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16 August 2007

Concorrenza sleale tra Alto Adige e Veneto


Ero in vacanza per qualche giorno nel Sudtirolo e mentre ammiravo come fossero tenuti puliti boschi e prati (l'erba delle vallate è simile a una moquette di velluto) e come venissero prontamente asportati rami e tronchi di alberi abbattuti nei boschi di abeti, non potei fare a meno di rilevare i privilegi fiscali sorprendenti di cui gode tale regione. Certo, per buona parte è merito della mentalità degli abitanti dediti alla salvaguardia per l'ambiente, imposta rigidamente ai turisti. Ma è fuori dubbio che il 90% delle proprie risorse erogate dallo Stato, abbia il suo peso indiscutibile. In particolare, la provincia autonoma di Bolzano gode di speciali condizioni di favore in tema di opere pubbliche. Una disuguaglianza fiscale che ha fatto andare su tutte le furie il governatore del Veneto Giancarlo Galan (FI), il quale sta assistendo ad un preoccupante fuggi-fuggi di alcuni suoi comuni dell'alto bellunese in vena di annessione al Trentino Alto-Adige. Incoraggiati dal governatore altoatesino Durnwalder, il quale cavalca la tigre "separatista" e anessionista per cercare di accappararsi Cortina D'Ampezzo. Cortina infatti frutta e luccica. Economicamente, s'intende. E il pretesto della minoranza ladina al proprio interno è puramente surrettizio, una copertura a carattere etnico-culturale che nasconde la più prosaica sete di interessi economici in campo. Tra i comuni veneti che hanno chiesto per comodità propria di passare sotto la giurisdizione amministrativa del Trentino Alto Adige c'è Lamòn (il paese dei fagioli borlotti), Asiago e altri sei paesi già referendati. In via di referendum previsto per il 28 ottobre p.v. sono invece Cortina, Colle S. Lucia e Luvinallongo.


"E' ovvio che i cittadini preferiscano passare ad una regione che ha tanto e non dà nulla", dichiara Galan mostrandosi comprensivo verso i suoi "separatisti" veneti, ma intransigente verso la condotta fin qui tenuta da Durnwalder che quest'estate ha fatto propaganda e concorrenza sleale in quel di Cortina, per il proprio tornaconto diffondendo dépliant di dubbio gusto.


Ecco che allora è già nata l'alleanza bipartisan tra il "forzista" Galan e il "margherito" Cacciari. Anche il barbuto sindaco veneziano lamenta infatti lo schiacciamento della sua regione, chiusa com'è, tra Friuli e Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige, ambedue a statuto speciale.


Insomma, la Regione Veneto che in termini di redditività versa più oneri allo stato è, di ritorno, quella più penalizzata delle "tre Venezie" e i due amministratori serenissimi hanno buone ragioni per averci il dente avvelenato.


Frattanto Galan ha mobilitato uno stuolo di avvocati per fare ricorso, presso la Corte europea, verso questo singolare concetto di "autonomia" espansionista di Durnwalder che mira alla ritedeschizzazione del territorio.


Ma non è tutto. L'esponente al Senato della Sudtiroler Volkspartei, accetta di farsi una gitarella a Roma per offrire il suo voto in situazioni sempre a rischio di caduta di governo, ad una condizione: che Prodi garantisca un ulteriore ribasso dei costi energetici dell'Alto Adige. Insomma, ciascuno fa il suo gioco poco pulito. Alla faccia del resto dei poveri contribuenti di altre regioni non "beneficate". Ed è sempre tra le recenti notizie estive, quella che Napolitano abbia concesso la grazia ad un terrorista alto-atesino. E cioè, a uno di quelli che esigevano sempre nuovi benefits sotto il ricatto di far saltare tralicci. Sig. Presidente, lo sa o no che la grazia si concede solo a chi si pente per davvero e non a chi si vanta di simili gesti?


Anche AN ha annunciato una raccolta di firme per "arginare le pretese di cancellazione della toponomastica italiana rivendicata dal presidente della provincia autonoma di Bolzano Durnwalder".

Gabellatemi pure per "antitedesca" ma spero proprio che la geografia regionale d'Italia studiata a scuola da bambina, non subisca arbitrarie modifiche. Dopo la dissoluzione degli stati-nazione assisteremo anche a quella delle regioni e delle provincie in ossequio al solito Dio Pecunia?

11 comments:

Anonymous said...

Infatti queste regioni, come la Valle D'Aosta, hanno dei privilegi che hanno fatto arricchire a dismisura i propri cittadini. Non é giusto e che se ne vadano con l'Austria e la Francia se vogliono! Perché gli altri italiani devono pagare salati i loro ricatti?
Basta vedere tutte le sovvenzioni che hanno. Per aprire un albergo, un'attività, per qualsiasi cosa. E il Trentino si vanta anche di avere misure sociali avanzate...si', con i soldi degli altri!
Ciau Nessie! :-)

Nessie said...

Ciau Lonty, sei ancora a zonzo?
Infatti, hai colto proprio nel segno. Che razza di "autonomia" sarebbe quella pagata e sovvenzionata con le gabelle esattoriali di tutti gli altri contribuenti sul territorio nazionale?

I dati sono dati e parlano chiaro: nella regione Trentino-Alto Adige ogni contribuente versa 4.391 euro e ne riceve in trasferimenti ben 6.850. Nel Veneto ne ricevono 1.133.
Ed eccoti qust'altro dato:
Tasse e addizionali comunali di Cortina: 1.899 euro.
Tasse e addizionali comunali di BOlzano: soltanto 251 euro.

Sfido io, che poi vogliono passare sotto la tutela dell'Alto-Adige!

Massimo said...

Sono un assiduo frequentatore dell'Alto Adige, educato in ciò dai miei genitori (la prima volta che andai a Selva in Valgardena avevo 5 anni, 1961 ...) e la mia opinione collima in pieno con la tua.
Posti stupendi e che la gente del posto ha saputo rendere accoglienti e curati, senza perdere nulla della loro natura.
Di quando andavo a Selva da piccolo, mi ricordo una vita contadina, artigiana. Pochi fronzoli e poche ricchezze.
Quelle arrivarono dopo i mondiali del 1973, uno sviluppo eccezionale che i locali hanno saputo gestire alla perfezione.
Anche se i contributi italiani erano (e sono) versati ad altro titolo (per chiudere il contenzioso conl'Austria) una giustificazione potevano averla: aiutare una zona depressa, esattamente come con il Meridione.
Adesso questa giustificazione non c'è più, rimane l'aspetto politico.
Ma se a loro non piace restare in Italia, perchè dobbiamo pagarli soprattutto adesso che con l'europa potremmo recarci lì anche se appartenesse ad un'altra nazione ?
E, poi, siamo così sicuri che voterebbero per l'annessione all'Austria dove sarebbero il sud del nord ?
Infine un aneddoto. Sempre da piccolo, in vacanza a Selva con i miei, andammo a pranzo in una trattoria. Lì il cameriere, saputo che venivamo da Bologna, disse: "Bologna, comunisti !" con un tono schifato. Mio padre replicò prontamente: "Non tutti a Bologna sono comunisti". Capito che noi non lo eravamo, il cameriere fu molto cordiale. Chissà se è ancora vivo e se è schifato dal comportamento dei suoi rappresentanti che tengono in vita un governo cattocomunista ? :-)

Lo PseudoSauro said...

Non ho niente da aggiungere. (caso strano) :-) Pero' gli Schuetzen mi sono simpatici... basta che i fucili se li paghino con i loro soldi.

Nessie said...

...sì. E pure il tritolo per i tralicci ad alta tensione...
Massimo, i piu bamba siamo noi italiani che sussidiamo pure la loro spocchia. Mi sa che la migliore Austria , ovvero l'Eldorado, l'abbiano trovata in Italia. Basta pensare all'esponente della Volkspartei e alle loro furbate per ottonere il ribasso dei costi energetici da Prodi. Ciao a tutti.

Anonymous said...

Anche i miei genitori erano frequentatori di Selva, ma senza di noi figlie...:-) Ogni tanto se ne andavano là loro due soli..Magnifici paesaggi, ci sono poi andata anche io una volta o due.
Poi avevo un amico che veniva da quei posti, parlava italiano con accento tedesco e criticava tutto, proprio tutto quello che noi "italiani" facevamo. Un rompiballe.
Oggi, come avete detto, non hanno piu' senso quei privilegi. Forse per la Sardegna, visto che all'interno hanno ancora bisogno di qualche aiuto, ma le altre possono anche sgombrare se non accettano le stesse condizioni che hanno le altre regioni.

Nessie said...

Nel caso del Triveneto, credo abbiano qualche ragione " i serenissimi" nel rivendicare che la regione Veneto è quella più industrializzata (quindi quella più redditizia) e che rischia di essere schiacciata dalle altre 2 piccole regioni a statuto speciale, con annessi e connessi i loro privilegi.
Un po' di tempo fa mi scrisse un veneziano incazzato contro Napoletano (tolgo apposta la "i") per dire che non perde mai l'occasione di rivendicare il primato della lingua italiana e di disprezzare il dialetto veneto. Benissimo: e allora perché tanti privilegi agli altoatesini di lingua tedesca, comprese scuole dove il tedesco è la prima lingua? E perché la grazia concessa ad un professionista del tritolo?
Napoletano dovrebbe poi sapere che Goldoni scrisse in lingua veneta e che si rese, per questo, famoso in tutto il mondo, influenzando non poco anche la "comédie française".
Se Eduardo può fare le sue commedie in napoletano, perché non si può avere rappresentazioni in veneziano?

Anonymous said...

Ciao Nessie, bentornata. La risposta ai tuoi interrogativi è il lapalissiano doppio pesismo della sinistra. Dato che i rappresentati dell'Alto Adige sono funzionali al Governo Prodi si fanno ponti d'oro, in ogni senso.
D'altra parte fecero ponti d'oro anche alla "impresentabile" Lega che divenne presentabile e "costola della sinistra" quando servì ad abbattere il primo Governo Berlusconi. E tornò ad essere impresentabile quando si alleò nuovamente con Berlusconi. I "serenissimi" col loro finto carro armato da carnevale intanto sono in galera.
Per finire secondo me nulla giustifica le regioni a statuto speciale ( o tutte o nessuna ).
Scarthorse

Nessie said...

SCART, l'avevo intuito. Anche se nel Sudtirolo nessuno si dichiara comunista (anzi, come ha detto Massimo, i comunisti li hanno in uggia) il governo Prodi se li tiene buoni col mercanteggiamento che sappiamo, a proposito della Sudtiroler Volkspartei. Bentornato anche a te.

no name said...

Parlo da friulana: qui stiamo nei casini come in ogni altro posto d'Italia. I benefici che ha l'Alto Adige ce li sognamo la notte. Cacciari può essere inviperito quanto vuole, ma i comuni veneziani che vogliono passare al Friuli, così come altri comuni confinanti lungo tutto il "confine" veneto-friulano, non lo fanno tanto per le tasse, che vi assicuro paghiamo care anche noi, quanto per la sicurezza e l'attenzione verso "l'invasione barbarica". In Veneto gli extracomunitari sono, consentitemi il termine, un'epidemia. In Friuli-Venezia Giulia, fatta eccezione per Trieste, il numero è più contenuto e l'attenzione delle forze dell'ordine friulane è maggiore. Non arriveremo facilmente ai muri stile via Anelli e ai ghetti, o almeno spero. Siamo la porta verso l'Est, quindi abbiamo imparato a difendere il territorio meglio di qualunque altra regione italiana. Forse è per questo che c'è chi vuole "passare di qua".
Questo era solo per specificare che le ragione tra chi vuole passare all'Alto Adige e chi vuole passare al Friuli, sono diverse. Saluti ^^

Nessie said...

Grazie per il tuo contributo basato sull'esperienza personale. Purtroppo quella che tu chiami giustamente "invasione barbarica" è anche frutto di una scriteriata politica industriale. Chi li chiama qua? Mica solo le giunte. Li chiamano qua anche confindustrie e associazioni industriali e artigiani, creando un nuovo mercato degli schiavi che dovremo pagare noi in termini di insicurezza. Ovvio che il Veneto abbia l'epidemia che citi, perché più industrializzato rispetto alle altre due piccole regioni di confine.Un po' come del resto, lo è la LOmbardia.