh sì, Scarth… senza i cavalli di Troia non potrebbero nulla…
Basta vedere chi furono gli invitati sul Britannia, come si comportarono e cosa successe a partire dai giorni immediatamente successivi.
Ad esempio, Draghi - secondo alcune indiscrezioni - avrebbe lamentato che forti settori della DC e l’intero PSI si sarebbero ferocemente opposti alla liquidazione dell’IRI. E qualcuno, provvidenzialmente, si occupò di rimuovere l’ostacolo…

La partita, iniziata diciotto anni fa, non è ancora giunta a conclusione a causa di una fastidiosa “anomalia” che si è infilata negli ingranaggi, e lo sarà solo quando saremo ridotti completamente in mutande, previa liquidazione della suddetta anomalia.
I nomi che ricorrono sono sempre gli stessi con l’aggiunta di uno, ex (?) Goldman Sachs, che nei mesi scorsi si è distinto per la sua opera appeasement e che adesso irrompe dai documenti di Wikileaks.
È bastato questo e qualche sua dichiarazione in favore della riforma elettorale perché alcuni settori dell’opposizione lo candidassero alla presidenza del Consiglio del “dopo 14 dicembre”. Parlo naturalmente dell’eminenza “azzurrina” Gianni Letta, il cui comportamento ambiguo non ho mai mancato di denunciare e che qualcuno sembra voler candidare al ruolo di nuovo Dini: un rospo “amico” da far ingoiare al Cavaliere in attesa di cucinarlo per bene…

Senza cavalli di Troia non potrebbero nulla, Scarth. Ma neppure il cavallo di Troia sarebbe valso a nulla se qualcuno, dopo aver deriso Cassandra, non avesse demolito le mura per portarselo in casa con tutti gli onori.
(no caste)

Anonymous said...

Riflettevo su queste rivelazioni di Wiki... : le aspirazioni degli americani si concretizzano a mezzo stampa italiana ( non solo). Il collegamento è cristallino oramai sia con la "grande stampa" che con il "non solo"...
Gli americani sono scontenti della intraprendenza strategica del Berlusca? Zac Finmeccanica si ritrova nei guai. Sono preoccupati per le alleanze energetiche con i russi? Ed ecco che fioccano articolesse contro l'ENI e chissà cos'altro (andate a verdere i parametri di bilancio e poi ditemi se le suddette allenaze hanno nuociuto. A differenza delle Prodi privatizzazioni). E via in calesse (trainato da una mandria di Cavalli di Troia).
Ogni desiderio è un ordine sembrerebbe.
Scarth
P.S. : a ben pensare, a distanza di anni c'è il ragionevole dubbio che anche la vecchia URSS l'abbiano fatta fuori con lo stesso sistema. Cavalli di Troia a go go. Si notano di meno dei carri armati e non sporcano.

Nessie said...

Scarth, se vai a vedere bene la politica reaganiana e i teorici liberisti della Reaganomics, è evidente che il crollo del Muro, è stata una demolizione controllata, oltre che perseguita e voluta ad ogni costo.
Occorreva allargare alle ex repubbliche socialiste sovietiche il mercato globale unico. Ti pareva che potevano rinunciare ad annettersi questa larga fetta di mercato? Dunque da una dittatura circoscritta, siamo passati al totalitarismo globale. Cioè, from Marx to Market.

Anonymous said...

Già Nessie e visto che oramai hanno il potere quasi assoluto che oltre al Globalismo Totalitario comprende anche l'imposizione del Pensiero Unico Globale (economico, morale, pseudoreligioso, di stile di vita, di consumo ecc.) sono in una sorta di ossessivo delirio di onnipotenza perchè non sono disposti nemmeno a tollerare quel piccolo, debolissimo "quasi".
Scarth