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12 December 2006

TFR, ovvero come Ti Frego i Risparmi

Non parlo quasi mai di economia su questo blog: c'è chi lo sa fare assai meglio di me e con maggiore competenza. Del resto ci vuole poco. Però i quattro conti della serva li so fare anch'io.  All'interno della rapinosa e rovinosa Finanziaria (che, ricordiamo, contempla ben 65 tasse, tra balzelli e tutto il resto) c'è anche l'esproprio proletario del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Ovvero, di ciò che si chiama comunemente la liquidazione. E cioè, quell'accantonamento che le aziende mettono da parte per i lavoratori quando decidono di dimettersi. Come si sa, la Finanziaria contempla il congelamento della suddetta liquidazione, la quale viene poi sottratta alle aziende per andare a  riempire il buco nero dell'INPS,  per i cosiddetti "fondi pensione". Sentite un po' le obiezioni della Trimurti sindacale  CGIL , Cisl e Uil, quando gli imprenditori lamentarono l'impossibilità di poter impiegare parte di questa "liquidità" ai fini aziendali (ristrutturazioni, manutenzione e ampliamento locali, anticipi ecc.) . "Ma no, la liquidazione è dei lavoratori e basta e perciò NON SI TOCCA!".
Vera e sacrosanta ragione. Perchè i padroni  (termine obsoleto da feudalesimo) devono accedere a denari non loro? Già, ma al povero trombatissimo lavoratore si pone un quesito di non scarsa importanza: è meglio essere turlupinato da un privato o dal pubblico? Se un'azienda fallisce dove vanno i mei soldi? E se invece lo Stato-Moloch è indebitato fino agli occhi, e l'INPS è una voragine fallimentare come la Ferrovie o le Poste, dove vanno i mei soldi?
Poi arrivarono a più miti consigli e a concedere un lasso di tempo agli imprenditori per questo "congelamento". Per forza, sennò ci andava di mezzo l'economia stessa che rischiava di asfissiare,  e gli imprenditori avrebbero dovuto indebitarsi fino agli occhi presso le Banche. Cosa che a Lorsignori del Sindacato e dei partiti di governo,  in fondo non dispiace. E così i lavoratori dovranno vedersela con l'INPS. Ovvero con  lo Stato stesso. E che fare allora se lo Stato diviene il "collettore coatto" delle tue liquidità? PADRONI IN GALERA,  è uno slogan che non si potrà mai più urlare nei cortei, visto che il loro padrone diventa il Governo. Cioè l'Unione. Al massimo si potrà ripetere stancamente il solito GOVERNO LADRO, anche se non piove.
La Trimurti di Lotta e di Governo lo sa. Perciò li fa preventivamente marciare contro se stessi. Fischietti in bocca e via col fiiiii... fiiii...fiiii! tutti in corteo. Ma qualcosa non quadra più. Finalmente  arrivano fischi alla Mirafiori per i vertici sindacali. Epifani se la sta vedendo brutta anche per la riforma delle pensioni. Il gioco comincia a essere sporco, troppo sporco... tant'è vero che si vede. Non si possono fare i suggeritori-consulenti del governo, e nel contempo, i difensori dei lavoratori. Sono circondata di amici e conoscenti di sinistra che si lagnano molto contro queste manovre definite "losche", "sudicie", disoneste" (cito loro) e a loro danno. 
"A che sindacato sei iscritta?" chiedo a una dipendente pubblica di mia conoscenza.
"Alla CGIL",  risponde.
"E perchè paghi le quote mensili di iscrizione?"
"Per tradizione, per affetto. Perché l'ho sempre fatto..."
"Lo sai che ti stai lamentando contro le tue stesse scelte?"
"Sì, lo so..."
"Perchè lo fai? Perché non ti dimetti? Perchè non mandi una raccomandata per disdire le quote associative? E' così semplice... Perché deleghi il tuo futuro a chi poi lo dissiperà? In quei denari c'è tutta la tua esistenza lavorativa...".
Silenzio sepolcrale. La mia amica non risponde più e fissa lo sguardo nel vuoto.
"Ma quei soldini che la CGIL ti preleva mensilmente dalla busta paga, sono proiettili che poi ti colpiranno nel vivo dei tuoi stessi interessi", provo a suggerire. "Perché concorri a dare forza a chi la userà contro di te?". Parole al vento, naturalmente. E la mia amica di sinistra nemmeno sa che ho parafrasato una frase del "loro" Antonio Gramsci contro la stampa della grande borghesia. Più o meno in origine, la frase era: "Ma quel soldino che getti via per comprare un quotidiano d'informazione è un proiettile che la borghesia getterà contro di te". Era la sua campagna di promozione per l'Unità, il quotidiano organo di partito del PCI. E cioè degli operai.
I lavoratori iscritti alla Trimurti sindacale soffrono di un antico male oscuro che si chiama "sindrome di Stoccolma". Sono innamorati dei loro carcerieri. In questo caso, i guardiani delle loro tasche e delle loro risorse economiche.
"Come farai quando avrai bisogno di un anticipo sul TFR per accedere a un mutuo-casa o ad una spesa importante per la tua famiglia? Lo sai che non avrai più accesso a quel denaro, almeno fino a quando lo stabiliscono loro?".
Credete forse che sia stata in grado di fornirmi una risposta? Qualche volta, Davide ha osato sfidare Golia. Ma in Italia nessun Davide è abbastanza temerario da sfidare il colosso sindacale. Eppure, quando non c'è onestà,  ogni colosso finisce sempre con l'avere i piedi d'argilla.  

16 comments:

Anonymous said...

io personalmente lavoro per una grande azienda e vorrei che i miei soldi rimanssero li.pero'se non ho capito male,la possibilità di accedere al tfr maturato per spese di ristrutturazione o quant'altro,rimane inalterata.ma mi preoccupa molto la fine he possono far i miei pochi soldi e la paura che si volatilizzino è tangibile.piu' che di esproprio proletario(visto che ai proletari non spetterebbe nulla),parlerei di pseudo furto aggravato.sono iscritto alla cisl e mi informero'con quanta piu' precisione possibile circa le possibilità di non farmi fregare.rimango comunque iscritto al sindacato,pur sapendo benissimo che è un organizzazione imperfetta e spesso parassita.ma quando ci sono problemi in azienda non puoi,tu pinco pallino,far valere sacrosante ragioni senza l'appoggio del sindacato.io lo ho provato sulla mia pelle ed è per questo,che nonostante tutto,rimango iscritto.sarebbe veramente un gran casino se non ci fosse il sindacato,credo che andremo a perderci,con una classe imprenditoriale come la nostra(corresponsabile insieme al sindacato dello sfascio del lavoro in italia).diciamo che scelgo quello che mi sembra il male minore.ma prescindere dal sindacato,sarebbe a mio avviso come buttare l'acqua e il bambino insieme

Nessie said...

Ciao Monica, prima o poi i lavoratori si sveglieranno: è nell'ordine delle cose. Nulla è eterno, nemmeno lo strapotere sindacale e la sindacatocrazia!

Andrea, sono stata iscritta anch'io alla Cisl, e devo dire che della Trimurti, è il meno peggio. Tant'è vero che è spesso stato oggetto di linciaggi e violenze sindacali da parte della CGIL-Fiom (vedi il caso Pezzotta).
Che altro c'è da dire? Che è errato il sistema di connivenza corporativistica Confindustria-Sindacato-Governo, e che per riuscire a cambiare l'acqua sporca risparmiando il bambino, devono mettersi in circolo giovani forze umane ed energie coraggiose, capaci di spendere il loro tempo per far valere davvero gli interessi dei lavoratori. La mia scoperta quand'ero iscritta è stata la seguente. Mi sembrava di essere un po' come quel contadino siciliano che trova il podere in fiamme e poi magari corre a chiedere protezione proprio ai mandanti di chi gli ha appiccato l'incendio.
Credo che comunque tu faccia bene a informarti sul periodo di "congelamento" del TFR nell'azienda. E se hai una spesa da fare, prenotati subito la cessione del quinto, prima che sia troppo tardi.

Massimo said...

Oggi ho scritto di sindacato un'oretta prima di Nessie :-)
Evidentemente i fischi di Mirafiori risuonano nelle orecchie di tutti.
Il Centro Destra, secondo la mia teoria, ha mancato nel non intervenire nel mondo del lavoro, organizzando un "Sindacato della Libertà". Da addetto ai lavori (sono anche dirigente sindacale di un sindacato autonomo di categoria) penso lo spazio ci sia.
Spero anche gli uomini.
Ma c'è la volontà politica per dare il via ai lavori ?

Nessie said...

Bravissimo Mons! E' una corretta proposta la tua e mi fa piacere che sei del "mestiere". Come si fa ad abbandonare così il mondo del lavoro? Un'idiozia emerita...

Anonymous said...

Francamente i fischi di Mirafiori non mi hanno meravigliato più di tanto e da quel dì che ai lavoratori meno elevati (operai, camerieri, colf, muratori ecc) la sinistra non piace per nulla. Ovvio che l'appiattimento della trimurti sindacale a Prodi e soci, non può che produrre fischi sonori.
Quanto al tfr se fossi un operaio scenderei in piazza, con dei politici come i nostri affidargli la liquidazione di una vita di lavoro, è come affidare le pecore al lupo.
Non so, francamente come funziona il mondo operaio, ma piuttosto che dare i miei soldi ai sindacati, li brucerei. Da sempre hanno fatto finta di assecondare le richieste dei lavoratori (dopo essersi messi d'accordo con il padrone), da sempre hanno fatto passare riforme pesanti (per i lavoratori) come la legge Treu (che ha creato i co.co.co) e la riforma Dini sulle pensioni senza riempire le piazze.
Le piazze le riempiono SOLO per fare il gioco della sinistra e dare addosso alla destra.E' notorio che un governo di sinistra, grazie all'appoggio dei sindacati, fa passare qualsiasi cosa.
Gli esempi che ho fatto prima cadono a pennello.
Quindi mi sembra folle PAGARE per essere presa in giro... col cavolo che gli darei anche solo un euro al mese.
Ciao mary

Nessie said...

Mary, vai a leggere il post di Monsoreau su analogo argomento nel suo blog Blacknights. Purtroppo spesso chi lavora come un somaro, tace (e acconsente) perché non ha nemmeno accesso ad altra informazione e propaganda che non sia la loro.

Anonymous said...

67 nuove tasse, Nessie...
Si capisce, qui ne mettono una al giorno e poi uno finisce per perdere il conto :-D
Sul Tfr nulla da dire, se non che io sto studiando economia aziendale, e se mi azzardassi a metterlo nelle entrate al posto che nelle uscite il professore mi manderebbe a casa.
Invece l'illuminato Padoa Schioppa, in Finanziaria, ha deciso che si può. E poi si lamentavano per la "finanza creativa" di Tremonti...

Anonymous said...

Ciao Nessie io sono Fabio , Fabs qui sul blog.
Ho scoperto questo tuo blog tramite quello di Paolo Guzzanti sul quale posto piuttosto regolarmente in questi giorni.

Bene, ho trovato subito il tuo modo di proporti molto efficace, intelligente, pungente ma senza agressività e molto semplice e diretto.
Aggiungo con piacere che anche i tuoi ospiti sono piuttosto interessanti , si puo anche non essere d'accordo ma la correttezza e la cordialità non vengono mai meno qui. Cosa piuttosto rara oggidì.

A questo punto ho pensato di iscrivermi, per postare qualcosa quanto avrò qualcosa da dire spero solo di non essere mai banale.

Aggiungo solo qualche nota su me stesso.
Sono un grande appassionato di musica jazz e soprattutto blues (in tutte le sue forme),faccio parte di una band che cerca di suonare questa favolosa musica.
Mi piace l'arte, e l'architettura. E guardare le vecchie sophisticated comedies (purtroppo quelle nuove sono una rarità). Sarebbe bello poter parlare anche di questo con voi tutti sul tuo blog.

a presto, Fabs.

Anonymous said...

Ciao Nessie io sono Fabio , Fabs qui sul blog.
Ho scoperto questo tuo blog tramite quello di Paolo Guzzanti sul quale posto piuttosto regolarmente in questi giorni.

Bene, ho trovato subito il tuo modo di proporti molto efficace, intelligente, pungente ma senza agressività e molto semplice e diretto.
Aggiungo con piacere che anche i tuoi ospiti sono piuttosto interessanti , si puo anche non essere d'accordo ma la correttezza e la cordialità non vengono mai meno qui. Cosa piuttosto rara oggidì.

A questo punto ho pensato di iscrivermi, per postare qualcosa quanto avrò qualcosa da dire spero solo di non essere mai banale.

Aggiungo solo qualche nota su me stesso.
Sono un grande appassionato di musica jazz e soprattutto blues (in tutte le sue forme),faccio parte di una band che cerca di suonare questa favolosa musica.
Mi piace l'arte, e l'architettura. E guardare le vecchie sophisticated comedies (purtroppo quelle nuove sono una rarità). Sarebbe bello poter parlare anche di questo con voi tutti sul tuo blog.

a presto, Fabs.

p.s. tanto per cominciare ho subito combinato un pasticcio col primo post e quell' "anonimo" non mi piace (anche se effettivamente no ho declinato le mie generalità...). Cosicchè ho ripostato lo stesso messaggio, vedi se puoi cancellare il primo messaggio Nessie. Ciao

Nessie said...

Siro, grazie per la precisazione sul numero delle tasse. Mi pareva un'enormità scrivere 65, ma ho toppato di due. Ottima precisazione, sull'economia aziendale che stai studiando, a proposito del TFR. Arridatece Tremonti!
Fabio, benvenuto nel blog! Si fa quel che si può in materia di cordialità e correttezza. Non dipende, solo da me ovviamente, ma dal senso di responsabilità degli ospiti che postano i loro commenti.Sperèm!
Le tue passioni (musica, arte, buoni e vecchi films) sono anche quelle di molti ospiti del Loch. Faremo, dunque in modo da parlarne di più. Un saluto!

Francesco Princigalli said...

Ah, nessie...quante volte ho sentito quelle frasi da persone iscritte al sindacato senza cognizione...e che nervoso!!!Ma sono riuscito nel mio intento: su 10 persone, 9 abbandoni! E pensare che il mio povero nonno (40 anni di Partito Comunista e quindi 40 tessere PCI e CGIL che conservo gelosamente) mi disse: "prenditela con tutti, ma mai col sindacato: potresti averne bisogno"
A presto

Nessie said...

Francesco, tuo nonno forse allora non sapeva che col tempo il sindacato sarebbe diventato come la Coop. Della serie, "la Coop siamo noi". E cioè solo loro. Coi loro giochi già prestabiliti.

Anonymous said...

è evidente che sai poco del mondo operaio.probabilmente non hai idea di che fine farebbe un operaio in una contrattazione privata con un datore di lavoro.se non sai molto del mondo operaio,o meglio,è evidente che non ne sai nulla,dovresti tacere.in molte famigerate piccole imprese,nelle quali il sindacato non è presente,avvengono continui fenomeni di sfruttamento e persino di sottrazioni in busta paga.talvolta mi viene da pensare che se esiste un sindacato schifoso,è soltanto perchè abbiamo una classe imprenditoriale che se lo merita.riformiamo il sindacato,ma non bruciamolo.è troppo importante

Anonymous said...

Grande Nessie! Io sono pessimista sui lavoratori sindacalizzati: mai visto una pecora morire leone.
Ciao

Anonymous said...

No, su questo post non sono d'accordo e credo che non descriva bene la riforma introdotta per quanto riguarda i lavoratori.
Infatti, ii sembra ovvio che la riforma del TFR non trovi favorevoli gli imprenditori, che si vedono sottrarre liquidità, però per i lavoratori introduce un chiaro vantaggio.
Infatti vengono mantenuti tutti i diritti che c'erano prima (anticipo della liquidazione compresa, per i casi previsti prima) ma i soldi, essendo all'INPS, sono garantiti anche in caso di fallimento dell'azienda, che è attualmente il più grande problema relativo al TFR. E questa garanzia non è veramente cosa da poco, e fa stare tutti un po' più tranquilli, no?
In ogni caso, ricordiamoci che comunque i soldi vanno all'INPS solo se il lavoratore decide di non mandarli nei fondi pensione, quindi la scelta è sua, e questo mi sembra molto buono, è un elemento di libertà, non c'è nessuna imposizione.
Anche a me non piace Prodi, però se fanno qualcosa che viene incontro a chi lavora non è che dobbiamo buttarla dalla finestra per partito preso.

Ciao, Marco

Anonymous said...

ma quando le aziende falliscono, chi garantisce ai lavoratori il tfr e le ultime tre mensilità? il fondo di garanzia dell'inps! e le aziende che con i soldi del TFR delocalizzano le attività in paesi dell'est e poi licenziano in italia? Credo sia meglio il vecchio baraccone dell'inps (deve fallire lo stato) che in mano acerta specie di imprenditori che spariscono con i soldi dei lavoratori che poi l'inps ripiana !!