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14 October 2008

Nella vecchia fattoria

Non vorrei sembrare una giuliva Heidi a cui sorridono i monti, mentre le caprette le fanno ciao, ma ora che c'è la crisi economica invece di dire "Mio Dio c'è la crisi e non so che vestito mettermi", penso sia buona cosa cercare di mettere in atto dei cambiamenti "di sostanza". E se cambio io, può cambiare anche il mondo. E' già da qualche tempo, a dire il vero, che non corro più ai supermercati come prima per approvvigionarmi. Sì, giusto per gli indispensabili: acque minerali,vini, detersivi , utensili per la casa, pasta. Cominciai a diradare le visite da quando ci fu quel pesante sciopero dei camionisti, rendendomi conto proprio allora di quanto fosse fragile e fittizio il sistema di vita che ci siamo creati: basta uno sciopero di mezzi da trasporto su 4 ruote o dei benzinari, per ritrovarci soli con un gambo di sedano afflosciato in mano, senza niente da mettere in frigo, nella mensa e sotto i denti. Da allora ho iniziato ad andare in una piccola fattoria-agriturismo non lontana da casa mia per comprare prodotti caseari, carni buone di allevamento (hanno delle mucche nelle stalle, proprio lì nei paraggi) .




Vedo pure le galline lasciate libere che mi attraversano pigramente il sentiero quando arrivo da quelle parti. E allora ho iniziato a comprare anche uova fresche di pollame ruspante allevato a granoturco (hanno tutto un'altro sapore da quelle di allevamento col guscio sottile che si spacca subito), e i petti di pollo.



Bighellonando tutt' intorno per ispezionare, ho visto le gabbie di conigli. E allora: "Non avrebbe qualche coniglietto da vendermi?" ho chiesto alla proprietaria. Per i conigli bisognava prenotare da una settimana all'altra. E così ne ho prenotato uno da fare in casseruola con patate e piselli. Per farla breve: carni bianche (polli e conigli) e rosse, uova, insaccati di salame nostrano, formaggelle, cacciotte. Beh, che ci vado a fare da quando c'è la fattoria in quei non luoghi di alienazione che chiamano outlet, o iper o megastore o supermarket, a spingere il carrello in stato semicomatoso, a sentimi un "consumatore" tra tanti (parola orrenda!) invece di un nobile cliente ? E a constatare che proprio quei megastore sono il richiamo di moltitudini dai variopinti costumi che provengono dai 4 angoli del pianeta? Lì, ci trovi la moglie del talebano che spinge imbaccucata in chador il carrello coi figli o l'indiano sik col turbante e la moglie col sari , tutti egualitaristicamente equiparati sotto l'etichetta di "consumatori mondiali".
Noto anche che i contadini non buttano via niente: pane secco e bucce di patate o di mele che danno alle bestie, residui alimentari che interrano negli orti, dopo averne fatto utile compostaggio. Scoperta dell'acqua calda, certo, ma pensate a quanto paghiamo in più nel prezzo per il vassoio in polistirolo e l'involucro di cellophane (il cosiddetto packaging) il quale serve poi a tenere in piedi il grande business dei rifiuti. Alla fattoria anche il ciclo dei rifiuti, drasticamente ridotto, è naturalmente virtuoso.


Mancava ancora qualcosa: la verdura. Poco lontano c'è un orto molto esteso con una serra: "la vende quella verdura?" - ho chiesto al contadino. All'inizio ha fatto un po' di moine : ma no, non posso, la cicoria di questa stagione è amara, i pomodori non sono maturi. Le carote sono bitorzolute e brutte. Chissenefrega delle carote tutte regolari che vendono al banco dei supermercati sotto cellophane e polistirolo (sì, anche quelle!), che non sanno di niente e manco sai da dove arrivano? Poi alla cassa paghi col tesserino di plastica (la carta di credito) e...la plastica fu dappertutto. Anche nella carta-moneta. Vada dunque, per le bitorzolute brutte ma buone. E allora ho estratto i duri tuberi dal terreno con la soddisfaziome di sentirmi pure Rossella O'Hara quando diceva "Dopotutto, domani è un altro giorno".



Ora parliamo un po' di prezzi. Costa meno la spesa in fattoria? Sì, qualcosa in meno, anche se non tantissimo in meno come si favoleggia. In compenso si mangia qualitativamente molto meglio; non si fanno quelle mortificanti code alla cassa e non ci si incazza per il parcheggio. Insomma la vecchia fattoria fa rima con economia. IA-IA-OHHHHHHHHHH! Una microeconomia dal volto umano, familiare e identitario.

42 comments:

Anonymous said...

Sto cercando anch'io qualcosa del genere,ma da Milano rischio di spendere 50 euri di benzina e 2 ore di coda per trovare un posto "campagnaro" per formaggi,uova e verdure.
La spesa all'Esselunga e' davvero uno sfracellamento di maroni,asettica,triste e nevrotica, ti trovi a spingere il carrello alle otto/nove di sera dopo dieci ore di lavoro,circondata da facce stravolte come la tua.

Posso tentare di acquistare dall'unica famigliola "agricola"che vive al parco Lambro. Oppure posso rapir loro le galline :-)

Stella

Anonymous said...

Sempre fatto così. Come odiavo andare al supermercato!
stefania

Nessie said...

Stella, mi hai suggerito da te quel che potrebbe accadere con l'acutizzarsi della crisi: che così come rapinano i supermercati (mi è capitato di vedere degli "extra" che si infilavano coltelleria da cucina dentro le giacche e le camicee non certo per farne un uso domestico - cosa che ho denunciato alla vigilanza) possono rapire polli e galline. Ma i contadini, per fortuna, hanno tutti i fucili da caccia per impallinare le chiappe dei ladri.

OT: quei grandi "geni" di Tocqueville, hanno inserito questo post in HP nella sezione "apolitica". Quando si dice non voler vedere la realtà....

Anonymous said...

Anche io frequento molto meno i supermercati, che detesto proprio, quindi ci si va solo l'indispensabile. Nel mio caso è più facile avendo conservato la casa in montagna che era dei nonni vicina a fattorie, e non così lontana dalla città, ed è ormai una lunga abitudine comprare sempre lì direttamente: latte, uova, polli, galline, faraone, conigli, anatre spesso; un po' meno spesso manzo; derivati dal maiale spesso, e molti formaggi....Invece verdura e frutta e prodotti di stagione spontanei ce li abbiamo proprio noi (non in vendita)e siamo quasi autosufficienti. La differenza tra il pollame d'allevamento (e uova) industriale/intensivo e quello ruspante nutrito in modo naturale è notevole: il pollo non sa di pesce come il pollo del supermarket, e le uova pure, insomma non rischi di trovarti una crema pasticcera all'aroma di pesce che copre anche la stecca di vaniglia. E' proprio vera la differenza che hai notato sulle uova. Anche il latte fresco reale è molto diverso...di conseguenza anche i budini:))
Nessie, i nonluoghi di Marc Augé sono un passaggio di un mio futuro post nel Giardino che ora hai in mail:) la telepatia è conclamata!

Anonymous said...

Coltelli?
Ma non puoi piu' comprare superalcolici!
A Milano per avere 2 bottiglie di Laphroaig devi passare dalla cassa centrale e farteli dare; sono la merce piu' rubata in assoluto dai nostri amici rom, negri, albanesi e sudamericani,quindi sta sotto chiave e tu devi farti UNA SECONDA fila,alla cassa centrale, per chiedere quello che 5 anni fa prendevi liberamente allo scaffale. Oppure devi farti accompagnare da un addetto del supermercato che ti apre l'apposita vetrina.
In alcuni posti vietano anche l'acquisto di piu' di 10 bottiglie di birra.
Bella liberta' che abbiamo acquisito con l'immigrazione, vero?

Le commesse sono incazzate nere con gli immigrati; chiedere a loro,per sapere com'e' bello il contatto quotidiano con lo straniero.

E si, i contadini come minimo ti tirano il forcone.

ps. Quelli di Tocqueville e' un pezzo che sono rincoglioniti.

Stella

Nessie said...

Davvero Stef? Mi fa piacere. Ma sappi che abbassiamo il PIL con queste scelte: dev'essere per questo che TCQV mi ha inserito nella sezione "apolitica": sto facendo (senza volerlo) del sano "sabotaggio" delle multinazionali agro-alimentari :-)

Nessie said...

Josh, che fortuna che hai ad essere autosufficiente proprio di questi tempi! Tu non sai quale.
Sì, sapevo del libro di Marc Augé sui "non luoghi". Siamo invasi di orrendi "non luoghi" i quali attirano come mosche chi già sappiamo.
Se ti è sfuggito leggi l'ottimo pezzo "Aspettando l'ordine di spargere il sale" sul sito di Ida Magli:http://www.italianiliberi.it/Edito08/viavigneti2.html

Da Bruxelles vogliono togliere tutte le etichette di provenienza dei prodotti non solo regionali (mele del Trentino, fragole della Puglia ecc.) ma addirittura internazionali. Ieri sera l'ha confermato proprio Luca Zaia (ministro dell'Agricoltura) della Lega e ha detto che loro si metteranno di traverso per impedirlo in ogni modo.
Sì direi, che la telepatia è tanta :-)

Nessie said...

Stella, sì coltelli e coltellacci lunghi così. Ti descrivo la scena. Passavo col carrello, vedo due maghrebini vestiti in jeans all'occidentale, dalla faccia sospetta, tutti sudaticci. Uno si infilava dei lunghi set di coltelli da cucina nella giacca e dentro i tasconi laterali dei pantaloni, l'altro faceva il guardiano e dava istruzioni. Io passo col carrello e vedo, ma faccio finta di essere concentrata nella mia spesa. Poi al momento di pagare alla casa, mi avvicino alla reception e riferisco all'addetto del supermercato, quanto visto. Il quale mi risponde che le telecamere li avevano ripresi e che la vigilanza li aspettava già al varco, all'uscita. Così è stato, e alla sera i carabinieri li hanno portati via in auto con tutta la refurtiva, che non credo gli servisse per affettare salami.
Non so poi se la magistratura li ha rilasciati, ma i caramba hanno fatto il loro dovere. Che tu ci creda o no, da quel giono, lì a fare la spesa non vado più.
Non mi stupisce di quel che racconti delle povere commesse.

Lo PseudoSauro said...

Attenzione che qui siamo gia' nel "male assoluto". L'autarchia e' roba da Norimberga, o l'Aja, tanto e' lo stesso.
E dire che ci hanno insegnato a disprezzare l'autosufficienza alimentare e considerare ridicoli gli "orti di guerra". Ora si puo' scegliere, ma quando mai non lo si potesse piu', che si mangierebbe, le suole delle scarpe bollite in ossequio al "mercato"?

Il sottoscritto va appunto "a lezione" da un contadino esperto per imparare come si fa. Poi da un idraulico-muratore. Saccheggia gli ultimi sprazzi di "libero mercato" per acquisire la piccola tecnologia che funzionerebbe anche in assenza di energia centralizzata. Non come i survivors USA che ammucchiano armi e scatolette nei bunker antiatomici, ma il principio e' lo stesso. Male non fa e poi costa poco: molto meno di quanto si possa immaginare. Ed e' un toccasana per lo spirito il recuperato rapporto con la Terra.

Nessie said...

Sauro, ti ho inviato delle info in pvt, le hai ricevute? So che tu la tua mail-box l'apri con una tempistica mesozoica :-).
Ma certamente che è un toccasana per lo spirito il recuperato rapporto con la terra, da cui tutti proveniamo. Niente di più tristo e mesto che vedere tuberi sotto la plastica nei supermercati. Ti dà proprio il segno dello sradicamento totale. Perfino il prezzemolo che i fruttivendoli regalano, è insacchettato in plastica.

Nuovo OT x Stella: se TCQV mette come Mega Post del Giorno, in alto con tanto di immagine: "ORA IL GOVERNO DEVE FAR RIPARTIRE I CONSUMI" non credo sia così bollito come dici tu, se questo postarello qui sulla "microeconomia domestica" (che è economia doc, a tutti gli effetti), lo nasconde nella zona grigia dell'"Apolitica": è una scelta ben precisa. Ormai non credo più in nessun tipo di casualità.
Ovviamente non è che non ci dorma alla notte. :-).

Anonymous said...

@Pseudosauro: OT OT:
roooAAArrRRR un grido del Sauro si propaga per la steppa...:) ti avevo scritto il 4 oct in pvt relativamente a un vecchio post qui da Nessie, su cose rimaste indietro inerenti a capitalismo, Cattolicesimo, vecchi e nuovi Protestantesimi, Evangelicalismo, Modernismo cattolico, trasversalismi e reazione, etc E'arrivata la mail? Un segnale di vita? Ciao.

Anonymous said...

OT OT OT

quando Rossella raccoglieva tuberi, non diceva "Domani e' un altro giorno", ma raccoglieva patate e piangeva.
Mi pare che lo dica solo alla fine,quando Rhett (finalmente) la molla: " E troverò un modo per riconquistarlo. Dopotutto, domani è un altro giorno!"

Giusto perche' se una si inginocchia a terra col cappellone di paglia a tirar su tuberi nella vecchia fattoria, deve pronunciare le frasi corrette! ;-)

Ciao.

Stella

Nessie said...

After all, tomorrow is another day, in effetti - lo so bene - Scarlett O'Hara lo dice alla fine sulla scala rossa, o Stella. Ma io qui, non mi sono sbagliata sul piano della sceneggiatura cinematografica, ma ho voluto di proposito fare il "mio collage" del tubo, pardon dei tuberi :-) Sennò che post veniva fuori se fossi stata fedele allo script? :-)
Rossella quando trovò le carote disse invece: "Giuro davanti a Dio che non patirò mai più la fame....".
Eh, eh! Credevi di prendermi in castagna, eh? Sarà un po' duretta, cara Stella, col cinema ;-).

Anonymous said...

Oh yeah.
"As God is my witness, I'll never be hungry again".
Ma erano carote o patate?

(Adesso mi levo. Ma se oggi sono disoccupata e' tutta colpa di un pirla di cliente che mi ha dato appuntamento alle 930 di stamane e poi non s'e' fatto vedere. Tra l'altro assomiglia ad Ashley quindi,a maggior ragione, e' un pirla).

Stella

Nessie said...

:-))))))))Era una carota! Anche perché le patate crude non le puoi mangiare nemmeno se c'è una carestia. Le carote invece sono dolci e buone anche da crude. Io poi me le sgranocchio come un vero coniglietto.
Se il cliente in oggetto, assomiglia ad Ashley Wilkes del film, allora dev'essere uno "spallato" (che non vuole dire essere senza spalle, ma....) :-)

Lo PseudoSauro said...

Speriamo che ci sorridano i tre monti :-)

Chiedo scusa per il tempo reale con cui rispondo alla posta, ma dacche' mi sono ridotto a usare il cellulare per navigare, la posta non mi riesce di aprirla. Non appena trovero' il posto dove ho seppellito il portatile, ci mettero' una pezza. Se non se lo saranno sgranocchiato i cinghiali. :-)

Nessie said...

Se non saranno le caprette a farmi ciao, allora saranno le manzette (quelle tre che ho qui fotografato). Sono curiose da morire.
Striscia la notizia una volta ha fatto la parodia con Haider vestito da alpino e la canzoncina "Haider, ti sorridono i monti". Oggi c'è Di Pietro che si è messo a fare il Comitato di LIberazione dell'Alta Italia (cioè da Montenero di Bisaccia) dal basso del suo italiano così colto, proprio contro di lui. Ecco il link: http://www.tocque-ville.it/LinkEsterno.asp?id=267438

Certo che ne abbiamo dei minus habentes. Vedo che ti sei ehm...evoluto coi cell. :-)

Anonymous said...

siete piu` simpatici quando siete meno incavolati! Keep it up!!
Liliana USA

Nessie said...

Stasera ho visto Ballarò con un documento sulla povera Islanda. Poveretti! Ci sono scene di panico e di suicidio collettivo. Che tornino tutti a pescare e che imparino a rivivere delle loro risorse naturali, e che brucino le Banche, è quasi meglio il materasso. Si fa fatica ad amministrarci regione per regione: come è possibile pensare che possa esistere una follia come quella del Governo Mondiale, dell'economia mondiale, della finanza mondiale? Good Night Lil!

Massimo said...

Io continuo a preferire il negozio ("bottega" a Bologna) sotto casa e gestito da padre, madre, nonno e nipote ... :-)

Nessie said...

Il negozietto a gestione familiare non è affatto in antagonismo con la vecchia fattoria. Semmai i due, lo sono nei confronti del supermercato. Ed è la catena di questi ultimi che mette a rischio le botteghe. Anch'io compro alcune specialità gastronomiche nei negozietti.

Anonymous said...

Anche io compro nella bottega il più possibile,almeno se ti danno qualcosa di poco buono sai con chi protestare...

Ma lo sapete che il contenuto delle confezioni vendute ai supermercati non è della stessa qualità di quello venduto alla piccola distribuzione.
Mi spiego il sugo di pomodoro della marca XX venduto al supermercato è di qualità inferiore all'omologo venduto nei negozi.
Ciò si spiega col fatto che la grande distribuzione fa grossi ordini ma nel contempo tira sul prezzo.Qualcuno deve pur soffrire per far quadrare i conti...indovina chi....

ciao
sarc.




ciao
sarc.

Nessie said...

Sarc, hai sentito cosa succede alla Coop per la faccenda della Galbani? Sono state alterate le date di scadenza dei prodotti poi riciclati sul mercato.
Leggi qui:

http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_14/coop_galbani_prodotti_422b8264-99e7-11dd-a6f3-00144f02aabc.shtml

Ora, grazie alla crisi, accadrà quel che possiamo ben immaginare: molti prodotti rimarranno invenduti sugl scaffali, e i supermercati restituiscono alle case produttrici. Queste, invece di gettare i prodotti scaduti o dargli agli animali, li ricicleranno. Insomma io credo che la crisi porterà fatalmente anche a una discesa della qualità dei prodotti. Ecco perché è meglio la fattoria o il negozietto sotto casa, alla vasta distribuzione. Nel "vasto" non controlliamo più un bel niente: è questo il concetto che deve entrare. Né l'economia, né i governi, né le banche, né le finanza (che è transnazionale), né quello che mangiamo.

Lo PseudoSauro said...

Il sauro e' stato uno dei primi in Italia ad usare satellitare, cellulare e tecnologie varie; ed e' stato anche uno dei primi a buttarli nel cesso. Comunque un precursore.
Quindi le parole d'ordine sono "involuzione" e "regresso". 'Sti cosi che fanno adesso sono piccoli e il sauro dovra' purtroppo cominciare ad usare gli occhiali.
Per scrivere un messaggio gli ci vuole un'era, un'era e mezza, e il risultato e' sempre pieno di strafalcioni. Meglio i piccioni viaggiatori.

Le manzette come quelle di Del Turco? E ti fanno ciao anche loro? Occhio alla GdF. :-)

Di Pietro dovrebbe riciclarsi anche lui e girare l'Italia vestito da pastore con la zampogna sotto il braccio.

Liliana: qui siamo sempre stati piuttosto leggeri. Gli e' che il disastro globale ci rovina anche l'umore, oltre che il portafoglio. Fatti un giretto per l'Italia e vedrai se si tratta di esagerazioni. E non siamo che all'antipasto.

Nessie said...

Perchè? Del Turco allevava giovenche? Non capisco...
Quelle che vedi nella foto, sono curiosissime e si affacciano volentieri come comari a vedere chi passa. Però non fanno ciao:-)

Di Pietro più che la zampogna e la bisaccia con le cornamuse, gira col megafono. Ti è arrivato il piccione postale coi links?

Lo PseudoSauro said...

Manzette stava per mazzette, o Saura... stasera disseppellisco il portatile e guardo la posta. Con 'st'affare e' gia' tanto se riesco a leggere due righe alla volta.

Io intendevo proprio il mestiere di zampognaro :-)

Anonymous said...

Riprendono a volare le borse. Continuano a precipitare salari e pensioni.

Volano le borse di tutto il mondo dopo il via libera al “piano anticrisi” messo a punto dai leader dell'Unione europea che prevede che i quindici Paesi della zona euro garantiscano i prestiti interbancari e la ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. I listini di tutto il mondo si lasciano alle spalle una delle settimane più nere della storia dei mercati (-21% il calo segnato da Piazza Affari) e tornano a salire. A spingere in alto i titoli, la valanga di miliardi di euro e di dollari immessi nel fine settimana dai governi per cercare di far ripartire la circolazione del credito, congelato dalla crisi dei mutui. Milano, Parigi, Londra, Francoforte e Wall Street, chiudono la giornata con guadagni stellari, mai visti negli ultimi anni, che arrivano a superare il 10%. In forte ascesa nel Vecchio Continente proprio i titoli bancari, maggiormente tartassati dalla crisi scatenata ormai più di un anno fa dalla tempesta dei mutui statunitensi. In salita anche i petroliferi sulla spinta del petrolio, tornato nella notte sopra la soglia degli 81 dollari al barile. “LORO” hanno trovato cifre assurde per salvare banche corrotte, incapaci (nella migliore delle ipotesi) e speculatrici, poi ogni anno ci dicono che non ci sono i soldi per la sanità, per la sicurezza, per la scuola, per il lavoro e le pensioni. I soldi ci sono sempre per chi ne maneggia tanti. Non ci sono mai per chi - come da contratto (CCNL) - ne ha pochi. Anzi sono proprio pensionati e lavoratori dipendenti che vengono sempre tartassati e chiamati in causa per salvare governi, banche, assicurazioni, compagnie telefoniche e di bandiera. Con i nostri sacrifici, con le nostre tasse, le banche potranno ancora… strozzarci!!!

>>> SOSTIENI ANCHE TU LA NOSTRA BATTAGLIA SU: http://statali.blogspot.com

Anonymous said...

OT

Adesso salta fuori che Haider "guidava ubriaco".
Domani sara' diventato gay con frustino e catene, dopodomani un molestatore di bambini.

Stella

Anonymous said...

Nessie
ot
accontentata spero...
ciao
sarc.

Nessie said...

Sauro, sei stato subito accontentato da Sarcastycon che ha fatto proprio una gustosissima vignetta dal titolo "Lo Zampognaro di Bisaccia".
Andate tutti a vedere qui:

http://sarcastycon.wordpress.com/

Piva piva, l'olio d'uliva ...:-)

Nessie said...

Impiegato, ormai questo blog sta diventando l'auxilium christianorum e il consolatore universale degli Afflitti. Lascio in vista il tuo cahier des doléances, anche se OT.

Stella, Ot per Ot, eccoti questo link dove si analizza con molta perizia la dinamica dell'incidente in ben due post dal titolo "La casualità non esiste". Leggi:
http://euro-holocaust.splinder.com/

Ci sono siti americani che se ne stanno occupando. Ciao

Nessie said...

Sarc, ma che velocità! Qui non si fa in tempo a inventare qualche cazzeggio che immediatamente ci fai su la vignetta
Uno spasso, da spanciarsi :-)

Lo PseudoSauro said...

OT

Ho visto 'o zampognaro di Sarcastycon :-)

Stella: l'hanno gia' scritto. Secondo "fonti attendibili" Haider andava in Slovenia per maschietti quindicenni. Fosse anche vero, e' la tempistica che fa specie. Dopo nemmeno due ore si legge che "era ubriaco fradicio". Domani si leggera' che andava in pellegrinaggio nel paese natale di Hitler.

Per contro si dice anche che "l'hanno ammazzato i comunisti". Altra idiozia che denota un'analisi politica monca. I "comunisti" sono felicissimi per la morte di H, ma chi non lo e' se e' morto uno xenofobo in odore di nazismo? E' sempre la solita storiella de "uccidere un fascista non e' reato".

Piccola digressione.

Mia madre stava vedendo una serie televisiva ambientata a Washington, nella quale le varie "comunita' religiose" si massacravano amabilmente tra loro come pace sociale multiculturale comanda. Dopo che il poliziotto buono ha convocato i responsabili religiosi ebrei, musulmani e cristiani, citando loro a memoria: Torah, Corano, Bibbia (il Vangelo in USA e' considerato obsoleto), e dimostrando ad un consesso entusiasta come siano tutte "religioni di pace", salta fuori che chi ha deliberatamente scatenato l'odio religioso e'... e chi se no? Il nazista pelato con svastica tatuata sul collo. Tutto come da copione: il nemico della societa' aperta e' solo il nazismo. E' sempre lui il nemico comune.

Morale: ammazzare Haider piu' essere un atto di lungimiranza politica. Comunisti?

Nessie said...

Sauro, c'entra poco con la vecchia fattoria. Anzi, a pensarci bene sì, ma quella orwelliana: volevo aggiungere che ora inizia la campagna di sputtanamento postuma (donnaiolo, bisex, omo, pedo?!?). Curioso che la sinistra si tenga caro solo la sua ARCIgayezza targata di rosso, ma infligga pesanti condanne moralistiche quando recano un segno politico diverso: accadde anche al povero Pim Fortuyn, per chi ha buona memoria. Non è che i veri democratici, alla fin fine siamo proprio noi che badiamo a quel che una persona FA, ma non a come E' in materia di gusti sessuali?

Un'altra analogia fra Haider e Pim è la comune passione per il Friuli-Venezia Giulia, dove il secondo è stato seppellito. E sabato sarà proprio il presidente del Consiglio regionale del Friuli che presenzierà al funerale col suo gonfalone. Coraggioso, di questi tempi!

PS: nel post più sotto c'è un compagnuccio che è venuto a darmi lezioncine morali: ha avuto quel che si merita.

Lo PseudoSauro said...

segue OT

Ne sono sempre stato convinto che noi siamo davvero democratici e liberali. Ma di questi tempi e' un problema di etichetta: se non te la metti, lo decidono gli altri cosa sei. Comunque la cosa piu' bella del pensiero liberale consiste nella liberta' di cambiare idea. E vorrei vedere che questa fosse solo confinata ad un ambito religioso individualizzato. Se non vale anche per la politica vuol dire che siamo in pieno totalitarismo. E allora tanto vale scegliere un totalitarismo meno disumano.

Che Fortuin fosse frocio, m'interessa poco o niente. Era una persona che pensava di potersi permettere di andare controcorrente anche politicamente ed e' morto per questo. Come per Haider io credo che sia stata l'ingenuita' tipica dei "moderati" ad ucciderli. Fossero stati piu' fanatici sarebbero ancora vivi.

Tutto sommato siamo ancora convinti di vivere nel "mondo libero". E' questo che ci rende piu' vulnerabili.

Nessie said...

E' proprio così, siamo convinti (o meglio: ce la danno da bere e alla fine ci crediamo anche noi) di vivere nel mondo libero.
Il ministro leghista delle politiche agricole Luca Zaia (un vero galantuomo - devo dire) ha distribuito forme di formaggio grana ai più poveri: brutto segno!

Anonymous said...

Sei forte Nessie:-)
Il tuo pezzo mi ha strappato un sorriso, ti ho immaginato intenta ad ammirare la carota bitorzoluta:-D

Devo dire che sei fortunata.
Abitando in centro a Milano non saprei proprio dove trovare amene fattorie.
Quindi vado all'esselunga e mi trovo bene.
Per frutta, verdura e pesce vado al mercato rionale e anche lì mi trovo bene.
Certo i prodotti che acquisto non hanno sicuramente il sapore di quelli che tu compri in campagna, ma come disse il saggio "chi si contenta gode"...
schezi a parte, bisogna fare di necessità virtù, forse fra qualche anno quando i miei figli si sposeranno, anche io e mio marito potremo trasferirci in una cittadina a misura d'uomo, dove poter comprare generi alimentari, che non siano sotto cellophane (anch'io lo odio!)
Ciao mary

Nessie said...

Grazie Mary :-). La carota e Rossella O'Hara ormai è un classico :-). Se trovo la foto, giuro che ce l'aggiungo.
l'ESSELUNGA è senz'altro molto meglio della Coop dove c'è appena stato lo scandalo delle etichette con la scadenza dei prodotti falsificate. In altre parole , mozzarelle che scadono più tardi possibile.
Lo sapevi che il Presidente della Coop aveva querelato Caprotti per il suo libro "Falce e Carrello"? E quel registucolo venduto di Silvio Soldini si è messo perfino a fare un film propagandistico sulla bontà delle coop nella storia. Pensa te, che alte ispirazioni!

Anonymous said...

Cara Nessie, i tuoi articoli sono sempre all'avanguardia dei tempi!
Sei davvero straordinaria!
Ciao,
Vanda

Nessie said...

Ehhh la vache! :-) All'avanguardia poi... I conservatori quando non sono "con", sanno bene che la vera rivoluzione è conservare e preservare quanto ci è di più caro, tornando alle radici di come eravamo. C'est tout. Avete moltissime "fermes" anche voi in Francia. Più dell'Italia, perché i francesi avranno i loro difetti, ma la terra non la mollano. E lì vi si trova ancora "la douce France de mon enfance". Non quella delle banlieues e delle metropoli. Ciao Vanda :-)

Anonymous said...

io ho cambiato lavoro: dalla città mi sono spostato in valle (Seriana), in un paesino tra le montagne.
Mucche e cavalli che pascolano lungo la strada (il macellaio macella animali del posto... una mia collega infatti che ha una stalla sotto casa, si fa avvisare quando portano l'animale al macello perchè così evita per qualche giorno di mangiare manzo... ci si affeziona), la gente alla seconda volta che ti vede ti saluta, pochi extracomunitari e molti anziani... purtroppo stanno rimanendo solo loro, le valli si spopolano per mancanza di lavoro (dalle mie parti è terribile la crisi del manifatturiero e del tessile) e lontananza dei centri "burocratici", sanitari, sociali...
i paesini rappresentano le ultime comunità vere, ancora legate alle tradizioni, ma la lotta alla globalizzazione è impossibile... che ci dobbiamo aspettare per il futuro? un mondo standardizzato che ci vede tutti solo come consumatori?
ora tagliano pure le comunità montane e c'è chi parla di tagliare pure le province... sarebbe la morte di molti paesi

ciao
Roby

Nessie said...

Ciao Roby-Tulkas :-) Tu mi confermi un fenomeno che ho già potuto rilevare da me: lo sfollamento dalle città alle campagne. Che non è una "villeggiatura", ma un progressivo reinsediamento di tipo nuovo. Un fenomeno opposto all'antico "urbanesimo".
Mi pare che la Lega abbia detto che sui tagli alle comunità montane ci sarà un ripensamento e un ridimensionamento. Perché se ci sono stanziamenti ben spesi (specie qui al Nord) sono proprio quelli dati alle comunità montane (pulizia boschi, taglio del legname superfluo, abbattimento di capi di bestiame selvatico in esubero come caprioli e cinghiali, ecc. ). Coraggio, e andiamo avanti.