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28 April 2009

I giudici e le palle...futuriste



Giudici, che palle! Non hanno una beata mazza da fare tutto il giorno, a quanto pare. Mica li guardano i filmati messi sul web dove ci sono clandestini che pisciano per le strade, spacciano, delinquono, si accoltellano, sono senza documenti né permessi di soggiorno.
Chi stupra, ammazza e rapina, investe e uccide in stato di ubrichezza, ha pene lievi. In particolare se è straniero. Viceversa chi cerca di rendere più fantasiosa la grigia vita di questo sempre più disastrato paese, si becca otto mesi di reclusione. Che dire? Eccesso di zelo? A dir poco.




E' accaduto a Graziano Cecchini, l'artista futurista protagonista di due happening artistici. Il primo: l'acqua rossa alla fontana di Trevi; il secondo: le palle multicolori lanciate dalla scalinata Trinità dei Monti fino a Piazza di Spagna a Roma il 16 gennnaio 2008. Dopo l'ora degli intrighi, giunge l'ora dei castighi - recitava il Corrierino dei Piccoli per i due monelli Bibì e Bibò.


Ma non si tratta di andare a nanna senza cena o senza vedere Carosello. La condanna di otto mesi di reclusione è stata inflitta dal giudice monocratico Tiziana Gualtieri a conclusione del rito abbreviato. E ce n'è anche per chi ha "collaborato" al...misfatto in technicolor: Daniele Pinti, ritenuto partecipante ma non organizzatore dell'iniziativa. Mamma mia! L'accusa? Concorso in interruzione di pubblico servizio. Curioso: credevo che Piazza di Spagna fosse un'isola pedonale. E difatti la è. Mi domando allora dov'è l'interruzione di "pubblico servizio". A proposito, i "futuristi" sono di destra o sono di sinistra? Io lo so ma non lo dico...
Cattelan ha fatto di peggio: ha impiccato dei manichini di bambini nel Parco-giochi di Milano. Eppure non c'è stato alcun provvedimento.

27 April 2009

Il filmato di Marco Trevisan sul degrado di Padova


Ecco dove ci sta conducendo l'ipocrita mistica del solito antirazzismo. Interi quartieri di intere città in mano a tossici, spacciatori, balordi, ubriachi stranieri provenienti da ogni angolo del mondo che la political correctness si ostina a chiamare "migranti irregolari". E' successo in Via Cairoli a Padova dove il povero "resistente" (questa sì è vera Resistenza con l'erre maiuscola, altro che le solite insulse ciance sul 25 aprile) Marco Trevisan è rimasto l'unico italiano con la moglie in un quartiere africanizzato.

Guardate (o riguardate, se l'avete già visto) questo filmato a cui il "resistente" Trevisan ha messo pure colonna sonora jazzistica, che da tempo circola sul web, se avete lo stomaco di visionarlo fino in fondo. Ierisera si è appellato pure al TG per lanciare il suo disperato SOS e raccontare alle telecamere che sua moglie non può osare uscire da sola perché viene molestata, che di notte nel suo appartamento non si dorme, a causa del persistente baccano. Dove arriveremo?
Ma soprattutto, dove crede di condurci la casta dei politici? Loro vivono in zone chic lontane dal degrado urbano, ben presidiate e protette; hanno a disposizione auto blu, guardie del corpo, mentre cresce il numero di quei poveri Italiani onesti che vedono svalorizzare progressivamente la loro abitazione a causa della sporcizia, della fatiscenza di interi rioni cittadini fuori controllo, caduti nelle mani di enclave straniere, l'illegalità delle quali è la loro norma quotidiana: rubano, spacciano, orinano e vomitano in mezzo alle vie.
Con Italiani perbene che vanno al lavoro e che non riescono a chiudere un occhio la notte a causa delle risse, degli accoltellamenti, delle zuffe notturne, del fracasso tribale. Per non dire dei miasmi da fogne che si sprigionano da angoli delle strade trasformate in latrine. Insomma, uno scenario da incubo.

E' scaduto il tempo delle chiacchiere, dei litigi, del giocare a scaricabarile fra componenti di una stessa coalizione politica, come quei deputati del PdL che fanno i furbi e giocano ai franchi tiratori votando contro quelle leggi che dovrebbero proteggere i cittadini. In questo senso concordo con l'articolo di Fausto Carioti su Libero: almeno la sinistra ha il coraggio di dirlo apertamente che vuole aumentare l'immigrazione fuori controllo! Per la delizia degli Italiani, ovviamente. IL PdL ha giocato a imbrogliare durante la votazione sulla sicurezza, coi suoi codardi cecchini, ed è inutile scaricare l'intera colpa all'emendamento del solito antipaticissimo e petulante Franceschini, se poi c'è chi lo insegue sul suo stesso terreno. Il passo successivo per gli Italiani oppressi da queste situazioni, sarà venire direttamente a Roma e proiettare quartiere per quartiere, città per città, questo sconcio davanti all'aula di Montecitorio. Per vedere l'effetto che fa. Si sappiano dunque regolare, la prossima volta che decidono di regalarci un indulto di 1038 clandestini che ci costeranno la bellezza di 338.000 euro (per ora). Frattanto, che provvedano a ripulire quanto prima le nostre belle città per le quali siamo famosi nel mondo, da questa sconcezza suburbana. Altrimenti saranno ronde autonome.

NB: La foto che ho messo in alto, è la meno sordida tra quelle in circolazione sul tema, per ovvi limiti di decenza. Il resto, nel filmato.

24 April 2009

Genova, da Superba a Dhimma?



Prelevo direttamente dal blog Fatti d'Europa la seguente notizia per dimostrare come ormai sia difficile nel nostro paese stabilire per davvero chi è e che cos'è la destra, e chi è e che cos'è la sinistra. Questo vicepresidente del Consiglio comunale genovese Alberto Gagliardi (FI) sta dando prove tecniche, politiche e amministrative di inciucio all'insegna dell'islamicamente corretto in quel di Genova , la quale, da gloriosa repubblica marinara detta La Superba, rischia di divenire Dhimma. Anzi, dhimma, minuscolissimo. Ma se ghe pensu....

Aggiungo che alla luce delle ultime votazioni parlamentari delle due camere sul pacchetto sicurezza, ridotto come scrive Feltri su Libero, ormai a mero involucro, a causa degli inciuci "bipartisan" (parola che fa ormai parte del più canonico Somario nel senso del somaro) tra il centrodestra e in centrosinistra, non c'è affatto da starsene tranquilli. Leggete e fatevi qualche idea:




L´opposizione alla moschea è anacronistica, è un atteggiamento fuori dai tempi ed è assolutamente sbagliato porsi a testa bassa rispetto a questa vicenda, che non riguarda solo Genova, ma tutta l´Europa. Nella mia città sogno invece un´imponente moschea, un luogo di grande raduno per tutti i musulmani del Nord Italia, di importante attrazione turistica".

Alberto Gagliardi (Forza Italia), vice presidente del Consiglio comunale

Fonte: Genova/ Gagliardi (FI) controcorrente: "L'opposizione alla moschea è anacronistica", di Giuseppe Filetto (la Repubblica - ed. Genova del 2 ottobre 2008)









da Primocanale.it (del 22 aprile 2009):




Gagliardi: "Moschea? Sia bellissima"

"La nuova moschea di Genova sia stupenda". E' stato l'appello bipartisan lanciato a Palazzo Tursi dal consigliere comunale di Forza Italia Alberto Gagliardi insieme all'assessore alla Cultura Andrea Ranieri durante l'incontro 'Moschea a Genova? Accoglienza, sicurezza e solidarieta'. "Dev'essere bellissima, mi arrabbierei quasi se non fosse così - ha detto Gagliardi in merito alla costruzione del primo luogo di culto islamico in città - Come a Roma. Dove con Andreotti al governo sono intervenuti una decina di Paesi arabi per realizzare una delle moschee più affascinanti d'Europa". "Il Comune di Genova sa bene che il quartiere di Lagaccio ha bisogno di forti interventi per miglirare la vivibilità - ha detto Ranieri - Vogliamo intervenire. Se la moschea sarà bella. Aperta a tutti, credenti e non credenti, e con spazi pubblici, come d'accordo, sarà solo un miglioramento per la zona".
Aggiornamento: apprendo dal blog di CarloMartello, che nella notte del 24 aprile, la solita teppaglia rossa ha creduto opportuno costruire un fantoccio a testa in giù dell'eurodeputato della Lega Mario Borghezio. Ricordo che Borghezio è tra quelli che si è battuto di più distinguendosi contro la costruzione della moschea di Genova. Questo è evidentemente, la loro festa della Liberazione - una festa che Napolitano si ostina a definire "festa dai valori fondanti e condivisi". Ma, ovviamente, si tratterà dei soliti "compagni che sbagliano". Guardate qui.

20 April 2009

I Maltesi fanno quel che possono. Ma gli Italiani?



A proposito di immigrazione e beneficienza universale, ho riscontrato anche in questo governo un atteggiamento che non mi piace affatto. Quello di prendersela con chi ha deciso di non accogliere tutti i disperati del pianeta anche a costo di autoestinguersi. Realisticamente, nessuno è in grado di dedicarsi alla politica del Buon Samaritano Universale senza finire in bancarotta; o peggio ancora, senza rischiare di estinguersi per sopraggiunto "nuovo sviluppo demografico" allogeno. E' questo che si vuole perseguire?


Allora mi si deve spiegare perché Maroni e Frattini se la pigliano coi Maltesi che non avebbero fatto il "loro dovere" nell'accogliere il mercantile turco Pinar.


Quando poi sarà la Grecia che darà il suo niet (magari perché a Creta si porrà lo stesso problema di un barcone di disperati al largo delle sue coste) l'Italia che farà? Si metterà a impartire lezioncine di "soccorso umanitario" marino ai Greci facendosi carico del loro rifiuto all'accoglienza? E quando sarà la volta della Spagna? Dovremo andare noi Italiani (con la benedizione del solito Vaticano) a soccorrere quanti i nostri vicini di coste aderenti alla Ue, fingono di non vedere?




Non siamo dunque già abbastanza "disastrati" di par nostro, con terremoti, alluvioni, pressioni migratorie quotidiane su Lampedusa che sono aumentate esponenzialmente del 70% perfino rispetto al pur pessimo governo Prodi?




La verità è che invece di esserci una politica coordinata nei confronti di drastiche regolamentazioni e blocchi di flussi che, alla luce della crisi economica mondiale, dovrebbero diventare immediati, si preferisce tirare a fregarsi l'un l'altro, tra vicini di casa: "Beccateli tu! No, io no. Io ho già dato".




Lo ha fatto Zapatero con noi, quando abbiamo provato ad alzare la testa nel voler calmierare le migrazioni dalle coste libiche. Ora lo rifanno gli Italiani coi Maltesi, i quali hanno il problema di essere un'isola piccola, povera e sovraffollata (più di 1300 abitanti per kmq). Frattini dovrebbe sapere che non è Malta che si comporta male; è l'Italia che mostra troppo zelo "umanitarista" non richiesto, scontentando in primis gli Italiani che si vedono scippare non solo quel poco di lavoro rimasto, ma vedono peggiorare sensibilmente le loro condizioni di vita quotidiana in materia di sicurezza, di legalità, di diritti sanitari, di graduatorie per alloggi popolari, ecc. Idem Maroni.




Non passa più giorno senza che ci siano rapine con pestaggi violenti (quando va bene) nelle case, gioiellieri nei loro negozi con la testa fracassata costretti a difendersi come cow-boys per non venire uccisi, donne stuprate o derubate anche quando vanno in bicicletta nelle piste ciclabili, o piantonate da energumeni malintezionati alle fermate dei bus e dei treni.


L'industria dei media preferisce dedicarsi a fare il buon ripetitore della "dottrina ecumenica dei diritti universali" o a mostrare i gossip dei reality show televisivi, invece di prestare orecchio alla scontentezza crescente degli italiani. Volete sapere perché crollano repentinamente le vendite dei giornali?Anche per questo. Basta leggere sul tema l'articolo di stampo immigrazionista di Giovanni Bianconi sul Corriere. Mi piacerebbe sapere quanti Italiani lo approvano.



La verità l'hanno detta chiara e tonda proprio i Maltesi: chiunque di noi (destra o sinistra, conservatori o laburisti) sia in grado di difendere l'isola dagli assalti dei flussi migratori ottiene il voto dei nostri cittadini alle elezioni. Che il governo impari a meditare e a non credere che sia scontata la ricandidatura, se non si rispettano i patti coi propri cittadini. Prima del signor Barroso e della Ue, vengono gli Italiani e i loro diritti.

17 April 2009

Il ritorno di Gengis Kahn

Toh?! Chi non muore si rivede a S.Francisco - diceva Oscar Wilde. Oggi si dovrebbe dire che chi non muore si rivede a Bruxelles. All'europarlamento, per l'esattezza. Lassù, dove vanno a morire tutti i dinosauri del Jurassik Park della politica italiota-eurobabbea. Era facile prevedere che ce lo saremmo ritrovato ancora tra i piedi, dato che ora Sergio Cofferati detto il Cinese (ma per me, più somigliante a un capo tribù tartaro o mongolo) "tiene famiglia". Nel post dell'amica Mary di Orpheus del 12 ottobre 2008 scrissi in proposito, un commento lapidario, già in tempi non sospetti, come si vede: "Uhmmm, commossa da questo Barbapapà. Non è che lascia il Municipio di BO, per ritrovarcelo poi Eurodeputato a Bruxelles? dove si percepisce il triplo, potendo tranquillamente restare a crescere il figlioletto? A pensar male, si fa peccato, ma...."





Ma ci si azzecca. E se ci si azzecca, è evidente che non si fa peccato. Certo, era prevedibile, dato il tipo dell'apparatchik vecchio stampo a cui appartiene l'ex sindaco "straniero" di Bologna. E non ci voleva poi una sfera di cristallo per indovinare che non si sarebbe limitato a dedicarsi al cambio di pannolini di suo figlio.
Ha rilasciato una serie di interviste a firma Marco Cremonesi davvero divertenti il nostro Gengis Kahn (inteso come fisiognomica e non certo come ardimento), al Corriere della Sera, dopo che Paolo Franchi gli aveva sconsigliato di non candidarsi dalle stesse colonne. Astenersi dai centri di potere? Giammai! La frase sul potere che logora chi non ce l'ha non è certo un monopolio esclusivamente andreottiano. Eppoi lui non lo fa solo per sé. Per uno come lui vale il motto "non lo fo' per piacer mio, ma per far piacere a Iddio". In questo caso il dio Partito. Sapete com'è, lui è un uomo all'antica: Babbo Partito comanda e picciotto va. Occuparsi di lavoro nella sede della CGIL di Sampierdarena (un postaccio inquinatissimo dell'hinterland genovese pieno di fabbriche dismesse in stile rottami del realsocialismo sovietico) o a Bruxelles è sempre uguale e con pari dignità - ci assicura dal Corriere. Ma va là? E la differenza di paga tra un funzionario sindacale e un deputato dell'europarlamento dove la mettiamo?







"Se mi ricandido, datemi pure del cialtrone" disse il Coffy dopo le sue dimissioni da sindaco. Ecco fatto: cialtrone!


L'unica cosa che ha detto di paradossalmente vero nelle sue interviste è che il Trattato di Lisbona (caldeggiato da lui e da Napolitano) è un modo per applicare alla lettera il socialismo su larga scala. Forse voleva alludere a quel totalitarismo mondialista liberticida che ci attende e che solo i cascami del realsozialismus sovietico come lui, ne possono essere gli zelanti custodi e applicatori. A volte ritornano. Ed eccoci dunque al nuovo che avanza. Genova-Bruxelles, andata e ritorno. Fioccano le proposte sul web e in particolare su Facebook: "Aiutiamo Cofferati a occuparsi del suo pargolo". Ottima idea, standosene a casa.

07 April 2009

Buona Pasqua!


Questo blog resterà chiuso per la settimana di Pasqua. Per riti e tradizioni pasquali visitare il Giardino delle Esperidi. Un pensiero speciale per chi in queste ore sta soffrendo la sua settimana di Passione a causa del terremoto.
Auguro a tutti una Serena Pasqua. Arrivederci a dopo mercoledi 15.

03 April 2009

I marziani, la crisi e il Somario oeconomicus

Sui commenti del mio blog si traggono spesso spunti per altri post. E' il caso del commento dell'amico Scarthorse quando scrive che la crisi sembra che l'abbiano prodotta i marziani ("Quanto alla crisi globale (una sorta di caduta degli Dei) ho ascoltato qualcosa su Radio 24. Anche stavolta mi colpiva il fatto che ne parlano come se fosse stata causata dai marziani e non dalla applicazione manu militari delle loro teorie economiche del cavolo.Non so come finirà ma temo che il conto non lo pagherà chi l'ha causata"). Già, Mars Attacks 2. E come i marziani si sentono gli uomini di economia ripetere ad nauseam: "la crisi è globale, perciò le soluzioni dovranno essere altrettato globali". Mai sentita? io tutti i giorni.


Il più insopportabile di tutti i luoghi comuni è quello di Napolitano: "Facciamo della crisi, un momento di crescita comune". Che è come dire "facciamo della morte un momento di rinascita", come ha commentato sarcasticamente un mio amico. E stasera sul G20 l'uomo del Colle ha aggiunto:«è stato un evento rilevante, poi vedremo gli sviluppi successivi". Ah sì?





Poi c'è quello del capo dei boy- scouts: "non esistono cattivi inverni, ma cattivi vestiti". Fastidioso come un tafano! Anche perché dovremo toglierci il superfluo: cioè la vanità e con essa, il piacere di cambiare abiti, per dover portare sempre gli stessi. Magari buoni e per tutti gli inverni. Ma sai che solfa!






"Lavorare di più e lavorare tutti", invece è l'antidoto antiBertinotti del Berlusca. Sì, ma dove? e in che paese, tenuto conto che non c'è più lavoro per l'intero pianeta?






"Dopo la paura verrà la speranza" - dice Obama. Che abbia letto anche lui il libro di Tremonti?

"La crisi aumenta la creatività". Che è come dire che il bisogno aguzza l'ingegno. Peccato che oltre l'ingegno aguzzo ci sia pure lo stress, la depressione e la miseria.

La crisi ci aiuterà a distinguere il superfluo dal necessario e ci fa scoprire "nuovi valori".
E per forza! E' la riedizione del vecchissimo "fare di necessità virtù".
"Con la crisi riscopro me stesso". "Nessuno cerchi soluzioni nazionali o protezioniste". Sembra l'intimazione cantata da Pavarotti nella Turandot: Nessun dorma!
Protezionismo poi è diventata una parola assassina: da NON USARE: pena, la forca. Infatti, solo sul piano mondiale e universale è possibile trovare uno sbocco. Perciò se il mercato è globale, anche la morale sarà mondiale e universale. "
"Adesso poi si potrà accelerare il governo mondiale (lo chiamano al femminile: governance) e allargarlo anche ai paesi emergenti". Cioè quelli del lavoro sommerso e minorile. "La crisi è un momento di stallo per una futura ripresa. Ciò che ha un inizio deve avere una fine".

Siamo agli aforismi di Catalano, quello che nella trasmissione televisiva "Quelli della notte" diceva che è molto meglio sposare una donna bella e ricca, piuttosto che una brutta e povera. Dopo la notte viene sempre il giorno. Dopo il tramonto dell'Occidente ci sarà la nuova Alba. Sì, all'alba vincerò, vincerò' VINCEROOOOOOOO' !

Macché Turandot! basta una vecchia nonna alzheimeriana che metta un disco di Slim Whitman, e che a tutti i marziani della finanza possa esplodere il cervello...illuminato! L'antidoto, qui. Non ridete: le ricette che ho sentito in giro non fanno certo rimpiangere la ricetta musicale del film di fantascienza di Tim Burton.