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26 January 2009

Berlusconi, non ne faccia entrare più!


Berlusconi, si sa, ha un vizio: è un battutaro e non si trattiene. Quella battuta da vecchietto che si sente molto spiritoso, io, come donna, non la trovo così offensiva. Più che altro la trovo insulsa e scema. Se dovessimo mettere un soldato per ogni bella ragazza italiana - dice - non basterebbero i soldati. Veltroni che è un beghino da sagrestia "rossa" insorge e fa il "femministo": "Ha offeso le donne" .

Come donna italiana, lo ripeto, non mi sento offesa per la battuta, e il signor Veltroni non deve parlare a nome delle donne, considerato quanto è avvenuto anche sotto la sua municipalità. Come cittadina mi sento invece sfiduciata e profondamente amareggiata, nei confronti di questo governo, che peraltro ho pure votato. Il che è anche peggio. Come si fa a a dire che uno stupro con 5 energumeni stranieri incappucciati che pigliano le piccozze, sfondano i vetri di un'auto parcheggiata in un prato dove si appartano le coppiette, abusano della ragazza e malmenano il fidanzato infilandolo nel bagagliaio come uno straccio inservibile, come si fa a dire fesserie come quella che una cosa simile può sempre capitare nella vita, manco fosse un leggero incidente di percorso? E perchè invece non parla dell'allargamento dell'area di Schengen, dogma mai rimesso in questione?
E' un'idiozia da imbonitori di mobili Aiazzone (quello che invitava gli Italiani "graditi ospiti a pranzo e a cena" a casa sua). Ma davvero pensa che basti continuare a piazzare dei militari per le città per ovviare al problema stupri, rapine, furti, aggressioni, e mattanze varie? Noi Italiani (parlo al plurale , sulla base dello scontento che sento in giro e anche nei commenti esacerbati che fioccano ai quotidiani), non vogliamo uno stato di polizia coi blindati, che fatalmente restringerebbero anche le nostre libertà, per colpa degli "altri". Vogliamo che il nostro Paese torni ad essere quello che abbiamo conosciuto. Non vogliamo cedere pezzi di territorio (Lampedusa) a Gheddafi e all'Africa, ma vogliamo che si trovi il mezzo per respingere l'onda anomala umana che dall'Africa approda alle nostre coste.
Berlusconi, ci dica che razza di patti ha fatto col Beduino Gheddafi e perchè questi patti non funzionano e le navi-carretta arrivano anche in inverno, mentre invece, i denari promessi al colonello , quelli sì, li dovrà scucire, prelevandoli dalle nostre tasche. Non vogliamo che altri disperati delle carrette arrivino qui. Lo sappiamo già a memoria che NON tutti sono qui per rubare, delinquere, spacciare o stuprare. Perciò non vogliamo sentirci ripetere l'eteno ritornello buonista che "non bisogna generalizzare". E' semplicemente che non vogliamo più traslochi dall'Africa e dall'Asia qui da noi. E' chiaro?
Si può sapere come si fa a non generalizzare, quando poi generalmente prevalgono loro su di noi, già ora in numerosi quartieri? Basta dare un'occhiata anche solo nelle aule scolastiche per vedere che ci sono classi composte in larga maggioranza di ragazzi stranieri. E se anche fossero i più meritevoli del mondo, non è giusto che il nostro paese smarrisca la sua identità culturale, demografico-antropologica e sociale. Cos'è? razzismo anche questo?

Le parole che vogliamo sentirci dire sono: "State tranquilli, li fermeremo. Non ne faremo entrare più: con le buone o con le cattive". E invece no. E invece tutte le alchimie si studiano (ora c'è lo spot elettorale di altri 30.000 soldati in più per le strade), fuorché optare per la via più ovvia, quella del muso duro e magari di imitare il suo collega Zapatero, (si legga l'articolo di M.G. Maglie). Ci dicano almeno perché l'Olanda ora può respingere gli immigrati al mittente e noi NO. Perché la Francia ha rimpatriato i rom in Romania e altri paesi balcanici col pretesto del "rimpatrio umanitario" e noi NO. Se questo governo inciamperà e fallirà sul tema immigrazione e sicurezza, sappia che non avrà altre occasioni per essere eletto. Perchè è su questi due temi di base che gli Italiani lo hanno principalmente votato. Perciò meno ciance ridanciane in tv e più fatti. Governo avvisato mezzo salvato!

23 January 2009

Stupri in aumento: basta!



Corre l'obbligo morale di tornare al problema sicurezza. Per ricordare che quando c'era la campagna elettorale Alemanno arringava con veemenza l'allora sindaco Veltroni. Veltroni, impotente di fronte al dilagare della criminalità straniera, replicava mestamente "qui si vuole strumentalizzare". Oggi lo stesso sindaco Alemanno di fronte all'incalzare dell'opposizione sullo stesso tema risponde con un mesto "qui si vuole strumentalizzare". Stessa manfrina coi due burattini che si alternano nei ruoli e perfino nelle battute. Che fantasia! E allora "strumentalizzerò" anch'io dicendo che siamo arcistufi per davvero! Nel giro di due giorni abbiamo avuto tre violente aggressioni con stupri:


Il primo stupro è avvenuto a Roma ad opera di due probabili nomadi di nazionalità romena tra baracche, degrado e abitazioni, che hanno prelevato a forza una poveretta mentre scendeva da un autobus nello stesso modo della povera Giovanna Reggiani. A Guidonia, si replica la mattanza per una giovane coppia, con cinque energumeni incappucciati che abusano di lei, una 21 enne, dopo aver preso a botte lui, il fidanzato 24 enne, cacciandolo nel bagagliaio dell'auto imbavagliato. Il terzo, nel milanese in una pizzeria dove un egiziano privo di permesso di soggiorno ha abusato di una lavoratrice aggredendola a suon di percosse.


Si può e si deve avere il coraggio di dire che l'apertura di Schengen ha creato questo allarme sociale. E lo scriverò anche quando l'Ue ce lo proibirà formalmente per decreto legge, poiché stiamo certi: a questa odiosa perversione arriveremo.


Si può dire che il controllo del territorio è stato fatto solo a parole o tuttalpiù come mera scenografia (vedi l'esercito che non può avere compiti di repressione)? Si può dire che con una maggioranza schiacciante come quella dell'attuale Governo, ha l'obbligo di NON tradire le aspettative dei cittadini in materia di sicurezza? E se la tradisce, deve spiegarci il perché non siamo più un popolo sovrano con un governo che legittimamente emette provvedimenti legislativi per proteggerlo. Si può (e si deve) dire che le "donne di destra" Gabriella Carlucci, Carfagna, Melloni, ecc. sono più impegnate a fare la "sciurete" eleganti a Porta a Porta, che a far fronte all'odioso aumento degli stupri sulle donne ad opera di stranieri?

Si può dire che le donne di sinistra quando si mettono in marcia (è meglio che non lo facciano), lo fanno solo contro i mariti e i fidanzati (o vero il maschio autoctono e domestico) mentre tutti gli altri "migranti" sono INTOCCABILI, poiché temono più di passare per "razziste", piuttosto che difendere seriamente le donne per cui dicono di manifestare?


Parliamoci chiaro: questa è una nazione che ha smarrito da tempo le sue chiavi di casa, perché è così che la si vuole umiliare; perché si lavora per l'estinzione degli autoctoni. Perchè la nostra classe politica è succuba delle élites immigrazioniste d'Europa, le quali predicano il dogma della libera circolazione degli uomini insieme alle merci e al denaro a nostre spese, creando sconquasso, disgregazione e deregulation nel suo tessuto sociale (non bastasse quello socioeconomico della crisi che ci attanaglia!). E cioè a spese dell'incolumità e della sicurezza dei nostri cittadini.


Così la chiesa ci dice di porgere l'altra guancia, le associazioni ebraiche sono preoccupate di difendere in astratto i triangoli marron dei rom, l'ONU di obbligare la stampa a mettere veline e mordacchie sulle nazionalità di provenienza di chi delinque. Il perchè è semplice...
Perché se Mannheimer o chi per lui si prendessero la briga di fare un'inchiesta seria sugli aumenti delle rapine, degli stupri, delle uccisioni, sappiamo perfettamente che la bilancia penderebbe dalla parte di chi proviene da "fuori". Cioè dai forestieri. Il risultato di tutta questa ipocrita cortina di silenzio, è l'annichilimento, è l'incapacità di difendere perfino un bene supremo come la vita e l'incolumità dei cittadini italiani. Nel nome del BENE universale non si fa che del MALE. Nel nome dell'amore assoluto e della "bontà globale" si lavora per ottenere odio e intolleranza. Salvo poi ad avere pure l'impudica perversione di proibire la legittima ribellione dei cittadini che hanno subìto un temibile danno come lo stupro, l'omicidio, la rapina, le aggressioni quasi quotidiane ecc, vietando loro perfino la legittima reazione di rabbia e di rivolta contro i provvedimenti "liberticidi" europei (si legga qui). Oltre il danno anche la beffa atroce. Ribellarsi è un nostro sacrosanto e inalianabile diritto!

20 January 2009

Il Corriere della BCE e il semestre ceco


Sabato 17 gennaio scorso, ne ho letto una buona sul solito Corriere della Sera (sempre più ottusamente Corriere della BCE), a firma Dario Di Vico (vicedirettore di questa testata). Nel parlamento europeo ci sono degli euroscettici (parola che ha quasi il significato di un insulto)? Bene, il rimedio per eliminarli c'è, secondo il solito CorServa. Chiudiamo il semestre di presidenza a turno degli stati membri e rinunciamo alla governance comunitaria della "anacronistica leadership a rotazione", suggerisce Di Vico. Così va a farsi benedire anche quell'unica parvenza di democrazia rimasta. Come diceva Totò "la Serva serve. Se non servisse che serva è?".

Leggere il suo pezzo dal titolo "La bandiera ammainata". La ghiotta occasione è fornita dal presidente ceco Vaclav Klaus e dalle sue intemperanze prontamente contestate da una persona così squisitamente..."super partes" come Daniel Cohn-Bendit, più conosciuto come Dany Le Rouge (oggi Dany le Vert), in fama di impenitente sessantottino nonché di autore "letterario" di un suo libro-confessione sulla pedofilia, poi prontamente e astutamente ritirato dal mercato.


Klaus è uno che le canta belle chiare e che ha sempre visto nell'Ue la continuazione dell'ex Unione Sovietica...con altri mezzi. E se lo dice lui, che di comunismo, socialismo e marxismo se ne intende, c'è da credergli. Già Vaclav Klaus, si era posto in odore di apostasia quando andò a complimentarsi coi leader irlandesi per la mancata ratifica al Trattato di Lisbona, grazie al loro NO al referendum. Tra i Paesi che non hanno ratificato il Trattato di Lisbona ci sono, infatti, Irlanda e Repubblica Ceca
Il Presidente ceco incontra in Irlanda il leader dei NO al Trattato e subito piovono le polemiche per l'incontro avvenuto tra lui e il leader del movimento anti-Ue irlandese 'Libertas', Declan Ganley, già promotore del referendum.

A Bruxelles ovviamente non hanno gradito il sodalizio tra i due. Ma l'opulenta Utopia eurocratica esige l'allargamento a dismisura dell'area mercantile, cosicché a breve sarà Europa pure ...l'Uganda.
Per ammissione dello stesso Di Vico, Vaclav Klaus è "un politico abile, capace di astuzie incredibili, un liberista dottrinario e insieme un leader abituato a tenere la scena e a studiare le provocazioni".




Klaus che è un grande identitario, ha proibito perfino che il vessillo blu con le tante (troppe) stelle della Ue, sventolasse sul castello di Praga, sua residenza presidenziale. Se il semestre ceco riuscirà a stupirci con dei coup de theatre che vanno nella direzione dello smascheramento dei Barroso & Co, lo vedremo. E se sarà il caso, ce ne rallegreremo. Buon lavoro semestrale, alla Republica Ceca, dove per inciso, il suo presidente conosce e parla bene anche l'Italiano. Con buona pace per i pennivendoli sciocchi di casa nostra, quelli alle dipendenze di giornali che perdono quotidianamente copie per la noia e il disinteresse progressivo che suscitano nei cittadini.
Altre Notizie d'Europa: Appello a favore del deputato olandese Geert Wilders (che verrà processato per "istigazione all'odio") a favore della libertà di parola: vota questa petizione online: http://www.petitiononline.com/wilders/

13 January 2009

Dio non esiste ma Allah è vivo

C'è una strana lobby che si aggira per il mondo, la quale si definisce ateo-razionalista. E per far vedere che l'ATEO C'E' , gira con tanto di bus della UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) con pannelli pubblicitari per sbandierare il loro diritto a non credere. Ecco l'arguto slogan: "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno". Andy Warhol diceva che sarebbe arrivato molto presto il momento in cui chiunque nella vita avrebbe ottenuto dai media il suo quarto d'ora di gloria. E difatti eccone l'ennesima riprova. L'esperimento transnazionale (ormai tutto si gioca sul prefisso trans, chissà come mai) è partito dagli Usa, dalla GB, passa per la Spagna Zapatera, e approda a Genova, città del cardinal Bagnasco a cui si è creduto bene di dover lanciare un...segnale alla Balilla: che linse!





Avremmo tanto gradito il passaggio di questi bus, mentre si ostentava fideismo islamico, con una marea musulmana geometricamente disposta verso la Mecca davanti al Duomo di Milano, a Bologna davanti a S. Petronio (foto piccola in basso) e ancora a Milano-Stazione centrale, per vedere l'effetto che fa. Ma inutile invocare, l'aiuto di questi bravehearts. Più intenti a sparare sulla crocerossa (cioè l'attuale Chiesa), che a sfruculiare la mezzaluna: c'est plus facile! Anche perché i feroci nipoti con kefiah del Saladino, non scherzano affatto: avrebbero, con ogni probabilità, preso di mira il bus, lo avrebbero fatto a pezzi a sprangate (compreso l'equipaggio) eppoi, quasi certamente, lo avrebbero dato alle fiamme. Così, Dio è morto come nella canzonetta dei Nomadi, Allah è, invece, vivo e vegeto. Il suo profeta Maometto vive, e fa la jihad con loro per le piazze d' Italia e d'Europa. Paradossi dell'anticlericalismo!
E il pullman dei "razionalisti atei" va...

10 January 2009

Individualismo e omologazione

L'uso delle droghe è un'espressione irrazionale dell'individualismo antisociale e di rifiuto della vita. Fa tutto parte di una grande reazione - specialmente nel mondo occidentale - alla natura inevitabilmente collettiva della società futura. Cerco di spiegarmi in modo più discorsivo. Le donne europee si truccano le palpebre in modo da sembrare cinesi. Le donne giapponesi si operano in modo da sembrare americane; i bianchi si abbronzano anche d'inverno e i neri si lisciano i capelli. Stiamo cercando di assomigliare il più possibile a qualcun altro. E questo grande movimento di massa si accompagna a un isolamento della folla verso la solitudine individuale. Ed è in questo campo che si esprime la faccenda della droga. Non è un'affermazione di individualità, è un suo sostituto. Non è un tentativo di essere diversi quando tutti diventano simili; è un modo per tirarsi indietro. E questa è la cosa peggiore da fare. Stimo molto di più quelli che agitano le acque a quelli che preferiscono gli abissi.


















Queste riflessioni non sono della sottoscritta, ma del grande attore-regista Orson Welles (foto qui a sinistra in bianco e nero) in una sua intervista del 1964 raccolta nel libro dal titolo It's all true (E' tutto vero)









Quindi, si pensi a quanti anni sono passati da allora (45 anni). E quant'acqua sotto i ponti nel grande fiume della storia. Nel frattempo sono nate donne bianche che si gonfiano le labbra a mo' di canotto Pirelli per sembrare di razza negroide, uomini negri che se le assottigliano per sembrare bianchi, che si sbiancono il viso e che si rifanno il nasino all'insù; donne che si sentono uomini e che si fanno una protesi per avere i testicoli e tutto il resto;uomini che si sentono donne, si operano e magari restano pure incinti; omosessuali che pretendono creare la "sacra famiglia monogamica" con lo Stato che dovrebbe versare la pensione di reversibilità, ed eterosessuali che predicano la poligamia e la poliandria; figli in provetta per gli uni e figli in provetta per gli altri; clonazioni di animali e di esseri umani, transessuali e pornodive che diventano onorevoli, con onorevoli che vanno a transessuali, pornodivi che diventano inspiegabilmente dei filosofi.





Donne che fanno figli senza mariti, mariti padri senza mogli; nonni neopadri della serie "non è mai troppo tardi" e nonne primipare (oltre che attempate); ministre gravide che passano in rassegna plotoni di soldati in missioni militari; missioni militari di pace che fanno la guerra, missioni di guerra per ripristinare la pace. Fratelli e sorelle che intendono sposarsi tra di loro, magari in chiesa per rendere più sacro il loro..."amore proibito"; preti che celebrano solennemente un matrimonio gay (il loro) in una chiesa (anglicana, per ora).







Esequie di celebri couturiers dove si canta La chanson des vieux amants in luogo della Messa di Requiem. Dove ci si veste tutti insieme appassionatamente della solita griffe in noir per onorare il caro estinto griffato. Carnevali e cortei che sembrano funerali, e funerali che sembrano carnevali con tanto di applauso finale davanti alla bara che transita. La morte, si sa, ci fa belli e famosi, almeno per un quarto d'ora nella vita. Poi, dopo il frastuono,l'oblio.


Dove imperversa l'eccesso di individualismo, l'essere umano lungi dall' esercitare la propria sovranità si crea, per paradosso, la più ampia sudditanza e massificazione, accompagnata da un destino di solitudine: un volto tra la folla che non si distingue tra migliaia di esseri indistinti. Perciò, omologazione globale nel regno dell'indistinzione.



Nel tentativo di farsi egli stesso Dio, l'individuo si degrada e regredisce, trasformandosi invece, in modo grottesco, nell' insetto della Metamorfosi di Kafka. Il relativismo nasce proprio dal desiderio dell' assoluto individuale. Se Dio non esiste tutto è permesso, ma se poi tutto è permesso siamo degli schiavi, succubi dei nostri stessi desideri e "desiderata" che sono i nuovi despoti indotti e istillati da un' occulta tirannocrazia disumana e massificante. Citizen Welles ha ragione: meglio agitare le acque che sprofondare in solitudine negli abissi del cupio dissolvi. Ma come?

06 January 2009

Preghiera islamica davanti al Duomo (alcune doverose precisazioni)

Primo post d' inizio anno dopo la pausa natalizia. Ho letto qua e là su parecchi blog di amici e conoscenti circa l' oltraggio. Ovvero la preghiera islamica collettiva a Piazza Duomo. Sfondare un cordone della polizia per accedere al sagrato è un'illegalità e un atto di forza. Su questo non ci sono dubbi. Pregare sul sagrato di una chiesa cristiana, pure, poiché è un modo per "marcare" proditoriamente il territorio. Farlo con a capo un personaggio inquisito come il fondamentalista imam Abu Imad, ancora di più. Ciascuno preghi alla sua maniera, ma a casa propria. Questo blog si è sempre opposto alla società multiculturalista (termine improprio e vago per indicare in realtà la società multietnica e multiconfessionale). Basta guardare i miei post pregressi per rendersene conto. Tuttavia temo che si confondano un po' dappertutto nei vari blog e articoli da me letti, le cause con gli effetti, i burattini coi burattinai. Chi veicola nel mondo e in Italia la società multikulti? Risposta: tutti.


Nel mondo, lo fa la grande Finanza cosiddetta "internazionale" e le potenti Banche d'Affari, le multinazionali, l'UE-BCE dei Barroso con la libera circolazione indotta a forza, degli uomini, delle merci, del denaro. Laddove l'uomo è ridotto a mera mercanzia e a "scheggia di Pil". Gli immigrati (quale che sia la religione e l'etnia) sono sospinti qui in moltitudini, dai "pifferai magici", un po' come nella famosa favola tedesca. Chi sono i pifferai?
In Italia, lo fanno la Confindustria, le Banche, i Sindacati, i partiti di sinistra e pure quelli di destra (si veda il patto tra Berlusconi e Gheddafi). E tutti quanti predicano e coltivano il mito dell"integrazione". Per non dire della Caritas, delle Ong e delle organizzazioni mondialiste legate all'ONU, dello stesso Vaticano ecc. Il mondialismo è dunque l'ideologia trasversale a tutte le forze da me citate. Qualcuno non penserà per caso, che a promuovere la manifestazione del Forum Palestina di sabato 3 gennaio, siano stati dei palestinesi spostatisi appositamente dai Territori del MO a qui: sarebbe un'ingenuità. Questa è tutta gente che vive già qui da anni, coi figli nati qui, chiusa nelle loro enclaves separate da noi.


Il conflitto mediorientale mi preoccupa non poco, perché lo si voglia ammettere o no, la catastrofe umanitaria c'è, le vittime innocenti ci sono. Migliaia di profughi disperati in fuga dalla guerra arriveranno da noi, oltre a tutti quelli che ci sono già.
E mentre la contabilità demografica israeliana viene rigidamente monitorata dai loro governi (loro, a differenza di noi, sono attentissimi all'indice demografico e a quello che chiamano "bombe umane", e cioè agli arabi troppo prolifici), qui da noi si predica e si impone l' accoglienza a gogò. Fino a rischio della nostra stessa esplosione demografica ed estinzione. Non solo, ma in molti casi in Europa nascono preoccupanti alleanze di associazioni ebraiche ed islamiche come avviene in Francia, unitesi allo scopo di contrastare "regurgiti" identitari e patriottici bollati da associazioni ebraiche come "razzisti" e "ultranazionalisti". Si legga nel merito, sul blog Fatti d'Europa. E del resto non è più un mistero per nessuno che organizzazioni ebraiche come la ADL (organizzazione transnazionale) e la LICRA in Francia, sovente estendano la longa manus per difendere gli islamici e il loro diritto a costruire moschee. A casa d'altri, naturalmente. Quelli stessi che poi a casa loro, combattono con violente controffensive dai sanguinosi "effetti collaterali". Dunque, sono personalmente persuasa che occorra tenere conto delle numerose "ambiguità" qui citate, prima di scandalizzarsi e di urlare genericamente all' "oltraggio". Un oltraggio che non sembra minimamente destare preoccupazione alle numerose componenti multiculturaliste testé elencate. Che continueranno imperterrite a urlare al pericolo "razzista" (quello altrui) e all'accoglienza forzosa (a casa d'altri, cioè da noi). Ma soprattutto, a perseguire in modo cinico le loro politiche immigrazioniste e multietniciste, anche a rischio di mediorientalizzare (o di balcanizzare, a seconda dei casi) i conflitti a casa nostra.