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10 November 2008

From Marx to Market: il lato oscuro della globalizzazione


Il 9 novembre 1989 è caduto il Muro di Berlino e con esso la fine del comunismo. Molti blogger lo hanno ricordato con opportune immagini. Ma questa, purtroppo, non sarà mai una data da poter ricordare con la stessa esultanza con cui si festeggiò la fine della IIa guerra mondiale e con essa la caduta del nazifascismo. Perchè? Perchè non tutti i muri cadono per portarci gioia e letizia... E perchè a volte sono anche peggio del vaso di Pandora...
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5 comments:

Massimo said...

Personalmente ritengo più meritevole di festeggiamenti il 9 novembre che il 25 aprile ... sarà forse che il 9 novembre 1989 "io c'era", mentre il 25 aprile 1945 ormai ha la stessa muffa delle guerre Puniche ? :-)

Nessie said...

Ti sei già letto tutto quel che ho scritto sul Giardino delle Esperidi? Questa è solo "una civetta" di una più articolata analisi...

Anonymous said...

Bene, ora vado a leggere tutto sulle Esperidi, a Ovest :-)
A dopo
Paolo

Angelo D'Amore said...

in italia si sta facendo un po' di confusione con questo partito democratico che io abitualmente chiamo "democratico partito" per alludere in prima battuta, al modo poco democratico con cui e' sorto.

urgeva far fuori prodi, l'uomo di tutte le stagioni che si usa e poi si butta(a napoli c'e' l'arresto immediato in caso di abbandono di rifiuti ingombranti..). si sono indette delle primarie, dove da sponsor si e' usato il piu' sindacal-comunicatore-stacanovista (fassino), dove gia' si sapeva chi doveva vincere(veltroni), dove l'unico che non doveva apparire(rutelli) e con l'unico uomo che poteva dare maggior sostanza al neonato partito(d'alema) che subito si e' tirato indietro.

elezioni primarie dove si e' permesso di far votare i minori, cosa fuori da qualsiasi logica di paese civile, nemmeno in africa con tutto il rispetto del termine, capita cio', dove si e' anche votato piu' volte(cose da berlusconi) e dove alla fine sono spuntati candidati riempitivi di lista come la bindi e letta.

il democratico partito nasce dalla fusione dei catto-comunisti. gli orfani del grande berlinguer, ex ulivisti, ex ds, ex pds, ex pci, si sposano con i democristiani della prima repubblica, quelli un po' piu' a sinistra, gli orfani di moro per intenderci, ex ppi, ex margherita, dove ci sono uomini come rutelli che sono ex radicali, ex verdi.

da questa insalata(dove comunque la componente di sinistra prevale- il cervello e' sempre d'alema)nasce il tentativo di creare anche in italia un movimento trasversale che prenda un po' tutti i ceti sociali del paese, per convergere verso una forma di moderno neo-socialismo europeista alla blair o zapatero per intenderci.

il movimento vorrebbe rimanere come nasce, cioe' puro, sbattendo in prima ipotesi la porta in faccia a tutti. si deve mantenere salvaguardato lo spirito unitario di una compagine gia' variegata di suo, dove correnti e accorpamenti gia' nascono dalle prime battute.

pian piano che il clima elettorale si surriscalda e il centro-destra sta per appropriarsi del governo, nonstante tutti i tentativi di marini su invito di napolitano di far nascere un transitorio governo di unita' costituzionale, il partito del maanche veltroniano apre anche ai radicali, anche a di pietro, chiude la porta solo a boselli, il vero socialista rimasto in italia.

le cose vanno come tutti sappiamo(anche bassolino se ne rende conto). proprio la campania e' di nuovo ago della bilancia in modo consistente del voto nazionale. come mastella per un pugno di voti permise al prof. prodi di poter vivacchiare per due anni , dalla campania e' avvenuto il crollo, anzi il mai decollo del pd(il suo segreterio regionale, iannuzzi, uomo di bassolino, si autoproclama vincitore dopo oltre un mese di verifiche per dichiarati brogli interni. ma queste cose non si devono sapere a livello nazionale, come i barconi sul tevere mai fatti vedere dal veltroni sindaco)

bassolino improponibile ha dato un'immagine negativa a tutto uil movimento nazionale. veltroni diserta solo la campania dal suo tour in autobus. in compenso bassolino ottiene di presentare con successo la moglie al senato.

in campania veltroni compie un altro gravissimo errore. mette fuori de mita. la politica va svecchiata ma ci vuole coerenza. chiama una certa sconosciuta pina picierno(di cui ha molte simpatie...franceschini. )la signorina non ancora trentenne per colmo del destino si e' laureata con una tesi su de mita, ma abbiamo visto quale sia la sua preparazione, quando a porta a porta la mussolini le strappa i bigliettini dalle gambe dove viene letto il compitino da dire a memoria in tv(in confronto la carfagna la possiamo paragonare alla montalcini, per intenderci)

il democratico partito poi cambia rotta. il sentore della novita' obama fa proseliti anche in italia. il pd, da partito tendente al socialismo moderato diventa movimento liberal trasversale.

nel frattempo in italia e' scomparsa anche la sinistra estrema. ci si e' incaponiti nella delegittimazione dell'avversario e si e' perso di vista il proletario. le piazze sono diventate le tribune di giullari passati alla politica o di intellettuali che della politica ne hanno sempre fatto parte.

anche in un gioco di future alleanze non converrebbe ripuntare sull'apporto dei cugini. si deve convergere verso il mito americano, sempre ripudiato sia dalla componente di sinistra del pd, da sempre schierata in posizione anti-americana, sia dalla componente cattolica che ha visto negli usa, un paese non completamente vaticanista, multiconfessionale e soprattutto un paese dove si applica la pena di morte.

ma obama non ha nulla da che spartire con veltroni. c'e' un abisso culturale, innovativo, comunicativo con il walter nazionale. obama fara' una politica per il paese e lo si sta vedendo gia' dalle prime nomine dei suoi collaboratori che vediamo sono ftutto urche' ex esponenti di sinistra.

veltroni non ha nulla di nuovo. se dico questo non affermo che berlusconi ce l'abbia. ma le destra italiana ha in se caratteristiche storiche sue a prescindere i suoi interpreti. e' liberista, filo-atlantica, filointerventista, tendente al mercato(per tale motivo oggi putin e gheddafi non sono nemici) tutti valori che oggi sono in crisi ma che non possono essere presi di mira da chi questi valiori li ha sempre vessati ma che oggi vuole proporsi amico degli americani solo perche' si e' scelto lo stesso nome di uno dei suoi 2 unici partiti.

in italia si e' cercato di fare un qualcosa di nuovo pur di sconfiggere berlusconi. si era gia fatto l'ulivo. la sua sconfitta, invece di far riorganizzare le idee, ha portato la fretta di cambiare forzatamente le cose. oggi c'e' il risultato che la sinistra nella sua interezza in cui anche veltroni poteva farne parte, e' scomparsa(anche il sindacato se ne e' accorto diventando sempre piu' partito) il centro vero e proprio dove c'e' casini, ma dove potevano starci anche la bindi, rutelli, mastella, parisi non c'e' o quanto meno e' inconsistente e a destra berlusconi fa man bassa.

oddio la mia e' un'analisi che mette in discussione il bipolarismo, ma anche con il ritorno del centro, berlusconi, vincerebbe, ma sempre per debolezze altrui.

questa e' una mia visione che spero contribuisca a farmi conoscere meglio.

Nessie said...

Sì, ma non ci azzecca per nulla con la crisi finanziaria, la globalizzazione e il suo lato oscuro di cui al link sull'altro blog. Gli interventi OT (Off Topics) d'ora in poi saranno cestinati.