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13 July 2010

Gian Antonio Stella e i poteri forti


Tra le amene letture estive fatte sotto questa calura atroce c'è stato l'articolo di Gian Antonio Stella I poteri forti come alibi comparso sul Corriere del 30 giugno scorso.
Stella dall'alto della sua posizione così super partes, se la prende un po' con tutti questi complottisti e cospirazionisti di destra e di sinistra che parlano genericamente e a vanvera di "poteri forti". Nella black list ci sono dentro un po' tutti: Calderoli e la Lega, Angelo Bonelli dei Verdi, Renato Brunetta, Stefania Craxi. Non mancano nella sua diligente lista, nemmeno Di Pietro e De Magistris e da ultimo pure Raffaele Lombardo e Roberto Fiore. Insomma, secondo lo stellapensiero, da oggi è ufficiale: c'è il partito trasversale del complotto e della cospirazione dietrologica. Inoltre, una classe  politica che non sa governare e che poi parla dell'intralcio dei poteri forti, che razza di politici sarebbero? Mezza tacche, mezze cartucce. Roba da "pochezza intellettuale e da primitivismo ideologico", come minimo. Ma va là?!
Proviamo un po' a vedere chi sono i 15 del "patto di sindacato" del suo Corrierone?
Eccone qualcuno:
Mediobanca, FIAT, Pesenti Italcementi, Fondiaria SAI, Intesa S.Paolo (Corrado Passera, uno dei quattro uomini della foto), UBS, Giovanni Bazoli (foto), Diego Della Valle, Tronchetti Provera, Ligresti, altre società finanziarie a scatole cinesi, altri gruppi assicurativi come Toro ecc.
Insomma, come si vede, sono tutti dei poveri proletari, degli impiegatucci, degli artigianelli che sgobbano con la partita IVA per sbarcare il lunario.
Stella ignora  (o finge di ignorare) che esistono le querele, che c'è una magistratura al servizio dei potenti e che nel nostro Paese, fare nomi e cognomi di questo o quel personaggio situato nelle alte élites è rischiosissimo.
Per questo è preferibile usare termini generici abusati e logori al limite del qualunquismo come "poteri forti". Chi andava a Corleone in Sicilia si sentiva dire che la mafia non esiste,  che è tutta un'invenzione dei giornali. Per i "poteri forti"  e per chi vi lavora all'interno è un po' la stessa cosa. Jamais couché avec, suggerisce Stella. Curioso che il giornale principalmente foraggiato dalle banche e dalla finanza, cerchi di cancellarne le impronte. Ma sarà colpa del caldo.
Per il momento, rinfreschiamoci con le avventure marine di Corto Maltese, gentilmente messo a disposizione dalla RCS Media group in allegato al Corriere.
Una curiosità: Hugo Pratt, l'autore del citato fumetto, ha sempre dichiarato apertamente d'essere massone. Faceva parte infatti, di una loggia della Serenissima con l'acronimo di ALAM (Antichi Liberi  Accettati  Muratori d'Italia). Qui a destra, il sigillo. Ne parla pure nel suo primo racconto "Favola di Venezia".  Altra gente, altra tempra.

34 comments:

Zamx said...

THE TRUE STORY ABOUT M. STELLA & LA CASTA (written not a long time ago by Mr. Zamax)


Le parole d’ordine della demagogia non sono nuove. Sono termini popolari che ben determinati poteri fanno propri, sdoganano e lanciano in orbita. Da questo punto di vista la Casta è un parto spregiudicato del Corriere della Sera. Operazione del 2007, quando soffiava forte il vento dell’antipolitica vaffanculista in faccia al governo di Romano Prodi, che lo stracco establishment montezemoliano aveva appoggiato nelle elezioni politiche dell’anno prima. Non volendo farsene travolgere, e cullandosi pure nell’ineffabile speranza di trarne eventuali profitti, la Casta economica concentrò il fuoco dell’antipolitica su quella stessa Casta politica con la quale copulava piacevolmente da decenni. Tanto fu l’ardore civico di questa razza smidollata che il libro-ariete di Rizzo e Stella divenne un best-seller ancor prima che se ne fosse venduta una sola copia, grazie ad una campagna pubblicitaria di imbarazzante spudoratezza. Fu così che la Casta entrò di prepotenza nell’hard disk delle teste di quasi tutti gli italiani sprovvisti di eccezionali difese morali ed intellettuali.

Nessie said...

Grazie dell'utile intelligente contributo Zamax. Dov'è reperibile l'articolo intero?
Non so perché ma i due "castaroli" Stella e Rizzo, mi facevano venire il mal di pancia a leggerli. Ora è tutto più chiaro.
Senza contare la torbida vicenda che ha defenestrato il povero Angelo Rizzoli che grida ancora vendetta a distanza di tempo con le rispostine piccate di De Bortoli, apparse di recente sulle colonne del quotidiano.
Ma si sa, "i poteri forti" non esistono e chi lo dice è un visionario.

Anonymous said...

Una delle “firme” più illustri del Corriere della Sera nega l’esistenza dei poteri forti.
È come se il Sole 24 Ore scrivesse a tutta pagina «La Confindustria non esiste»…
A me non meraviglia che Stella difenda in maniera così accorata chi gli fornisce il suo lauto pasto; a lui dovrebbe far riflettere la lista di nomi che egli stesso ha compilato.

Se gente così politicamente distante tra loro denuncia l’esistenza e le manovre dei poteri forti, non sarà perché esistono davvero? Questo direbbe il marziano da poco sbarcato sulla terra. Ma noi che su questo mondo ci viviamo da sempre riterremmo superflua la sua osservazione, perché le malefatte e i nomi di l’or signori li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.

Un esempio: tre settimane prima del disastro petrolifico nel Golfo del Messico, Goldman Sachs ha venduto a buon prezzo 4,7 dei suoi 6 milioni di azioni della BP, cosa che le ha risparmiato una perdita secca di circa 100 milioni di dollari. Chiaroveggenza? Culo? Forse…
Fatto sta che Peter Sutherland, presidente della Goldman Sachs International e presidente europeo della Commissione Trilaterale è stato – fino a pochi mesi or sono – anche presidente della BP. Coincidenze, naturalmente.
Ma se a un poveraccio torna in mente Agata Christie e incomincia a fere due più due, ecco che viene additato al pubblico ludibrio come novello untore “complottista”. Sicché siamo alle solite: i cattivi non sono quelli che organizzano e attuano complotti e porcherie varie, bensì le poche, scornacchiate voci nel deserto che tentano invano di denunciarli…
(no caste)

PS:
Stella ha, bontà sua, messo in lista anche Roberto Fiore. In Fondo. Mentre avrebbe dovuto metterlo in testa. Perché "fascista", e dunque cattivo tra i cattivi, e perché erede (più o meno degno) di chi combatté (e perse) la “guerra del sangue contro l’oro”.
O anche quella fu un’invenzione dei “complottisti”…?

Johnny 88 said...

Anch'io ho sempre avuto un filino d'antipatia per Stella, quello che sosteneva che gli italiani in America fossero come gli albanesi da noi. Sinceramente l'operazione "La Casta" m'è sempre puzzata di preludio ad una nuova tangentopoli.
Fuori-Tema, ma non troppo: Sul "filone anti-caste" ci sarebbero un paio di libri scritti da Stefano Liviadiotti, giornalista de l'Espresso (quindi non imputabile di simpatie berlusconiane) che sono passati quasi inosservati da parte dei media, in quanto non se la prendeva con i politici ma con sindacati e magistrati. I due libri si chiamano: "L'Altra Casta" (sindacati) e "L'ultracasta" (magistrati), editi entrambe da Bompiani, te li consiglio entrambe. Si sa, prendersela coi politici è abbastanza facile e remunerativo, prendersela con magistrati e sindacati è molto più difficile e poco redditizio.

Nessie said...

No caste, è quel che ho pensato anch'io. Brunetta e Di Pietro sono agli antipodi. Idem Stefania Craxi e Fiore. Ma evidentetemente la verità è un'anfora a due manici che può essere presa da destra o da sinistra. Resta pur sempre verità. Più comodo occultarla già a partire dal nome, per generico e qualunquista che sia.
Ordini superiori di scuderia cercano di mettere in candeggina perfino il linguaggio comune. E Stella ne è l'esecutore linguistico.
A quando diventerà un crimine parlare perfino banalmente di "finanza internazionale"?
La foto che ho messo è eloquente. I quattro uomini d'oro nell'ombra Passera, Bazoli, Profumo e Geronzi.

Nessie said...

Grazie dell'indicazione editoriale, Gio.
La verità l'ha detta No caste: chi fa porcherie non vuole nemmeno che se ne faccia vagamente cenno sul piano nominale. Per Stella vale quanto asseriva Totò: la serva del Corserva, serve. Se non servisse che serva è?
Credevamo che l'Urss coi suoi manicomi per dissidenti fosse stata abbattuta e e invece rieccoci con le operazioni linguistiche orwelliane.

Anonymous said...

Sarà anche vero che i “poteri forti” sono un’invenzione dei complottisti…
Purtroppo, a scorno di Gian Antonio Stella, essi credono di esistere davvero e si danno un gran da fare per dimostrarlo.

http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=MAR20100624&articleId=19873

Zbigniew Brzezinski (non lo ricordo a te, Nessie, ma ai “distratti”), oltre ad avere il cursus honorum a tutti noto ed essere stato il co-fondatore assieme a Rockefeller della Commissione Trilaterale, è attualmente il “suggeritore” di Obama in tema di politica mondialista.
Già negli anni ’70 auspicava un mondo governato da «élites internazionaliste e globaliste», che «non dovranno esitare a perseguire i loro scopi usando le più moderne tecniche per influenzare il comportamento del pubblico e mantenere la società sotto stretto controllo e sorveglianza» (dove sei, Stella, piccolo verme…?).

Che un uomo con i suoi trascorsi e con la sua presente influenza imputi senza mezzi termini l’attuale «disordine internazionale» al fatto che «quasi tutta l’umanità è politicamente attivata e consapevole», si rammarichi che «vaste masse del mondo non sono politicamente neutralizzate», anzi hanno una coscienza politica, la quale «può essere indefinita, può puntare in direzioni diverse, può essere primitiva, può essere intollerante, può essere odiosa» – e sciorini, come rimedio, il solito mantra che ormai tutti conosciamo a memoria, ebbene tutto questo fa rizzare le antenne a gentaglia come noi (i “complottisti”). Ma scivola come olio sulle coscienze satolle di certi pennivendoli di regime.
(no caste)

Nessie said...

Il tuo commento, caro no caste, è rimasto un po' di tempo in moderazione a causa della calura atroce che mi tiene lontana dal pc. Perciò chiedo venia.
Ecco sì, "pennivendoli di regime" in veste di falsi moralisti.
Di Stella ebbi a interessarmene - ahimé - anche in occasione di un suo articolo contro Ida Magli e pro immigrazionismo. Non so se ricordi la sua reprimenda contro di lei qui:

http://sauraplesio.blogspot.com/2008/05/gian-antonio-stella-e-la-puzza-daglio.html

Sì, purtroppo conosco i guasti della dottrina Brzezinski.

Anonymous said...

Nessie, Ida Magli (Dio ce la conservi) possiede uno dei pochi cervelli ancora in grado di pensare autonomamente, in questo squinternato paese. Gian Antonio Stella, viceversa, è un povero vermiciattolo, un fedele esecutore di ordini, che sta all’autonomia di pensiero come l’islamismo alla tolleranza.
Ricordo l’articolo per averlo letto a suo tempo. Privo di vere riflessioni, era la solita accozzaglia di luoghi comuni triti e ritriti, usati come arma per colpire in maniera vile una persona che intellettualmente lo sovrasta fino ad umiliarlo.

Lui, come tutti quelli che usano i suoi argomenti, dimentica sempre un “piccolo” particolare: i nostri emigrati verso le Americhe andarono in terre spopolate che richiedevano a gran voce mano d’opera. Contesto diametralmente opposto a quello che ci vede oggi come meta di immigrazione.

Parlo con cognizione di causa. Mio padre a 19 anni fece le valige e partì per il Venezuela; suo fratello lo seguì due anni dopo, ma alla stessa età, alla volta del Canada. Parte della mia famiglia materna è in Francia ed ho parenti in USA e Australia. Nessuno di loro si imbarcò su “carrette di mare”; nessuno andò come clandestino; tutti fecero regolare domanda e si sottoposero alla “quarantena” una volta giunti a destinazione. E nessuno pretese di imporre le proprie regole in casa d’altri.
C’è in tutto questo un che di minimamente paragonabile alla nostra attuale situazione? Lo sanno solo Stella, Fini e altri sguatteri loro pari.
Certo, molti nostri connazionali si imposero, al punto che con gli anni persino i nipoti di quel coglione che si lamentava della puzza d’aglio hanno imparato a mangiare all’italiana, e magari adorano le linguine col pesto. Ma tutto ciò avvenne in maniera naturale, senza pretese e senza prepotenze.
Perché, nel corso dei millenni, chiunque sia partito da questo paese, che lo abbia fatto da conquistatore o con le pezze al culo, ha sempre finito per insegnare qualcosa al mondo.
(no caste)

PS:
Se non lo hai già letto, ti segnalo questo libro:
Andrew F. Rolle “Gli emigrati vittoriosi” (Rizzoli e BUR).
Anche se restringe il suo raggio d’azione al West, ce n’è quanto basta.

Nessie said...

Grazie per la segnalazione No caste. Il tuo commento mi è apparso 5 volte e ho dovuto cancellare le ripetizioni. Forse è un errore dovuto al mio pc.
Sì, che Dio ci conservi uno dei pochi cervelli in grado di ragionare. E' verissimo poi quel che dici a proposito dei nostri immigrati e del Continente Nuovo e Nuovissimo, quali zone di ripopolamento, a differenza del nostro già popoloso Continente Antico.
Inoltre, evitare di tenere conto che in quanto Europa, possiede spazi limitati e una cultura e storia tra le più antiche e consolidate del pianeta è voler aggiungere idiozia all'idiozia. Tanto vale dire chiaramente e ai quattro venti che la si vuole distruggere.

Anonymous said...

Mi scuso per i casini combinati, Nessie, e voglio rassicurarti sullo stato di salute del tuo pc. È a posto.
Dopo avere inviato il mio intervento, ho ricevuto un messaggio di errore da parte del browser, che si è ripetuto anche al secondo tentativo. Ho provato ancora, e ogni volta con un browser diverso, ma sempre con lo stesso esito. Al punto che ho pensato fosse il blog ad avere dei problemi.
Evidentemente mi sbagliavo, ed è il mio vecchio catenaccio che sta tirando le cuoia… O forse si sta solo ribellando alla calura di questi giorni…
(no caste)

marshall said...

Tra i soci "forti" del Corriere, che hai citato, ve n'è uno che è un socio storico, quasi della prim'ora: Tronchetti Provera patron di Pirelli, divenuta socia del Corriere fin dal 1898, dopo che aveva rilevato alcune quote societarie da Torelli-Viollier, padre fondatore del Corriere, caduto in difficoltà finanziarie per via di certe speculazioni immobiliari (non l'avrei mai detto! dato che aveva fama di essere persona integerrima). Assieme a Pirelli era entrato anche De Angeli, quello della poi De Angeli Frua. E' da quel momento che pare il Corriere abbia assunto quel certo "servilismo", recentemente coniato in "Corserva" dall'ingegnosità e sagacia del nostro amico Sarcastycon. In seguito erano subentrati Pesenti, Agnelli, Cuccia, e qualche altro con grosse quote, tutti gli altri con quote minori.
Ciò che a me appare strano di questo "forte" antico legame del Corriere con gli industriali sembra essere anche il "forte" e "servile" legame con le sinistre. Forte capacità dissimulatoria, o legame vero?

Lo PseudoSauro said...

E'gia'...per Stella la mafia non esiste. I complottisti, questi si', sono il vero problema.

"Il mondo moderno è governato da personaggi, ben diversi che non si figurino coloro, i quali non vedono ciò che accade nel retroscena".

“tutti i grandi eventi sono stati distorti, la maggior parte delle cause importanti occultate” (...) “Se la storia d’Inghilterra sarà mai scritta da qualcuno che abbia consapevolezza e coraggio, il mondo ne rimarrà sbalordito”

B. Disraeli (Coningsby)

Diamo retta a Stella o a Disraeli? Stella ha quelle "consapevolezza e coraggio" cui accenna Disraeli?

Vedi anche www.disinformazione.it/scozzesismo.htm e www.disinformazione.it/mammona.htm ove molti retroscena curiosi trovano la loro collocazione nell'azione di persone con nomi e cognomi, appartenenti ad antichissime famiglie di banchieri consociate in societa' segrete. Le societa' segrete non sono un male in se' e per se'. Nondimeno esistono. Nondimeno le loro eventuali azioni rimangono, appunto, segrete. Si possono attribuire alla Massoneria azioni incredibili e assurde, nondimeno, il negarne l'esistenza e l'influenza sui grandi eventi storici e' "negazionismo" puro e semplice della verita'. E senza verita' non c'e' liberta'. Ecco chi difende G. A. Stella: la "liberta'" di un potere che ama la discrezione. Un potere che ha le stesse caratteristiche di cio' che chiamiamo "Mafia".

Stella e' un consapevole mistificatore? Non credo. E' solo uno dei tanti ometti che preferiscono galleggiare su di un mare di conformismo che costituisce il collante di un Potere senza nome e senza volto. Sfidare i "poteri mezzoforti" (quando non deboli o debolissimi), o generalizzare (vedi "La Casta" scritto con Rizzo), costa meno e conferisce quel po' di innocui meriti rivoluzionari tanto graditi a noi cojones globali.

p.s.
per quanto riguarda l'ultima fatica di Stella su "negri, froci ed ebrei" - altra pietra miliare della letteratura di denuncia di un coraggioso intellettuale (per altro privo di alcun titolo accademico) che preferisce prendersela con "i razzisti" piuttosto che non con la famiglia Rothschild - notare la genesi del Ku Klux Klan secondo l'autore del testo citato al primo link sopra. Fosse vero, cio' che riferisce, quelli che l'hanno fondato sono gli stessi che poi si attribuiscono il merito di averlo affondato. Id est: i "poteri forti" creano le condizioni idonee allo sviluppo del razzismo per poi attribuirne la responsabilita' agli oggetti della loro manipolazione. Non e' tragicomico?

Nessie said...

Ciao Marsh. Giuste precisazioni le tue. Se qualcuno si prendesse la briga di scrivere la VERA storia del quotidiano di Via Solferino e dei molteplici passaggi delle varie sfere d'influenza, se ne scoprirebbero delle belle. Compresa l'indegna caduta di Angelo Rizzoli.

Quanto a "CorServa", mi spiace per l'amico Sarcastycon, ma il brevetto è mio. E comparve l'appellativo già in un mio post del lontano 2005, come si può evincere da archivio. Cmq verba volant. E sopranomi, pure ;-)

Nessie said...

Sauro, conoscevo la citazione di B. Disraeli. Vedo che su Stella la pensiamo tutti allo stesso modo.
Ora vado a leggere i links che hai messo.
In ogni caso la storia del KKK avrebbe dell'incredibile.

Anonymous said...

Ciao Nessie, condivido le considerazioni fatte. Sono stato via per qualche giorno e al rientro vedo proprio che i Poteri Forti, che non esistono, sembra ce la stiano facendo a fare la festa al Governo. Non dimentichiamo poi che i Poteri Forti nazionali sono perfettamente inseriti in quelli planetari. E così i loro potentissimi ed onnipresenti media: il Corriere, Rep., La Stampa, il Sole fanno parte di un coro globale in cui tutte le voci sono perfettamente dirette ed intonate.
Ovviamente il punto critico ed importantissimo per loro, su cui si regge tutto il gioco, è occultarsi debitamente perchè altrimenti diventerebbe palese che questa loro "democrazia" è singolarmente simile a un totalitarismo in cui non sono ammesse opinioni ed appartenenze non conformi.
Una trentina di anni fa si sistemavano le cose in maniera rozza con golpe e mitragliate che però avevano la controindicazione di essere rumorose e visibili. Ora le corazzate sono mediatiche e "istituzionali" magari in sintonia tra di loro ma la sostanza finale non cambia.
Certo che è sconfortante vedere che sull'intero pianeta non si sia materializzato un movimento politico capace di denunciare ed opporsi a questo stato di cose.
Scarth

marshall said...

Ciao, Nessie,
complimenti per la tua primogenitura di CorServa. Chissà se l'amico Sarcastycon aveva letto già da allora quel tuo post del "lontano" 2005? Comunque sia, gli darò atto della sua buona fede, attribuendo ad entrambi la coniatura di CorServa. Termine che peraltro ha fatto breccia in parecchi suoi lettori, stando a quanto leggo dai suoi commentatori, ed anche di un mio amico personale, lettore ma non commentatore dei nostri blog, il quale, quando cita il Corriere, lo chiama sempre ConServa. Da notare che costui, ora pensionato, ha lavorato una vita al Corriere, del quale conosce anche tante storie e aneddoti, anche piccanti, sconosciuti al grande pubblico, ma non al sottoscritto.
Ciao.

marshall said...

Commento eventualmente da non pubblicare.
Ho letto la bella storia di Leo Callone - l'attraversatore a nuoto della Manica - di quando fece in solitario l'attraversata di LOCH NESS, timoroso, anche se non credeva alla leggenda, di incontrare NESSIE. Di tale storia/resoconto ho copiato integralmente quella pagina dalla sua biografia, sul mio blog.

Nessie said...

Scarth, erano quasi meglio i golpe d'antan. Almeno si vedevano chiare le nefandezze che facevano e chi le subiva aveva la spinta ideale per la conquista della libertà.
Ora invece ci illudiamo di vivere in un mondo libero fatto di rozzi pennivendoli al servizio delle oligarchie la cui funzione è far passare per paranoici a chi si azzarda a ribellarsi al loro mondo di sequestro della democrazia, la parola più sputtanata che ci sia. Scusa la rima.

Nessie said...

Marsh poi vengo a leggere le tue notizie sulla Nessie (quella vera).
Quanto a Corserva, puoi fare la ricerca su Internet della voce e vedere chi l'ha coniata prima: nella fattispecie, io.
Vedere link

http://sauraplesio.blogspot.com/2007/03/linsostenibile-suddditanza-del-corserva.html

In ogni caso son contenta della diffusione e dei diffusori.

l'ontano said...

A leggere l'articolo (ripeto,a leggerlo,cosa che nessuno di voi sembra avere fatto),si evince semplicemente che i poteri forti non sono la panacea dietro alla quale nascondere ogni italico male.
Nessuna dichiarazione di inesistenza.
Se il governo cade è colpa dei poteri forti?o del fatto che è pieno di ladri?

Anonymous said...

Ringrazio lo Psedosauro per i suoi link.
Conoscevo “Mondialismo e Trilaterale”, ma mi era sfuggito “L’occhio sopra la Piramide ”. Tenterò di recuperarlo, anche se non sarà facile vista la data di pubblicazione.

Le manovre (dichiarate) dei banchieri per tenere sotto “tutela”, quando non addirittura esautorare gli Stati; le grandi “famiglie” dei signori dell’oro (l’or signori…), abituate da secoli a tenere i piedi in quattro o cinque staffe (non solo in due, come tutti i comuni mortali…), ecc. Tutto questo ci riporta “a bomba”, come si dice.
«La banca trae guadagni grazie agli interessi maturati sui denari creati dal nulla» è la stessa frase che Pound amava citare, estrapolandola dalla voce «Banca» dell’Enciclopedia Britannica…

Si fa un gran parlare di come uscire dalla crisi o come riformare lo Stato. Ognuno ha la sua ricetta, nessuna delle quali mi convince.
Neanche il famoso federalismo, visto come la panacea di tutti i mali e che si rivelerà solo un moltiplicatore di burocrazia, privilegi, corruzione e sperpero di denaro pubblico.
La strada maestra, a mio avviso, passa per l’orgogliosa riaffermazione del primato della politica sull’economia e l’affrancamento dal giogo del signoraggio bancario.
Il diritto di battere moneta e un esercito degno del suo nome: sono questi i pilastri sui quali basare un vero Stato.
Se ci sono, tutto il resto viene da sé. Se non ci sono, non viene nulla. O almeno, nulla di buono…
(no caste)

Lo PseudoSauro said...

Un piccolissima integrazione sul tema immigrazione. Una suggestione.

Il grande Impero asburgico, al tempo del suo massimo splendore, contava "ben" 30 milioni di sudditi...

In Italia ci sono oggi "appena" 60 milioni di "residenti"...

("abitanti" non si puo' piu' dire perche'pare fosse un termine particolarmnte amato da Adolf Hitler.)

Se e' vietato anche solo l'accennare alla qualita'del fenomeno,figuriamoci alla quantita'...

In ogni caso, secondo il degno erede di Ehrenburg di cui al post, la qualita' degli italiani e' migliorata grazie agli stranieri, mentre la quantita' non e' ancora sufficiente. Se non e' amor di Patria, questo, che cos'e'?

Preparate le palafitte, che i "poteri forti" (che non esistono), ci gratificheranno con un'altra dozzina di milioni di "risorse" dalla professionalita' altamente qualificata, come i 6 milioni che gia' "risiedono" (vuol dire che non se ne vanno piu'), nella nostra ridente colonia di non-si-sa-e-non-si-puo'-dire-di-chi.

E vedrete che a Cecco Beppe gli faremo un c**o cosi'. :-)

Nessie said...

L'ontano, l'articolo non solo l'abbiamo letto. Personalmente me lo sono anche riletto, ritagliato e conservato. Moderi la sua supponenza e prima di parlare di "ladri" si informi meglio su chi sono i VERI padroni del vapore del Corsera e chi servono. Magari informandosi sul Patto di sindacato dei soci e sulle vicende pregresse di Via Solferino:

http://it.wikipedia.org/wiki/Rcs_MediaGroup

Inutile specificare che se si tratta del solito trollazzone capace solo di dire " tutta colpa del governo ladro" non avrà diritto a una controreplica.

Nessie said...

"La strada maestra, a mio avviso, passa per l’orgogliosa riaffermazione del primato della politica sull’economia e l’affrancamento dal giogo del signoraggio bancario.
Il diritto di battere moneta e un esercito degno del suo nome: sono questi i pilastri sui quali basare un vero Stato".

No caste, non posso che concordare. Il problema dei problemi è sciogliere il nodo gordiano.

Nessie said...

Sauro, aver fatto la bellezza di tre guerre di Indipendenza dell'"odiato oppressore" asburgico, per poi essere ridotti a cedere sovranità su tutti i fronti (comprese le politiche migratorie) è aggiungere un'atroce beffa al danno che stiamo vivendo.
Sì a questo punto W Radetztky e W Cecco Beppe!

marshall said...

Ripondo anch'io al commento di l'Ontano, per dire che, secondo me, ha solo voluto provocarci, col dire che nessuno ha letto il tuo post. Come può permettersi un'affermazione del genere, e cosa ne sa lui! L'ho letto e come, il tuo post, reputandomi, tra l'altro, uno dei tuoi più affezionati ed attenti lettori (non vorrei ripetere quello che ho espresso più volte sul tuo modo a volte sublime di scrivere), e di vecchia data. Questo post, poi, poichè parla di banche e industrie, è stato un boccone ghiottoso per me, che ero nato per occuparmi di economia e finanza, perchè me lo fossi fatto scappare.

Anonymous said...

«Il problema dei problemi è sciogliere il nodo gordiano».

Anche io non posso fare a meno di concordare, Nessie: sciogliere il nodo gordiano. E se non si trova la maniera, usando i metodi spicci di Alessandro…

Quanto a l’Ontano, credo di avere già incontrato altrove la sua supponenza. Resta il piccolo idiota di sempre, incapace perfino di usare le parole secondo il loro corretto significato (in questo caso, «panacea»).
(no caste)

Nessie said...

Al piano superiore caro No caste, abbiamo unadimostrazione pratica di a che cosa si può giungere per accontentare i cosiddetti poteri: il colpo di Regione. In questo caso, il Piemonte con il governatore Cota.
Ti dice niente il fatto che la Bresso e Chiamparino siano sempre stati gli zelanti servetti di Casa Agnelli?

Marsh, non preoccuparti del solito troglione in crisi di visibilità.

Anonymous said...

Salve a tutti! Vi volevo ricordare che Stella deve, fra l'altro, ancora rispondere a Mattogno su una certa questione: http://olo-dogma.myblog.it/archive/2010/05/10/appendice-a-gian-antonio-stella-e-la-piscina-di-auschwitz.html
Grazie e arrivederci
Antonio

CloseTheDoor said...

Come puoi immaginare a me Stella (perdonami!) piace. Il senso del suo articolo, così mi pareva, non è tanto dire che i poteri forti non esistono quanto che vengono invocati in maniera trasversale e contraddittoria, da tutti.
Se almeno si parlasse chiaramente di massoneria e opus dei. Invece dicendo "poteri forti" si ammanta tutto di una nebbia che impedisce qualunque replica e discussione.

Nessie said...

Massoneria? Illuminati? Ma vuoi scherzare Close? Non ti sei mai chiesta come mai in una società di guardoni mediatici, dove è possibile spiare perfino l'orefizio anale di questo o quel personaggio, nessun cronista o paparazzo o reporter è mai riuscito a filmare un rito o una riunione massonica?
Meglio, molto meglio dire genericamente e qualunquisticamente "poteri forti". E il bello è che lo sa anche il tuo Stella. Ma fa lo gnorri.

Anonymous said...

Sì, sì Nessie…
Massoneria, Illuminati, Opus Dei, P3, P4, P38… e poi andiamo a chiamare Dan Brown e Giacobbo, i quali non mancheranno di infilarci dentro i Templari, il Graal, Rennes-le-Château e magari gli extraterrestri…
Proprio non si vuol comprendere che non c’è nulla di misterioso; che i criminali dell’usurocrazia mondialista fanno tutto alla luce del sole, che annunciano le loro intenzioni in conferenza stampa, scrivono (o si fanno scrivere) libri ecc.
Perché, come disse Mc Luhan, soltanto i piccoli segreti hanno la necessità di essere protetti. Quelli grandi sono tenuti in piedi dalla incredulità popolare.
(no caste)

Nessie said...

Buona la chiosa, No caste :-)