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07 March 2009

Luis Bunuel e le trombe dell'Apocalisse



Luis Bunuel è forse il regista cinematografico più genialmente eversivo che il cinema mondiale abbia mai avuto. Non ha mai perso il suo humour corrosivo e la sua voglia di fare scherzi e burle atroci nemmeno sul finir dei suoi giorni. Mi è capitato tra le mani una sua gustosa autobiografia scritta quando era già molto avanti negli anni dal titolo "Dei miei sospiri estremi" e voglio ricopiare qualche sua intelligente riflessione sul mondo che stiamo attraversando. O meglio, che ci sta cadendo addosso. Da notare che questo libro è stato pubblicato oltre 20 anni fa, ma ha colto nel segno a proposito di un mondo che corre sempre più rapidamente e affanosamente nella direzione da lui indicata. Don Luis el Burlador è tra l'altro il vero autore della celebre battuta ossimorica: "Sono ateo per grazia di Dio", poi fatta propria dalla Fallaci.



Secondo le più recenti notizie, abbiamo ormai abbastanza bombe nucleari non solo per distruggere ogni segno di vita sulla terra, ma anche per far uscire la terra stessa fuori dalla sua orbita e spedirla a naufragare, vuota e fredda, nell'immensità. Cosa che trovo magnifica e quasi quasi mi metto a gridare bene, bis! Una cosa ormai è certa: la scienza è nemica dell'uomo. Stuzzica in noi l'istinto di onnipotenza che ci porta dritti alla distruzione. Del resto lo dimostra un'inchiesta recente: su 700.000 scienziati "altamente qualificati" al lavoro nel mondo, 520.000 stanno tentando di migliorare gli strumenti di morte, distruggere l'umanità. Solo 180.000 cercano il modo per salvaguardarci. Da un po' di anni le trombe dell'Apocalisse suonano alle nostre porte e noi ci tappiamo le orecchie.
Questa nuova Apocalisse arriva , così come la vecchia, al galoppo di quattro cavalieri: sovrapopolazione, scienza, tecnologia e informazione. Tutti gli altri mali che ci colpiscono sono semplici conseguenze.
Non esito a porre la cosiddetta informazione tra i cavalieri funesti. L'ultimo soggetto cinematografico a cui ho lavorato (ma che non potrò realizzare) si basava su una triplice complicità: scienza, terrorismo e informazione. Quest'ultima sempre presentata come una conquista, un "diritto", è forse in realtà il più pernicioso dei quattro cavalieri. Infatti segue da vicino gli altri tre, nutrendosi quasi esclusivamente delle loro distruzioni.
L'esplosione demografica mi colpisce al punto da farmi dire spesso che sogno una catastrofe planetaria in grado di eliminare duemila milioni di abitanti, me compreso. Aggiungo che questa catastrofe avrebbe senso e valore ai miei occhi se provenisse da una forza naturale: terremoto, flagello orribile, virus devastatore e invincibile. Rispetto e ammiro le forze naturali. Ma non sopporto i miserabili fabbricatori di disastri che scavano ogni giorno la nostra fossa dicendoci, criminali e ipocriti: "Non si può fare diversamente".
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Adesso che mi avvicino all'ultimo respiro, immagino spesso un'ultima burla. Faccio convocare alcuni vecchi amici, atei convinti come me. Sono tristi intorno al mio letto. A questo punto entra un prete che ho mandato a chiamare. Con grande scandalo degli amici mi confesso, chiedo l'assoluzione di tutti i miei peccati e ricevo l'estrema unzione.Dopodiché mi giro su un fianco e muoio.
Ma si trova ancora la forza di scherzare in quel momento? Un rimpianto: non poter sapere cosa succederà. Abbandonare il mondo in pieno movimento come un feuilleton, lasciato a metà. (...)
Una confessione: malgrado il mio odio per l'informazione mi piacerebbe risorgere dai morti ogni dieci anni, andare ad un'edicola e comprare un giornale. Non chiederei di più. Con il mio bravo giornale in mano, pallido e smunto, rasente i muri, tornerei al cimitero e leggerei tutti i disastri del mondo prima di addormentarmi soddisfatto, al riparo rassicurante della tomba.

12 comments:

sinedie said...

Lucido e intellettualmente stimolante: questo è uno dei possibili modi di porsi davanti al nostro trascorrere e alla conseguente inevitabile fine. Uno dei modi, molto intelligente ed elitario; alla fine però mi resta in bocca quel sapore d'amaro, di morte continua ed inutile che non mi aiuta a vivere decentemente. E' esattamente lo stesso sapore che mi ritrovai in bocca quando a 16 anni, di straforo, riuscii ad entrare al cinema e vidi "Bella di giorno". E pensare che v'ero entrato sperando di vedere nuda Catherine Denevue... nel film c'era ben altro per fortuna. Accidenti mi accorgo adesso di essere andato fuori tema! Scusa.

Nessie said...

Ma no che sei perfettamente in tema, Sinedie. Uno dei miei preferiti invece fu Viridiana e anche Tristana, film quest'ultimo tratto dal romanzo di Galdòs, sempre con la Deneuve. Lui amava molto mettere bellezze virginali, per creare il contrasto con le situazioni.
Le immagini che ho messo sul template invece sono tratte da "Un chien andalou", il suo primo film surrrealista che fece con Dalì. Ciao!

Anonymous said...

Bella, l'idea di andarsi a comprare il giornale dopo morti. Magari per leggersi gli annunci funebri :-) ciao, Luca

Massimo said...

Un atto di accusa nei confronti di chi, avendo in odio la religione, adora il vitello d'oro della scienza.
Non posso che condividere i suoi quattro cavalieri dell'apocalisse che, oggi, potrebbero essere riassunti nel "politicamente corretto" ... ;-).
Comunque oggi siamo in vena di citazioni, in Secondo Natura io ho citato questa: "Una grande civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno".

Nessie said...

Luca, Bunuel è sempre pieno di trovatine surreali e bizzarre, come la famosa scena erotica in "L'age d'or" reperibile qui:

http://video.google.com/videosearch?hl=it&q=l'age%20d'or&lr=&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#

Nessie said...

Massimo, adesso vengo a leggere da te, perchè ho visto che tratti un tema non dissimile.
Bunuel è un ateo cresciuto nella Spagna cattolicissima ed educato severamente dai Gesuiti. Ciò nonostante potremmo dire che è un ateo cristiano con un suo umanesimo radicale. Da qui la sua critica spietata ai 4 cavalieri dell'Apocalisse.
Vero quel che dici sulle società aggredibili in quanto si disgregano dal loro interno.

Anonymous said...

Cara Nessie,
conosco poco e male il cinema di Bunuel perché i pochi suoi film che vidi probabilmente li vidi nel momento sbagliato:infatti non ci capii nulla e passai ad altro(cinema).Ma ti sono grato per questa bellissima citazione che così lucidamente riassume una MIA convinzione che mi porto dentro da tempo:e cioè che la cosiddetta INFORMAZIONE è quanto di più pernicioso ci tocca subire ai nostri giorni.Ci informi che lo scritto risale a una ventina di anni fa.Beh nulla togliendo alle facoltà profetiche di Bunuel, c'è da dire secondo me che la sua era una profezia facile.Bastava fare uno più uno.Mettere insieme cioè le risorse della Terra, le sue potenzialità da una parte, e l'infinità stupidità umana dall'altra, che nessuna tecnologia sofisticata potrà mai migliorare, mi sembra che possa dare soltanto risultati fallimentari:ciò che paventava Bunuel e ciò che temiamo anche noi oggigiorno no?
Un saluto da Occidentale

Nessie said...

No, Occidentale, non è difficile pervenire a queste conclusioni. Ma considera che Bunuel non è mai stato un artista politicizzato né "organico" a questo o quello schieramento politico, ma solo un anarcoide allo stato puro e di temperamento riottoso.
E allora non essere riuscito a girare quel film sulla complicità tra scienza, terrorismo e informazione-disinformante a causa dell'età, lo considero un vero peccato. Ciao e buona domenica :-)

Anonymous said...

Sì, geniale Bunuel. E condivisibili le sue previsioni. Anche se, come dice Anonimo, non ci voleva tanto a fare quelle considerazioni. Credo che fossero in molti a condividre le stesse osservazioni. Ma non tutti sono un Bunuel e non tutti hanno la stessa possibilità di far conoscere le proprie idee. Ma questa è un'altra storia. Bunuel e Dali, poi, sono una bella coppia di geniacci...ricordo vagamente alcune scene del loro "cane", ma le ricordo come esempio di genialità. Specie se, poi, mi guardo intorno e vedo le frescacce natalizie alla Vanzina o le fiction fatte in serie in TV.
Non conoscevo questo suo scritto (Grazie), ma sono le stesse cose che tratto spesso. In primis l'informazione, una vera peste moderna, capace di influenzare e condizionare le menti di milioni di persone. Un potere enorme che agisce su menti già per natura poco critiche e, quindi, plasmabili come argilla. Ormai siamo alla frutta, anzi sta già arrivando il conto e sarà molto salato. Ma nessuno sarà disposto a riconoscere i propri errori. Anzi, gli stessi personaggi sinistri, in tutti i sensi, che stanno scavando la fossa all'umanità, si presenteranno come salvatori del mondo. Se questo è il destino, che si compia presto. E chiuso il discorso. Coraggio...

Anonymous said...

Ciao Nessie, Bunuel ha colto con grande anticipo quelle che erano le avvisaglie di ciò che ci sarebbe toccato.
Tra i Cavalieri dell'Apocalisse però ha tralasciato quello più pernicioso e mefitico cioè quello della Finanza Globale. Che è anche quello che ha sul libro paga (con soldi non suoi) tutti gli altri.
Scarthorse

Nessie said...

Giano, purtroppo questo non è il destino, ma è voluto e cercato e prodotto. E il bello che come dice Bunuel ci sono dei criminali che per rassicurarci dicono "Non si poteva fare diversamente".
"Il cane andaluso" me lo ricordo anch'io :-)

Nessie said...

Scart, in effetti la scienza e tecnica andrebbero raggruppate in un unico cavaliere per lasciare il posto al mefitico cavaliere della finanza, che è il quarto che Bunuel ha tralsciato (nessuno è perfetto).
Spero, a tale proposito, che Bernie Madoff ( truffatore globale che si fa passare per benefattore dell'umanità) si faccia un ergastolo infinito.