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23 October 2008

I Want You (She's so heavy)

Questo post è il sequel di quest'altro dal titolo America primo amore, tre anni dopo: nel primo c'era un grande entusiasmo verso il Mondo Nuovo. Nel secondo, un senso di amarezza e di delusione. Come vedo la crisi finaziaria che ha investito tutto il globo e di cui nessuno è in grado di dirci quando ne saremo fuori? Innanzitutto con una responsabilità precisa da parte di quella Right Nation che ha creduto di distribuire per l'universo la cornucopia dell'abbondanza, ma che ora ha creato un tossico e letale effetto di contagio. E se dopo l'11 settembre 2001 "eravamo tutti americani", adesso sappiamo che per metterci in salvo dobbiamo cercare i rimedi, ciascuno nei nostri patri nidi (oltre che lidi). Sì, va bene la nuova Bretton Woods di cui parla Tremonti per riscrivere le nuove regole del commercio. Ma anche lui non lo dice chiaro e tondo ma lo fa capire: la pezza a una crisi globale possiamo e dobbiamo sì, cercare di metterla globalmente riscrivendo le regole. Ma fino a un certo punto. Poi ciascuno dovrà pur trovare i propri patriottici rifugi, se vuole sopravvivere alla catastrofe. Perché non è vero che l'universo è un tutt'uno inscindibile come vogliono farci credere. E perché tutte le grandi Utopie come questa, prima o poi finiscono nello sfacelo. Ma quanto durerà questa crisi? Gli economisti tacciono e il governatore di Bankitalia Draghi elude. Interrogato in proposito, tira dritto e risponde alla stampa che non ha la bolla di cristallo. In compenso la bolla speculativa quella sì, ce l'hanno rifilata. E Draghi che quelli della Goldman Sachs (da cui è uscito il Segretario al Tesoro Henry Paulson) li conosce bene essendone stato, a sua volta, amministratore delegato, non sa dirci proprio nulla nel merito?
Ascoltate cosa ne dice la brava Milena Gabanelli qui a Report di questo giochetto di scatole cinesi, intricato quanto truffaldino del bolla su bolla. Sfilano i nomi di Lehman & Brothers, Fannie Mae e Freddie Mac, le assicurazioni Aig, Alan Greenspan (che ha sempre fatto mutui a tasso fisso per sé, pur predicando il variabile per gli altri). Morgan Stanley, Merril e Bear Sterns sono state assorbite da banche commerciali dopo essere state banche d'affari. Poi ci sono altre 120 banche sotto osservazione, perché a rischio bancarotta, e sembra che il peggio dovrà ancora venire. Parla anche dei titoli-spazzatura, la Gabanelli : i cosiddetti derivati, finiti perfino in alcune amministrazioni comunali italiane, evidentemente, troppo fiduciose sulla finanza creativa. E sui titoli "tossici" lo fa con un efficace fumetto, dal titolo I predatori del mutuo perduto.

Frattanto a Bush è presa la riunionemania: bisogna riunire il G7, poi il G8, ora addirittura il G20: siamo tutti nella stessa barca. Ah sì? E chi ha spinto fino al tracollo l'economia globalista e globalizzata basata sul debito e sulla "finanza creativa"? Tutti sapevano, ma tacevano. E perché manager, finanzieri e banchieri di tutti i nomi delle imprese fallite finora fatti, non sono già in manette come dovrebbero essere? Ecco che allora anche in Usa si tenta di andare a ritroso: colpa di Clinton, colpa di Reagan e della Reaganomics, è la fine dello yuppismo (young urban professional ), dei suoi cantori come i romanzieri Jay McInerney e Brett Easton Ellis. Del narcisismo del denaro che serve a fare altro denaro come il perverso personaggio interpretato da Mickey Rourke in Nove settimane e mezzo di Adrian Lyne.

Beh, mi sono rotta: ne ho già sentite troppe! Pure sulla blogosfera ora sono diventati tutti economisti: prima lib-lib, poi lib-lab, neolib, neolab, ora keynesiani. A giro dialettico compiuto, risaranno socialisti. Eppoi cos'altro? Intanto war must gon on come il famoso show: in Afghanistan hanno cambiato le regole di ingaggio per i nostri soldati (i caveat), mettendoli in prima fila; ma poi Frattini dice che coi Talebani si dovrà pure trattare. Ma come?! Quando lo diceva solo l'anno scorso Fassino del PD gli davamo tutti del matto da legare: roba da mettergli lo scolapasta in testa. Se è per questo davamo dei suonati anche a chi parlava di interventi dello stato nelle banche e nell'economia. Ma il Leviatano atlantico ci impone un "contrordine alleati!" che sembra quasi la versione imperial-liberista del comunistissimo "contrordine compagni".

Intanto a Lampedusa gli sbarchi si intensificano. Ma i nostri sono altrove a combattere cosa? Il terrorismo internazionale, of course. Qui in Italia si fa solo beneficenza. E quelli che sbarcano qua sono tutta "brava gente"? Eppure vengono dalla Somalia, dove ci sono le corti islamiche, dalla Nigeria (un rogue state pieno di mafia e terrorismo) , dal Sudan (altro stato canaglia) . Inoltre in Italia abbiamo quasi più moschee che alla Mecca e alla Medina, tutte in odore di fondamentalismo e di predicazione d'odio. E allora? perché gli Alleati non ci aiutano hic et nunc? Abbiamo molte basi militari americane disseminate per tutta Italia (vedi mappa), perché non vengono usate alcune portaerei come deterrenza, qui e ora? Cosa aspettiamo? Che avvenga un altro 11 marzo madrileno o un 7 luglio londinese?



Non si può, prima c'è l'Afghanistan, l'Iraq e domani cos'altro sarà? un'altra guerra per rimettere in circolo l'economia? Ma se lo zio Sam ci ripete:

I want you, I want you so bad come nella canzone che dobbiamo fare? Guardatelo un po' in faccia il Grande Vecchio oggi: come si fa a trasferire our hearts and our minds su di lui?



Beh, Uncle Sam, Dio te l'ha data la tua Statua della Libertà. Ebbene, ora vai e trascinatela in spalla. Lo ha fatto il Signore con la croce, lo puoi fare anche tu con la tua lady Liberty. A ciascuno il suo Gòlgota. Per me, She's so heavy. Mi basta e mi avanza lo stellone della mia Repubblica - pesante anche quello.



PS: il povero Alexis de Tocqueville si rivolterà nella tomba nel constatare questo sconsolante panorama...."democratico" & "liberale".
Update: ToccheVip aveva in HP agli Esteri un post di un'importanza cruciale per le sorti del mondo: gli abiti di Sarah Palin e il guardaroba di Obama. Della serie, c'è una crisi nera e non so che abito mettermi.

54 comments:

Massimo said...

Alle sette del mattino il mondo è ancora in ordine ... :-)
E alle sette del mattino non ho voglia di approfondire (magari, eccezionalmente, mi permetterò un secondo intervento sperando di non essere noioso).
Al momento dico: se la crisi finanziaria rispolvererà il nazionalismo, evviva la crisi.
Purtroppo temo non sarà così e che si arriverà ad una massificazione di stampo socialista, come già l'europa, che è la autentica unione sociaista sovietica, indica.
Ancora peggio se negli Stati Uniti si suicideranno passando dallo zio Sam allo zio Tom ... :-D

Nessie said...

SOS: qualcuno è in grado di dirmi cosa è accaduto alla piattaforma di blogger che non apre più la pagina dei commenti interni come prima? Non mi piace questo spazio sottostante, preferivo i commenti all'interno-pagina. :-( Sgrunt!

Caro Massimo, temo che anche il cpaitalismo dell'economia globalista crei effettacci simili al socialismo. Per cominciare, in nome del cosiddetto "mercato" non siamo nemmeno più padroni di metterci in casa nostra (intesa come Patria) chi vogliamo e quanti ne vogliamo. Grazie per la levataccia.

Anonymous said...

Nessie, sei sicura che dopo questo post non verrai segnalata a qualche comitato per le attività antiamericane con a capo qualche nuovo Joseph Mc Carthy?
Mi piaceva di più il modulo-commenti di prima. Ciao
Luca

Nessie said...

Probabile Luca, ma io non sono una persona che dice facilmente "obbedisco" sulle assurdità che non capisco. E qui ho fatto un elenco di assurdità incomprensibili. Solo i pecoroni si adattano facilmente al "contrordine alleati!", versione liberista del "contrordine compagni". Poi come tutti i grandi amori (e l'America lo è stato fino a ieri) è normale avere dei ri-sentimenti.

Ecco ora il modulo commenti si è ripristinato. Grazie a Mark's blog, che mi ha dato le dritte giuste :-). Ho chiesto un po' in giro per il soccorso alpino, ma se aspettavo la galassia dei sauri, stavo fresca. Anzi, congelata. :-)

Lo PseudoSauro said...

segue

Livorno: Base navale USA.
La Spezia: Centro antisommergibili di Saclant.
San Bartolomeo (SP): Centro ricerche per la guerra guerra sottomarina.
Camp Darby (tra Livorno e Pisa): 8° Gruppo di supporto USA e Base dell’US Army per l’appoggio alle Forze statunitensi al Sud del Po, nel Mediterraneo e nell’Africa del Nord.
Coltano (PI): importante base USA/NSA per le telecomunicazioni; Deposito munizioni US-Army; Base NSA.
Pisa (aeroporto militare): Base saltuaria dell’USAF.
Monte Giogo (MS): Centro di telecomunicazioni USA con copertura NATO.
Poggio Ballone (GR): Centro radar USA con copertura NATO.
Talamone (GR): Base saltuaria dell’US-Navy.
La Maddalena-Santo Stefano (SS) (quasi dismesso): Base atomica USA, Base di sommergibili, Squadra navale di supporto alla portaerei americana «Simon Lake».
Monte Limbara (tra Oschiri e Tempio, Sassari, in Sardegna): Base missilistica USA.
Sinis di Cabras (SS): Centro elaborazioni dati (NSA).
Isola di Tavolara (SS): Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della US Navy.
Torre Grande di Oristano: Base radar NSA.
Monte Arci (OR): Stazione di telecomunicazioni USA con copertura NATO.
Capo Frasca (OR): eliporto ed impianto radar USA.
Santulussurgiu (OR): Stazione telecomunicazioni USAF con copertura Nato.
Perdas de Fogu (NU): base missilistica sperimentale.
Capo Teulada (CA): all’incirca 100 km di costa, 7.200 ettari di terreno e più di 70.000 ettari di zone Off Limits: poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della Nato.
Decimomannu (CA): aeroporto Usa con copertura Nato.
Elmas: Base aerea dell’US-Air-Force.
Salto di Quirra (CA): poligoni missilistici.
Capo San Loremo (CA): zona di addestramento per la Sesta flotta USA.
Monte Urpino (CA): Depositi munizioni USA e NATO.
Cagliari: Base navale USA.
Roma-Campino (aeroporto militare): Base saltuaria USAF.
Rocca di Papa (Roma): Stazione telecomunicazioni USA con copertura NATO.
Monte Romano (VT): Poligono saltuario di tiro dell’US-Army.
Gaeta (LT): Base permanente della Sesta Flotta USA e della Squadra navale di scorta alla portaerei «La Salle».
Casale delle Palme (LT): Scuola telecomunicazioni NATO su controllo USA.
Napoli: Comando del Security Force del corpo dei Marines; Base di sommergibili USA; Comando delle Forze Aeree USA per il Mediterraneo.
Napoli-Capodichino: Base aerea dell’US-Air-Force.
Monte Camaldoli (NA): Stazione di telecomunicazioni USA.
Ischia (NA): Antenna di telecomunicazioni USA con copertura Nato.
Nisida: Base US-Army.
Bagnoli: Centro controllo telecomunicazioni Usa per il Mediterraneo.
Agnano: Base dell’US-Army.
Cirigliano.(NA): Comando delle Forze Navali USA in Europa.
Licola (NA): Antenna di telecomunicazioni USA.
Lago Patria (CE): Stazione telecomunicazioni USA.
Giugliano (CE): Comando STATCOM.
Grazzanise (CE): Base saltuaria USAF.
Mondragone (CE): Centro di Comando USA e NATO sotterraneo antiatomico.
Montevergine (AV): Stazione di comunicazioni USA.
Pietraficcata (MT): Centro telecomunicazioni USA/NATO.
Gioia del Colle (BA): Base aerea USA di supporto tecnico.
Punta della Contessa (BR): Poligono di tiro USA/NATO.
San Vito dei Normanni (BR): Base del 499° Expeditionary Squadron; Base dei Servizi Segreti: Electronics Security Group (NSA).
Monte Iacotenente (FG): Base del complesso radar Nadge.
Brindisi: Base navale USA. Otranto: Stazione radar USA.
Taranto: Base navale USA; Deposito USA NATO. Martina Franca (TA): Base radar USA.
Crotone: Stazione di telecomunicazioni e radar USA/NATO.
Monte Mancuso (CZ): Stazione di telecomunicazioni USA.
Sellia Marina (CZ): Centro telecomunicazioni USA con copertura NATO.
Sigonella (CT): importante Base aeronavale USA (oltre ad unità della US-Navy, ospita diversi squadroni tattici dell’US-Air-Force: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, nonché alcuni gruppi di F-16 e F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più di 100 kilotoni l’una).
Motta S. Anastasia (CT): Stazione di telecomunicazioni USA.
Caltagirone (CT): Stazione di telecomunicazioni USA.
Vizzini (CT): Diversi depositi USA.
Isola delle Femmine (PA): Deposito munizioni USA/NATO.
Punta Raisi (Aeroporto): Base saltuaria dell’USAF.
Marina di Marza (RG): Stazione di telecomunicazioni USA.
Monte Lauro (SR): Stazione di telecomunicazioni USA.
Sorico: Antenna NSA. Augusta (SR): Base della VI Flotta USA e Deposito munizioni.
Centuripe (EN): Stazione di telecomunicazioni USA.
Niscemi (Sicilia): Base del NavComTelSta (stazione di comunicazione US-Navy).
Trapani: Base USAF con copertura NATO.
Pantelleria: Centro telecomunicazioni US-Navy e Base aerea e radar NATO.
Lampedusa: Base della Guardia costiera USA; Centro d’ascolto e di comunicazioni NSA.

Lo PseudoSauro said...

Ci manca manca il pezzo in cui ti chiedevo se il prospetto in foto l'avevi trovato nel Tide. :-)

Ma ecco qui, cosi', dopo che si e' fatto quasi ammazzare per amore della NATO, anche il sauro diventa un "traditore".

Cima Gallina (BZ): Stazione telecomunicazioni e radar dell’USAF.
Aviano (PN): la 16ma Forza Aerea ed il 31° Gruppo da caccia dell'Aviazione U.S.A., nonché uno squadrone di F-18 dei Marines.
Monte Paganella (TN): Stazione telecomunicazioni USAF.
Rivolto (UD): Base USAF.
Maniago (UD): Poligono di tiro dell’US-Air-Force (USAF).
S. Bernardo (UD): Deposito munizioni dell’US-Army. Roveredo (PN): Deposito armi USA.
Istrana (TV): Base US-Air-Force (USAF).
Ciano (TV): Centro telecomunicazioni e radar USA.
Ghedi (BS): Base dell’US-Air-Force (USAF).
Montichiari (BS): Base aerea (USAF).
Remondò (PV): Base US-Army.
Vicenza: Comando SETAF, Sud Europe Task Force; Quinta Forza aerea tattica (USAF); Deposito di testate nucleari.
Camp Ederle (VI): Q.G. NATO; Comando SETAF dell’US-Army; un Btg. di obici e Gruppo tattico di paracadutisti USA.
Tormeno (VI): depositi di armi e munizioni.
Longare (VI): importante deposito d’armamenti.
Verona: Air Operations Center (USAF). e Base NATO delle Forze di Terra del Sud Europa; Centro di telecomunicazioni (USAF).
Affi (VR): Centro telecomunicazioni USA.
Lunghezzano (VR): Centro radar USA.
Erbezzo (VR): Antenna radar NSA.
Conselve (PD): Base radar USA.
Monte Venda (PD): Antenna telecomunicazioni e radar USA.
Trieste: Base navale USA.
Venezia: Base navale USA.
San Anna di Alfaedo (VE): Base radar USA.
Lame di Concordia (VE): Base di telecomunicazioni e radar USA.
San Gottardo, Boscomantivo (VE): Centro telecomunicazioni USA.
Ceggia (VE): Centro radar USA.
Cameri (NO): Base aerea USA con copertura NATO.
Candela-Masazza (VC): Base d’addestramento dell’US-Air-Force e dell’US-Army, con copertura NATO. Monte S. Damiano (PC): Base dell’USAF con copertura NATO.
Finale Ligure (SV): Stazione di telecomunicazioni dell’US-Army.
Monte Cimone (MO): Stazione telecomunicazioni USA con copertura NATO.
Parma: Deposito dell’USAF con copertura NATO.
Bologna: Stazione di telecomunicazioni del Dipartimento di Stato Americano.
Rimini: Gruppo logistico USA per l’attivazione di bombe nucleari.
Rimini-Miramare: Centro telecomunicazioni USA.
Potenza Picena (MC): Centro radar USA con copertura NATO.
Livorno: Base navale USA.
La Spezia: Centro antisommergibili di Saclant.
San Bartolomeo (SP): Centro ricerche per la guerra guerra sottomarina.

Nessie said...

La piattaforma di Blogger ha fatto capricci e brutti scherzi a tutti gli associati. A cominciare dal modulo-commento sparito in una notte. A me il tuo pezzo, non è arrivato. Quale prospetto? quello della mappa delle basi? l'ho trovato su google-immagini e certamente non sarà aggiornato.Se hai una carta geografica delle basi più aggiornata, manda pure che magari la sostituisco.

L'hai visto il video musicale di I Want you-she's so heavy? Io lo trovo geniale. Dicotomico fin nel titolo.

Lo PseudoSauro said...

Insomma: la IIa guerra mondiale e' finita da 60 anni, la guerra fredda da 20 e in Italia c'e' ancora tutto 'sto popo' di roba. Bisogna essere proprio malfidati per pensare che non sia una cosa tanto normale?

P.S.
che e' successo?

Anonymous said...

Condivido losconforto Nessie. Questa crisi finanziaria rimane tutta da decifrare negli sviluppi ed esiti. Considerando però che la finanza di stampo anglosassone era considerata la Nuova Chiesa, il Verbo Assoluto in grado di distruggere tutte le voci contrarie ed impartire lezioni all'universo può essere che siano messi a repentaglio anche i poteri, al momento saldi, ad essa collegati e da essa dipendenti.
Per ora però non vedo traccia di ravvedimenti e parlano di questo sfacelo come se fosse un evento atmosferico imprevedibile e fanno finta di non conoscersi l'un con l'altro chiedendo addiruttura soldi alle loro vittime... la cosa che mi lascia perplesso è che questi cialtroncelli stramiliardari si fanno soccorrere dagli Stati cioè con i soldi dei cittadini e gli Stati cioè i cittadini non li pregano nemmeno di smammare alla svelta...forse perchè a molti livelli gli Stati e i suddetti cialtroncelli sono indistinguibili.
Sulla politica estera USA ed occidentale in genere c'è una buona e consolidata tradizione di indecisioni, voltafaccia e fughe precipitose con relativo abbandono degli alleati a cui poi vengono lasciati i cocci e i conti da saldare.
Mi piacerebbe tornare al Medioevo che sarebbe già un passo avanti rispetto alla immonda palude in cui ci troviamo.
Scarthorse

P.S. : gli Yuppy degli anni '80 , erano delle creature innocenti rispetto ai piranha transgenici e assatanati che hanno regnato incontrastati e venerati negli ultimi qundici anni.

Nessie said...

Caro Scart, questa crisi rimane tutta da decifrare unicamente perché fanno in modo da renderla indecifrabile. Evidentemente le connivenze fra l'attuale governo (e magari anche i precedenti)e le banche d'affari era una commistione inscindibile. Basta pensare a due persone. Alan Greespan (FED) e Henry Paulson (Segretario al Tesoro):http://en.wikipedia.org/wiki/Henry_Paulson

Essere quindi creditori della povera gente che si è concorso a rapinare è la peggiore delle cose. Molti americani moriranno di fame, e noi di riflesso ce la passeremo assai male. Se avere uno "stato Guida" significa questo, ebbene, rinuncio volentieri alla guida.

Nessie said...

Sauro, te l'ho spiegato nel commento delle 12,21 che cosa è successo. E anche in pvt. Ma se poi non apri la posta è inutile.

Grazie per la minuziosa integrazione delle basi militari. Per quel che ci servono a noi poveri cristi! A Lampedusa poi, vedono tutto lo sfacelo che sbarca dal continente nero e dalgi stati canaglia, ma si girano pure dall'altra parte. Tanto hanno deciso che ad estinguerci dobbiamo essere noi poveri koglions italiani. Alla faccia dell'Alleanza!

Anonymous said...

Ciao Nessie, l'origine della crisi è chiarissima ed anche i colpevoli. Ci sono anche le fotografie: sono quei personaggi che hanno sghignazzato e fatto i gradassi negli ultimi 15 anni su tutti i giornali economici del pianeta impartendo lezioni a destra e a manca. Ad essere per il momento oscuro è dove andrà a parare. Col punto fermo che il conto lo pagheremo noi comuni cittadini.
Mi sembra per esempio incredibile che nessuno chieda ai suddetti signori conto dell'operato e che nessuno manifesti segni di tutta probabilità si ricicleranno anche come salvatori chiedendo i battimani.
Scarthorse
P.S. abbiamo inaugurato la corrente no global del centrodestra ...

Lo PseudoSauro said...

Vorrei solo ribadire che tutte le osservazioni critiche agli USA non hanno carattere ideologico, ma pratico.

1) L'esportazione del modello multi.tutto americano in Europa si sta risolvendo in un disastro irreversibile.

2) l'esportazione del modello finanziario americano ci mandera' tutti presto sul lastrico. (non siamo che all'inizio)

Chi pensa che sia colpa nostra, o della "sinistra" e che questa sia un'entita' riferentesi all'ex URSS, si aggiorni: l'URSS non c'e' piu' da vent'anni e Veltroni si e' fatto il loft a NY, non a Mosca. Il vedere che alcuni nostri amici siano affetti dallo stesso ritardo ideologico degli ex sovietici, mi fa proprio male al cuore. Se si prendono calci nei denti e' quantomeno prudente spostare la testa e se il calciatore e' suscettibile, che si dia una calmata. Non vedo perche' debbano essere solo tedeschi ed italiani a scusarsi in aeternum per la IIa GM. Sulla cui genesi, per altro, si dovrebbe poter discutere un po' piu' serenamente dopo 60 anni.

La crisi finanziaria spiegata a mio figlio deficiente si puo' condensare cosi': tutto il mondo ha sostenuto i consumi interni USA. Gli istituti finanziari interessati, una volta easaurito il loro compito (di espoliazione dell'economia reale), sono scappati con la cassa, come e' sempre stata loro consuetudine. Come si vede
non si tratta di un meteorite e non e' nemmeno difficile risalire ai responsabili. E' la solita storia di sir Francis Drake.
P.S.
Mi dispiace per il disguido.
La mia posta, oggi, e' inaccessibile.

Nessie said...

Scart, siccome anche le etichette hanno la loro importanza, io ci ho pensato su: la gente perbene come noi non va in piazza a bruciare bandiere americane, perché ha troppo rispetto delle patrie, delle loro storie e dei loro inni. Inoltre sa bene che il primo a soffrire di questa crisi, sarà proprio il popolo americano. Lo ha detto anche Tremonti che molti poveretti finiranno nelle roulottes al freddo a mangiar scatolette. Procurati per intero la puntata di Report del 19 ottobre, il programma della Gabanelli. E vedrai davvero scene strazianti di poveretti messicani che hanno perso tutto: la casa, i soldi e sono stati truffati dai subprimes, perché oltretutto non sapevano bene l'Inglese, quando hanno stipulato il contratto con la banca. Fa comodo anche l'ignoranza e l'immigrazione dei diseredati, quando si tratta di rapinare e strozzinare.
Più che no global di destra siamo degli "antiglobalisti e antimercatisti". Poi è chiaro che come tutti gli identitari siamo contro un sistema che creando omologazione universale, vuole la dismissione delle singole patrie e delle identità.
Gli sfasciavetrine Mc Donald e gli sfascia-bancomatt black bloc, sono oggettivamente (e non solo) amici e agenti provocatori delle élites bancarie e finanziarie. Mi pare di averlo già scritto.

Nessie said...

Essì, tra i nostri amici c'è ancora chi dorme il sonno del giusto.
Come il non aver capito che gli effetti della finanza globale e "creativa" e del capitalimo fondato sulla bancocrazia e la borsa deregolata, sono del tutto simili a quel tanto paventato comunismo. Con la differenza che questo non è "in un solo paese" come l'Urss di prima la caduta del Muro, ma è un modello esportato, allargato, esteso e spinto fino a estreme conseguenze. E ancora attraverso la stampa velinara, ai media compiacenti e perfino ai blog filo-governativi e autoreferenziali come ToccheVip, ci si nasconde e non si vuole ammettere che l'errore è proprio endemico. Cioè, nel sistema stesso.

Massimo said...

Vedo che anche i commenti sono tornati as usual :-)
Personalmente non mi disturbano affatto le basi Americane, finchè alla presidenza c'è una persona affidabile come Bush.
Certo che se sarà eletto lo zio Tom sarò il primo a sostenere la necessità di chiuderle ...

Il capitalismo socialisteggiante ?
In ogni caso preferisco un capitalismo selvaggio dove vige la legge della giungle, al posto della noia mortale, da suicidio, dove lo stato dispone di tutta la tua vita, dalla culla alla tomba (infatti la maggior percentuale di suicidi è nel nor europa).

Anonymous said...

E si, la sinistra di piazza, sindacale o da salotto politicamente corretta che fosse guarda caso si è sempre identificata con quella finanziaria bancaria globale e viceversa. Insomma si ricambiavano i piaceri, i poteri nonchè i media.
Scarthorse

Lo PseudoSauro said...

Ecchettedevodi'? Se le storie di guerre passate, lo sciorinare elenchi di basi militari (quando non c'e' alcuna minaccia), l'osservare il fenomeno immigratorio: non bastano a svegliare i dormienti, ci pensera' l'impoverimento generale e i disordini conseguenti al mix di tutti questi fattori in una piccola nazione come e' la nostra. Del resto, anche noi ci siamo svegliati da poco. Tempo al tempo.

L'unica critica sostanziale che si puo' rivolgere agli americani come popolo (quelle esposte sono rivolte al sistema) e' la seguente: quando si fa baronetto Francis Drake, invece di impiccarlo, non ci si puo' chiamare fuori: non e' moralmente accettabile.

Nessie said...

Grazie Massimo, tutto a posto. Ho rifatto le impostazioni dei commenti.
L'ho detto e lo ripeto: se ti entrano in casa anche gli ospiti indesiderati è proprio grazie a questa deregulation (o capitalismo selvaggio, come lo chiami tu).Se non puoi dire la tua in materia di politiche migratorie e stabilire quote d'ingresso, è sempre grazie a quell'area mercantile detta UE-BCE. Voluta da chi secondo te? Dall'Unione sovietica? Ma neanche per idea. Ue-BCE è un primo passo della filiera delle banche d'affari mondiali e mondialiste. O se preferisci del NWO (nuovo ordine mondiale).
Quanto alle basi-Nato finora ci hanno regalato il Kosovo islamico (uno stato pieno di mafia e traffici illeciti) e a breve anche la Turchia, paese che fa man bassa di Curdi (a rischio di sterminio); ma naturalmente il Business dei diritti umani, tace e acconsente poiché membro-Nato e futuro membro Ue. Perché la Turchia entrerà di sicuro nella Ue? perché così vuole la Nato.

Sull'affidabilità di Bush, mi faccio proprio una solenne risata. Come minimo è il presidente più jettatore della Storia degli USA. Su questa crisi nera, lui non c'era. O se c'era dormiva.E' già la seconda volta che gli cadono addosso i grattacieli di NY, ma lui non se ne accorge. We must stop him. Anche se non credo che chi lo sostituirà riuscirà a venirne a capo. Guardati tutti i links delle trasmissioni che ho messo sul tema "finanza speculativa".

Nessie said...

Scart, come ha ricordato il Sauro, dove si è comprato l'appartamento Veltroni? Nel cuore di Mannhattan.
E perché il NY Times interpella il suo ex assessore nero Taoudi? Perché hanno in mente (destra o sinistra che sia) di farci inghiottire in Italia la patacca (l'ennesima) del multikulti e del multietnicismo obbligatorio.
Alla faccia dei dormienti che si azzuffano sulla Palin Vs Obama.
O, come dice Massimo, zio Sam contro zio Tom.

Sauro non ne so niente della leggenda di sir Francis Drake. Io sapevo di un pirata con quel nome...

Lo PseudoSauro said...

Massimo: francamente mi sfugge come si possa essere contemporaneamente fautori della sovranita' nazionale e considerare normale la presenza di oltre 100 tra installazioni e basi militari straniere a 20 anni dalla fine della guerra fredda. Vabbe' che abbiamo avuto 60 anni per abituarci... Zio Sam, o zio Tom, non cambiera' proprio niente per noi che stiamo in periferia e, temo, nemmeno per gli americani stessi che credono ancora a questo gioco delle parti. Dalla fine della guerra fredda si sono succedute presidenze dem a rep e la politica internazionale e' rimasta pressoche' la stessa. Anzi, negli ultimi mesi della presidenza Bush abbiamo fino rischiato una crisi con la Russia. Ti rendo noto che i fautori piu' accesi del "libero mercato" stanno ormai tutti a sinistra. Il perche' e' ovvio: una destra non differisce da una sinistra sulle tematiche economiche, ma su quelle inerenti la sovranita'. L'internazionalismo e' sempre rivoluzionario, quindi "di sinistra".

Comunque, buona notte :-)

Lo PseudoSauro said...

Piccola nota di colore: Giuliano Amato e' di ritorno da una tourne'e di conferenze nelle universita' USA . Pare sia stato molto apprezzato.

P.S.
la tigre della reazione sta bene, ma ha qualche problema di meteorismo :-)

Nessie said...

Eppoi se tutta questa brava gente fosse qui per mettere una bella diga di sbarramento di navi a Lampedusa con la scritta "HIC SUNT LEONES" contro chi arriva dai "rogue states" (ricordo che tutto il traffico dei clandestini è gestito da Al Qaeda e dalle corti islamiche), allora sarei la prima a dire WELCOME LIBERATORS, come quella famosa bambina della fotografia (la baby boomer che ero proprio davanti alla scritta di gioioso saluto agli americani). Ma qui hanno deciso che gli Italiani devono sparire. E se nessuno dei dormienti se ne è ancora accorto, siamo a rischio etnocidio. Basta vedere come sono composte le classi scolastiche.
E adesso, non venite qui a dirmi che è tutta colpa del governo che "li lascia entrare".
perchè non è vero.
Il governo è solo l'ultimo anello (il più debole di una ben più complessa "catena di comando"). Punto.

Anonymous said...

Massimo il fatto è che i fautori del capitalismo o mercatismo selvaggi lo invocavano quando tutto ciò gonfiava i loro portafogli sparando a zero su tutto ciò che era regola e interesse generale (cioè Stato). Ora pretendono che lo Stato cioè, i comuni cittadini del globo intero, cioè le loro vittime paghino per salvargli le terga.
Non c'è male come ipocrisia.
E soprattutto lo pretendono senza nemmeno smammare e continuando a dettare legge per poi ricominciare il banchetto appena il conto è stato saldato. (e a questo punto manca l'emoticon col gesto dell'ombrello )
Scarthorse

P.S. quello che abbiamo visto all'opera negli ultimi quindici anni in campo finanziario non è capitalismo ma solo un banale assalto ai portafogli, a mano armata e neanche tanto ben mascherato da miliardate di marketing ipnotizzante.

Lo PseudoSauro said...

Te la faccio breve: non e' leggenda, ma storia. Francis Drake era un pirata. Quando fu fatto baronetto divenne "pirata reale". E continuo' cosi' a depredare il naviglio straniero, con il beneplacito di Her (o His) Majesty. Ebbene: la finanza anglosassone fa lo stesso in ossequio all'antica tradizione. Essere "piratati e contenti" e' veramente da psicanalisi.

Anonymous said...

E' la fine dell'"Edonismo Reaganiano"?

Ci sarà forse un "Edonismo Putiniano"?

Fabio

marshall said...

Nessie,
e che! Ti sei scatenata!
Dopo la Hack e Maroni, or ti dai pure all'economia e finanza? M'hai sempre mentito! Hai detto che non t'intendevi!

Bando alle ciance. Per risolvere la crisi qui in Italia, vedo solo un metodo: ritorno al passato. Via i lavativi, i fannulloni, i perdigiorno. Rimboccarsi le maniche e ricostruire quello che è stato distrutto. L'esempio ci viene dagli anni 60. Mio padre, che aveva perso tutto, ma proprio tutto dalla guerra, lavorando sodo per trent'anni ha costruito case per i suoi tre figli (anche col loro aiuto). Penso che questa crisi ci porterà inevitabilmente ad imparare dal passato. La "devastazione" è maggiore del previsto, e il peggio deve ancora venire. Ora si riparla di crisi argentina, e, in minor misura, di quella dei paesi dell'Est: Ucraina, Bulgaria, Romania, ma soprattutto Ungheria che sembra al collasso. Se scoppiano questi "bubboni", altre banche salteranno.

Ciao. E che Dio ce la mandi buona!

Josh said...

Mi sa che stavolta ci avete preso in pieno, Nessie e Pseudosauro. Non siamo più a fare ipotesi...tutto è ormai scoperto. Penso che non sia il caso di dare solo una scorsa veloce alle basi americane sul nostro suolo che avete segnalato, ma vedersele una per una per capacitarsi bene: siamo proprio invasi.
Altro che Alleanza e stato guida, qui si tratta che non siamo più padroni in casa nostra e da quanto tempo. Tutto il resto di azioni in pratica contro di noi, o comunque non certo utili ai poveri diavoli italiani, ne è derivato, come fastidioso effetto collaterale, ed è un pacco di tempo che va così, tanto non è mai il nostro interesse che si doveva fare.
Naturale che tocquevippe disdegni ogni discussione identitaria, allineato com è ad un certo modo di pensare. E' la massima eresia ormai l'idea di nazione. Salvo rispolverarci per pagare i debiti dei giocatori in borsa americanissimi, per quello van bene i risparmi anche degli italiani.
p.s. Nessie in pvt arrivato tutto, ora ci prendo un po' di familiarità, grazie assai:)
Questo post è davvero tra i tuoi migliori, complimenti. Da far resuscitare i dormienti!

Lo PseudoSauro said...

Mah, ormai non so piu' cosa pensare nemmeno di al Quaeda... nei Balcani i nostri "alleati" (NATO) sono gli stessi di prima. Quelli che lo sceicco bin Laden veniva a supervisionare in Bosnia, Kosovo e che l'Arabia Saudita finanziava (e finanzia). Dall' UCK ai vari movimenti piu' o meno religiosi (musulmani) panalbanesi, il loro consolidamento sul territorio (soprattutto a spese dei serbi ortodossi) lo abbiamo favorito "noi". Per i mujahedin afghani (musulmani) vale lo stesso. I capitali arabi si stanno infilando in tutto l'occidente approfittando della de'bacle economica occidentale. Nelle nazioni chiave (USA, UK, Olanda etc.) l'Islam si rafforza ad ogni giorno che passa; l'immigrazione non viene contrastata nemmeno a parole, anzi...

Il meglio che si puo' pensare e' che la strategia "occidentale" faccia acqua da tutte le parti; il peggio, che lo scopo sia proprio questo. Temo che l' esercito USA, in Europa da 60 anni, abbia proprio lo scopo di difendere l'Europa... da se' stessa.

Nessie said...

Fabio siamo ancora al Joe Condor? :-))) Lo zio Ronnnie è trapassato e Putin deve vedersela con le "rivoluzioni delle rose" del sig. Soros. Il quale adesso punterebbe pure a prospettive immigrazioniste in Romania:http://euro-holocaust.splinder.com/post/18817447/Fondazione+Soros+e+immigrazion
L'omogenietà (anche religiosa) come vedi non è gradita.

Nessie said...

Marsh no, non ti ho mentito. Continuo a ritenermi ignorante e incompetente in materia (non si può sapere tutto di tutto), ma mi appoggio a chi mi documenta bene la faccenda. E mi pare che i documenti tv della Gabanelli ci siano riusciti. Non ne faccio nemmeno una questione di destra o di sinistra, ma di qualità del reportage. Certamente non sarei andata da Floris o da Santoro a prenderli a campione. Perché a questi due , più che alla verità delle cose, importa la tifoseria politica, le corride e le mattanze dell'avversario.
Sì, che Dio ce la mandi davvero buona!

Nessie said...

Scart sì, rapina a mano armata. E ieri Alan Greenspan si è pure degnato di fare "autocritica". Un po' come facevano i compagnucci dopo i massacri.

Sauro, non male per un Topo Sapiens che doveva ritirarsi dalla politica. Parlo di Amato che poverino, pur di non tornare in Bocconi a insegnare, non sa più che "tigre" cavalcare.

Nessie said...

Josh, hai fatto centro: il più grande dei tabù in epoca postmoderna è diventato l'indipendenza delle nazioni "sovrane". Guai a parlarne. Dobbiamo per forza rimanere tutti uniti e tutti litigiosi nei condomini mondiali e mondialisti. Nel bene e nel male. Più male che bene. E se c'è un crollo non dobbiamo avere nemmeno un sotterraneo, un buco, una tana nostra in cui rifugiarci, perché anche i rimedi dovranno essere "globali". E' un quadro angoscioso simile a uno di quei film pulp del filone catastrofista hollywoodiano, fatto con la cartapesta che viene giù.
Piccola parentesi: i due autori letterari da me citati e di cui puoi andare al link, appartengono a quella scuola "minimalista" che ha portato la letteratura ai disvalori che ci affliggono: vestiti griffati, giochi speculativi in borsa, cocaina, efficienza fisica, sesso intercambiabile ecc. "MENO DI ZERO" è il libro-manifesto di Bret Easton Ellis.
Siamo lontani dal titanismo di un Melville, dalla raffinatezza di un Henry james o dalle atmosfere rarefatte e sognatrici di Fitzgerald.

Anonymous said...

Non so se sono in tema o fuori tema, ma ricordo d'aver sentito, una decina d'anni fa, di uno studio sociologico francese (non chiedetemi quale, la mia memoria è fallibile) nel quale si citava un limite alle capacità di "assorbimento" del "diverso" da parte della società oltre il quale i disordini e le violenze sarebbero fisiologiche. Lo studio in questione poneva quel limite intorno all'8%.

Considerate che in Italia siamo ufficialmente molto prossimi a quel limite, se non lo abbiamo già addirittura superato nella realtà (i clandestini non vengono mai conteggiati nelle statistiche, così come gli alloctoni che hanno ottenuto la cittadinanza italiana).

Anche ammettendo senza troppo timore di sbagliare che la campagna di propaganda in atto possa innalzare la "tolleranza" di qualche misero punto percentuale, cosa possiamo aspettarci dal prossimo futuro? In definitiva, stiamo parlando di etologia, non di sociologia, e le reazioni viscerali che derivano dalla nostra costituzione animale profonda possono essere controllate e guidate solo fino a un certo punto.

Di questi fatti, i dirigenti di ogni sfumatura cromatica paiono volersene infischiare, nell'erronea convinzione di poter sempre e comunque cavalcare la tigre a proprio vantaggio.

P.S. Nessie, lo so che "scarroccio" spesso, ma porta pazienza... son fatto così: per natura ho una costituzione interdisciplinarmente speculativa.

Nessie said...

Etologia? No no, stavolta (per una volta) sei in tema :-).
Il testo di Lorenz (L'Aggressività) lo conosco: esisterebbe un concetto detto "idraulico" dell'aggressività. Oltre un certo limite, tracima. Mi pare che i fatti recenti di Castelvolturno ne siano una testimonianza. Non so quante volte l'avrò scritto che non dobbiamo farne entrare più e che si deve rispedire al mittente tutti quelli (e sono numerosi) che sono qui illegalmente.

Lo PseudoSauro said...

Non che c'entri molto, ma Konrad Lorenz - i cui studi vengono trattati alla stregua di quelli di Mengele - ha ricevuto il Nobel in tempi non sospetti. Levy-Strauss ha capovolto il senso dei suoi studi di una vita, anche se viene regolarmente citato emendandoli. A che pro parlare di etologia? E' uno dei mali assoluti, quindi zitti.

Insomma: siamo nell'antropologia, che non sara' infallibile, ma pur sempre di scienza si tratta, mentre la sociologia cos'e'? Sarebbe interessante il leggere qualcosa a proposito della teoria della non falsificabilita' applicata alla sociologia e, magari, anche alla psicanalisi, dato che ci siamo.

Non paga di mistificare la storia umana, ove a lei non corrispondente, l'ideologia dominante rimuove fino porzioni di scienza mentre esalta le pseudoscienze. Finge di cercare risposte, che non vuole trovare, a problemi che devono essere affrontati con strumenti diversi.

Mi annoio a riscrivere sempre le stesse cose, ma, rispetto al vigente, i passati regimi totalitari erano sciocchezzuole.

Nessie said...

Torno al concreto e allo specifico: nessuno mi ha ancora spiegato perchè a Fassino quando voleva trattare coi Talebani si è dato del pazzo con scolapasta in testa (io per la prima, anzi, primissima) durante il governo precedente Prodi e ora che c'è Frattini, invece, bisogna "dialogare coi capi villaggio" (tutti filotalebani) e trattare pure con gli stessi, ma senza riconoscerli direttamente. Non so a voi, ma a me sembra che ci piglino per la pelle delle natiche in sospensione da terra :-).
Il tutto, mentre in Europa entrano fior fior di imam, ulema e muftì. Senza contare i sindaci-muftì locali come quello di Colonia che ha impedito una pacifica manifestazione contro la costruzione di un minareto turco, più alto di un campanile. La presa di chiulo continua...

@ Sauro tutta la puntata di Report è a questo link:
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E23%5E141134,00.html

Ne ho fatto l'update anche sul link alla parola Report.

Anonymous said...

E dopo tutto questo sfascio mondiale c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di esportare la democrazia? Ma questo è il capitalismo della rapina e della bancarotta sulla pelle dei poveri cristi.Avevo visto anch'io Report domenica scorsa e sono rimasto sbalordito.
Paolo

Nessie said...

E' una bella domanda, quella sulla democrazia. Che a mio avviso, dovrebbe essere innanzitutto consolidata in patria. E' chiaro che se i valori sono deboli e alquanto amorali, non si possono "esportare". Tanto meno con la forza delle bombe. E qui ci sono molti sospetti di incostituzionalità. Come quello di concedere prestiti a poveracci che non sono in grado di onorare il debito. Ora tutto tace perché c'è la campagna elettorale. Ma prima o poi tutti i nodi (governativi e filogovernativi sia dei democratici delle ammministrazioni precedenti che dei repubblicani di Bush - tenuto conto che 'sta finanza creativa viene da lontano), verranno al pettine. E i pentoloni saranno scoperchiati in modo bipartisan, si spera.Intanto, sarebbe utile grattarsi le proprio pulci a casa propria, invece di sorvolare sui cieli del mondo per esportare...ehm...la "democrazia".
Io la vedo così.

Anonymous said...

Cara Nessie, l'America sbaglia e il mondo paga.
La legge del più forte é sempre valida.
Non so né come né quando finirà questa crisi economica. Ci vorranno anni sicuramente.
Devo dire che é stata una grossa delusione sono sempre stata filoamericana, in particolar modo poi dopo l11 settembre.
Ma davanti agli interessi miei, dei miei figli e dei miei compatrioti, continuare ad esserlo lo trovo assurdo.
Non dovevano far fallire la Lehman Brothers.
Non dovevano spalmare sul resto del mondo i danni causati da tale fallimento.
Non dovevano far pagare agli altri i propri errori e cosa ancor più grave debiti.
Spero solo che in qualche modo riescano ad uscire da tale crisi, perchè volere o volare, si allontanerebbe il pericolo della recessione.
Sono preoccupata, veramente.
Ciao Mary

Nessie said...

A breve termine sul nostro paese, c'è la truffa dei "derivati" americano finiti nelle casse dei nostri comuni. Dicono che sono comuni del Sud. Quindi sarà un'allegria, cara Mary!
In più dal blog dell'amico Marshall, ti ricopio quanto segue:

ROUBINI: PANICO E FALLIMENTI DI HEDGE FUNDS ALERT CHIUSURA MERCATI

Centinaia di fondi hedge falliranno e i governi saranno costretti a chiudere i mercati per almeno una settimana a causa della crisi finanziaria che spingera’ gli operatori a stare lontani da qualsiasi forma d’investimento. Ad affermarlo e’ l’economista Nouriel Roubini, professore alla New York University.
"Abbiamo raggiunto una situazione di puro panico" ha affermato Roubini, che aveva previsto correttamente la crisi finanziaria 2006, durante una conferenza a Londra. "Ci sara’ una massiccia fuga dagli investimenti, salteranno centinia di hedge funds".
Nelle scorse settimane si e’ assistito ad un taglio coordinato dei tassi d’interesse da parte dei governi a livello globale, sono stati varati piani di salvataggio sulle banche nel tentativo di contenere l’impatto della crisi. "Il rischio sistemico sta divenendo sempre piu’ grande. Non stupitevi se i governi decideranno di chiudere i mercati per una o due settimane nei prossimi giorni" ha continuato Roubini.
Roubini ha sottolineato, secondo quanto riferisce Bloomberg, che la situazione sta peggiorando sopratutto per i mercati emergenti. "Ci sono una dozzina di mercati emergenti che si trovano in guai finanziari molto severi", ha precisato Roubini, sottolineando che "anche un Paese piccolo può avere un effetto sistemico sull' economia globale". Proprio oggi i tassi interbancari nei Paesi emergenti sono saliti ai massimi da sei anni per via del fatto che la Bielorussia si è aggiunta all' Ungheria, all' Ucraina ed al Pakistan nel chiedere aiuti al FMI.

Concludendo: fai un po' tu, su che tempi ci aspettano...Buona notte!

Lo PseudoSauro said...

Due o tre opinioni riguardo ad alcuni commenti sopra.

Fassino parlava di trattare coi talebani perche' quella era la linea dem (USA), non quella dell'URSS (che non c'e' piu': e venti). D'Alema voleva fare altrettanto con Hitzbullah per la stessa ragione. Nel mondo ci sono due forze che a volte si contrastano e a volte agiscono di concerto: dems e reps le cui linee sono determinate dagli interessi vaganti delle lobbies che le sostengono. E' cosi' difficile da capire? Se ci sono arrivato io...

Come gia' detto, la crisi non e' uno "sbaglio". Quella dei compagni (o amici) che "sbagliano" lasciamola ad altri. La crisi e' stata voluta esattamente come quella del '29. Non "dagli americani", naturalmente, ma da chi si fa scudo di uno Stato come gli USA per i suoi scopi. L'obbiettivo di un governo mondiale non e' cosa che si possa raggiungere senza alcuna scossa. G. Mazzini stesso aveva preconizzato tre guerre mondiali per giungere alla Repubblica universale. Ne manca ancora una all'appello... o magari una bella epidemia su larga scala. E' complottismo? Esattamente, infatti, ai tempi, i carbonari li mettevano in galera per tradimento. Ci puo' essere una sola ragione per cui il semplice parlare di complotti puo' diventare un reato: se questi hanno avuto successo.

Per questo insisto sempre sul passato: perche' cio' che accade ora e' solo il seguito e non lo si puo' capire senza rivedere tutta la storia, soprattutto, del Novecento. Ci hanno insegnato che gli Stati si sono fatti la guerra. Non e' vero. Sono piu' di 300 anni che le guerre vengono decise dalla finanza internazionale che, sia detto per inciso, ha piu' denari di tutti gli Stati messi insieme.

Certo' e' che se non ci si sveglia nemmeno adesso, siamo proprio messi male.

Nessie said...

Tempo al tempo, Sauro TUTTI (anche gli increduli, anche quelli che... "gli alleati che sbagliano")comprederanno la verità. Che è crollato il mito dell'alternanza, la sottoscritta lo ha scritto nel post sottostante su Maroni. E che il vero tabù dei tabù è la difesa dei nostri interessi e della nostra identità, lo ha detto Josh e sottoscrivo. Fassino fa il "dem", Frattini fa il "rep", e all'Italia chi ci pensa?
C'è ancora l'estate del 2009 dove i ben informati hanno detto che ci sarà anche in Usa una "sindrome islandese" (a proposito, la mia piena solidarietà ai poveri ex pescatori dell'estremo NOrd che hanno creduto troppo nella "carta straccia" della finanza creativa).
Mi sono pizzicata tante volte e sono sveglia, e mi sono de-sentimentalizzata rispetto al post del settembre 2006.
Film consigliato per la catastrofe prossima ventura: "Il pianeta delle scimmie" con Charlton Heston, di cui vedete la la foto in alto con la Statua della Libertà sprofondata nella sabbia e piena di alghe, funghi e muschi.
Questo poveretto credeva di essere in un pianeta alieno e invece era la Terra (cioè il suo pianeta) sopravissuta a una catastrofe. In questo caso, nucleare. Ma poco importa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_pianeta_delle_scimmie_(film_1968)

Anonymous said...

La tesi di Sauro è interessante e fa venire i brividi: se di complotto si tratta è decisamente diabolico ma non mi convince del tutto perchè la finanza di scuola anglosassone di fatto controllava già tutto e in tutti i Paesi che contano. Controllori del mondo finanziario compresi. E per questo il botto è stato mondiale. Più che una scuola era una Chiesa con tanto di dogmi (ora rivelatisi pura fuffa...). Negli ultimi quindici anni ogni voce contraria è stata bandita ed anche ora a parte lo stupore (e la strizza) per quanto sta accadendo nessuno dei potenti azzarda riflessioni di sistema per approntare dei correttivi che non siano dei paliativi. Insomma il potere quella "Chiesa" l'aveva già tutto ma è stata proprio la sua insaziabile avidità e la totale mancanza di scrupoli nella propria ingordigia a ridurla così. E con lei il mondo.
Sul prossimo film che vedremo meglio il "Pianeta delle Scimmie" piuttosto di "Orwell 1984" ... mi auguro però prima o poi venga proiettato "Zorro" ...
Scarthorse

Nessie said...

Piccola notazione a Scart sul perchè del Pianeta della Scimmie. Perché questo poveraccio di protagonista (Charlton Heston) si trova esattamente nella stessa nostra situazione: è estraniato, smarrito e alienato dal suo stesso pianeta, e per tutta la durata del film, non riconosce l'Occidente, se non quando vede la Lady Liberty, emergere pesantemente dalle sabbie.
E' una metafora che ci riguarda.

Anonymous said...

Cara Nessie mi pace la tua scelta ma ci sono un paio di differenze tra quel film e la situazione attuale: la Lady Liberty se la sono venduta e al posto delle scimmie ci sono le locuste...
Scarthorse

Nessie said...

Eccome Scart: locuste bibliche e carestia :-)

Lo PseudoSauro said...

Scart: i "complottisti" di oggi sono quelli che, a torto o a ragione, denunciano l'esistenza di un livello di potere superiore a quello degli Stati. Individui sospetti al regime vigente che ritengono cio' che vediamo oggi l'effetto di un progetto che viene da lontano nel tempo e nello spazio. Io direi che sono solo osservatori, piu' o meno "sani di mente", diciamo: soggetti passivi.
Nondimeno, sono trattati come individui subumani, quando non come terroristi per il solo fatto di pensare.

Quelli di ieri (che venivano appunto incarcerati dagli Stati stessi), invece, erano soggetti attivi: tramavano proprio per sovvertire i rispettivi ordini costituiti: vuoi col pretesto del nazionalismo, vuoi con quello dell'internazionalismo, a seconda dell'utilita' politica del momento.
Col pretesto della "pace", della "liberta'", dell' "eguaglianza", della "fratellanza", locale o universale, mettevano bombe e ghigliottinavano gente: si riunivano in confraternite, cellule e logge segrete. Oggi li definiremmo "terroristi", piu' che "complottisti", ma come sempre accade, se un progetto ha successo i mezzi usati per conseguire tale successo passano in secondo piano (vedi Machiavelli).

Io direi che tra "complottista" e "terrorista" passa giusta giusta la differenza che G. Mazzini attribuiva a Pensiero e Azione. Ma oggi si persegue il pensiero: siamo piu' moderni...

Considerato che la verita' e' ormai palese a chiunque voglia vederla, e che l'esistenza di un potere mondiale non viene nemmeno piu' nascosta: che dire dei "mali assoluti"? Questi denunciavano esattamente questo, con termini, ormai derisi, tipo "demo-plutocrazie" e roba del genere. Alcuni se lo figurano opera dei "comunisti", altri dei "fascisti", ma in realta' questo potere non ha colore in quanto e' assoluto e senza rivali: totalitario in senso stretto. Comunque si voglia chiamare il motore di questo sconquasso, mi pare ormai evidente che esiste: lo vedono tutti, non solo i "complottisti". Meglio: lo scrivono pure su tutti i giornali e nessuno se ne scandalizza. E' una delle tante cose "inevitabili", come le rivoluzioni, l'immigrazione etc. E' un potere scaturito dal Progresso spontaneamente... nessuno ha mai tramato per instaurarlo.

Ma non sara' che ci prendono tutti per deficienti?

Scriveva (piu' o meno) il sig. A. De Rotschild nel lontano 1756 (suppergiu', ma prima della Rivoluzione francese): "mi si conceda di controllare la moneta e non mi preoccupero' di chi emana le leggi". Vogliamo considerare un'affermazione del genere, proferita dal piu' ricco finanziere della sua epoca (ma anche della nostra), alla stregua di un semplice esercizio letterario? Magari mentre in mezzo mondo gli istituti finanziari si sono sostituiti agli Stati e controllano la moneta?

Tu conosci un modo, per esercitare le prerogative della democrazia, che passi cosi' bellamente su Sovranita' e Autodeterminazione? Sicuramente no. Allora direi che la democrazia e' solo un pretesto politico, proprio come dicevano i fascisti, ma nota bene, anche i comunisti erano "democratici" a loro modo. C'era meno differenza tra un liberale ed un socialista che tra uno qualsiasi dei due e un fascista. Tant'e' vero che i comunisti di ieri sono liberali oggi (ma avrebbe potuto accadere anche viceversa), mentre i fascisti sono scomparsi, o confinati negli stadi, con tatuaggi e teste rasate, a spaccare tutto: tanto per confermare la natura maligna del loro ideale. Sara', ma i "nazifascisti" di ieri non me li ricordo ne' tatuati, ne' rasati: non andavano in giro con piercing e pezzi di metallo sotto pelle. Quelli che lo facevano erano i bantu', non i fascisti.

Allora: se i "complottisti" di oggi vengono considerati individui psicologicamente instabili, esattamente come accadeva in URSS per i dissidenti, possiamo fare una considerazione lapalissiana: il metodo dei sovietici non differiva molto da quello in uso oggi. Si', ma oggi siamo nel "mondo libero", e guai a contestarlo. Proseguendo nel ragionamento, potremmo dire che il "mondo libero" e' solo uno slogan. Del resto anche i sovietici "liberarono" la Polonia. E noi siamo ancora "liberati" dopo 60 anni. :-) E' stata tutta una "liberazione": quella dall'Austria-Ungheria, quella dal "nazifascismo", quella dal "comunismo", infine quella dalla "democrazia".

Non so se ricordi che scriveva G. Orwell a proposito della "liberta'" nella neolongua di 1984... ebbene, mica vaticinava il futuro: descriveva un presente che noi non vedevamo perche' tutti intenti a dividere il mondo in "destra" e "sinistra".

Anonymous said...

Tremonti ha parlato più volte di un "ritorno alla manifattura" nei prossi anni a venire, questo come contrapposizione ad una finanza che ha avuto una certa predominanza nelle economie occidentali negli ultimi vent'anni. Questa sarebbe una forma di contro-rivoluzione industrale o se vogliamo una forma anti-globalizzazione, rilocalizzazione dunque. Questa esternazione, secondo me estremamente interessante, non ha dato seguito ad un approfondito dibattito, almeno in Italia.
Io penso che ,comunque vada, la Cina manterrà questa sua grande prerogativa manifatturiera al di la delle dinamiche inflazionistice e costo del lavoro in loco, perchè comunque da soli rimangono il secondo, terzo mercato mondiale.

Fabio

Nessie said...

E' vero Fabio, non c'è ancora stata in Italia un serio dibattito su come mantenere le caratteristiche (che abbiamo già) di paese artigianale e manifatturiero e su come impedire la delocalizzazione dei nostri impianti. E sempre Tremonti ha avuto il merito e il pregio di parlare di élites di "pazzi illuminati" che hanno sconvolto il mondo e creato un repentino sconvolgimento di cui tutti noi stiamo soffrendo. Ora è tutto chiaro su chi siano, ma fino a pochi mesi lo facevano passare per matto.
Con la finanza si crea "de facto" una sorta di totalitarismo impositivo della serie: o mangia 'sta minestra o salta 'sta finistra". E allora diventa inutile sciacquarsi la bocca con termini come "democrazia" se poi i primi a farne carta straccia sono le élites economico-finanziarie mondialiste.
Qualcuno ci ha forse chiesto il permesso di questo bailamme che sta sconvolgendo il nostro (e non solo) paese?
Al massimo veniamo additati come "razzisti" quando vorremmo calmierare il fenomeno migratorio.

Nessie said...

OT pubblicitario. Lettura consigliata: "Iperico, male oscuro e Spleen"
di Hesperia, (cioè sempre la sottoscritta trasformata in cigno :-)) http://esperidi.blogspot.com/.

Anonymous said...

Direi che l'ultima "esternazione" di Pseudo tratteggia un'analisi che non è da prendere sottogamba...

Purtroppo non riesco a immaginare soluzioni alla mia portata. E temo neppure alla vostra. Il che mi deprime ancor più di quanto mi capiti regolarmente da alcuni anni a questa parte. In altre parole: mi sa che siamo fottuti. :(

Anonymous said...

Caro Sauro grazie per la dettagliata e interessante spiegazione che come dicevo qualche brivido lo fa venire. Le mie perplessità più che sui signori che amano giocare sottobanco era dovuta al fatto che la situazione attuale fosse sfuggita al loro controllo piuttosto che voluta per espressa volontà.
Più che alla moneta qui si rischia di tornare al baratto.
La rivincita e ritorno della manifattura (magari di qualità e a casa nostra, aggiungo io) citata da Fabio sembra essere allettante e sana.
Scarthorse

Nessie said...

Riprendo la frase di Rothschild "Mi si conceda di controllare la moneta e non mi preoccupero' di chi emana le leggi".

POi riprendo da Sauro "Vogliamo considerare un'affermazione del genere, proferita dal piu' ricco finanziere della sua epoca (ma anche della nostra), alla stregua di un semplice esercizio letterario? Magari mentre in mezzo mondo gli istituti finanziari si sono sostituiti agli Stati e controllano la moneta?".

Beh, Archimede diceva "datemi un punto d'appoggio e solleverò il mondo". A costoro bastano le banche e i media. Questi ultimi, il più delle volte, di loro stessa proprietà. Ed è così dappertutto nel mondo.

Scart, mi sa che per Zorro dovrai aspettare ancora un bel po'.