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07 May 2007

Malgré la racaille, Sarko a gagné

Le hanno tentate tutte, ma proprio tutte. L'aspirante Marianna ha perfino sibilato con evidente velenosità, che se Sarkozy sarà eletto "on aura toutes les banlieues encore au feu".
E non pensava ai maghrebini della seconda generazione - quelli che incendiavano auto, scuole e centri sociali nelle banlieues parigine. Con ogni probabilità pensava già ai suoi amici e supporter di partito, in caso di disfatta. Puntualmente, davanti all'evidente e schiacciante vittoria del voto, i supporter socialisti si sono messi a dar fuori di matto provocando disordini e lancio di molotov. E il bello che berciavano pure "Sarko fachaud! " (Sarko fascio), gli squadristi della molotov permanente e della spranga! La racaille (la feccia) non ha colore di pelle, evidentemente, e la signora Royal (assai poco regale), con quel suo discorsetto ricattatorio fatto a denti stretti sapeva bene di che parlava e a chi si riferiva. "Votatemi francesi o sarà peggio per voi", è stato il ricatto (chantage) non detto esplicitamente, ma lasciato intendere tra le righe. Qualcuno la chiama già "jihad giacobina". Niente di più vero. Si dà il caso , però che i francesi detestino i ricatti e che non siano dei cons (coglioni). Perciò non ci sono cascati.

Ieri sera in tv, dopo i soliti improvvisati raduni in studio condotti da Monica Maggioni su Rai 1, c'era da ridere nel vedere come anche i sinistrati di casa nostra erano gialli e verdi per la bile. Avevano puntato tutte le loro speranze: dopo Zap, anche Ségo, e non ne hanno mai fatto mistero. Tutti i nostri media (il solito CorServa in testa a tutti) hanno fatto una cordata pro-Ségolène Royal arrivando perfino a mistificare e a raccontar panzane grossolane sul suo "schiacciante successo" durante il ping-pong televisivo tra lei e Sarkozy. Come se non avessimo occhi per vedere né orecchie per sentire noi stessi dove stava la verità. La Royal ha perso le staffe parecchie volte ed è caduta in una sorta di aggressività ideologica camuffata da un bon ton del tutto apparente.
Frattanto, in collegamento da Parigi spuntava la giornalista di Repubblica Myriam Mafai (e cioè la compagna di Giancarlo Pajetta, il vecchio comunista picchiatore in Parlamento nonché lanciatore di calamai) la quale dava la sua versione "comunisticamente corretta" di cosa rappresenta Sarkozy per i francesi. Ma dico io! A Repubblica non hanno proprio nulla di meglio che propinarci inviati da Pio Albergo Trivulzio? Su, brava gente, svecchiate un po' il vostro personale!
Segue La Stampa con Barbara Spinelli, più o meno sulla lunghezza d'onda della Mafai. E finalmente Giulio Tremonti in collegamento si spazientisce e fa notare che non serve a nulla giudicare il voto francese con le lenti italiote.

Ma una nota particolare la voglio riservare a Romano Prodi che ha tentato con ogni mezzo di inserirsi meschinamente in questa vicenda. Voleva andare a sostenere Ségolène durante i suoi comizi, ma poi glielo hanno sconsigliato, perché i sondaggi premiavano Sarko e lui ci avrebbe fatto una ben triste figura. Allora ha tentato con ogni mezzo di inserirsi negli inciuci attraverso Bayrou e la "rutelleria margheritina". Bayrou avrebbe, secondo i piani di lorsignori, dovuto sbilanciarsi nell'affermare che i suoi voti sarebbero andati alla Royal. Il furbacchione non c'è cascato: sarebbe stato bruciarsi le ali ancora prima di prendere il volo. Però qualche "petites combines" sottobanco con la candidata socialista ha tentato di farla - combine prontamente denunciata da Sarkozy. Beh, è andata male, caro Prodi: la tua insana utopia di una coalizione centrista-sinistrata estesa alla Francia, te la puoi scordare.
Sarko a gagné malgré tout. E ha vinto con impegno, onestà, energia e giocandosi la faccia in prima persona. Congratulazioni Monsieur le Président! Può essere una prima crepa nel muro del veterosocialismo eurobabbeo e accattone.

36 comments:

pps said...

Cara Nessie ho scritto anche io a propos delle elezioni francesi, anche se ovviamente con toni meno allegri dei nuoi. Nondimeno ti pregherei di osservare come la Royal, che ha compiuto diversi errori, rappresenti una novità interessante per la politica europea, nel suo essere donna che non prova a fare il maschio, al pari della Tatcher o della stessa Merckel.

pps said...

Super OT
E' diventato davvero un problema postare su blogger (anche da Monica). Devo registrarmi tutte le volte. Ho provato anche a cambiare nick o ad accedere come anonimo ma senza successo. Poichè io non ho cambiato alcuna impostazione mi chiedo cosa stia accadendo. Peraltro non sono l'unico. Hai qualche idea?
pps (ex tilt64)
Per contatti tilt64@yahoo.com

Anonymous said...

Ah cara Nessie, avremmo bisogno anche noi del nostro "Sarkò"... sono entusiasta della sua vittoria schacciante perchè forse, come fai notare anche tu, apre "una prima crepa nel muro del veterosocialismo eurobabbeo e accattone".
Come da copione i "sinistri" si sono dimostrati sinistri di nome e di fatto: prima con il gioco sporco di Madame Royal (quelle ultime tirate sul pericolo che avrebbe corso la democrazia con Sarkozy, sono moralmente infime) poi, a vittoria avvenuta, con i suoi elettori che hanno scatenato la solita guerriglia urbana.
Questa é la sinistra banditi di piazza e in grisaglia, incapaci di accettare le scelte democratiche del popolo.
I francesi, che sono meno "coglioni" di metà degli italiani, l'hanno capito.
E impareggiabilmente hanno segato Ségolène...che gioia.
Ciao mary

Lo PseudoSauro said...

PPS - Tilt: blogger non ha cambiato nulla, ma ogni blog puo' scegliere una politica diversa e disabilitare i commenti anonimi, come all'estero fanno tutti. Devi chiedere al titolare di ogni blog. Nel caso tu scrivessi da una rete aziendale, invece, devi assicurarti che l'admin non abbia messe restrizioni.

Nessie said...

Tilt, penso che al riguardo ti abbia risposto bene il Sauro, che di questioni informatiche se ne intende.

Mary, la madama Reale è la responsabile principale di questa istigazione all'odio e ai casseurs della notte scorsa: una vergogna!
Ma non facciamoci portare via questa bella festa e questo risultato di cui sono contenta anch'io. Dopotutto, i ragli dell'asino non giungono al cielo. Ciao :-)

Anonymous said...

Mi disturba, in verità, che Prodi non sia stato così fesso da andare a fare il supporter attivo di Madame (magari fosse una Tatcher, la signora, invece è solo un'ammicante sculettona senza idee: bella novità per la sinistra europea!) come il suo amico, il calzolaio iberico.
Spero che la vittoria di Sarko (del quale - ce ne sono ampie testimonianze nel mio blog e fa fede anche il riconoscimento di simpatizzante attribuitomi dall'UMP - sono sostenitore convinto da più di due anni) spinga il centrodestra di casa nostra a capire che un bel partito unico può mettere tranquillamente nell'angolo a vita quel pasticciaccio nascente del PD, condannando all'itterizia cronica tutte le mummie italiote alla Padellaro o alla Mafai. In Italia, come in Francia, la sinistra non va oltre il 35% ormai da decenni.

Bernardo

Nessie said...

Francamente dispiace anche a me. Sarebbe stata una sputtanata in più per uno che ne ha già collezionate tante.
Però ho sentito dire da più parti che cercheranno con ogni mezzo di esportare il "modello italiota". Perciò sarà utile che la destra si dia una mossa nel senso del partito conservatore. Ho sentito Bayrou magnificare le doti di Rutellì e di Prodì (coi rispettivi accenti sulle i). Avevamo degli statisti di razza e non lo sapevamo: ma guarda un po' te. ;-)

Anonymous said...

Cara Nessie,
sia pure a fatica(sto cambiando adsl e tornare alle lentezze della connessione primitiva fa passare la voglia di postare...)anche l'Occidentale vuole unirsi alla prima occasione di tripudio da molti mesi a questa parte.Da sempre filofrancese, convinto come sono che se bisogna essere sciovinisti è giusto esserlo in Francia e non in Albania o in Angola (nel senso che un background piu' ricco dà modo alla gente di montarsi la testa con qualche fondamento)non avevo dubbi che la Francia avrebbe preso le distanze dal voto scemo e irresponsabile di noi italiani:certo, la signora è bella a vedersi, e a me l'idea di una donna Presidente piace molto(gli uomini hanno sempre fallito nella storia, diamo una chance alle donne:ma nell'attuale situazione, con i comunisti filoislamici in crescita ovunque in Europa, ben venga un Presidente-pazienza se ancora di uomo si tratta - che non sia di sinistra!
Buona giornata a tutti

Nessie said...

Occidantale, non ti sapevo filofrancese. :-) Pensavo fossi più sull'anglista. Oggi, in materia di donne premier, sono tutti a magnificare la Thatcher, che non sarà stata attraente come Ségò, ma che se non altro ha fatto trovare tutti i conti in ordine a Blair, il quale grazie alla ripresa economica inaugurata proprio da lei, ha potuto durare per due mandati: della serie, chi pianta datteri non mangia datteri.

Eppure quando governava gliene dicevano di peste e corna.
La Royal è solo un bel "cadeau" con un packaging d'effetto, ma con dentro...niente. E si è vista quando è intervenuta durante il faccia a faccia in tv. Ciao.

Massimo said...

Naturalmente la vittoria di Sarkozy avrà un benefico effetto, se non altro psicologico. Ma apre anche prospettive interessanti, visto che, ormai, la sinistra italiana si trova a far di sponda con il solo Zapatero, più isolata di quanto non fosse mai stata l'Italia di Berlusconi.
Mi auguro che Sarkozy mantenga le promesse e tratti la racille come deve essere trattata la feccia ;-)

Anonymous said...

Hmmmm se si parla di estetica, come ho già detto altre volte, mi ricorda troppo la fisionomia da giovane di Elena Ceauşescu e, coll'andar del tempo, chissà.... Quanto al cognome, che è proprio in antitesi con l'ideologia propugnata.... bah!
M'incuriosisce, invece il nome: Ségolène, che, a parte l'assonanza con il nome italiano di un ben noto attrezzo (da lavoro: non pensiamo male!) mi suona brutto e strano, oltre che abbastanza nuovo. Qualcuno conosce origini etimologia e il significato di un nome simile?

Lo PseudoSauro said...

Non saro' un esperto, ma, visti numeri che ci sono gia', il partito esistente del Silvio basta e avanza da solo per fregare Margherita e Ulivo messi insieme. Col PD perderanno qualche pezzo, dunque non mi pare vi sia una grande fretta. Il fondare un partito conservatore dev'essere una questione ponderata e non una reazione affrettata. Con i "liberali" che ci sono in giro il cambio di etichetta non mi pare una garanzia sufficiente, ne' una giustificazione per l'esistenza in Europa, di una sinistra giurassica (honni soit etc.). Il modello bipolare americano pare piaccia a tutti, ma si deve tenere a mente che in USA i liberali stanno a sinistra ed i conservatori conservano i valori americani, non quelli europei. Allo stesso modo, i conservatori europei dovrebbero conservare i propri valori, non quelli degli altri. :-)

Nessie said...

Massimo, la sicurezza è uno dei punti forti del programma Sarkozy. Ieri sera i flic francesi li hanno legnati a tutta birra, a quelli che berciavano "resistenza, resistenza" e "Sarko fascista", Certo che dare del fascista a qualcuno con tanto di spranghe e di molotov in mano è ...il Massimo. Stasera Ranieri dei DS ha raccontato al TG2 la solita ciarla dei compagni che sbagliano, di quelli che non hanno nulla a che vedere coi socialisti. Beato ai gonzi che gli credono ancora!

Nessie said...

Cittadino, oggi il Foglio porta le origini del nome di Ségolène (la quale si chiama in realtà Marie Ségolène)ed è nata in Lorena. Nome cattolico di una vedova fondatrice del monastero di Troclar venerata fin dal IX secolo in una delle più antiche cattedrali di Metz.

Anonymous said...

Ho capito! Allora, oltre che in antitesi con il cognome, è in antitesi pure con il nome, visto che di santo non ha proprio nulla e di venerabile ancor meno! Peccato!

Anonymous said...

Chiedo scusa: per il precedente commento, ho avuto qualche problema d'invio, e, pur avendo inserito il nome ho accidentalmente cliccato su Anomimo.
Tornando alla Royal, c'è da dire che, oltre tutto, la somiglianza con la Ceauşescu non è solo fisionomica, a quanto ho potuto leggere in
questa pagina dalla quale risulta di quale basso profilo sia il suo livello culturale.
Un motivo in più per gioire della sua non riuscita.

Anonymous said...

Giosto a proposito di cultura, e di cultura storica, per precisione, mi son ricordato un ulteriore dettaglio:
Ai vari telegiornali, ho sentito che, nel riportare la frase gridata dai simpatizzanti di Sarkozy: "Ségolène à Poitiers, Sarko à l'Elysée!" i giornalisti hanno interpretato la citazione della località occitana come riferita alla circoscrizione della Royal. Probabilmente, con qualche ricordo storico in più, che sicuramente i Francesi non hanno dimenticato, Poitiers avrebbe ricordato loro la celebre battaglia in cui Carlo Martello inferse ai Mori una memorabile sconfitta, nel 732 d.C. E, vista la sconfitta della Royal, quel "Ségolène à Poitiers" suona più che mai calzante, assai più di un ipotetico "se ne torni da dov'è venuta: a Poitiers".
La considerazione che scaturisce è se chi, in Italia, non ha pensato a questo dettaglio non certo irrilevante, lo abbia fatto per ignoranza storica: forse per la visione luigiberlingueriana dell'insegnamento storico in Italia, il 732 è una data troppo remota, a maggior ragione che non riguarda l'Italia, o, magari, così come per Lepanto, la sconfitta degli "amati Mori" è un episodio il cui studio non è politicamente corretto
Se d'ignoranza storica non si tratta, non resta che ipotizzare una certa dose d'intellettuale disonestà, visto che, in molti, hanno tentato di propinarci quella della "Ceauşească" francese come una vittoria morale.

Nessie said...

J'ai lu. Merci. IN realtà Sègo ha giocato solo sull'effetto-donna e su una "politesse" più apparente che reale. Molta acidità covata al suo interno se ne è venuta fuori con la sua Jihad giacobina delle banlieues aux flammes. Per me è e resta una istigazione alla violenza.
Lei si è paragonata alla Merkel: nemmeno per sogno!

Sauro, cambiarsi etichetta per il gusto di inventare qualche alchimia , certo che no, che non è il caso. Ma qualcosa il Berlusca dovrà ben inventare. Anche perché il 16 ottobre c'è il nascituro Pertito democratico e il suo leader di nome Walter :-)
Non è un buon numero: lo piglieranno nel sedici, quasi senz'altro.

Anonymous said...

Giustissimo Nessie!
E ora, dopo le chiacchiere italiane, speriamo di vedere un Bon Président, uno come si deve, non un isterico Chirac.
Certo che le sinitre sono pacifiche e democratiche come sempre e dappertutto!...:-)

Nessie said...

Ciao Lonty, ho visto quale alto profilo istituzionale hanno questi socialisti. Come dice la canzone :"Bisogna saper perdere".

Nessie said...

Cittadino, non ho ben presente il ritratto di Elena Ceausescu. In ogni caso, questa anche quando perde non è gente che molla. Tenteranno "la via municipale al socialismo" comme chez-nous con le Regioni. E in giugno anche i francesi hanno le amministrative.

pps said...

Chiedo scusa ancora x l'OT: credo di non essermi spiegato. Non è che io voglia commentare anonimamente e senza registrarmi. Il punto è che devo registrarmi"ogni volta" inserendo email, due volte la psw nella pagina di google. E non opero dietro un firwall aziendale.
Comunque non importa, volevo solo segnalare questa difficoltà.
Un saluto

Lo PseudoSauro said...

PPS: il problema che hai segnalato dipende dalla tua macchina. Se usi un sistema MS Windows, forse ti puo' aiutare l'autocompletamento dei form e la memorizzazione di userid e password. Non dipende dal gestore del blog ne' dalla sua piattaforma. E' molto probabile che usando il browser firefox potresti risolvere il problema.

Anonymous said...

Cara Nessie,
rispondo brevemente alla tua domanda circa la mia presunta anglofilia...E' vero, inizialmente fui anglofilo, poi per fortuna mi è passata e sono diventato australiofilo, neozelandofilo e canadofilo...infine scoziofilo...tutto tranne amante della razza British che ne ha troppe sulla coscienza storica;da ultimo, poi, con Blair hanno toccato il fondo in materia di concessioni all'Islam(vedasi episodio dei libri di storia dove spariranno le allusioni all'eccidio degli Ebrei della Seconda Guerra Mondiale).Per restare sempre OT, finisco con il segnalare un aneddoto molto politicamente scorretto(propongo di sostituire questa espressione idiota, politically correct, con quello che vuol dire in realtà, e cioè "politicamente idiota e irresponsabile")ma che, provenendo da un mostro sacro dell'architettura mondiale- Renzo Piano- di certo sarà ben accetto da tutti, anche a sinistra(e infatti il Nostro veniva intervistato da Fabio Fazio(so) nella sua nota trasmissione).Alla domanda, "perché ci sono soltanto 43 posti-auto" previsti nella Scheggia che stanno costruendo a Londra(300 metri di altezza per 6.000 persone che lavoreranno o vivranno in essa), l'illustre architetto rispose che saranno sufficienti in quanto la zona è straservita di metrò, bus, tram etc etc, e anche perché il costruttore non volle assolutamente incrementare il traffico atorno alla struttura.Sufficienti- disse il Maestro- perché utilizzati soltanto da gente handicappata.Che bello sentir dire pane al pane! Non se ne poteva piu' di "diversamente abili(leggasi sciancati), diversamente chiomati(leggasi calvi), diversamente vedenti(leggasi miopi, astigmatici presbiti etc) diversamente onesti (leggasi evasori fiscali), diversamente appetenti(leggasi anoressici)...Ci scusiamo se abbiamo voluto esagerare con questi giochini lessicali:ma non abbiamo fatto altro che imitare quei decerebrati legislatori che, non potendo migliorare il livello di vita delle persone, si divertono a cambiarne i nomi...Un saluto da Occidentale

Anonymous said...

"Sia detto con la massima delicatezza possibile, con la massima considerazione, il massimo tatto, il massimo garbo e con tutta la riservatezza di questo mondo. Ma vorremmo far sapere a Rossana Rossanda e a Ritanna Armeni, a Danielle Mazzonis e a Guido Martinotti, a Umberto Eco e a Carla Mosca, a Enzo Mingione e a Eva Canterella, a Daria Galateria e a Lorenza Foschini, ad Alessandra Bocchetti, a madame Verdurin, a Gabriella Pinnarò, a Marcelle Padovani, a Simonetta Tabboni e Valerio De Polis, a Sandro Curzi e a Miriam Mafai, oltreché naturalmente alla signora Sandra Verusio, vorremmo, si diceva, far sapere a tutte e a tutti loro, e a tutta quella sinistra italiana tanto colta quanto ipersensibile la quale tiene casuccia a Parigi, che se a causa degli ultimi luttuosi avvenimenti loro per caso vendesi, noi comprasi".

Andrea Marcenario, Andrea's version, Il Foglio.

Lo amo.

Stella

Nessie said...

Molto simpatico, davvero, Stella. Occupiamoli noi gli appartamenti di questi Premi Pulitzer del giornalismo così obiettivo.
Occidentale, in sintesi ami l'Occidente, anche quando lui non si ama abbastanza :-).

Anonymous said...

La Mafai compagna di Pajetta? Non lo sapevo! Pajetta era quello che disse: "Tra la verità e la rivoluzione io scelgo la rivoluzione". Bella gente, insomma...
Sarkò ha vinto alla grande, e i francesi hanno dato prova di maturità. Un risultato che mi suggerisce due cose: 1) la sinistra è sempre la solita minestra, a corto di idee e di temi portanti, e costretta a demonizzare l'avversario per portare a casa qualche risultato; 2) la destra italiana dovrebbe liberarsi di certi complessi di inferiorità che ancora la affliggono ed essere potentemente, pienamente DESTRA. Alla Sarkozy, appunto.

Nessie said...

Lo vedi Siro che sulla blogsfera si impara sempre qualcosa? :-)
Per togliersi i complessi di inferiorità bisogna che la destra nostrana si riconosca in un leader, e non in 3 galli nel pollaio. Ciaoù!

Anonymous said...

Cara Nessie,
ho appena controllato, per curiosità, il cursus honorum del nostro ministro ruspante Paolo Ferrero.
Non so se nel Loch ne siete già a conoscenza, ma la notizia è talmente spassosa che voglio segnalarla qui:ebbene i suoi titoli accademici sono una ben povera cosa:diploma ITIS e poi subito militanza nel partito che capisce i diversi, i rom, gli immigrati, i musulmani etc etc.Come li capiscono loro, nessuno:insomma, sto parlando di Rifondazione Comunista(ma poi, rifondazione di che?).
Premesso che si può essere totalmente analfabeti e assennati allo stesso tempo- e lo sappiamo tutti- ma per un Ministro della Repubblica Prodi non poteva scegliere almeno uno che, oltre al diploma Itis, avesse seguito uno stage postdiploma di...approfondimento???
Lo so, sono recidivo con questo argomento OT:ma da quando la sinistra ha perso in Francia, mi viene naturale allontanarmi dal tema proposto e meditare sui guasti nostrani, che nessuna elezione presidenziale all'orizzonte potrà spazzare via,per adesso, purtroppo per noi...Buona serata da un Occidentale un po' fuori tema

Nessie said...

Prendersela con Ferrero di questi tempi è SEMPRE in tema. E' come il virus HIV: se lo conosci, lo eviti.
Eppoi i fasti francesi, un po' mi rendono malinconica: dalle stelle dell'Eliseo, alle stalle del Quirinale dove abbiamo "Natura morta" (Napolitano), e del Transatlantico (Luxuria, Ferrero, Caruso, Diliberto e altri animali del bestiario).

Anonymous said...

E..... visto che siamo in tema di cursus honorum, è un po' che sto cercando inutilmente di trovare che curricula hanno la Bindi (che proprio in questo momento, a PaP proclama la sua fede cattolica, ma sciorina discorsi di tutt'altra tendenza) e la Turcoshescu? Magari sono stato sfortunato, ma, per esempio, scoprire estattamente che tipo di studi abbiano sembra proprio un'impresa ardua.
Condivido l'idea che anche un analfabeta possa avere senno da vendere e più saggezza di un docente universitario, ma, a prediligere per incarichi di respondabilità governativa persone senza alcuna attitudine in merito, senza preparazione tecnica, si rischia di imitare quanto successo con i coniugi Ceauşescu, in Romania, dove sappiamo anche bene com'è andata a finire. Non dico che di due succitati coniugi non abbiano avuto anche qualche saggia ispirazione, ma sta di fatto che di danni ne hanno fatti anche tanti, e non si può neppure escludere che molti di questi dannni siano stati causati da chi ha approfittato della loro ignoranzaa per il proprio tornaconto oppure, verso gli ultimi anni, per screditarli onde giustificare la loro deposizione. E, come da quelle parti non c'erano soltanto i ben noti coniugi con un curriculum di studi praticamente nullo (compensato dall'esposizione di almeno un paio di sale di titoli accademici honoris causa con relativi accessori), sembra che l'attuale governo italiano non abbia nullla da invidiare quanto a componenti dalla formazione tecnica praticamente assente, ma convocati a principii tutt'affatto diversi da quello essenziale: la capacità tecnica di governare senza vessare il popolo, senza creare disastri e senza portare il paese alla rovina.

Anonymous said...

Sono lieto per il successo di Sarkozy, anche se io al primo turno avrei votato de Villiers, di Sarkozy non condivido affatto il suo convinto europeismo e soprattutto il suo proposito di voler rimetter mano al trattato costituzionale europeo (già bocciato in Francia 2 anni fa) col fine di realizzarne una nuova versione “semplificata” che come da lui già più volte annunciato farà ratificare senza nessun referendum popolare.... purtroppo questo è l'atteggiamento tipico di quasi la totalità dei governanti europei, del resto sappiamo bene quanto sia democratico il processo di costituzione della cosidetta Unione Europea, Chirac due anni fa ha infatti indetto quel famoso referendum solamente perchè era convinto di vincere e di riuscire a far approvare la Costituzione.... mentre da noi ovviamente di referendum in materia UE neanche a parlarne, tutti proni ad accettare le decisioni imposte dall'alto (Maastricht, moneta unica, allargamento ad Est, trattato costituzionale) e il quotidiano, bipartisan lavaggio del cervello pro-UE realizzato indistintamente (salvo qualche rara eccezione) dai nostri politici di destra e sinistra.

Ad ogni modo magari l'avessimo noi in Italia un leader di destra con lo spessore di Sarkozy!

Claudio.

Nessie said...

Claudio, anch'io sono sulle stesse posizioni di Villiers. Specie dopo aver visitato i suoi siti e dopo aver visto il suo intervento in tv. Ciao.

Anonymous said...

Beh io non è che sia proprio sempre sulle stesse posizioni di de Villiers, ma sicuramente al primo turno avrei votato lui e non Sarko.

Comunque Nessie, io avevo inserito due commenti in successione, il mio secondo commento che fine ha fatto, non ti è arrivato?

Lo PseudoSauro said...

D'accordo con Exar Kun. L'europeismo vince sia a destra come a sinistra per mancanza di alternative. sembrerebbe un'opzione obbligata: o UE o niente.

Nessie said...

No, ne ho ricevuto uno solo. Almeno in questo post. A volte è google che fa strani scherzi. Ciao.