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28 October 2008

Il 68 compie 40 anni. E li dimostra tutti

Siamo nel 2008 e il '68 ha compiuto 40 anni suonati. Sicché non è più giovane da un pezzo. Quasi all'apertura di ogni anno scolastico la stampa conformista e i media condiscendenti non fanno che blaterare sulla ripresa di un nuovo '68. Eppoi sempre lì a fare distinguo sul fatto che il '68 aveva una carica "innovativa" (il sesso libero, la ribellione dai genitori, lo spinello, la voglia di cambiare il mondo, l'immaginazione al potere e bla, bla bla. ) mentre questo neo '68 in realtà è figlio della paura, della recessione, della poca voglia del cambiamento, dell'immobilismo e bla, bla bla . Giornalisti, proviamo o no a fare patto di non banalità? Smettiamola ogni autunno di chiamarlo "caldo" e "sindacale", ogni ottobre di chiamarlo "rosso" e ogni protesta studentesca di chiamarla "68". Cominciate voi, a cambiare, perché anche le parole sono importanti. Dimenticavo però un fatto non trascurabile: molti cronisti, direttori e vicedirettori dei giornali dei cosiddetti poteri forti, sono stati sessantottini: Paolo Mieli, Pigì Battista, Deaglio, Lerner, Riotta (oggi, direttore del TG1), Barenghi ecc. Alcuni di questi sono passati a destra, ma pur sempre sessantottini erano: Paolo Liguori, Carlo Panella, Giuliano Ferrara, Lanfranco Pace. E questo, piaccia o no, conta.

Detto ciò, non mi piace autocitarmi, ma la voglia matta di darci un eterno '68, l'avevo già individuata in questo post del 2005 dal titolo Vogliono darci un '68 forever? dove campeggia la foto del fiilosofo tedesco Herbert Marcuse.

Ogni stato ha avuto, com'è ovvio, il suo '68 (l'America lo ebbe nel '64 con la rivolta di Berkeley in California. Erano suoi leader il duo Jerry Rubin e Abbie Hoffman); la Francia (il suo leader era l'attuale eurodeputato Daniel Cohn-Bendit, detto Dany le Rouge, oggi Dany le Vert, ma soprattutto Dany le Con, cioè "coglione"), e la Germania (con il suo leader Rudi Dutschke), lo ebbero quattro anni dopo. Ma poi questi paesi hanno voltato pagina.

I soli a non voltare pagina siamo noi. Perchè? Innanzitutto perché il PD (DS-PDS-PCI) dispone di un potente apparato organizzativo in grado di mantenere in pianta stabile "la fabbrica della conflittualità permanente". Idem il Sindacato che ne resta "la cinghia di trasmissione". Ma un altro fattore che dimenticai di analizzare nel post di tre anni fa, è il corpo docenti che dimora per gli Atenei: quasi tutti attraversati dai roghi e dall'imprimatur di quel periodo, per formazione ideologico-culturale. Un mio giovane amico cattolico che fa l'assistente universitario mi racconta che non può degnarsi di mettere un avviso, un volantino o un bigliettino in bacheca senza rischiare di venir menato dai "collettivi". Gli Atenei italiani sono attraversati dal pensiero unico bulgaro e finché costoro non molleranno la cattedra, ho idea che la "iskra" (in russo: scintilla) veterosessantottara di questi vecchi Kontestatusa, ce la dovremo sorbire in eterno. Un altro mio giovane vicino di casa si ritrovò all'Università, una ben nota professoressa assatanata di Cina, Rivoluzione Culturale cinese & cineserie varie, usa a promuovere seminari "di gruppo" durante quegli anni ruggenti. In particolare, sui "popoli oppressi" del Terzo Mondo, manco a dirlo. Enrica Collotti Pischel, giusto per fare uno dei nomi, ma la lista sarebbe lunga. Oggi è trapassata e - poveretta - requiescat in pace! Ma il ragazzo in questione fece in tempo a sorbirsi la sua querula petulanza (aveva un'insopportabile voce da cocorita), perfino il giorno della discussione della tesi.

Poi c'è l'annosa questione del terrorismo. Non tutti i sessantottini sono diventati terroristi (per fortuna!) ma molti terroristi furono sessantottini. E questi delinquenti che a chiamarli "cattivi maestri" gli si fa perfino un complimento, sono ancora in circolazione per tenere comizi per atenei. Ora appare alquanto assurdo che mentre la Riforma delle Università non è ancora stata scritta (la Gelmini ha approntato nero su bianco, finora solo quella delle elementari) si faccia tutto questo pandemonio di occupazioni preventive, di ridicole lezioni en plein air seduti sulle piazze con a capo-tribù, docenti come Strega Nocciola-Hack; di cortei con sfondamenti di picchetti polizieschi alla Stazione Cadorna di MI, per impedire ai poveri pendolari di prendere il treno per tornare a casa, i quali, a differenza di questi fankazzisti, si fanno un mazzo così per lavorare. E quando compare qualche studente che rilascia dichiarazioni alle telecamere dei TG in un Italiano sgangherato e approssimativo, mi vien fatto di chiedere: "Ma come diavolo ci sei arrivato lì, all'Università? E chi te l'ha rilasciata la maturità liceale"? Perchè se è vero che la scuola non deve diventare uno "stipendificio", è altrettanto vero che non deve diventare un "diplomificio" né un "dottorificio" di lauree fasulle e dequalificate, come lo scandalo delle "lauree sprint" (quelle triennali e non solo).

Frattanto nel 2028 il '68 avrà compiuto 60 anni, un'età buona per la pensione. Ma lo si potrà rottamare e voltare pagina, sì o no?

50 comments:

Lo PseudoSauro said...

E' proprio da qui che nasce il nostro errore di valutazione circa la vera matrice politica della rivoluzione culturale.

Mao era uso dire che il marxismo si poteva condensare in poche parole; "ribellarsi e' giusto". Ora che e' certificato come le rivoluzioni possano anche essere democratiche, si puo' aggiungere che la ribellione e' tanto marxista quanto democratica.

Ammesso, e non concesso, che il marxismo lasci finalmente parecchi orfani e vedove, temo proprio che la rivoluzione dovremo continuare a sorbircela in ossequio alla "democrazia". Alla fine l'ha avuta vinta il sig. Bronstein. E' stato lui il prototipo del "migrante" di successo. :-)

Nessie said...

Lev Bronstein per i non addetti al lavoro, è Trotzky, e quest'ultimo è un nome di battaglia rimastogli appiccicato addosso più di quello anagrafico :-). Specifico perché non tutti hanno l'obbligo di sapere chi è la nomenklatura rossa. Eppure lo zio Joseph Baffone gli mandò un sicario al Messico per spaccargli il cervello con la piccozza, e far sì che il socialismo venisse impiantato "in un paese solo". Ma come si vede, non servì a molto.
Quanto al "democratico" se anche la RDT (ovvero DDR di Honegen) si chiamava Repubblica "democratica" tedesca, non abbiamo più speranze di scindere il totalitarismo marxista dalla democrazia borghese. E del resto, cosa si è sentito dire il Berlusca per aver soltanto paventato l'uso della polizia negli Atenei? Che è un dittatore.
Ovvio i pretoriani rossi vogliono la loro "polizia". Ovvero le guardie rosse.
Berlusconi ha fatto male a fare macchina indietro.
Ma a mio avviso, non avrebbe nemmeno dovuto parlare, ma fare i fatti.

Lo PseudoSauro said...

Picozze e ramponi a parte... e' proprio la frettolosa retromarcia di Berlusconi a spiegare come la "democrazia" dei collettivi studenteschi sia uno dei veti intoccabili: la demolizione della squola italiana non si tocca. E chi vuole studiare davvero, vada all'estero.

Basta vedere la fine che ha fatto Craxi, quando pensava di poter riaffermare un minimo di sovranita' nazionale... come quell'altro pelato (dallo stesso nome, ironia della sorte) che l'ha preceduto, del resto. Le monetine gliele hanno tirate i "comunisti", ma chi gliele ha messe in tasca?

Berlusconi e' molto piu' realista e si accorge subito quando ha sbulaccato.
Gli va quantomeno riconosciuto d'averci provato e che non e' colpa sua se non glielo lasciano fare. Cosi' come per tutto il resto, naturalmente.

Anonymous said...

Nessie, stavolta quel Tocqueville che chiami Tocchevippe ti ha messo in cultura. Eppure, più poliitica di così si muore.
Però sotto sotto non ha avuto tutti i torti perché io non sapevo che il '68 europeo fosse stato un '64 americano ante litteram. E a parte Cohn-Bendit i nomi degli altri leader dei movimenti non li conoscevo.
Roby

Nessie said...

Ma io più che il "macchina indietro" confuto a Berlusconi, il fatto che "parla troppo" o Sauro. E mi pare che se ne sia già parlato in altri scambi di opinioni. In politica è una forma di leggerezza esternare sempre le proprie intenzioni. Per il resto, concordo con quanto dici sulla nostra "sovranità limitata".

Roby, Tocquevippe non capisce una benemerita mazza nemmeno nelle etichette. Ma pazienza, ormai ci siamo abituati. Mettere in "cultura e religione" un post che parla di un movimento che ha avuto (ed ha) per obiettivo l'iconoclastia e la "controcultura" (così chiamavano la demolizione della cultura ufficiale), significa non avere nemmeno la percezione vaga del fenomeno.
E aggiungo anche che l'obiettivo dei movimentisti sessantottari è la "controscuola". Perchè le lezioni, in cui gli studenti stanno seduti come clochards in piazza cos'altro sono? Se ci si vuole davvero concentrare sui libri ci vuole SILENZIO e ambienti monacali. Non a caso un tempo gli Atenei si facevano nei chiostri.

Lo PseudoSauro said...

Perche' pensi che se non lo diceva glielo lasciavano fare? Mmmh... L'averlo detto, almeno testimonia della sua buona fede. E' gia' tanto se una cosa te la lasciano dire: prima non te la lasciavano nemmeno pensare.

Comunque, se non basta essere filo-americani, amici di Israele, piu' o meno liberali etc, per poter governare, vuol dire che il guinzaglio e' proprio stretto. Che altro tributo bisogna versare?

Io mi sono fatta l'opinione che anche l'astro Berlusconi stia tramontando. Quando la canea dell'opposizione si fa piu' rumorosa, nonostante una maggioranza blindata come l'attuale, vuol dire che "cola' dove si puote" l'hanno gia' scaricato. Presumo per Tremonti. Scommettiamo?

Intanto continuano ad arrivare i bastimienti, mentre noi pattugliamo alacremente le coste della Somalia. Tanto vale prepararsi gia' al dopo.

P.S.
Ma dai che e' cultura... :-)

Nessie said...

Chissà se la vipperia sessantottara che alberga nelle pagine dei più illustri quotidiani ci legge. Giusto ieri Pigì Battista (ex Servire il Pollo e ora vicedirettore del Corriere)ha fatto un pezzo niente male dal titolo "Scuola, il cinismo del doppio standard" contro i suoi "ex compagnucci radical chic" che contestano questa riforma, ma poi corrono a iscrivere i figli alle private. Io dico che gli abbiamo fatto da muse ispiratrici :-).

Ma ravanando in Internet ho fatto una scoperta stratosferica: Herbert Marcuse, il filosofo della teoria critica di Francoforte (vedi tua foto reperita nel post di tre anni prima), lavorava per la CIA.
Suo scopo? Essere sicuri di aver denazionalizzato la Germania da ogni residuo identitario. Attraverso cosa? Attraverso un comunismo più libertario e deburocratizzato che mettesse insieme Marx e Freud,realismo e surrealismo,ragione e rivoluzione; ma che soprattutto arrivasse alle masse giovanili.
Leggi tutto qui:
http://www.storicamente.org/01_fonti/testimonianze/marcuse.htm

Della serie, per esportare la democrazia, ti importo il comunismo. Soprattutto in Germania. Questa sì che è una conferma! Altro che dietrologia. Poi dimmi che ne pensi...

Anonymous said...

Stanno cercando di montare una protesta con un effetto-valanga ateneo per ateneo, città per città, anche di città secondarie. E da qui al 30 ottobre (mancano solo tre giorni) l'impatto mediatico lo creeranno per davvero, con uno sciopero. Se un evento non esiste, lo si crea. E' mercato anche l'industria della notizia. Nessuno ha ancora scritto un rigo di riforma universitaria? Fa niente, è ottobre (e quindi rosso) e si deve protestare per forza lo stesso. Eppoi lo vediamo già che non è lo studio a preoccupare questa gente.Tanto meglio se non c'è. Che c'entrano i treni dei pendolari della Stazione Nord con la scuola? E se davvero si vuole studiare si va forse all'aperto proprio ora che non è stagione? Beh, spero solo che il 30 piova a dirotto, perché di sentire la cassa di risonanza tv del solito carrozzone sindacal, Cobas Gilda e Guidrigildo ne ho già il voltastomaco.
Ciao Nessie
Luca

Lo PseudoSauro said...

Ti diro' che lo sapevo gia'. :-) Ma la cosa non mi stupirebbe comunque: anche la Merkel lavorava per la CIA e la STASI: a chi era davvero fedele? Sarkozy, pure, e cosi' tanti altri dei "nostri", soprattutto della "sinistra". Per non parlare di Markus (Micha) Wolff, intimo di Andropov, capo dello spionaggio STASI e rivoluzionario comunista a tempo pieno. Era, ed e', un mondo grigio, questo. Addirittura, un tale Perrino (Questore ai tempi della RSI) si barcamenava tra Gestapo, partigiani, Alleati. Quando ci sono piu' eserciti/fazioni sul teatro, e' inevitabile. Del resto, l'intelligence ha un modus operandi diverso da quello dell'esercito regolare. C'e' sempre piu' trattativa che contrapposizione armata. Tutto si spiega con una parola: Yalta. Meta' a questi e meta' a quelli, e noi in mezzo. Altro che "bene" e "male"... ognuno fa i suoi interessi, tranne noi, naturalmente.

Nessie said...

Luca, magari c'è ancora gente in buona fede che crede che questi siano fenomeni di massa "spontanei". Purtroppo da 40anni in qua a proposito di movimenti e movimentismi, di spontaneo non c'è proprio niente e tutto viene regolarmente pilotato e telecomandato. Perciò è chiaro che cercano di razzolare adepti da qui al 30 ottobre. Che è quasi domani. Ciao

Sauro, mai una volta che mi dessi un po' di soddisfazione. Sgrunt! e io che credevo di aver fatto nero su bianco una gran scoperta. Sì, va bene la storia della CIA l'hanno sempre contata su, ma in quel pezzo linkato ci sono parecchi riscontri oggettivi.
Il problema è che li mettono in circolazione quando nessun media se ne interessa più, e ci troviamo dentro ad altri ingranaggi più complessi.
From Yalta to Malta? :-) Sarà la nuova sfida?
Metà a questi, metà a quelli e noi nel mezzo. A cazzeggiare su che cos'è la destra e che cos'è la sinistra.

Anonymous said...

Però cercare di far cadere un governo per via extraparlamentare, cioè in piazza (o in altro luogo innominabile) ma comunque non in Parlamento non è una bagatella da salotto: è un colpo di stato. Mi sembra che il PD stia puntando proprio a questo.
Che poi un colpo di stato possa avvenire come se nulla fosse avvalora solo le tesi di Sauro.
Se le capacità retoriche ed autocelebrative della sinistra sul 67+1 si tramutassero in moneta il deficit planetario in atto sarebbe ripianato all'istante...
Scarthorse
P.S. nel contesto dell'informazione nel nostro Paese le mitologiche "TV di Berlusconi" contano e pesano come il due di picche se raffrontato con tutto il resto. E in questi giorni lo si sta vedendo benissimo.

Anonymous said...

Tutte osservazioni lecite (e magari pure opportune), ma quel che vivo sulla mia pellaccia di insegnante resta un incombente tuffo nel disagio provocato dalle devastanti contrazioni d'organico che si porterà dietro il provvedimento Tremonti-Brunetta. Tremonti-Brunetta, bada bene, non Gelmini (Gelmini è solo un segnaposizione, come l'ochetta e il fiasco del Monopoli). E, guarda caso, non è per il ritiro del TB che i sindacati stanno facendo la loro "protesta" (virgolette d'obbligo), ma per rivendicare la possibilità di sedersi a quel tavolo che loro chiamano "delle trattative" ma che io, visto il contesto, preferisco definire "delle spartizioni di potere". Da quel tavolo, con o senza i sindacati concertanti, partirà il mio disagio e, magari, anche la mia disoccupazione. Permetti che ci si incazzi, per quanto compostamente e senza accodarsi al carro della protesta falsamente sindacale in corso.

Anonymous said...

Concordo in pieno. Ho sempre pensato che il nostro grande problema irrisolto sia il comunismo, con tutti gli annessi e connessi, sindacati, '68, etc...
Berlusconi, accennando all'uso delle forze dell'ordine per garantire l'accesso alle scuole a chi vuole studiare, ha detto una cosa giustissima. L'interruzione di pubblico servizio è reato, ma in Italia lo si dimentica sempre, perché innanzi tutto viene il diritto allo sciopero, all'occupazione, al corteo autorizzato o meno. E nessuno ha mai avuto il coraggio di risolvere questa contraddizione. Il che dimostra che siamo schiavi dell'ideologia sinistra che, dopo decenni di indottrinamento delle masse, è quasi impossibile da contrastare. Se penso che anche la Gelmini si è detta entusiasta di Obama, mi cascano le braccia ed anche altro.
Berlusconi ha ragione da vendere quando parla del pericolo comunista, di magistratura rossa, di scuola in mano ad ex sessantottini, di impossibilità di dialogare con questa opposizione e su tanti altri temi. Ha ragione, ma non si può dire, perché deve prevalere sempre e comunque la visione sinistra del mondo. Ottimo anche il post precedente. In quanto a "Tocquevip" non crucciarti: sono in pochi e devono aggregare centinaia di post, con tutte le conseguenze del caso.
Ma visto che loro non lo fanno, te lo dico io: sei bravissima. Coraggio :)
P.S.
Complimenti anche a Pseudosauro per le sue osservazioni sempre acute e condivisibili.
Buona giornata

Lo PseudoSauro said...

Hai ragione, potevo fare finta di non saperlo :-) Cosi' mi sapro' regolare per il futuro.

Come ho gia' scritto, non e' che CIA, KGB, etc. facessero il lavoro a cui erano deputati, il fatto strano. E' che questo venisse presentato come lotta tra bene e male. E questa era una peculiarita' comune a entrambi i sistemi ideologici di riferimento. Che poi anche noi ci credessimo e' del tutto normale, considerata l'influenza di un'informazione pervasiva e pilotata. Del resto, lo stesso avveniva Oltrecortina. Erano sistemi che trovavano la propria forza nella contrapposizione; ora che uno dei due e' scomparso, e' tutto molto piu' chiaro. Come gia' scrisse Orwell. Stante Yalta, anche i "comunisti" lavoravano per la stessa parte: anche se non se ne rendevano conto. Ne erano ben consci, invece, i vecchi partigiani, che mantennero sempre rapporti cordiali con l'unico alleato che conobbero, in nome dell'Antifascismo.

Ovviamente una "destra" appena normale in Europa, brillava (e brilla ancora) per la sua assenza. Tutto era (ed e') "sinistra": anche i due attuali poli di riferimento sono composti dalle stesse persone di prima, con l'eccezione della Lega, che pure "di destra" non e'. Basta vedere come il MSI e' stato pilotato su lidi opposti, e come i suoi elettori lo ritengano quasi un fatto normale. Se il "progresso" e' entrato fino nella Chiesa di Pietro... che vuoi che sia se anche i fascisti diventano "moderati"?

Questo modo manicheo di dividere il mondo in "buoni e cattivi", non funziona piu', se manca il riferimento negativo, e questo deve essere fisicamente collocato e facilmente identificabile, come lo era il "Nemico Pubblico" che stava di la dal confine. Questo e' l'inconveniente che si corre abolendo le frontiere :-) Eppure, "destra" e "sinistra" se la prendono ancora entrambi con i "nazifascisti" anche se questi sono tutti morti. Evidentemente e' solo questo il vero nemico da temere e, non ci si illuda: il comunismo non diverra' mai un "male assoluto". Era, ed e' ancora funzionale all'Antifascismo.

Anonymous said...

Ciao Nessie! :-)
Vorrei fare un appunto citando una frase dal tuo articolo: -Ma poi questi paesi hanno voltato pagina. -
Sulla Francia posso dirti proprio NO! La Francia non ha affatto voltato pagina ed' e' ancora profondamente comunista. Quasi il 100% dei professori nelle scuole pubbliche sono apertamente simpatizzanti comunisti ed appartengono ad associazioni scolastiche di sinistra.
Vivendo qui mi sono resa conto che questo paese e' sclerotizzato nel 68'!
Parlando d'altro, ti racconto un singolare aneddoto. Nel 1989 vivevamo ancora negli USA. Quando annunciarono la caduta del muro di Berlino, mi rivolsi con sgomento a mio marito e gli dissi: "Oh, no! Il Comunismo ha vinto! Non hanno piu' bisogno di frontiere! Ha adottato il nome con Globalismo, ma la verita' e' che hanno avverato il loro sogno dell'Internazionale!"
Lui mi guardo' sconcertato.
Oggi mi dice che avevo ragione!
Mi chiedo, riusciremo durante la nostra esistenza a vedere il totale annientamento di questa diabolica e distruttiva ideologia?

Nessie said...

Scart, chi organizza questa protesta cerca ovviamente l'effetto-marea montante di tipo mediatico. 1) Manifestazione veltroniana del Pd a Roma 2)manifestazioni collaterali degli atenei e anche dei licei: tutti opportunamente soffiati 3) climax crescente per il 30 ottobre con media strombazzanti. Tutto come da copione.

Aldo, incazzati pure, visto che incazzarsi è lecito, ma non si è ancora ben capito a quale ordine e grado di insegnamento appartieni: se della scuola primaria, secondaria, superiore o universitaria.
Non mi pare che il decreto Gelmini riguardi tutte le scuole d'ogni ordine e grado. Secodariamente mi piacerebbe che ci fossero "legittime" proteste per lo scandalo dei concorsi truccati nelle univeristà e dei "baroni rossi" come quelli che ho citato. Ma figuriamoci! La studentaglia ha invece deciso di fare alleanza con costoro con le "lezioni all'aperto in piazza".
Inoltre è una vita che sulla scuola si protesta e a quanto pare non vanno bene nemmeno i loro sinistri (Berlinguer, De Mauro ottimo linguista, e Fioroni docent).
Inoltre quando col governo precedente l'allora ministro della Ricerca universitaria Fabio Mussi tagliò ben 87.000 euro, non ci fu nessun "sessantotto". Qualcuno mi spieghi PERCHE'. Leggi qui per saperne di più: http://orpheus.ilcannocchiale.it/comments/2068335

Come vedi resto saldamente al topic senza svolazzi. Poi questo vedere la Gelmini (che tra l'altro con quell'aria da Mary Poppins mi sta pure simpatica) come la causa principale del tracollo dell'intera galassia scuola che è sfasciata da almeno 40 anni (l'età del '68) non è affattto onesto. Lasciamolo dire.

Nessie said...

Giano, guarda bene queste foto, cliccale a una a una. E vedrai che la dicono lunga sulla protervia di chi sappiamo.
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/10_Ottobre/21/stati_generali_universita_statale_migliaia_presenti.shtml

Una volta tanto, la polizia ha avuto ragione di chi vuole tenere in ostaggio la popolazione. Io il treno delle ferrovie Nord a Cadorna lo prendo abbastanza di frequente, e ci vedo sempre sopra dei poveracci che si alzano al mattino alle 6 per andare a MIlano al lavoro. E il cui semplice sogno è tornarsene in santa pace a casa dopo le 18, 30.
Per questo dico che a mio avviso Berlusconi avrebbe dovuto inviare un po' di questi solerti poliziotti anche in "edifici pubblici" come gli Atenei. Ma senza dirlo. Farlo e basta. Perfino Cossiga gli dà i consigli nel merito :-).

OT: Non ti preoccupare, figurati se per TocqueVip me la piglio. Il problema è una certa linea redazionale emergente e anche un'evidente autoreferenzialità degli aggregatori stessi, che per sé si autopubblicano tre o quattro post al giorno.
Ma è una vecchia polemica che altri bloggers hanno già fatto e non voglio tornarci sopra.

Nessie said...

Sauro ma no, se certe notizie le sai già è inutile che tu faccia finta di fare l'indiano augh augh :-).

Su tutto quanto hai scritto sono perfettamente persuasa da tempo che i "mali assoluti" non potranno mai essere due. Per la semplice ragione che se fossero due, ci sarebbe già una sorta di relativismo numerico. Il Male dunque non può che essere uno e uno soltanto.
Vergognoso comunque il boicottaggio universitario alla Sapienza sulle Foibe.
Leggi qui: http://orpheus.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2071834

I gendarmi della memoria, come vedi, non sono solo all'ANPI.

Nessie said...

Ciao Vanda, ti avevo scritto in pvt. Hai poi ricevuto?
Quando ho scritto che altri paesi hanno voltato pagina volevo in particolare riferirmi alla "scioperomania" scolastica che da noi è sempre in auge in tutte e 3 le stagioni (con la sola eccezione dell'estate, dove c'è il Fuggi-fuggi per il paese dei Balocchi). Un vero e proprio stillicidio! Per il resto ti do ragione: quando sento intellettuali francesi e docenti universitari è sempre quel modello lì di malmostoso de sinistra con la puzza sotto il naso, che viene fuori. Ne fece esperienza diretta anche Vittorio Sgarbi alla mostra del Libro, quando gli fu impedito di parlare.

Sull'esportazione del sovietismo dopo il Muro, lì il discorso è un po' più complesso. Il globalismo ha due facce: una liberista o liberomercatista, l'altra per DNA e indole, nonché dottrina, socialista. Aggiungiamoci anche cristiana, in riferimento al Vaticano. Ma per il momento quest'ultimo lo metto tra parentesi.
Crollando il Muro (su cui ci sarebbe da versare fiumi di inchiostro, sul fatto che in realtà il sistema sovietico è imploso dall'interno), è normale che oggi gli ex comunisti de noantri, si sentano parte integrante del grande e unico pianeta commerciale e mercantile(WTO, NWO). Da qui le dichiarazioni quasi quotidiane del presidente Napolitano sul nuovo ordine mondiale. Per ora mi fermo qui.

Anonymous said...

Qualcuno dice che gli studenti anti Gelmini vogliono ripetere il '68. Vedremo quel che succederà. Però sono obbligato a citare Marx quando dice che gli avvenimenti politico-sociali si presentano la prima volta come drammi e si ripetono poi come farse.
Che siamo davvero alla farsa con questi studenti ignorantelli che vanno sbraitando di qua e di là?
Posso sbagliare, ma credo che tanti, in Italia, abbiano mangiato la foglia riguardo agli spontanei cortei democratici di ragazzini che gridano e non sanno quello che vogliono (a parte scansare le lezioni autentiche).
Xavier

Nessie said...

No, non sbagli Xavier, la maggioranza dei bravi italiani che vivono la loro vita non ne può più di queste ripetitive "rivoluzioni permanenti". Bella la citazione di Marx: ma chissà se costoro la conoscono.
Di là nel Giardino delle Esperidi ho cassato il commento del solito sinistroll perdigiorno e insultatore offensivo.
A proposito, mi corre l'obbligo d' informare i miei frequentatori che sul mio posting "Se uccidere Brunetta non è reato", http://sauraplesio.blogspot.com/2008/10/se-uccidere-brunetta-non-reato.html

è comparso un commento minaccioso (da me cassato) in stile BR dove conclude dicendo: "Ma verrà il tempo che il conto verrà saldato una volta per tutte".
Questo è il "rosso relativo". Tutti gli altri invece sono "il male assoluto".

Anonymous said...

Gasp, mi minacciano la Nessie!

Ieri sera 28.10 ero in auto dietro ad un tram, direzione Milano centro. Ad un certo punto vedo scendere tutti i passeggeri, sotto la pioggia: "causa manifestazione studentesca in centro", il tram non puo' proseguire ne' arrivare al capolinea, giu' tutti, andate a piedi, la prima fermata di metro' e' a circa 1 km.
Due li abbiamo caricati noi per portarli in la', erano pendolari con un treno da prendere (pardon,da perdere). E cos'hanno detto,cosa non e' uscito dalle loro bocche in merito alla democrazia che permette a questi stronzetti di rovinare la vita altrui, non lo posso ripetere. Ma "la gente" ne ha davvero piene le palle.

Stella

Angelo D'Amore said...

VELTRONI LEADER DI UN POPOLO NON COESO

Ne parlo nel mio blog, vieni a trovarmi.
Saluti,
Angelo D'Amore

nonsolonapoli

Nessie said...

Okay Angelo, visiterò quel blog.

Stella, hai reso perfettamente l'idea del consueto quadretto metropolitano. Per colpa dei soliti "pochi" (un tempo si diceva pochi ma buoni, ma non in questo caso), i molti fanno una vitaccia peregrina. E pellegrina.

Nessie said...

Ah, dimenticavo Stella: a Padova alcuni maestri hanno contestato la festa del 4 novembre perché potrebbe "umiliare le minoranze" che non si identificano nella nostra bandiera tricolore e nella nostra storia (sic!). Leggere qui:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=301923

Mi piacerebbe vedere studenti e "corpo insegnanti", manifestare riprovazione contro questi poveri mentecatti. Ma mi sa che dovrò aspettare qualche lustro.

Lo PseudoSauro said...

Quello che scrive Vanda e' lo stesso che ho sentito anch'io quando e' caduto il Muro. Lo disse una persona autorevole, per cui non riuscii a riderle in faccia.
In effetti, la costruzione della "casa comune europea" sembra presentare tutte le caratteristiche di un Soviet aggiornato ai tempi moderni. Cosa che negli USA non sembra disturbare molte coscienze, per usare un eufemismo. Quello che e' sicuro e' che la Russia di oggi non e' minimamente sospettabile di essere il motore di quest'aborto di leviatano, pertanto, non rimangono molte altre possibilita' di scelta. Si dice che l'ultimo lo si riconosce sempre dal cerino che ha in mano. :-)

P.S.
Non ti preoccupare troppo per le minacce, ma segnala il fatto alle FdO, come si fa in ogni nazione civile. E se civili non fossimo piu', allora ci regoleremo di conseguenza. Credo che a questi frustrati la parvenza di democrazia attuale, faccia molto comodo. Temo che l'alternativa finirebbe per non piacere loro un granche'. :-)

Tommaso Pellegrino said...

Pensa, Nessie, (ciao, inanzitutto) che Gianni Vattimo, a Torino, ha detto addirittura che il '68 sarebbe dovuto durare per sempre! Altrochè dimostrare tutti i 40 anni.
Colgo anche l'occasione per invitarti a fare un salto sul mio blog www.tommasopellegrino.blogspot.com, dove, se ti interessa, troverai qualche considerazione sulle attuali polemiche sul 4 novembre!
Ti aspetto!
Tommaso Pellegrino-Torino

Angelo D'Amore said...

grazie del commento, ti verro' spesso a trovare.
Saluti,
Angelo D'amore

arbustum.it - l'altro volto di gomorra

Nessie said...

Va bene Sauro, allora dal cerino tenuto in mano capiremo. Speriamo di non essere gli ultimi, perché i primi, di solito, non sono mai onesti.
Eccome se ci vado a portare il commento. La povera Mary ne riceve quasi ogni giorno. Ora trascrivo per conoscenza:

"Leggendo i vostri commenti non c'è da stupirsi che l'Italia vada a scatafascio.
Sembra che la stupidità sia soltanto raggiunta dall'ignoranza...
Ma verrà il tempo in cui il conto verrà saldato, una volta per tutte! "

E ancora:
" Il fatto stesso che prima di poter postare un commento si debba essere sottoposti al "giudizio" del proprietario del blog la dice lunga sull'idea di democrazia che avete voi poveri miserabili.
Come il vostro Leader Psiconano non accettate alcuna critica, non è nel vostro DNA.
Elementi del genere non dovrebbero avere la possibilità di esistere in natura, nella società avete la stessa utilità delle zecche dei suini...".

E' uno che ce l'ha col povero Brunetta, il quale viaggia da circa un decennio con la scorta.
Mi rifiuto di vivere in un paese dove dei leaders politici liberamente eletti, vengono minacciati di morte.
Ma che vuoi mai, questo è "il rosso relativo" (che non è la canzone di Tiziano Ferro) .

Nessie said...

Ovvio Tommaso, Vattimo ha 72 anni e ognuno ha i GEROVITAL e i Viagra che si merita. Ciao poi passo :-)
Ciao Angelo.

Anonymous said...

ciao Nessie, premesso che sto' 68 mi ha proprio rotto, secondo me, gli studenti che manifestano in questi giorni, non sono nemmeno le pallide ombre di quelli di allora.
Questi, sono ridicoli, primo perchè si stanno dando tanto da fare per un decreto che interessa la scuola elementare.
Secondo perchè é veramente sbalorditivo che combattano una "guerra" per favorire i baroni universitari ( i tagli della legge 133).
Che tutta questa sceneggiata abbia unicamente una valenza politica direi che é lapalissiano.
Alla sinistra non va giù il rospone della lunga luna di miele, fra il governo e gli italiani e quindi le provano tutte per intaccarla.
Da Camelot ho letto che Ricolfi ha scritto: "La maggior parte degli insegnanti e dei genitori che oggi manifestano contro i tagli di Tremonti e della Gelmini sono di sinistra”...“Ma dov’erano quando le riforme degli anni ‘90 demolivano definitivamente la scuola e l’università, e così preparavano un futuro di incertezze e di frustrazioni ai nostri figli?”.
Già dov'erano?
Tranquilli e in silenzio, ad applaudire i governi di sinistra...
Insomma niente di nuovo sotto il sole, abbiamo già visto con il precedente Governo Berlusconi, tutto quello che c'era da vedere.
L'unica cosa che sa fare la sinistra italiana é riempire le piazze, per nascondere il vuoto programmatico e ideologico che l'affligge.
Non sono più comunisti, ma sono ben lungi dall'essere veramente una sinistra di stampo europeo.
Ciao Mary

Nessie said...

Guarda Mary, di che cosa sia il vero '68, o quello "tarocco" francamente me ne infischio da tanto ne ho la nausea.
Andavo all'Università io e non si riusciva a studiare a causa delle Okkupazioni. Ci è andato mio figlio, idem; e per i figli più piccoli dei miei amici, succede la stessa cosa. Dunque del certificato di "autenticità" sessantottaro me ne strafrego.
Il problema è che loro si permettono ogni sopruso; poi però quando c'è chi reagisce vengono anche a fare le vittime del Chiagni e Fotti.
Come hai potuto sentire anche su Veltronzo che vuole che il Governo "riferisca in parlamento". E perchè cosa? Mica il diritto alla spranga è una loro esclusiva. Leggi qui in questo copiaincolla dal Corriere:

"PD: IL GOVERNO RIFERISCA - Vincenzo Vita, senatore del Pd e vicepresidente della commissione Istruzione, ha chiesto al governo di riferire in Aula sugli scontri a Roma: «Dopo una vivace e determinata protesta degli studenti sotto il Senato si è assistito a una provocazione vera e propria del cosiddetto Blocco Studentesco. La polizia è intervenuta su espressa richiesta degli studenti che volevano proseguire pacificamente la loro manifestazione». D'accordo il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che ritene corretto sollecitare «un'informativa del governo prima di abbandonarci a interpretazioni soggettive che sono molto opinabili». Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani denuncia la «sostanziale indifferenza delle forze di polizia, fin quando lo scontro non è diventato tra fascisti e centri sociali». «Il livello dello scontro sta diventando molto pesante - ha aggiunto -. Non dobbiamo rispondere alle provocazioni».

Beh, bel coglione Gasparri! Bisogna che il governo risponda di che cosa? Mica è responsabile di tutte le anime che si agitano in questo momento?! E mica viene a chiedere al PD di fare altrettanto, quando i sinistri sbarrellano ! Ciao, ne sentiremo ancora delle belle...

Nessie said...

Ecco tutto il link dell'articolo di cui ho copiaincollato il pezzetto: http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_29/scuola_decreto_gelmini_studenti_protesta_polizia_563a1184-a5a5-11dd-8fd0-00144f02aabc.shtml

Anonymous said...

Ecco l'inoppugnabile filmato, nonostante le bugie e le ambiguità dei media. Come al solito la provocazione è partita dalla feccia dei Centri sociali che hanno iniziato a lanciare oggetti contundenti sui ragazzi di destra del Blocco unoiversitario:
http://cdlstabia.blogspot.com/2008/10/aggressione-ai-ragazzi-del-blocco.html
Francesca

Lo PseudoSauro said...

La cosa e' un po' piu' complicata... gli studenti "di destra", del "Blocco Sociale", sono contrari alla riforma tanto quanto quelli di "sinistra", di tutte le altre sigle conosciute e sconosciute. Siccome tra antagonisti "di destra" e "di sinistra" si stava creando un feeling trasversale, allora i centri sociali, e i sedicenti "studenti antifascisti", sono intervenuti per evitare la contaminazione con gli impuri fascisti.

Non e' solo il '68 che non passa mai: e' il 48. Io credo proprio che se non si risolve il problema del '48, di '68 se ne vedranno ancora.

Visto che Berlusconi e' amico di Bush, che glielo chieda in ginocchio di lasciarlo governare. Lo so che non dipende tutto da lui, ma almeno la meta' sicuramente si'.

E finiamola con "la sinistra" intesa come una potente internazionale autonoma. La sinistra senza gli USA non conterebbe una fava. Se lo mettano in testa i nostri ritardatari, che i partigiani del GAP ricevevano le armi da Washington, non da Mosca. E questi qui continuano allo stesso modo da oltre 60 anni: abbaiano, ma poi obbediscono.

Nessie said...

Grazie Francesca, ho appena finito di guardare il filmatino. La dinamica è chiara e il lancio di oggetti contundenti è venuto dalla teppaglia dei centri sociali. Poi ho visto pure un 50 enne Kontesta-matusa che sobillava. Se è uno studente quello lì, mia nonna è una legionaria. E a proposito di kontestatusa, immancabile il Premio "truffa" Nobel Dario Fo, alla Statale a fare il bagno di Gerovital giovanile.

Sauro, stavo giusto documentandomi la riguardo quando si è incrociato il tuo post, ma già ero sulla buona strada in fatto di essermi fabbricata un'opinione. Lì per lì pensavo che ci volessi risospingere ancora più alle calende greche: e cioè al 1848 :-). POi ho visto che parli del 1948.
Quanto a Bush ormai è un Dead Man Walking in quanto a potere politico e il 4 novembre si cambia (si fa per dire!).
Temo che anche le raccomandazioni d'Oltreatlantico non riescano a sedare un granché.

Anonymous said...

Cara Nessie,
il tuo ultimo Post sul '68 càpita a proposito...E' di questi giorni la mia polemica feroce contro i residuati bellici del '68 che come fantasmi si aggirano per le scuole superiori del regno, per spaventare gli adulti (che pensavamo di essercene sbarazzati per sempre) e indottrinare i più deboli e i più impressionabili.
In queste giornate convulse, di lotta e opposizione durissime contro la Gelmini, che presto ad opera delle sinistra sarà ricordata come la novella Giovanna d'Arco(re) della Scuola Italiana, sono scesi in campo, usciti dai sarcofaghi dove si erano rinserrati,i sinistresi di antica memoria:li ho sentiti con le mie orecchie allibite(per quanto possano allibire le orecchie...)cianciare di diritti di diritti e ancora di diritti!Mai una parola sui DOVERI!!!Peccato che i soggetti in questione-osservati da me per decenni- forniscano un infimo esempio di professionalità, sprovvisti come sono del minimo senso di responsabilità e incapaci di rispettare le elementari regole della professione(I ritardi sono tutti per loro, e così i "ponti" le assenze copiose e ingiustificate...e poi pretendono lo stipendio "europeo" a fronte di un servizio da scuola di un paese in "via di sviluppo" con problemi di guerra civile e/o sterminio etnico di parte dei suoi abitanti,voluto dai gruppi al potere).Tu giustamente parli delle università rosso-vino, e della conseguente ubriacatura ideologica che si protrae da decenni.Beh ti assicuro che nelle scuole superiori, sia pure a livello di vino "Tavernello", i pazzi ebbri di ideologia stantìa e anacronistica circolano ancora eccome!Mi auguro che la gente si svegli davvero e li mandi a quel paese come già è successo nelle passate elezioni, che videro fra i trombati i vari Pecoraro Scanio Bertinotti etc etc.Una buona serata da Occidentale

Nessie said...

Grazie Occidentale, mi aspettavo la tua testimonianza dall'"interno del Pianeta-scuola" che cade giusto a proposito come il cacio sui maccheroni. Spero che non ti lascerai affabulare dalla scioperomania. Perché questi "terroristi psichici" riescono a intimidire e a spaventare con le loro libidini scioperaiuole anche chi non vuole farlo. L'accusa di krumiro è sempre dietro l'angolo. Quando non ci sono spintoni e legnate. Ciao!

Angelo D'Amore said...

la reivocazione del 68' e' una proposizione storica al quanto forzata.
oggi viviami un momento in cui tutti i simboli sociali sono degradati.
non c'e' niente da rivoluzionare.
i partiti, la politica nel suo insieme, il sindacat, l'informazione, sono talmente appiattiti che hanno annullato completamente la dialettica sociale.
un tempo si scendeva in piazza in proposizione critica ed antagonista. oggi si occupano spazi in modo autocelebrativo, giusto per contarsi, per illudersi di esistere ancora.
per molti il capitalismo e' morto e con esso il modello liberista.
altri cercano la via per un nuovo modo di infondere un diverso socialismo.
di sicuro ad essere morto e' il comunismo.
anche i cinesi lo hanno capito.
solo bertinotti crede ancora nella rivoluzione.
saluti,
angelo

Nessie said...

Angelo mi è comparso due volte il medesimo commento. Perciò ne ho tenuto solo uno. Sono in parte d'accordo. Ma la democrazia non riesce a sedare i fanatismi all'interno del tessuto sociale che ci sono ancora tutti, a quanto pare. E non riesce a farlo nemmeno in America. Con tutta l'antipatia che provo per il personaggio Sarah Palin, considero un gesto di fanatismo antibianco aver preso un manichino con la sua faccia e sagoma e averla impiccata. L'avessero fatto su Obama, avrebbero immediatamente parlato di razzismo, e magari anche arrestato l'artefice.
Un'unica cosa sulla Cina. Se si decomunistizzano anche loro, stiamo freschi, perché verrebbero tutti qua. Già ne abbiamo troppi.

Josh said...

Mai come questa noiosissima settimana si può dire, come sostieni, che "gli unici a non voltare mai pagina dal '68 siamo noi", Nessie.
Che clima pazzesco, discorsi sconclusionati, subbugli, in una città come la mia che sai bene come è messa male già in giornate normalissime.
L'apparato pc-pds-ds-asinello-unione-pd forgia le menti, svia giovani e anziani con questa ossessione martellante della rivoluzione continua, in maniera che non se ne può più.
Si arriva al punto che basta protestare, fare casino, 'opporsi', non si sa nemmeno bene a che cosa. Dev'essere la "cultura-contro", una sorta di anti-mistica dell' "essere-contro": ecco perchè genera solo mondi alla rovescia. Scusa lo sfogo ma sono nauseato. Spero che si volti pagina ben presto, e con mosse decise.

ah, p.s.: letto di Marcuse. Che roba. E Quanti interventi!
Ho trovato interessante come sempre il Sauro e Vanda, e sottoscrivo anche Giano a cui sono cadute braccia e altro alla notizia che la Gelmini prova entusiasmo per Obama. Cosa non bisogna fare in ossequio alla 'democrazia' e alla visione del mondo 'sinistrata', pena l'ostracismo.
Vattimo l'ho sentito anche io augurarsi un 68 eterno.
...L'ideologia sinistrata dei radical-chic con la puzza sotto il naso è propria solo di non riconciliati con se stessi e con la verità.
A Bologna girava anche Beppe Grillo oggi, figurarsi, tutti gli arruffapopolo uniti alla 'revolucion'.

Nessie said...

L'argomento ha talmente strarotto tutti quanti che sentiamo l'obbligo di mandarlo moralmente in ROTTAMAZIONE, caro Josh. E se non qui, dove?

Quando vedo e sento in tv dei giovani studenti che parlano ancora a distanza di quasi mezzo secolo, con un linguaggio da lobotomizzati come
"portare avanti un certo tipo discorso" (quale di grazia?);
di "un certo tipo di scuola" fatta di "momenti di aggregazione e di autocoscienza" "nella misura in cui" "l'utenza non trova riscontri oggettivi", ebbene le orecchie cominciano a farmi male fino a scoppiarmi. E ancor più quando a far loro eco sono gli insegnanti che dovrebbero poter impiegare un lessico un po' meno da quadrumani. Invece, lì tutti a fare gara a chi è più "coatto".
Non ti invidio lì a Bologna nemmeno se ti vedessi ricoperto di banconote. Chissà che sit in in Piazza del Nettuno e in pIazza Maggiore con i grulli-grilli!

Anonymous said...

per dettagli

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/bologna/2008/10/30/129289-scontri_polizia_manifestanti.shtml

Anonymous said...

Nessie, dalla tua risposta ho l'impressione di non essermi spiegato bene. Pazienza, tanto le mie parole (spese qui o altrove) contano come il due di picche a briscola.

Per soddisfare la legittima curiosità che hai espresso, ti dirò che lavoro nella scuola secondaria di primo grado (ex-media). Ti garantisco che gli effetti del Tremonti-Brunetta si faranno sentire pesantemente anche in quell'ordine di scuola. Ti saprò dare maggiori dettagli (che confermeranno invariabilmente le mie fosche previsioni) verso il mese di maggio, quando verranno comunicati gli organici per l'a.s. 2009/10. Se non i "tagli" non provocheranno contrazioni (riduzioni di personale) nella scuola ove lavoro, mi "mangerò il cappello".

Nessie said...

Joash, ho letto il Carlino. E il mio fegato tracima :-)

Aldo, leggi qui questo compendio sugli effetti della Riforma:

http://www.tocque-ville.it/LinkEsterno.asp?id=275579

Magari non ti succede niente a te delle Medie o secondarie che dir si voglia. Tanto questo è il Paese del "qui lo dico e qui lo nego".

Anonymous said...

Nessie, non ho bisogno di leggere sunti e interpretazioni: ho letto il testo di legge (indigeribile tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello sostanziale). Il comma relativo alla revisione del rapporto alunni/insegnanti e del relativo incremento del numero minimo di alunni per classe è fin troppo diretto: riduzione di organico per tutti. Con la mia materia di insegnamento e la mia situazione specifica sono CERTO che nell'immediato (2009/10) mi ritroverò in una situazione lavorativa poco invidiabile, mentre temo/sospetto che in un prossimo futuro potrei addirittura trovarmi in cassa integrazione o in mobilità (tale timore non è ancora fondato su indicazioni legislative esplicite, ma i miei "sensi di ragno" mi provocano un forte pizzicore - e spesso, come hai già potuto verificare, ci azzeccano).

Nessie said...

"Sensi di ragno" :-)? non è che sovrastimi un po' troppo i tuoi poteri "occulti"?

Josh said...

Cioè, i sensi dell'Uomo Ragno? :))
Spider Man? Speriamo comunque che Batman ci conservi un posto a Gotham City.

Anonymous said...

Nessie, Josh, era una battutaccia di infimo livello, per fare un po' il simpaticone nonostante questi momenti drammatici! :)

Angelo D'Amore said...

non parlate di 68.
allora c'era un risveglio culturale,oggi solo decadenza. ne parlo nel mio blog.
vienia trovarmi.