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25 November 2007

Legnate legnate le Menadi son tornate

Ricordate il mito di Orfeo? Dopo aver sfidato le forze degli Inferi per abbracciare la sua amata sposa Euridice, venne letteralmente fatto a pezzi dalle donne trace, invidiose della sua musica: le Menadi o Baccanti . Beh, sabato 24 alla manifestazione delle donne contro la violenza (tutte dell'area legata alla sinistra antagonista PRC, PdCI, alle lesbiche - tant'è vero che hanno contestato perfino le "sinistre" Pollastrini, Turco e Melandri) sono stati scanditi slogan "collaborazionisti" nei confronti dei veri violentatori di questi ultimi fatti di cronaca e, viceversa, slogan feroci e conflittuali contro il povero maschio italiota, ormai ridotto a essere sempre più ombra di sé stesso. Fosse passato là in mezzo, poveretto, lo avrebbero fatto a pezzi come Orfeo: disiecta membra (oltre che membro) . Osservate le foto qui. E sentite voi le perline scandite: "Se la violenza è sotto il tetto, che ci faccio con questo pacchetto?" (ndr: il pacchetto sicurezza ). E ancora: "Ne uccide più l'amore che il tumore". Oltre a vari slogan contro la famiglia chiamata "galera", contro le espulsioni degli immigrati irregolari, e ovviamente per una "battaglia culturale sull''uguaglianza tra i sessi a partire dalle scuole". Poi se la sono presa contro i giornalisti de La7, in quanto maschi. E' stato loro impedito di filmare e di fare reportage, attuando un'odiosa discriminazione ideologica. L'obiettivo è chiaro. Quello di sabato era un corteo collaborazionista e filogovernativo. E finanche di matrice "sessista e razzista" contro gli uomini, da parte delle donne della solita sinistra di sfascio e di sgoverno, trasferita nell'agorà. Mi riferisco al loro minaccioso slogan " Un uomo morto non stupra". Si è voluta fare un'adunata comunisticamente sediziosa di donne contro la presunta "maschietudine xenofoba", allo scopo di far passare il solito "nessuno tocchi il Caino straniero, poiché il vero Caino è il marito". Siamo al vecchio slogan: "Sei padre? Allora sei una bestia". E cioè alla morte della famiglia. Ovviamente, il loro vero salvacondotto è per il povero immigrato oppresso, marginalizzato e respinto da un iniquo e razzista pacchetto sicurezza. Quello già nato debole, mutilato e mai veramente attuato, visto che le espulsioni sono minime. E che forse, grazie a queste menadi infoiate, compiacenti solo nei confronti di quei popoli che trattano le donne peggio delle capre, mai si attuerà. Brutte, volgari, arroganti e villane coi deboli; e viceversa, sottomesse ai veri violenti. Specie se indossano turbanti e kefie o vivono nelle carovane.
Male hanno fatto le oche giulive Prestigiacomo e Carfagna a confondersi con queste orchesse. Chi è causa del suo mal...
L'ineffabile Dacia Maraini, ha dichiarato di essersi commossa di fronte a tanto ritrovato femminese anni '70. E' il caso di dire: "mena e chiagne".

22 November 2007

Xenofilia e xenofobia

L'abbiamo scritto tante volte che le paure non sono necessariamente colpe. Che "xénos" vuole dire straniero e che "fobia" vuole dire paura. Che la paura è il principale campanello d'allarme dell'istinto di conservazione umana, necessario alla più ampia conservazione della specie. Suona alla porta un "estraneo". La vecchietta gli apre, fiduciosa. Ma ecco che questo sconosciuto mostra un coltello. Allora lei, spaventata, gli dà 100 euro. Lui la pesta a sangue perché esige di più: tutta la pensione. Se l'anziana signora fosse stata più prudente e avesse ubbidito ai suoi timori, avrebbe preservato tutto il suo denaro e non solo. Non sarebbe stata ricoverata al pronto soccorso con una lunga prognosi e un grave stato di choc. E questo, quando va bene. Sempre più spesso si mette a repentaglio la propria vita. Quella vita che per individui provenienti da aree disastrate del mondo non rappresenta alcun valore né bene supremo, e che può esserci tolta per pochi denari. Casi come questi nel nostro Paese ce ne sono pressoché quotidianamente. Non la pensa così il presidente della moritura Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Il quale insegna agli studenti convenuti al Quirinale, ad aver fiducia di tutti, aprendo, e addirittura spalancando, porte, portoni e finestre del nostro Paese. Anzi, occorre aprire di più, smantellando leggi che lui considera troppo restrittive. Possibile che di fronte a un simile trombone non ci sia stato nessun italiano che si sia sollevato con legittima indignazione? Non basta, a questo pomposo taglianastri, quel che sta accadendo ogni giorno? E costui osa ancora proclamarsi Presidente degli Italiani?

La conclamata xenofilia (ovvero l'amore smisurato per gli stranieri) di cui dà prova questo fossile comunista insieme a buona parte della sinistra "di lotta e di governo" nonché di certo clero che funge velleitariamente da lavanderia dei peccata mundi, è il migliore veicolo per la xenofobia. Ne rappresenta addirittura l'altra faccia. Ma fingono di non saperlo.
Più stranieri lasceremo entrare, più crescerà, da parte dei nativi italiani, rabbia, intolleranza, voglia di vendicarsi dai soprusi, dalle numerose illegalità e abusi subiti. Si scatenerà (in assenza di un vero stato) la giustizia fai-da-te, la legge del taglione e pure il razzismo. Più giudici inetti e ideologizzati scarcereranno chi delinque, più aumenterà la sete di vera giustizia. Più lavoro verrà offerto agli stranieri, più grande sarà la ribellione degli Italiani disoccupati. E se poi, le cure sanitarie verranno estese pure ai clandestini sans papiers che non lavorano e che non pagano tasse (lo si fa già nella regione Toscana), allora la ribellione diverrà furia incontenibile. Perciò io dico, per paradosso, che i veri importatori di xenofobia sono proprio gli xenofili. Tutto ciò, ad onta delle "nobili" intenzioni umanitariste di Napolitano, accompagnate dai maldestri tentativi di Amato per ingabbiare "la tigre della reazione". Parola che il "bolscevico" Topo Sapiens mette in contrapposizione a rivoluzione sbagliando in pieno.
Reazione = ogni fenomeno di risposta ad uno stimolo. Ad ogni azione c'è reazione. E' una legge fisica e biologica, Voscienza. Inutile intorbidire le acque con falsi e arbitrari significati di matrice marxista.
Una curiosità: come mai che gli uomini del centrodestra, non sono usi trattare di questi argomenti che tanto stanno a cuore agli Italiani né in tv né sui loro siti né sui loro blog, ma ci deliziano in eterno con le loro camarille interne? Attendo risposte...

19 November 2007

Helter Skelter

Il termine helter skelter, significa sottosopra o finimondo. E oltre ad essere il titolo di un noto brano dei Bealtles (ripreso dagli U2 e da varie altre rock band), fu la scritta che Charles Manson lasciò sui muri col sangue delle vittime durante la strage di Bel Air. Quel Manson che a detta sua, trovò nel pezzo musicale, messaggi subliminali che scossero la sua mente già alterata dagli acidi. Ma non è di demonologia né di esorcismo, né di rock che intendo parlare. Non direttamente... Ma di quanto avviene nel nostro universo capovolto, rovesciato e sempre più in preda a forze pandemoniche che lo sconquassano dall'interno e dall'esterno. Quattro ragazzi sono stati falciati dal rom ubriaco Marco Ahmetovic. Il cattivo soggetto in questione non si è fatto un sol giorno di vera galera, ma è passato subito sotto l'ala protettiva di un mecenate (ma che filantropo!) per andare in un residence a S.Benedetto del Tronto. Cioè al mare. E ora pare che stiano studiando una particolare linea di prodotti jeans dal titolo romjeans per un cachet di 30.000 euro, per l'interessato quale eventuale testimonial. A breve lo vedremo forse da Vespa, da Santoro, da Mentana, dalla De Filippi o dalla Ventura all'Isola dei Famosi o ospite presso qualche altra rete tv, mentre i genitori dei quattro ragazzi, non hanno più lacrime per piangere i loro figli. Vogliamo davvero creare esasperazione e voglia di prendere in mano un fucile per farsi giustizia da sé? Ci stiamo quasi arrivando. Tirate ancora un po' la corda eppoi il finimondo (helter skelter) arriverà davvero, visto che il finimondo (helter skelter) c'è già.
Efferrati sono stati i delitti compiuti in questi ultimi tempi da quei "boccaporti" spalancati dalla Romania dove tutta la feccia pregiudicata reduce dalle loro patrie galere, ci è stata scaricata qui. Ma invece di venire in Italia con tanto di cappello in mano a chiedere scusa per la morte di Lucia Comin Pellicciardi (stuprata con una sbarra di ferro e fatta a pezzi da un romeno e un albanese), per Giovanna Reggiani, seviziata e ammazzata da Mailat, per nonno Giuseppe preso a bastonate per pochi euro da romeni, per i quattro giovani marchigiani falciati da Ahmetovic e per le decine e decine di delitti rimasti impuniti, Tariceanu, il premier romeno, se la prende con quei delinquenti degli Italiani che praticano il "razzismo", creando insicurezza presso la comunità romena. Helter skelter, ovvero sottosopra, l'universo rovesciato.
Se la bella americana Amanda Knox , risulterà complice dell'efferrato assassinio delle sua coetanea Meredith a Perugia, è già pronta per lei, una brillante carriera in tv e tante altre ospitate strapagate, con interviste esclusive che servono di fatto a fare apologia di crimine. Meglio governare all'inferno che servire il paradiso, diceva John Milton. Il delitto paga, diceva il marchese de Sade. Se vuoi fare la rivoluzione ammazza il primo che passa per la strada , diceva Bréton e i surrealisti. Se Dio non esiste tutto è permesso, diceva Dostoevskij. Helter skelter.
Un Occidente conciato così, merita solo di sparire, di essere cancellato dalla carta geografica. E a volte mi chiedo da me, perché diavolo lo difendo. Helter skelter.
"Porteremo Dio nella terra senza Dio", dicono i mussulmani pronti ad approfittare di tutto questo helter skelter per la loro conversione qui da noi (dawa). Ma io non voglio il loro dio. Vorrei che ritrovassimo il nostro. E con lui, la giustizia, ad un tempo divina ed umana. Quella che abbiamo smarrito insieme a quel sacro messo al bando dalla nostra società e vita.

When I get to the bottom / I go back to the top of the slide...

14 November 2007

Un' Europa da incubo

Avete cliccato le cinque righe che ho messo in HP in alto? Bene, allora se avete letto le notizie riportate da l'altrogiornale di Francesco Ruggeri, vi sarete fatti più o meno un'idea di quel che avverrà dopo il 21 dicembre (la notizia è quella relativa all'allargamento della zona Schengen). Dal 21 dicembre ci sarà una strenna natalizia: i cittadini della Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia e Malta, potranno circolare liberamente per tutta l'Europa e saranno tolti i controlli alle frontiere terrestri e marittime. Da qui a un mese senza aver consultato il parere dei cittadini dei singoli stati europei, si spalancheranno scenari da incubo come nei romanzi di Philip Dick. Pensavamo di aver già toccato il fondo dell'odissea immigrazionista, ma non è che l'inizio. Ricordate quello scenario di Blade Runner di una città caligionosa, piovosa, fradicia e stipata di anime umane in una Babilonia di lingue incomprensibili, con odori, vapori e umori spessi, costretti ad una coatta promiscuità? E' già realtà...E ricordate quella scena del Dottor Zivago quando Yuri (Omar Sharif), stremato da guerre e rivoluzioni, torna a casa e, dopo mille periperipezie subite, invece di trovare una dimora che gli dà riparo e conforto, è costretto a dividere la sua casa con altre due famiglie di bolscevichi (il compagno X e la compagna Y)? Bene, così saranno le nostre patrie, non più nostre, diventate terre desolate a noi sempre più aliene. Come una più vasta no man's land sarà tutta l'Europa. Sempre più Eurabia nella composizione etnica, ed Eurss nell'amministrazione politica, burocratica e normativa. Cioè sgovernata da rottami socialisti (le cancellerie europee e quei commissari Ue che nessuno ha eletto) tutti dediti ai nuovi Idola Tribus: il mercato e la libera circolazione degli uomini, delle merci e del denaro. Una sorta di nuovo mostro Chimera lib-socialista che io ho battezzato il MarketSocialismo. Con città un tempo meravigliose, oggi sempre più gremite, costipate e ad altà densità abitativa, istigatrici di discordie, ostilità e di risse tra bande interetniche. Con un degrado incontrollabile e una sporcizia impossibile da estirpare. E' il mercatismo selvaggio, Bellezza, e non puoi farci proprio nulla se attira come la carta moschicida orde di stranieri provenienti da ogni punto cardinale della carta geografica. Dall'Est, dall'America Latina, dall'Africa settentrionale, centrale, dai territori palestinesi in MO dove è in corso una sanguinosa guerra civile che fatalmente crea profughi, ecc. Tutti alla ricerca dell'Eldorado, della Terra dell'Abbondanza. E per alcuni di loro lo sarà pure, visto che creano concorrenza sleale, abbassando repentinamente "il costo del lavoro", ovvero i salari. Ciò che scatenerà una nuova feroce guerra tra i poveri: poveri autoctoni e poveri allogeni e/o neocomunitari di un allargamento repentino buttatoci addosso a mo' di bomba demografica. Se non vi siete stancati di cliccare, ora andate in questo link di un noto economista e scrittore, già collaboratore de Il Giornale di Montanelli: Geminello Alvi ("Tutta colpa del liberismo"). Lui ve le dice più chiare di me e con maggior cognizione di causa. Le stelle europee della bandiera blu ora sono 27, ma continueranno ad aumentare, poiché ogni utopia necessita di "spazio vitale" per compiersi.

Ma non ci sono astri luminosi che brillano di luce propria nei cieli della Ue, ma - ahimé! - solo buchi neri di una notte scura. Infatti nella libera circolazione delle merci, degli uomini e del denaro che tanto piace ai tycoon dell'alta finanza e delle eurobanche, non è previsto che l'allargamento della frontiera unica dominata da pensiero unico, contempli anche fior di delinquenti professionisti del crimine, mafie dell'Est e criminalità diffusa dedita alle rapine quasi quotidiane nelle nostre città. In altre parole, gli effetti collaterali sono omicidi, furti, stupri e borseggi e rapine verso gli autoctoni: quelli già in atto nelle nostre case e che aumenteranno. Non era previsto, ma è così. Ma guai a parlarne...E per impedire preventivamente ogni forma di dissenso di quello che chiamano "il nuovo ordine mondiale", è già bell'e pronto il mandato d'arresto europeo, con manette tintinnanti e bavaglio per i reati di "xenofobia", "razzismo", "islamofobia", "omofobia", e chi più ne ha... Ovvero "opinioni in manette", secondo la premiata dittatura soft di Bruxelles. In Italia, il Corriere della Sera, si è già adeguato fin nella pubblicità, a questo Novum Organum mondiale e mondialista. Udite udite cosa recita il loro slogan: " In un mondo che cambia, i popoli non sono definiti da etichette". Cioè siamo tutti fratelli di uno stesso continente e globo. Proprio come vogliono i banchieri Bazoli, Profumo, Geronzi e altri big della finanza internazionale e degli industriali indebitati con banche, facenti parte del patto sindacale dei 15 di RCS. Sul foglio pubblicitario di ieri 13 novembre, campeggia un grosso drappo blu a 12 stelle (quello della Ue) con sotto un giornalino seminascosto con il marchio "made in China".

Giudicate voi, se vale la pena di intonare tutti insieme appassionatamente l 'Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven, assurto a inno europeo dei 27. Stante così le cose, per me vale ancora più che mai il nostro "'elmo di Scipio". E spero che ci desteremo da questo torpore in cui ci hanno sprofondato i fautori di questa "Land of Plenty" multietnica, multiculturalista e multiconfessionale made in Europe, per passare ad un nuovo risorgimento. Italia, fuori dal trattato di Schengen, per cominciare! Ne va della nostra vita.

09 November 2007

Lettera aperta a Dacia Maraini

Signora Dacia Maraini,

ho notato che la sua rubrica "Il sale nella coda" sul Corriere compare sempre nei momenti topici peggiori per le donne e per l'umanità tutta. Ed è comparsa, puntuale, anche questa volta, nella tragica occasione della morte di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto con il suo pezzo "La caccia allo straniero e l'esempio (cattivo) offerto dagli Italiani" di martedi 6 novembre. Lei parla con un certo sussiego a nome di tutte le donne, senza averne alcuna rappresentatività. E parla (anzi, scrive) per far loro accettare lo status quo della sua political correctness e di quella mordacchia preventiva ideologica progressista, cui è usa. Perché? La sua vocina flebile flebile e perbenino, così come perbenino è la sua sciarpina annodata al collo, modello aristocratica della Rivoluzione Francese, lei la fa sentire solo nei momenti di cataclisma, di apocalisse. Impassibile come una mirata macchina da guerra di propaganda, ma dal rassicurante aspetto di serena colombella. Ricorda l'invettiva della Fallaci dal titolo "La Rabbia e l'Orgoglio" pubblicata in formato lenzuolo sul Corriere? Ebbene con quella sua scrittura un po' così, assai dabbene, lei ebbe il coraggio di sfidare un cavallo di razza come l'Oriana nazionale riversando la sua irenica lenzuolata di replica sul Corsera, a proposito di un mondo che vorrebbe placato e affratellato nonché privo di "scontri di civiltà". E questo l'indomani di quel tragico 11/9.
"Cicala di lusso", la battezzò in quel frangente Oriana nostra. Ma lei non se ne stette e seguitò a frinire ancora con fatua e salottiera civetteria. Lo fece nuovamente l'indomani dello sgozzamento di Hina Salem, e in quel frangente io le inviai un'altra missiva qui. Certo, lei è famosa e ha molti lettori, mentre io ne avrò giusto una trentina. Ma voi firme note, siete assai spesso scollegate dalla realtà e del tutto autoreferenziali. Come autoreferenziali furono e sono le sue amiche femministe che occupano posti all'ONU, nelle Ong, Onlus, nei sindacati, nell'UNICEF, nell'UNESCO, nell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e ovviamente nei partiti della sinistra.


In occasione della morte di Hina straziata da 28 coltellate e col volto rivolto alla Mecca dopo una approssimativa sepoltura, lei non ebbe nulla di meglio che asserire che anche i siciliani commettevano delitti d'onore 50 anni fa. Che è un po' la stessa versione di Giuliano Amato e di sua nonnna col fazzeletto in testa alla "siculo-pachistana". Molti lettori leggendo il suo pezzo rimasero esterrefatti. Ma come? Invece di prendere le parti della vittima trucidata dai parenti, costei si mette a pontificare in favore dell'Islam e a fare bla bla bla sul fatto che non si deve "generalizzare", "criminalizzare una religione", "demonizzare", e via coi luogocomunismi più triti... Non me ne capacitavo...Ma soprattutto non mi capacitavo che non fosse idonea a dire o fare nemmeno "qualcosa di sinistra" nel modo coerente in cui i vostri seguaci si aspetterebbero. E non se ne capacitava nemmeno la grande Oriana sul perché le femministe tacciano, si mostrino islamosuccubi e subordinate al tribalismo fondamentalista, invece che ribelli e in antagonismo verso il medesimo. Ora vedo che ripete lo stesso errore. Il Corrriere gliene dà facoltà. Una donna ha subito un ratto. Sì, uso il termine antico delle tribù rivali, come quello delle Sabine. O come il Ratto di Persefone trascinata agli Inferi da Plutone. E dopo essere stata borseggiata, aggredita forse stuprata, è stata ammazzata e dilaniata orrendamente. In ogni caso la sua resistenza e riluttanza all'aggressore le è costata la vita. E lei cosa scrive? Che il malcontento è esploso con furore, e che tutto questo farebbe pensare a un'Italia con una società virtuosa esente da crimini, ma che invece il nostro paese è stato testimone dei fatti più raccapriccianti come "quel giovane che ha seviziato tre nipotini, maschi e femmine". O come gli amanti e i mariti che uccidono le loro donne a coltellate buttandole nei cassonetti dell'immondizia.


Signora Maraini, perché offre un così comodo alibi giustificativo a chi viene nel nostro paese senza documenti, occupa terreni abusivamente, sfonda case disabitate per installarsi sfrattando i poveretti che ci sono già, ruba, si ubriaca, stupra, uccide e borseggia? E perchè conclude scrivendo che il nostro è un paese i cui esempi non sono dei migliori, dove a nostra volta si ruba, si uccide, si delinque, epperciò non sarebbe moralmente autorizzato a respingere gli altri? Bene, signora, allora mi trovi lei una specie di Città del Sole di campanelliana memoria, un Shangri-là dove non esistono delitti né pene, perché io non ne conosco. Dove si danno solo esempi edificanti tali da giustificare migrazioni massicce con gente bennata e benintenzionata in cerca dell'Eldorado, da accogliere a braccia aperte e senza fiatare. Nelle carceri tedesche, inglesi, americane, francesi, danesi ecc. esistono ladri delinquenti, assassini, violentatori e perfino pedofili autoctoni. Ma mi spiega perché nonostante in molti stati della Ue, abbiano galere in buono stato e una giustizia che funziona meglio della nostra (ci vuole poco), hanno chiesto e ottenuto due anni di moratoria per integrare tutta quest'onda anomala proveniente dalla Transilvania? E mi esplicita come mai per voi femministe il mostro è sempre domestico, lo stupratore è un marito o un fidanzato, e il toccaccione molesto dalla lubrica palpata è solo quel "porco" del vostro collega d'ufficio? Mentre per tutti questi disperati, alcuni dei quali con facce da spavento, provenienti da aree lontane officiate un processo di santificazione e di beatificazione dello stupro?



L'antagonismo femminista è solo contro l'occidente, contro il proprio paese e contro se stesse
Mi ci sono lambiccata tanto e alla fine ho trovato alcune risposte. Non tutte mi soddisfacevano però. Vivendiere rosse dei partiti si sinistra, siete subordinate alla ragion politica tracciata dai vostri maschi, si diceva. Ma non basta. Avete le terga al caldo nei vostri posti dorati e scranni da "quote rosa" nelle istituzioni, nei mainstreams, perciò non volete rischiare la conflittualità con l'islam radicale. Ma non basta . Avete nel DNA il terzomondismo sinistrese perciò siete giustificazioniste coi transfughi di altre zone più arretrate del mondo. Ma non basta ancora.
Alla fine sì, ho trovato la risposta al vostro collateralismo nei confronti dell'islam fondamentalista, dell'immigrazionismo e dei dannati della terra.


Voi odiate la terra che vi ha generato, la vostra patria e la vostra cultura. Voi avete spezzato i vincoli con la Madre (parola che viene da mater=materia) da cui tutti i viventi provengono, negandovi a vostra volta, la possibilità di essere madri, di essere mogli. Voi avete sostituito il termine "moglie" e "sposa", col termine "compagna"; il termine "marito", con "compagno", proprio secondo i dettami delle élites comuniste e socialiste delle varie Internazionali. Voi avete sostituito i figli coi viaggi, il lavoro, la carriera, gli amici. E se questi figli ci sono, sono degli "amici paritetici" e non degli esseri in divenire che necessitano di una vera educazioone e formazione nel rispetto dei reciproci ruoli. Voi odiate il Cristianesimo e la Chiesa con cui siete perennemente in guerra e la vorreste irrilevante e silente sui temi etici. Voi avete trasferito la lotta di classe all'interno della lotta tra i sessi, spezzando il vincolo della famiglia, primo nucleo di quella proprietà privata che avete sempre combattuto. Voi avete svirilizzato perfino i vostri cosiddetti compagni o partner (termine che si addice ad un socio commerciale). E ora che la nostra società è aggredita e non ci sono più uomini veri in grado di difenderla, nemmeno tra i poliziotti, non vi sentite un po' in colpa? E del resto nel vostro mondo "unisex", "androgino" "neutro" e/o transgender o al di là dei generi, fatto di intercambiabilità di ruoli, vi rifiutate perfino di vedere che ci sono aggressori e scontri di civiltà. Sognate una società perfetta, irenica e iridata come le vostre futili bandiere della pace. Ma ogni utopia sottintende una coercizione. E voi siete parte integrante di questa coercizione secondo cui chi ruba, stupra e delinque dev' essere perdonato e non sanzionato, se proviene da mondi lontani dove è possibile quell' inclusione, che dichiarate ai quattro venti sulla stampa in cui scrivete, essere doverosa e obbligatoria qui da noi. Viceversa, se è un connazionale a sgarrare, dev'essere messo alla gogna permanente per molto meno. Se è un padre che sbaglia, gli si devono strappare i figli e non farglieli mai più vedere. E magari gli si deve scucire tutto il denaro possibile fino a renderlo una sorta di paria nella vana ricerca di una giustizia che non c'è. Con una mascolinità ridotta così male in arnese fatta di "mammi" "teneri", "dolci", "cambiapannolini" (parolette vibranti che vi piacciono tanto), come potremmo far fronte alle emergenze che ci sovrastano?


Se il maschio che cercate di soffocare non c'è, allora per procreare potrete sempre consolarvi con la fecondazione in vitro e la manipolazione dell'embrione, no? O mettere insieme un bel DICO con genitore A e genitore B, non importa di che sesso. In Scozia già avviene ed è vietato perfino scrivere MAMMA e PAPA' sui documenti sanitari. Per concludere, il vostro è un pensiero atomistico e frammentario fatto di "donne-tutte-sole" (titolo di un celebre film di Paul Mazursky) e "donne a una dimensione", dove "Io sono mia" (titolo di un altro filmucolo-manifesto tratto da un suo best seller del '77 a cui lei ha collaborato insieme ad una troupe di mediocri femministe). Ma non è la verità.


Una donna esiste anche in relazione ai suoi affetti e al suo entourage. Altrettanto dicasi per l'uomo. Nessun uomo né donna è "un'isola". Insieme formano una società e una nazione che dovrebbe mettere al primo posto il diritto a vivere in sicurezza. Un Paese volto a salvaguardare l' incolumità dei suoi cittadini. Se poi ci sono mele marce anche da noi, in famiglie, case e coppie, sarà affare di un vero stato di diritto, sanzionare con fermezza i reati. E con questo rispondo al quesito finale di quel suo articolo basato su un improbabile ecumenismo irideo (Se non siamo capaci di dare un esempio in casa, come possiamo chiedere agli ospiti di osservare le regole di civiltà che per primi non rispettiamo?). Risposta: non esiste il Paese perfetto, la casa perfetta e la famiglia perfetta. Ma esiste la volontà di volerli difendere e migliorare, signora mia. E stabilire una volta per tutte chi siamo NOI e chi sono GLI ALTRI.




05 November 2007

Il ruggito del Topo e lo squittìo della Tigre


Tora tora tora. Che in giapponese vuole dire Tigre tigre tigre. Abbiamo un ministro dell'interno che sembra uscito dal torsolo di una pera a mo' di bruco, ma che è feroce come un topo. Solo gli ossimori possono descrivercelo per assurdità e per perfidia dimostrata. Quando fu presidente del Consiglio di uno di quegli strani governi tecnici della Prima Repubblica, ci rosicchiò con avidità il 6 per mille di tutti i nostri risparmi sui libretti e conti correnti, dopo averli fatti fotografare come un Big Brother sovietico. Sua nonna, emigrata in USA, portava un fazzoletto da "siculo-pakistana" e non aveva bisogno, a detta sua, di imparare l'Inglese per integrarsi. Ergo, gli immigrati non hanno alcuna necessità di apprendere la lingua Italiana. Del resto, secondo il suo sottil-pensiero, gli Italiani non esistono. Poichè, come ha scritto sulla rivista Reset, sono il frutto di tante "tessere" che sono la risultante di altrettante scorribande e invasioni subite. Quindi, rassegnamoci di buon grado a quelle prossime venture e a quella che lui ha battezzato come la futura "contaminazione culturale positiva". Ma il Topo Sapiens ha dimenticato un importante sillogismo aristotelico: se gli Italiani non esistono, ergo se ne deduce che io come ministro degli Interni non posso esistere, poiché anche la Repubblica Italica è un' astrazione. Coerenza vorrebbe, allora, che si dimettesse, ma figurarsi...
E ha pure dimenticato che ben prima che lui si nutrisse di formaggio-grana (inteso come denaro, dato che è della specie Rattus Economicus), tutti i popoli subirono scorribande e invasioni. Ma ciò non impedì la nascita delle nazioni con tanto di confini. Ovviamente prima che arrivasse il trattato di Schengen a scompigliarli per dirci che siamo tutti fratelli e sorelle dello stesso globo terracqueo.


L'Amaro Giuliano ha una sua fissa, anzi un "topos" ricorrente: la Tigre. "Dobbiamo impedire che si svegli la Tigre della Reazione", va declamando per ogni dove. Vede tigri "maoiste" dappertutto. Ricordate la parabola di Mao-tze-Tung sull'imperialismo americano "tigre di carta"? .

Non potendo egli essere Tigre per stazza e per verso emesso, che fa? Ne assume il ruggito. Allora se il topo ruggisce e da Topo Sapiens diviene Topo Rugens che vuol dire? che la tigre automaticamente si addomestica dentro una trappola per topi.


Così l'Amaro Giuliano si gonfia e scalda i muscoli copiando il suo quasi omonimo per cognome: Rudy Giuliani e predicando la "tolleranza zero". Contro chi? Contro i lavavetri. Ma vai a farti lavare il parabrezza della tua auto blindata blu! - viene voglia di dirgli.

L'indomani dell'ultimo delitto multikulti a Tor di Quinto, lui pareva preoccupato, non già di ovviare al pericolo immigrazioni incontrollate, stupri etnici e altre efferatezze. Nooo! La sua dichiarazione ufficiale è stata invece: " Dobbiamo impedire che questa tigre terribile che è la rabbia xenofoba, la bestia razzista, esca dalla gabbia". E con questa se ne è sgusciato furtivamente ai funerali dell'ennesima vittima dei delitti multiculturali plurimi, a portare le sue condoglianze al marito, il capitano Gumiero. E' stato il bacio del Topo Iscariota.
E così, siamo giunti al Top dei suoi scellerati "topics" di Topo Malefico.

Off Topic: la Tigre per il momento si limita solo a squittire. In seguito si vedrà...
(il corsivo è di Nessie)

01 November 2007

Vogliono ucciderci e lo fanno!

Già da tempo nel nostro paese è stato violato il principio-cardine della nostra civiltà, il comandamento-principe tra i dieci comandamenti divini e legislativi: NON AMMAZZARE.

Si uccide, si sevizia, si stupra, si usa violenza, si minacciano tranquilli cittadini - pistola alla tempia o fredda lama d' un coltello alla gola - nelle loro case in ore in cui si presume essere al sicuro dallo stress quotidiano.Ma si fa finta di nulla. Fanno finta di nulla i governanti. Fa finta di nulla la magistratura coi suoi verdetti ammazza-sentenze e salva-criminali. Fa finta di nulla la polizia sempre più in braghe di tela a causa di una scriteriata politica in cui la si dileggia e la si mette sotto accusa quando interviene. Fa finta di nulla il Capo dello Stato, che ha indicato negli immigrati il mezzo per accrescere il PIL, bypassando su tutti gli effetti collaterali. Fa finta di nulla la Trimurti sindacale: dopotutto sono tessere! Fa finta di nulla la Caritas con il solito mantra del sociologismo per gli oppressi. Fanno finta di nulla i TG che snocciolano con asciutta freddezza i bollettini di guerra civile quotidiana della cronaca nera. Fa finta di nulla la tartufesca stampa italiana sostenuta dalle Banche (Corriere della Sera, in testa).



Ora la misura è stracolma. La vittima dell'ennesimo ratto con stupro, sevizie e uccisione finale è la sig.ra Giovanna Reggiani, moglie di un capitano della nostra Marina Militare, corpo benemerito che appartiene alle nostre forze armate. E allora non può far finta di niente Prodi, Amato, Napolitano, Veltroni, Fini, Frattini, Berlusconi ecc. L'unico minus habens che si ostina a ripetere la solita stanca litania "che non si deve generalizzare" è Ferrero.Ma gli scemi servono all'uopo. Sennò che scemi sono?!
Tuttavia, dopo tanta efferatezza a che cosa si è arrivati? Ai contentini dell'ultima ora: trasformare in decreto un provvedimento d'urgenza che contempli immediata espulsione per chi delinque, all'interno del pacchetto sicurezza. Ci voleva quest' ennesimo orrore per fare così poca (e ovvia) cosa?
Ma alla fine, non c'è nessuno che abbia il coraggio di squarciare per davvero il velo dell'ipocrisia, e dire chiaro e tondo che questo è l'ennesimo delitto di marca multiculturalista. Che le migrazioni selvagge volute dalla Ue col nuovo mercato degli schiavi, stanno creando nel Paese uno sconvolgimento identitario, uno sconquasso terribile, una deregulation totale nel nostro tessuto sociale. IRREVERSIBILE. E che oggi magari sono i rumeni e/o le tribù dei rom; ieri gli albanesi, avant'ieri i magrebini, domani i nigeriani, e dopodomani chissà...Senza mettere nel computo il problema Islam, cellule salafite, predicazione d'odio e terrorismo qaedista.
Ci uccidono, ma non bisogna "generalizzare". Ci uccidono, ma non bisogna "strumentalizzare". Ci uccidono, ma chi governa promette oggi sulla scia di un'ondata emotiva crescente, ciò che non potrà mantenere domani, né dopodomani, né mai.

Frattanto la Bonino si compiace di chiedere la moratoria della pena di morte, a casa d'altri, mentre si muore a casa propria. E Veltroni manifesta per i monaci birmani, i quali hanno almeno la dignità di sacrificare la vita per un ideale nobile e supremo: la libertà e il diritto all'indipendenza della loro amata patria. Da noi, invece, non sappiamo nemmeno perché si muore né per chi ci si sacrifica. Per il mercatismo selvaggio? per la Ue? per l'Euro? Per l'insana utopia multiculturale e multietnica voluta dalla sinistra?