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07 March 2010

A cosa è servito il killeraggio liste

Ormai è chiaro che se i fatti evolvono, ottenendo, come è avvenuto,  la riammissione del TAR in Lombardia di Formigoni a candidato governatore, significa che qualcosa si è irreparibilmente incrinato presso i cittadini:  la fiducia di poter disporre dei  propri diritti, un tempo considerati "inalienabili". Anche questo, fa parte del pacchetto "esportazione della democrazia". Specie se "colorate".  Gli antefatti non mancano in Usa. Ricordate la penosa conta di Bush in Florida durante la sua prima elezione? Ma se andiamo più indietro c'è un altro clamoroso antefatto: Obama vinse un'elezione primaria con una sua collega di partito nell'Illinois, grazie al fatto che si mise di punta coi suoi volontari pasdaran a scartare liste scritte in stampatello anzichè in corsivo. E non solo. Sugli "abusi" in questione,  leggere sul Marko's blog, il quale ha prelevato dal giornale finanziario Italia Oggi. Ma quel che preoccupa è che il pretesto utilizzato da Obama per estromettere una collega che aveva raccolto un tot di firme, sia la stesso utilizzato dalla nostra sinistra: chi non sa nemmeno raccogliere le firme per le liste non può candidarsi a senatrice. Coincidenze fortuite? Secondo me no, tenuto conto che ormai siamo dei veterani del voto, da quando è nata la Repubblica italiana.
Ora credo sia venuto il momento di chiedersi se ha un senso essere spediti in Afganistan e in Iraq a presidiare la regolarità delle elezioni altrui a rischio "mortacci nostri" (ricordiamo il dito d' inchiostro blu alzato verso il cielo a  riprova di aver già votato) per poi doverci ritrovare una nefandezza simile a casa nostra. Chi dobbiamo ringraziare visto che nella non lunga vita delle nostra Repubblica abbiamo avuto più elezioni  che governi  e mai (dico mai)  era accaduto nulla di simile  prima d'ora? E chi ha esportato la guerriglia avvelenata del cavillo? Gli stessi che hanno esportato il puritanesimo degli scandali delle escort, i teleobiettivi a Villa Certosa per conto terzi, le intercettazioni e le famose "cadute di immagine", i processi sotto i riflettori dei media, le spiate a Bertolaso dopo il suo discorso ad Haiti, ecc. 
I brogli e gli sgambetti fatti dai burocrati faziosi di casa nostra, sono stati tanti e ne cito uno da me conosciuto da vicino: Venegono, comune varesino suddiviso urbanisticamente in Venegono Superiore e Venegono Inferiore. Ma il Municipio per ambedue le località è uno solo: in Via Mauceri. Telefonare per credere. Chi ha dovuto farsi giustizia per l'abuso di veder la propria lista estromessa, solo per non aver specificato l'Inferiore dal Superiore, ha dovuto perdere del tempo in ricorsi, file e trafile. Tutto calcolato:  mettere intralci, bastoni tra le ruote e trappole nel percorso.  E' giustizia questa? E' democrazia questa? E' evidente che perfino un re Travicello come Napolitano, non poteva fare diversamente da quanto ha fatto.
Se teniamo conto che la Bonino venne finanziata da Soros per una sua lista e che secondo indiscrezioni,  Di Pietro fu un agente FBI, che le rivoluzioni colorate provengono dal noto "benefattore-speculatore" appena citato, tutto torna al pezzo. Ora hanno fatto il diavolo a quattro, tutti di  viola-Quaresima vestiti, contro Napolitano di cui si richiede l'Impeachment. Non sono mai stata tenera nei  nei confronti dell'Uomo del Colle (si veda il mio ultimo post), ma per motivi assai diversi da quelli di Di Pietro. Tuttavia  se il presidente Tentenna alla fine ha detto sì, è perché ha capito che istituzionalmente parlando,  sottrarre il voto a quasi metà degli Italiani avrebbe creato uno  scontro  da guerra civile, e col decreto ha scelto il male minore.  Impeachment!- urla Tonino o' Zappatore strabuzzando gli occhi e facendosi rosso-paonazzo in faccia. Gnurànt! L'impeachment non esiste  e e non è mai esistito nella nostra Costituzione.  Speriamo non ci venga "esportato" obtorto collo, nel pacchetto di quelli che ci regalano i luttuosi cortei viola- cassa-da morto e tutto il resto.
Frattanto, il killeraggio liste ha fatto retrocedere il PdL di oltre 3 punti di consenso e si teme l'astensione di molti elettori di centrodestra. A questo doveva  servire e per questo scopo è stato attivato. Oltre che a fornire il pretesto di sollevare le piazze modello Iran contro un governo legittimamente eletto. Chiariamo subito: Berlusconi non è il Pecoraio di Teheran,  ma le strategie di destabilizzazione straniera in Italia andranno avanti, nei modi più disparati, servendosi sempre degli stessi futili idioti in farse colorate.  Gli Italiani dormono e non capiscono, perché sono rimasti ancora all'antico "Welcome Liberators!". Per ora.
Berlusconi sa molte cose di tutto ciò, ma non può dirle. Visti i fatti, tanto vale far volare i tavoli per aria su modello Alice del Paese delle Meraviglie. Ricordate il finale? "Non mi fate paura, siete soltanto un mazzo di carte". E le scaraventò per aria, ponendo fine al gioco truccato. La morale della favola è chiara.

NB : Le prove di doppiopesismo, occultamenti, brogli, scorrettezze nelle firme raccolte in Lombardia qui

38 comments:

Massimo said...

Solo per memoria storica ricordo che la "conta" dei voti in Florida nel novembre 2000, fu provocata da Al Gore che non si rassegnava a perdere, non da Bush che, ovviamente, si limitò a difendersi. Un po' come è accaduto in Italia con Formigoni che si è dovuto difendere, non che ha attaccato (lo ha fatto - e molto bene - dopo che anche la corte di appello gli aveva negato la lista).
Per tornare al cuore del post, voglio sperare che gli Stati Uniti non siano caduti così in basso, da cercare anche di influenzare in questo modo il governo dell'Italia. E voglio sperare che il pci/pds/ds/pd non sia a sua volta caduto così in basso da farsi manovrare da partiti e movimenti legati alla nazione che ha tanto avversato negli anni "d'oro" della guerra fredda ... ;-)

Johnny 88 said...

Sai che la mia posizione è un po' diversa. Diciamo che c'è un "concorso di colpa", tra una magistratura che aveva una gran voglia di fare l'ennesimo sgambetto al centrodestra, ed un PDL che, quando deve fare a meno di "Re Silvio" sembra un bambino spaesato (e che non ha ancora cambiato la legge esentando i partiti già rappresentati in consiglio regionale dalla raccolta-firme). Quello che però mi dispiace è che a causa della polemica sulle firme, è passata in secondo piano una notizia molto più importante e, dal mio punto di vista, preoccupante, ovvero il via libera da parte dell'UE agli OGM. Qualche giornale e/o telegiornale ne ha parlato in maniera approfondita parlando dei rischi per gli agricoltori italiani, del fatto che ad avvantaggiarsene saranno le multi-nazionali che strangoleranno i nostri contadini, e dei rischi per la salute? No! Tutti a parlar di panini, decreti e firme mancanti. E intanto le notizie veramente importanti passano in secondo piano. Come sempre.

dionisio said...

Cara Nessie, a questo punto è chiaro che l'attacco a Berlusconi e ai (pochi) amici che ha intorno non si fermerà più, e ogni pretesto andrà bene, pur di fargi tenere il passo, ritardare tutto, impedirgli insomma di lavorare e procedere a quelle riforme che non può permettersi di non fare. Tu dici America? Io ci aggiungerei tanti altri soggetti: i parteners europei impegnati a mantenerci nella condizione di nanetti ininfluenti e la grande malavita globalizzata (non dimentichiamo che il suo governo sta facendo vedere i sorci verdi a Ndrangheta,Cammora, Mafia e affini, grazie a Maroni che vuol passare alla storia come colui che fece fuori la malavita organizzata italiota)e chissà chi altri. Questa gente ha già bell'e arruolato Fini (in cambio di che o perche non gli succeda che? In mente mi frulla il peggiore dei motivi. Comunque, ormai è chiaro che è contro) ed è disposta a tutto. Ad ogni modo, più che mai, meno male che Silvio c'è! Almeno lui resiste e non si fa intimidire. Ieri a Genova è venuto Bossi e l'ho senito parlare. Anche lui, per quanto acciaccato, fa il suo dovere. Meno male che anche la Lega c'è. Ma chissà se la sfanghiamo. E' dura, eh...

Nessie said...

Massimo, è chiaro che era Bush la vittima e Gore il burocrate cavilloso che si è servito della guerriglia delle liste, Spero anch'io come te, ma temo che sia una speranza assai flebile. Dal giovane, bello e abbronzato non mi aspetto nulla di buono. E dal trasformismo del PCI-PD (tralascio tutta la lista), nemmeno. Ieri avevano uno stato guida nell'URSS, oggi hanno cambiato padrone. Sempre di servi si tratta.

Nessie said...

Ciao Dionisio. America e non solo. In ogni caso che cos'è la Ue di Bruxelles se non una cordata finanziaria agli ordini di Washington?
Il danno del killeraggio liste è stato ingente e oltretutto abbiamo dovuto combattere perfino con lo scetticismo e la creduloneria di blogger e siti di destra che da buoni boccaloni hanno creduto che la colpa fosse esclusivamente da addebitarsi alla stupidità di chi ha presentato le liste. Il caso Formigoni invece ha dimostrato che ci sono stati brogli e scorrettezze da parte dei questurini radicali e non solo. Ma ora la strada è tutta in salita ed è proprio quanto volevano ottenere.
Cmq complimenti, siamo stati in pochi a non aver abboccato!

Anonymous said...

Hai messo il dito sulla paga, Nessie. La sinistra è riuscita a segnare un colpo a suo favore. E se in Lombardia gli effetti del “casino liste” non saranno tali da sovvertire il risultato finale (lì si trattava solo di vedere se Formigoni avrebbe preso più o meno del 60%), nelle regioni in bilico (come la Liguria) gli effetti potrebbero essere irrecuperabili.
Nel Lazio la Polverini era partita da un – 5%, era salita fino a un + 3% ed ora è di nuovo sotto. Sarà dura per lei recuperare, anche perché il Pdl romano è in evidente stato comatoso. E altrove le cose non vanno meglio.
Non c’è che dire: i sinistri, con abilità e grazie al solito impressionante volume di fuoco, stanno veicolando un messaggio che sembra fare breccia. Quello di un centrodestra incurante delle “regole” e pronto a sovvertirle con prepotenza, potendo contare sul fatto di essere al governo. È la solita tattica del lupo che si traveste da agnello, ma anche questa volta potrebbe pagare.
Per sovrapprezzo, da un’altra delle regioni incerte, la Calabria, è arrivata una provvidenziale assoluzione per Agazio Loiero, finora in evidente difficoltà…
Sarà per questo che Bersani, il quale fino a una settimana fa avrebbe volentieri firmato per 5/6 regioni, adesso pare abbia spostato l’asticella sul numero 10?
(no caste)

Nessie said...

Giò ho portato esempi concreti e lampanti nella provincia dove abito (il caso del comune di Venegono) e anche della Lombardia dove non c'era ombra di ritardo o di irregolarità. E alla fine, ai "leghisti" che si smarcano non frutta un bel nulla, tenuto conto che è proprio alla Lega che puntano per farla fuori. Ricorda che tra i propositi di Soros e della sua fottuta onlus Open society c'è proprio la Lega nel mirino. Perciò fossi in voi non me ne starei tanto tranquillo a giocare a scaricabarile. La faccenda del killeraggio liste l'hanno sollevata (su esempio americano che molti sono restii ad ammettere) proprio per far passare in secondo piano argomenti come quelli che citi: gli Ogm approvati da quella banda di furfanti della Ue. E non solo. Costringendo una forza politica a difendersi, di tutto parlerà fuorché di programmi. Speriamo ci sia il tempo per rimediare alla frittata.

Anonymous said...

forse abbiamo avuto piu' governi che elezioni. le maggioranze si succedevano senza andare alle urne.
sulla vicenda "decreto panino", credo che napolitano abbia pensato bene a non far diventare berlusconi piu' vittima di quanto gia' lui dichiara di essere.
sarebbe sceso lui in piazza e avrebbe ottimizzato a suo vantaggio un errore pacchiano che spiega quanto sia lontano nella realta', quel senso di efficienza imprenditoriale che lui da sempre cerca di mettere in politica.
la cosa che nessuno sottolinea che nelle ultime tornate elettorali, si vince quasi sempre con il contributo degli indecisi. l'episodio che ha coperto l'italia di ridicolo, non credo sia un elemento a vantaggio di questa destra, davvero giurassica rispetto alla velocita' di come si sia trasformata la comunicazione.
i tempi del predellino sono davvero lontani, io ne parlavo gia' nella meta' di novembre, quando non esistevano ne' candidati certi, ne' tartaglia di turno, ne' tanto meno sfessati uomini di partito che si attardavano a mangiare panini.
http://nonsolonapoli.blogspot.com/2009/11/come-e-lontano-il-predellino.html

Nessie said...

no caste, non farmi parlare dello spirito maramaldesco della sinistra in queste ore. Oscilla fra la voglia di smarcarsi da quel teppista di Di Pietro e la tentazione di andarci a braccetto insieme. Come poi farà. Parli di incuranza delle regole? Ma questi pensano di fabbricare la vittoria a tavolino, facendo credere che a violarle siano gli altri . E il bello che ci sono gli "alleati" interni che se le bevono pure, pur di portarsi via i voti gli uni con gli altri,

Nessie said...

Angelo, il partito leggero all'americana, fatto di club azzurri e movimentisti ha i suoi rischi. E questo è assodato. Ma Fini e la sua lobby (poiché di questo trattasi) non è l'alternativa. Semmai ne è la zavorra.

Nessie said...

Cito e copiincollo un intervento di Massimo da Mary: " E smettiamola di prendere per oro colato e accreditare sempre le versioni delle opposizioni sui ritardi o gli errori. Perchè non dovrebbe essere andata come raccontano i rappresentanti di lista del Pdl in Lazio o Formigoni in Lombardia ?".

Semplice: perché la sinistra difenderebbe i suoi anche use fossero dei serial killer. Mentre i "liberali" sono degli artisti nel gettarsi la croce addosso.
Tocqueville, a tale proposito, in queste ore fa sempre più pena.

Anonymous said...

Nessie, nel Pd sembrano animati da cupio dissolvi. Non si spiega altrimenti il loro atteggiamento verso il Torquemada dei poveri. Hanno i mezzi per ridurlo in poltiglia, se solo volessero, ma non lo fanno. A meno che non credano di potersene servire come un tempo facevano i comunisti “veri” con gli “utili idioti”. Se è così sbagliano i loro calcoli. Credono di essere dei Machiavelli e sono soltanto delle mezze calzette.

Intanto, mi aspetto ancora che qualcuno commenti in maniera adeguata questa frase dello Zappatore che ho trovato sul sito di Repubblica: «Non si tratta di interpretazione, ma di un palese abuso di potere che in uno Stato di diritto andrebbe bloccato con l'intervento delle forze armate». È la prima volta nella storia repubblicana che il capo di un partito chiede l’intervento delle forze armate nelle vicende politiche. Senza che nessuno lo censuri come merita. Il mentecatto forse parla solo per dare aria ai denti e senza valutare appieno l’effetto che le sue parole potrebbero sortire. Forse. Ciò nondimeno meriterebbe una risposta appropriata. Questo lo scrivo come ufficiale della Riserva.
(no caste)

Lo PseudoSauro said...

Secondo Confucio, quando le parole non sono in ordine, lo Stato non e' in ordine.

Se le parole contano ancora qualcosa, il chiamarsi "partito democratico" dovrebbe significare: "la democrazia prima di tutto".

Al contrario, sarebbe compito di una destra il difendere il primato della legalita' sulla forma.

Invece accade esattamente il contrario, perche' la sinistra detiene una specie di legittimita' ideologica basata sull'antifascismo. Una legittimita' che le viene riconosciuta all'estero, anche se solo per convenienza.

In una cosiddetta "democrazia" non e' contemplato lo "Stato di eccezione" ottimamente descritto da C. Schmitt. Chi si sente legittimato a trasgredire il principio su cui si basa una democrazia, e' di fatto il padrone assoluto dello Stato. Ergo: non c'e' piu' democrazia.

Non se n'e' ancora accorto nessuno? Eppure sono decenni...

Paradossalmente, la democrazia popolare consegnerebbe lo Stato alla destra, mentre la sinistra si arroga il diritto di sospendere le prerogative democratiche per "salvare la democrazia".

Chi ha ragione? La democrazia, o i "guardiani della rivoluzione democratica"?

Nessuno dei due, in quanto la democrazia dimostra ormai chiaramente di essere solo quello che e': un metodo. E quando un metodo non funziona piu', lo si cambia.

Pero' non lo si puo' cambiare, se no si finisce nel "male assoluto".

Che fare?

P.S.
Il codename "seagull", attribuito a Di Pietro, e' un "si dice". Nessuno fornira' mai prove al riguardo. Se e' vero, significa che esisteva un'operazione congiunta tra il nostro servizio informazioni (ormai interamente gestito dalla Polizia di Stato, mentre una volta era equamente diviso tra Polizia e Carabinieri) ed uno qualunque tra le decine di servizi omologhi USA.
Anche i cambiamenti strutturali nei nostri servizi, la nascita della DIA, nonche' la persecuzione di Bruno Contrada, possono essere interpretati in questa chiave. L'emarginazione dei Carabinieri (e l'eliminazione fisica/persecuzione di molte delle piu' alte cariche dell'Arma), viene letta nel senso di una maggiore dipendenza dei nostri servizi da quelli USA. Almeno su questo non ci possono essere dubbi di sorta.

Nessie said...

No caste, il mentecatto nonché botolo ringhioso di cui parli serve a fare mucchio selvaggio. E dato che Culatello Bersani è a corto di selvaggeria,la spiegazione è anche (ma non solo) psicologica: nel piddì sono alla ricerca del Testosterone perduto. :-).
Buttiamola sul ridere per non piangere. E perchè dopotutto è una farsa, ancorché violacea.

Nessie said...

Sauro, non mi intendo di servizi segreti, ma che Di Pietro fosse stato reclutato per l'FBI ormai lo scrivono anche i giornali cosiddetti "ufficiali". Inoltre c'è la faccenda della laurea conseguita in 13 mesi, senza interruzione dal lavoro, che è qualcosa di non credibile, tenuto conto dell'illeterato che è.
Secondo te, quella che c'è nella bandiera quale simbolo dell'IdV è una colomba o un gabbiano? Perchè da come si comportano non mi sembrano delle colombelle.

Sulla faccenda della DIA e del povero Bruno Contrada, c'è tutto da scoprire, ma come sai nel nostro paese, le scoperte arrivano sempre troppo tardi.

Aldo said...

Davvero dovremmo essere tanto aperti verso un intervento come questa "sanatoria elettorale"? In questo caso specifico trovo difficile condividere il tuo entusiasmo, perché quest'intervento legislativo mi sembra più che altro una furberia. Il fatto che sia (forse) una reazione ad un'altra furberia di segno opposto non mi aiuta a digerire la questione. Nel contesto in cui viviamo, "diritto" mi sembra sempre più una parola priva di significato concreto, a meno che la si intenda nel senso sempiterno di "diritto del più forte".

CloseTheDoor said...

"agente FBI"?! forse volevi dire "CIA" ? O_o

Nessie said...

Sì Close, tutta l'operazione Clean Hands (che pochi sanno essere stata internazionale) era monitorata dall'FBI. Notizia, quella di Di Pietro che aveva anche un nome in codice, apparsa perfino sul Corsera.

Nessie said...

Scusa Aldo, ma dove lo vedi l'entusiasmo? ho detto semplicemente che non si poteva fare DIVERSAMENTE.
Quanto ai tuoi continui sfoggi di disgusto e di scetticismo, la cosiddetta democrazia PER ORA ti mette a disposizione diverse opzioni:
a) Non votare
b) annullare la scheda
c) votare per uno dei partiti antigovernativi della cosiddetta opposizione

d) partecipare ai cortei viola di quelli che ululano con la bava alla bocca contro il solito governo porco e ladro.

Per ora. Non è un granché ma il mondo perfetto, a quanto ne sappia io, non esiste. Ma magari tu sei più fortunato.

Aldo said...

Scelgo la a), pur nella consapevolezza che si tratta di un'opzione priva di risultati.

johnny doe said...

Sarebbe ora che Pdl e Lega si svegliassero un po' e mobilitassero la piazza per farsi sentire.Le manifestazioni in grande stile servono e come!
Non basta sol fare articoli e interviste,bisogna lottare con le stesse armi,se non di più,degli avversari e lasciar perdere il partito dell'amore o altre simile ridicolaggini.Si è capito o no,che non siam più in termini di politica normali,con tanti saluti alla costituzione.Bisogna reagire coi fatti.Sembra abbian paura di tutto.

Nessie said...

Purtroppo non solo non si svegliano Johnny, ma si fanno pure le guerricciole l'un l'altro tra alleati per strapparsi i voti.
O nel migliore dei casi si danno le martellate sui cosiddetti facendo proprie le tesi di sinistra. Oggi sul Giornale c'era l'elenco delle firme raccolte dalla sinistra alcune delle quali firmate con le solo sigle al posto di nome e cognome, e lasciate passare in cavalleria dalle questure. Qui è ora di far chiarezza: il Piddì di Bersani vorrebbe vincere a tavolino come si faceva con la morra, speculando sull'esclusione degli altri. Siamo alle liste uniche di Mussolini.

claudio said...

Ecco le prove del golpe preelettorale in Lombardia. Qui era ovvio che il TAR non poteva che riammettere il PdL

http://www.ilgiornale.it/interni/firme_lombardia_prove_vergogna/firme/09-03-2010/articolo-id=427906-page=0-comments=1

Nessie said...

Grazie Claudio ora magari aggiorno anche il blog per i soliti increduli santommasi.
Chi ci garantisce che nel Lazio non sia avvenuto altrettanto?

Lo PseudoSauro said...

Vogliamo vedere le cose come stanno veramente?

Qui siamo di fronte allo Stato contro la Democrazia. Meglio: lo Stato contro la Nazione.

Lo Stato, non come Patto costitutivo liberamente scelto dai cittadini per organizzare la propria societa'.

Ma lo Stato inteso come entita' rappresentativa di Poteri internazionali in conflitto con quelli nazionali.

L'Esecutivo e', praticamente, come se non ci fosse.

Il conflitto apparente e' tra la Magistratura, che fa capo alla Presidenza della Repubblica (diciamolo, finalmente), e l'Esecutivo, che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un Potere "di garanzia" dello Stato di Diritto, ed uno effettivo corrispondente ai criteri della Democrazia rappresentativa.

Ma sostanzialmente, e' sempre la solita questione degli interessi sovrannazionali contro quelli nazionali. Tale e quale come era durante il fascismo, con la differenza che allora l'attacco veniva dall'esterno, mentre ora viene contemporaneamente dall'esterno e dall'interno.

In uno scontro del genere, tutti i cittadini ci perdono: sia quelli di destra che quelli di sinistra. Nulla garantisce che cio' che accade ora con il governo Berlusconi, non possa accadere un giorno con un governo Bersani.

Pertanto, chi tiene a questa specie di "democrazia", sostenga i Poteri usciti dalle urne e richieda con forza il ridimensionamento dei Poteri che rimangono sempre tali, nonostante la scelta elettorale.

Poteri, questi ultimi, che sono i referenti delle elites internazionali che nessuno conosce, ne' ha mai eletto. Quella specie di "guardiani della rivoluzione" che si arrogano il diritto di scegliere se un partito e' eleggibile, o no; addirittura, se i cittadini possono votare, oppure no.

E' una situazione non piu' tollerabile, soprattutto nell'attuale crisi che potrebbe portare al caos, se non alla guerra civile.

Nessie said...

Scenderò sul pratico Sauro. A mio avviso Berlusconi ha fatto male a non allertare la piazza fin da subito. Ora i brogli sono chiari e oltre la beffa anche il danno di ritrovarti in piazza dei picchiatori scelti: i democratici della spranga e del passamontagna.
Sempre che il corteo per il ripristino del diritto di voto, questi "democratici" te lo lasciano fare. I sindacati super servi hanno già annuncitao scioperi per finire di devastare un'Italia devastata.
E che dire degli scarriolanti abruzzesi buttati lì per far vedere che il povero Bertolaso se ne starebbe stato con le mani in mano?

Orpheus said...

Cara Nessie, qualsiasi sia il punto di partenza e chiunque ci sia sotto, non bisogna perdere di vista, che se lasciamo passare una simile nefandezza, possiamo dire addio a quel che resta della nostra, già acciaccata democrazia.
Questa volta il 20 marzo sarò in piazza, costi quel che costi e tutti dobbiamo farlo altrimenti rassegnamoci a vivere in un paese senza democrazia, dove chiunque, arriva e fa i comodi suoi, grazie al fiancheggiamento della sinistra più miserabile del mondo.
Non ha nemmeno la "dignità" di un regime, come quello cinese. E' una coagulo di e*******i illiberali, forcaioli e antidemocratici, che ARRANCA dietro a un di Pietro...
Ma ci pensate?!!! Lui ormai è la sinistra italiana, lui l'uomo di punta. Un ignorante che non si sa, nemmeno COME abbia preso la laurea.
Che ha fatto strame del diritto e della legge, buttando in carcere gente, che si è arrivata al suicidio.
Un tagliagole, senza scrupoli e senza onore.
Oggi su Repubblica, Veltroni canta le lodi del popolo delle "melanzane", e mette le mani avanti.
Se queste regionali andranno male, il Governo deve andare a casa...
E perchè mai?
Non si può più tergiversare, dobbiamo INCAZZARCI e farlo vedere...senza mezzi termini.
Su TV sono penosi...non lo leggo nemmeno più..
Ciao Mary

Lo PseudoSauro said...

A scendere sul pratico si perde il piu' bello... ovvero l'occasione irripetibile di vedere finalmente un secolo di storia nella sua vera luce.

Come UK e URSS non avrebbero mai vinto la guerra senza gli aiuti americani, un Opposizione allo sfascio non sarebbe in grado di seminare trappole esplosive dappertutto e farle saltare a comando, senza l'aiuto della solita manina. A meno che non si creda che l'URSS sia resuscitata con il preciso scopo di far fuori Berlusconi...

E' l'unico inconveniente dell'essere "l'unica superpotenza rimasta". Non si puo' piu' invocare il "male assoluto" quando si e' rimasti gli unici con il cerino in mano... ma "a destra" preferiscono pensare che e' solo colpa dei comunisti e attendono il VII° cavalleggeri che venga a salvarli... ma se sono gia' qui dal quarantatre'... non se ne sono mai andati.

Il fatto e' che per battere i sedicenti "democratici" di qui e di la dell'Atlantico, non bastano le virtu' intrinseche della "democrazia" italiana... e non basterebbero nemmeno fascisti e nazisti insieme: ci vuole di molto, ma molto, peggio. Qualcosa che non si e' ancora visto sulla faccia della terra. Un male tanto assoluto che non lo si puo' nemmeno immaginare. Male per loro e Bene per noi, beninteso.

Invece il Silvio pensa che l'amore la trionfera' per virtu' propria. E cosi' sta sotto la mannaia della "giustizia" per vent'anni, si becca del puttaniere, quando non una duomata in faccia, e, peggio ancora, lascia il suo elettorato in balia del suo ottimismo, l'esercito nazionale a farsi massacrare per l' "alleato" e tante altre ingenuita' che si sarebbe potuto risparmiare se solo avesse studiato i suoi avversari in patria e capito che ci sono "alleati" di cui non e' il caso di fidarsi troppo, considerato che ci hanno "liberato" da Mussolini, poi da Craxi, ed ora vogliono liberarci pure di lui.

E la Lega? E' in pieno delirio di onnipotenza. Pensa di poter stare a destra come a sinistra; considera i bantu' quasi progenitori del celti... si prepara ad associare la nascente Padania alla Lega africana. Gode dei guai di Berlusconi sperando di prenderne il posto a destra o a sinistra. E sara' un bruttissimo risveglio alle prossime politiche... sempre che i "democratici" ci facciano la grazia di votare almeno a quelle...

Insomma: il partito dell'amore, unito al partito identitario afro-padano, pensano di superare in astuzia i nipotini di Marx coalizzati col Grande Satana in persona... e i risultati, infatti, si vedono.

Che fare allora? Sempre la solita marcia su Roma, come ai bei tempi, ma stavolta niente prigionieri, senno', fra 50 anni siamo punto e accapo. :-)

johnny doe said...

Pare si sia decisi.Ma quale partito dell'amore! Qui occorre un partito con le palle,non ci si potrà mai mettersi d'accordo con questi ipocriti.Ora Bersani dice parliamo di politica,quando in piazza ci vanno gli altri!Quanto a Veltroni,lasciamo stare,è più che altro una macchietta,un buffon da circo.Quesi non son avversari,son puri e semplici nemici e vanno combattuti come tali,a muso duro,con le loro stesse armi.Sono mesi che molti dicono ste cose,o dobbiamo aspettar un altro più pericoloso tartaglia? Ma pure la Lega,bisogna che si svegli un po',e non guardare sempre al suo orticello.

Nessie said...

Mary, una domanda semplice semplice: com'è che una sinistra così alla frutta e senza più credibilità da parte dell'elettorato è riuscita a mettere in piedi un simile ambaradan insieme coi 4 gatti radicali? E' evidente che ci sono degli aiutini altrove. E' questo che mi preme sempre di far capire a chi finge di non vedere né capire. E che questi aiutini si sono intensificati da quando il Berlusca ha fatto accordi con Putin e con Gheddafi per questioni energetiche.
Per il resto sono d'accordo con te. Ma c'era bisogno di raccogliere dieci prove prima di decidersi a optare per la piazza? a me ne bastavano tre.

E stasera c'era il vergognoso filmato dei radicali a completare l'opera di impedimento a presentare le liste. Semplicemente nefando, far partire campagne di stampa di disinformazione, dove la tesi più comoda era quella del "pasticcio".

Nessie said...

Sauro, è evidente che un blog è un blog, e per quanto tu possa allungare il lenzuolone, 50 anni di storia non si possono riassumere nei moduli dei commenti.

In ogni modo pensavo che la duomata in faccia avesse svegliato il Silvio, ma vedo che è sempre più convinto sul "partito dell'amore". Bella stoccata per la Lega chiamarli il "partito identitario afro-padano", specie dopo la foto di Salvini con l'africana-padana ;-).
L'ultima sveglia che Silvio dovrebbe darsi è un filmatino dove i radicali si sono trasformati per l'uopo in feroci secondini al servizio delle toghe e di chi nega il diritto di voto.

Nessie said...

Johnny, non solo partito con le palle, ma anche belle toste. Quanto alla Lega, non ha ancora messo a fuoco - poveretta lei - che se sloggiano il Berlusca si disfa tutto quanto e lei se ne ritorna nel folclore delle 7 valli del varesotto a mangiare polenta e bruscitti.
Deve smetterla su Radio Padania di dire stronzate come "noi della Lega non siamo né di destra né di sinistra". Che vuol dire? Anche se dovesse sparire il PdL, lei non potrebbe mai fare accordi col Pd, a causa dell'immigrazione. Chi mai vorrebbe una Lega appiattita su Bersani e le sue politiche pro-immigrati?

Lo PseudoSauro said...

Tanto il ripassino lo faccio lo stesso :-)

Quanto alla Lega, non intendevo le foto propagandistiche "multiculturali", o gli spot "anti-razzisti" che si sentono anche su Radio Padania libera; sebbene abbia notato che pure alcuni leghisti non siano molto entusiasti del nuovo corso...

Il "razzismo" viene usato dagli avversari come un'arma, ma bisogna tenere ben presente che il dito sul grilletto l'hanno loro. E' stupido fare lo stesso gioco, quando hai la canna appoggiata alla fronte.

Che gli italiani non siano mai stati razzisti - nel senso deleterio del termine - lo sanno anche i sassi, ma quando ti mettono in casa sei milioni di stranieri (il 10% della popolazione) con l'obbiettivo di farceli restare in perpetuo, se non diventi razzista, sparisci dalla scena.

E' un fatto di sopravvivenza.

Comunque, l'orgoglio per le "radici celtiche", vere o false che siano, e' legittimo. Cosi' come lo e' quello dei Tutsi o dei Bantu'. Il fatto e' che Tutsi e Bantu' con la Padania non c'entrano niente. La loro "identita'" si esplica in Africa, non in Italia o in Padania. E, dato che si tratta di un'identita' manifesta, al contrario di quella albanese o bielorussa... ci arriverebbe anche un'ameba a capirlo.

E' anche giusto che gli stranieri siano trattati bene e a parita' di condizioni in materia del lavoro - e' anche nel nostro stesso interesse - ma rimane il fatto che quando questo comincia a scarseggiare, i celti devono venire prima dei bantu', e questi devono tornarsene a casa loro. Rimangono stranieri, se no a che serve lo slogan "padroni a casa nostra"? Nostra di chi? Dei Celti o dei Bantu'? Di entrambi? Allora ha ragione la UE, l'ONU, il Bilderberg, il FMI e tutta la ciofeca mondialista; e un partito "identitario" non serve piu' a niente. Tertium non datur.

Invece, sembra che la Lega abbia scelto di condividere la strategia degli altri partiti politici, ovvero, di lottare per la conquista dell'elettorato straniero. Forse perche' ha ben chiaro il fatto che e' molto difficile riappropriarsi di casa propria in queste condizioni. O forse per puro e semplice pragmatismo.

Non c'e' bisogno di essere "identitari" per sostenere che gli stranieri godono dei diritti politici in casa loro, ma se un partito identitario abdica a questo semplice principio comune a tutti gli Stati di Diritto fin dalla notte dei tempi, diventa l'ennesimo partito universalista; del che nessuno sentiva il bisogno.

Lo PseudoSauro said...

p.s.
ho volutamente trascurato la questione degli "italiani" naturalizzati e degli "italiani" nati da stranieri. Quelli che il "male assoluto" avrebbe definito "italiani di carta". Dato che non siamo ne' gli USA, ne' il Canada, ne' l'Australia, non serve precisare che uno svedese e' uno svedese e non un curdo e che uno svedese e' fisicamente e psicologicamente diverso da un curdo... se si trattasse di fatti sporadici, sarebbe fino stupido l'opporvisi, ma qui si vuole fare passare un principio che trasformi l'Europa in una specie di Brasile. Capito questo, e' chiaro che la difesa delle specificita' etniche europee e' una difesa e non un'aggressione. E chi rinuncia a difendrsi e' spacciato.

Anonymous said...

Mi spiace di non aver avuto tempi di seguire meglio questa interessantissima discussione.
Il punto sono proprio gli "aiutini" e le "manine" extrademocratici. Anni fa li avrebbero chiamati tentativi di golpe.
La Lega è dal 1994 che non mi convince del tutto. Troppa mancanza di principi e di correttezza, troppe furbate levantine e poca consistenza politica (tranne sparute eccezioni). Con tutto il rispetto non sono Braveheart.
Alla fine constatata la situazione rimane l'interrogativo: che fare?
Scarth

Nessie said...

Sauro, alla Lega che adora le sparate forti solo per sottrarre voti agli alleati, ma che poi si sta accodando al multikulti imposto dalle organizzazioni mondialiste, dedicherò un post quanto prima. Il tempo delle chiacchiere è scaduto e di fatti in materia di immigrazione ne abbiamo visti pochini pochini. Maroni ultimamente parla di continuo di Mezzogiorno, mentre in Via Padova di fronte al saccheggio di una città ha detto che "bisogna integrarli". Ah sì? Capisco che difendere se stessi e il proprio territorio, oggi si passi per "fascisti", ma qui si tratta di difendersi o crepare.

Nessie said...

Ciao Scarth, visto che a sospettare ci abbiamo azzeccato? Hai visto il filmato coi radicali che provocano? Interessante vedere Bersani che di fronte a queste "porcherie" fa pure la faccia scocciata e annoiata dicendo che bisogna parlare prima di tutto di programmi. Sì, ma se non ti fanno manco presentare le tue liste di che razza di programma vuoi parlare?

La Lega sta facendo un po' troppo la furbetta. Intanto guardati questo interessante link, sul fatto che si è accodata al pecorame multietnico:

http://fattideuropa.splinder.com/post/22351597/La+Padania+si+aggrega+al+belam

Anonymous said...

Grazie per la segnalazione Nessie; l'integrazione ben fatta e la concordia penso siano positive.
L'imposizione della distruzione delle radici e delle identità secolari ovviamente no; specie se accompagnate da tutto l'ambaradam politicamente corretto e a fini terzi.
Oltre alle cose dette mi preoccupa l'inconsistenza operativa della Lega. Per esempio nonostante le roboanti sparate e il millantato credito la criminalità comune rimane assolutamente libera di fare ciò che vuole. Sto parlando di Maroni che mi sembra sempre più un vice Fini.
Sto andando fuori tema.
Scarth