Nessie New Logo

27 November 2006

Professoressa, lasci in pace i ragazzini!

Cara Professoressa di Matematica,
come vede uso le maiuscole perché credo ancora nella dignità di una professione. E tutto sommato, avendoci insegnato per qualche decennio, anche nella dignità di una scuola che sempre più perde il suo potere di trasmettitrice di sapere e di istanze educative e formative. Lei è stata reclutata nella graduatoria delle supplenti. Se non sbaglio, desidera intraprendere la carriera dell'insegnamento. E sempre se non sbaglio, insegna la difficile ed astratta scienza dei numeri. Ora mi si spieghi: perché insegnare i numeri, in questo divertente paese dei Balocchi dove tutti restano degli eterni Pinocchi e  Lucignoli, vuole dire "fare" e "dare" dei numeri come quello di spogliarsi e dare lezioni di sesso a dei ragazzini? Cosa doveva fare, signora Professoressa? La conta dei pisellini di Pollicino? Non le sembra, signora o signorina Prof, che se aveva qualche smania o foia, la scuola fosse il luogo meno adatto per sfogarsela? Non le pare che l'attuale società offra un vasto campionario di scelta, in quanto a luoghi ludici e lubrici? Va bene che ora a scuola ci entra di tutto e di più,  peggio che alla RAI. Va bene che sempre di recente, una psicologa è andata in un'aula femminile di dodici e tredici anni a dare lezioni di sessuologia iniziando a scrivere sulla lavagna la parola SESSO a caratteri cubitali. E poi rivolgendosi con candore alle ragazzine ha chiesto "Che cosa vi viene in mente?". Naturalmente bambine, se restate incinte oggi c'è la pillola abortiva con kit tutto compreso per  il dopo e per il fai-da-te. Insomma oramai sono tutti oSSESSionati dal SESSO (con la SS ) e dalle sue conseguenze . E se perfino alla psicologa non è venuto in mente che a quell'età si possa desiderare ancora un rapporto tenero e sognante, e che l'"educazione sentimentale" dovrebbe venire prima di quella sessuale (specie se non richiesta),   ebbene lei, cara Professoressa, un alibi giustificativo, in fondo ce l'avrebbe. Così va il mondo...
 
Dicono, o meglio, scrivono sui giornali,  che lei si fosse scambiato il numero di cellulare con uno di quei quattordicenni, per eventuali appuntamenti. E dato che questo è già accaduto in America (lo ricorda il caso  di Mary Kay Le Tournau, maestra elementare 34 enne che ha avuto un figlio dall'allievo 12enne?),  perché non provarci anche qui in Italia? Eppoi andiamo, come si può pensare che una donna sia "una violentatrice"? Eppure sempre nella stessa vituperata America le molestatrici si fanno la galera o pagano forti sanzioni pecuniarie esattamente come i molestatori. Specie se approfittano di una posizione di forza e di prestigio sociale ed economico per adescare. Se lo ricorda il caso di Liza Minelli? Molestò sessualmente  un suo dipendente approfittando della sua posizione di potere e fu condannata a pagare un'ammenda salatissima.  Ma che cattivacci puritanoni questi americani! Peccato però che da noi la par condicio, le pari opportunità e l'uguaglianza dei diritti, non vengano mai applicati quando trattasi di doveri. Improvvisamente, di fronte alla parola dovere, scattano le alleanze più strane, per eluderlo.
 
E allora maschilisti incalliti e femministe possono pure andare a braccetto nel nome della sexual correctness a loro uso e consumoVediamo le ragioni dei primi. Ho sentito con le mie orecchie perfino i cosiddetti sani  padri di famiglia trattarla con indulgenza e benevolenza. Dopotutto - è stato l'argomento da me sentito - se alla loro età io ho avuto la "nave scuola" perché mio figlio non dovrebbe avere altrettanto?". Ecco un caso di compiaciuto narcisismo trasferito di padre in figlio, allo scopo di "migliorare la specie" (si fa per dire). Si dà il caso che la "nave scuola", un tempo gli adolescenti andassero a cercasela nei luoghi preposti, come ben narra Fellini nei personaggi della Saraghina e della Gradisca, mature figure femminili rituali e iniziatiche delle sessualità adolescenziale d'antan. Ma qua, Professoressa, lei converrà che si è comportata come la "flotta ammiraglia" di Nelson a Trafalgar: ha sbaragliato. E da quando in qua poi si pretende di guadagnarsi uno stipendio dalla scuola, restando in tutt'altre faccende affaccendata? Tanto poi ci pensa papà Stato, a pagare lo stupendio, vero? Il quale paga, paga sempre, anche  in casi di inadempienze o di  comportamenti devianti.
 
Sentiamo ora le ragioni delle femministe che in altro post, ho già definito "maschiliste". Loro sono molto preoccupate che non si facciano abbastanza dei doverosi "distinguo" fra la violenza del branco scaturita in questi ultimi tempi di "baby gangs" e di bullismo (vedi il caso del ragazzo down) e la "povera Professoressa", "vittima del regurgito puritano". E' così non è improbabile che, quelle che l'hanno difesa in modo imbufalito al suo paesello natìo  (provincia di Campobasso),  appartenessero a questa genìa. Perché oramai siamo arrivati al punto che non conta più avere torto o avere ragione; avere commesso una cattiva azione o un'azione edificante. Ormai conta il numero e la corporazione (possibilmente rumorosa)  di individui che sostengono la buona come la cattiva azione. E allora di questo passo, anche Unabomber, può trovarsi dei supporter di campanile. E magari farsi passare per un benefattore dell'umanità e andare in tv. Come vede, Professoressa, io non l'ho messa tra le violenze di gruppo degli adolescenti crudeli e perversi, già descritte nel mio post più sotto. Primo, perché lei ha 33 anni dunque ha (o dovrebbe) aver  raggiunto da tempo l'età della ragione. Secondo, perché se di violenza trattasi, è del tipo subdolo, strettamente individuale e legata al profilo psicologico di una presunta personalità immatura e fortemente disturbata che non è in grado di scindere il principio di piacere dal principio di realtà,  e che non attribuisce il doveroso rispetto per l'età giusta dei suoi alunni e del luogo in cui si trova. Ma Prof, provi un po' a pensare che cosa sarebbe successo se al suo posto ci fosse stato un uomo... Come minimo l'etichetta infamante di pedofilo non gliel' avrebbe tolta nessuno. E peggio che peggio se poi quest'uomo fosse stato pure gay: sai la crociata! Perché, per lei, invece no,  è presto detto. Perché noi italiani viviamo beati, beoti e giulivi nell'eterno paese dei Balocchi dove ogni regola è fatta per essere raggirata e infranta, e ogni luogo, può diventare un "non luogo". La scuola in testa. E invece il suo è un abuso tutt'altro che raro.  Pare che anche le donne non siano del tutto immuni da un istinto pedofilo. Ne parla Alberto Bevilacqua nel suo ultimo romanzo confessando  un atto di violenza (che pesa nella sua vita come un macigno) da lui subito all'età di sei anni e mezzo da una vagabonda incontrata per caso sulla riva del Po e scrivendo che questa truce orca e gigantessa , fece di lui "uno straccio di carne".
 
Secondo lo psicologo Claudio Risé, esperto di psicologia al  maschile e terapeuta di maschi disastrati dell'era postfemmminista, certe storie difficilmente emergono negli ambienti chiusi e si tende a coprirle e a darvi una cortina d'omertà. Specie in famiglia. "Una zia promiscua. Un padre assente e una madre che comincia a tenersi il figlio nel letto. L'aumento delle famiglie monogenitoriali fa crescere il rischio. Sono sempre più frequenti i casi di donne che in casi di separazione dal marito si aggrappano sessualmente al figlio. (..) La seduzione e il gioco erotico sono la strategia per legarlo e trattenerlo presso di sé".
Dunque nel caso di Nova Milanese e di quel che è avvenuto in quella scuola, c'è poco da ridere, da ammiccare o da fare facili guasconate di complicità maschile. Tutti concordano sulla necessità di una punizione esemplare: i ragazzi devono imparare a distinguere tra il lecito e l'illecito, e  la scuola non può prestarsi ad essere il teatro delle patologie, delle psicosi  e degli abusi da parte di chi vi transita all'interno. Maschio o femmina che sia.
Perciò, Professoressa, lasci in pace gli alunni, si rivesta e insegni, se le riesce. Altrimenti, cambi mestiere.    
 

30 comments:

Massimo said...

Bello! Anche se credo che i padri dei ragazzini di Nova Milanese, che avranno più o meno la mia età, non abbiano fatto la "nave scuola" di Fellini, visto che l'anno in cui nacqui (se non sbaglio ... non sulla data di nascita, ma sulla datta della legge) una certa Merlin ruppe ilgiocattolo per cui noi ... no.
E' inoltre bene ricordare anche che la prof (come si dice) sostiene di essere caduto in una trappola e che non è accaduto nulla.
Mah !
Non so che dire.
Forse è meglio se la prof cambiasse mestiere ... basterebbe venisse trasferita ad altra amministrazione pubblica ...

Nessie said...

Mons, su questa storia ora ci sono di mezzo gli avvocati. E tu sai con quale spregiudicatezza agiscano. Io ne ho visti molti di comportamenti devianti all'interno della scuola. Pensa che c'era una povera pazza di insegnante "maniaca religiosa" che mescolando con disinvoltura il sacro col profano, faceva rappresentare murales religiosi con scene della Natività a sfondo erotico: non ti dico con quali sconcertanti risultati! La cosa incredibile che anche di fronte a comportamenti provocatori, blasfemi e devianti c'era l'omertà più totale da parte delle autorità preposte che ci intimavano di "tacere" e di "coprire". Il tutto secondo la ben nota teoria che "i panni sporchi si lavano in casa". Se non fosse stato per alcuni genitori, il preside di questa scuola di Nova se ne starebbe stato ben zitto secondo l'Italian style.
Quanto agli esempi felliniani me ne sono servita per indicare, che le "navi scuola" devono essere cercate altrove. In tutte le epoche. Ma non nei luoghi preposti all'educazione dei più giovani.

gabbianourlante said...

Fai benissimo a sottolineare l'importanza di "lecito e illecito" comportamento... che è una cosa che sembra quasi solo questione di opinione (mi stavo giusto scornando in un forum d'arte dove c'erano dei cretini che facevano lo stesso in tema di graffiti... come se l'imbrattare quel che non ci appartiene sia una forma di arte o di espressione) io pure ci ho scherzato sopra. però devo anche dire che di ricostruzioni ho sentito le più disparate, anche poco credibili.... insomma non vorrei che sia stato ingigantito a dismisura per brama di scoop... mah. ciao

Nessie said...

Gabbiano, della stampa scoopista e gossipara ne penso tutto il male possibile. Tuttavia, la mia esperienza professionale a scuola, mi ha portato e sbattere di naso in situazioni che se le avessero descritte i giornali, non ci avrei creduto. E il fatto che furono tenute nascoste, non le fa apparire meno gravi. Sulla liceità e l'illecito, ovvio che siamo d'accordo.

Anonymous said...

Nessie hai messo il dito nella piaga, il problema é che i bambini a scuola non sono tutelati perchè gli altri insegnanti e il preside coprono o giustificano gli atti inqualificabili di pedofilia sia maschile che femminile. Proprio l'altro giorno ho letto un articolo su una scuola materna di Rignano Flaminio che ha difeso e mantenuto al loro posto tre maestre coinvolte in un giro di pedofilia insieme ad una bidella, un carrozziere e un regista televisivo marito di una delle tre insegnanti. In alcuni casi i piccoli sarebbero stati portati anche fuori dalla scuola, in abitazioni private. (molto probabilmente si tratta di un giro di pedopornografia e pedofilia sulle quali le tre maestre lucravano).Perizie mediche e psichiatriche avvalorano l'ipotesi di violenza. Malgrado tutto quelle carogne sono rimaste ad insegnare nella stessa scuola e nella stessa classe dei bambini di cui hanno abusato, difese a spada tratta da tutto il corpo docenti.
Un bello schifo!!! E non è il solo caso.
La pedofilia in Italia è denunciata solo se ad essere colpevole è un prete per il resto...
Quanto all'insegnante di matematica anch'io ho sentito battute come quelle che citi. Che dire, ormai in Italia si trovano scusanti per tutti. Se è colpevole dovrebbe pagare nè più, nè meno di un collega maschio, senza battute fuori luogo. Il problema é che NON paga nessuno, o per lo meno chi paga e salato tanta superficialità delle istituzioni, sono i bambini, che sono sempre di più "stracci di carne" nell'indifferenza di chi non vive sulla propria pelle l'esperienza con un pedofilo.
Ciao mary

Anonymous said...

Ho dimenticato di precisare che le maestre non sono ancora state condannate, ma il buon senso vuole che avrebbero dovuto essere allontanate da quei bambini, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.

Nessie said...

Mary, se ho scritto di questa roba è perché ho toccato con mano di persona un tale Luna Park senza più alcun rispetto, dignità e ritegno, all'interno della scuola, con direttori didattici e presidi che fanno carte false per mettere a tacere i casi gravi invece di usare il bisturi per estirparli, che francamente non mi stupisce più nulla di quello che mi scrivi. La maestra pedofila no, non l'avevo ancora incontrata. Ma delle pazze fuori di testa ce n'è da vendere a peso. E il bello che se la cavano pure con un articolo 113. Lo sai cos'è? La possibilità di andare in pensione con una maggiorazione nell'assegno mensile. Siamo sempre al solito paese di Acchiappacitrulli: aumenti ai lavativi dai comportamenti devianti, e pedate nel deretano ai meritevoli.

Anonymous said...

sono d'accordo con te nessie.credo anche io che sia necessario ripristinare un limite,senza che si scada nelle guasconate da bar e da caserma.sicuramente tutti i maschi,con me in testa,hanno "dedicato" pensierini poco romantici alle professoresse bone.ma da quì a passare all'azione ce ne passa,perchè credo che sarebbe stato traumatizzante intraprendere azioni conoscitive con una donna già esperta.non la farei tanto difficile e filosofica:la signora supplente ha manifestato una palese inadeguatezza al ruolo di educatrice,ha violato il codice PENALE(eh eh eh...scusa non ho resistito),quindi...fuori dalle balle.oddio,annamaria franzoni è ancora libera e financo toto' riina ha diritto ad un avvocato...ma questo è veramente troppo.comunque una donna che organizza una miniorgia con dei minorenni è malata di mente,una pedofila insomma.

Nessie said...

Se è per questo c'è pure Brusca, quello che ha sciolto un bambino nell'acido, ancora in giro. E sulla Legge Gozzini (quella sui pentiti) ce ne sarebbe da dire e da ridire... E ora, come sai, c'è Erika sdoganata, quella della strage famigliare di Novi Ligure. Ma se distogliamo sempre lo sguardo altrove, non se ne viene mai a capo. Un problema alla volta, dovrebbe essere il motto di chi vuole per davvero risolverli.E che ognuno si assuma la sua responsabilità nei vari ambiti di competenza.

Anonymous said...

ho usato il paradosso volutamente,non per sottrarre attenzione al problema.

Anonymous said...

Cara Nessie,
hai già detto tutto sull'argomento, in modo egregio come sempre, e assolutamente condivisibile:la cosa che indigna maggiormente anche me è l'ignavia di Presidi e docenti che pur di non stare al centro dell'attenzione morbosa dei media coprono con disinvoltura le malefatte di alcune persone mentalmente disturbate:io e te sappiamo di un viscido docente ormai prossimo ai 60 che per tutta la vita ci ha "provato" con le sue alunne-e non solo- perché convinto che dall'alto(sic) della sua cultura si poteva permettere di sedurre chiunque...L'anno scorso seppi di un insegnante il quale toccava il sedere agli studenti maschi quando andavano alla lavagna...Lo stesso, in gita scolastica, giocò a carte, d'azzardo, pretendendo che l'allievo gli pagasse un "debito" di 500 euro...Pensi che sia successo qualcosa???Però se dài del cretino a uno studente accorrono in massa, il parentado al gran completo...A quanto pare non ci rimane che deplorare, deplorare, perché altro proprio non possiamo:ho sentito cose deliranti a proposito della professoressa di orge: "in fondo è giovane e carina, non racchia come tante altre" oppure "i ragazzi dimostravano più anni della loro età" queste pseudo attenuanti perdono di vista- è ovvio- un fatto fondamentale:che a scuola o in qualunque altro posto si va per lavorare,e non per sfogare le proprie voglie, che possono e devono trovare sfogo altrove:non viviamo certo in Arabia Saudita!Non ancora perlomeno...E chiunque può vivere la propria sessualità senza essere una minaccia per delle persone in età formativa.Le acque placide del Loch, ahinoi, sono tornate ad essere agitate da venti minacciosi...Un saluto a te e a chi naviga nel Loch!

Nessie said...

Occidentale, era doveroso il tuo intervento pertinente. Quando racconto casistiche boccaccesche o da neurodeliri di pronto intervento sulla scuola pensano che lavori di fantasia. Oppure che esageri. Poi mi racconterai in privato chi è il ludico (e lubrico) Prof delle palpate alla lavagna.Ma pensa te!
Appunto, dici bene: vivessimo in Arabia Saudita o in un clima di repressione sessuale... Ma mi pare che in quanto a locali per la bisogna il nostro west land abbondi e sovrabbondi! E se proprio non si possono permettere il locale per rimorchiare, ci sono sempre i porno notturni a tutte le ore. Dobbiamo proprio "pornografizzare" anche la nostra sgangheratissima scuola? Certo che i capi di istituto non si smentiscono mai: timorosi anche della loro ombra. Della serie, purché non si sappia in giro. Un saluto.

Lo PseudoSauro said...

Il sauro deve ancora meditare. Ora entra in conclave con se' stesso. :-)

Nessie said...

Ecco, bravissima Monica! La violenza ha tante facce. E può essere anche psicologica. Inoltre la progressiva omologazione fra i sessi e la perdita di caratteristiche "materne" considerate femminili, porta alcune donne (non tutte, per fortuna) a rischiare "avances" un tempo appannaggio del maschio. Un esempio esasperato di smargiassate sguaiate, spaventose e crudeli con punte di perversità acute, sono da addebitarsi a quella Lyndie England, la "marine" che si fece fotografare col prigioniero iracheno di Abu Ghraib al guinzaglio dopo averlo lei stessa seviziato con arnesi. Certo, qui siamo nei casi limite. Eppoi come ho già detto nel mio post, in America si paga e si finisce al fresco, uomo o donna che sia il colpevole. E questa non mi pare cosa di poco conto. Mentre qui in Italia c'è ancora lo spirito da sceneggiata napoletana da "Filumena Marturano".

Bisquì said...

Questo è un post da stampare e conservare.
Non ho parole, già ero rimasto di sasso alla notizia data dalla TV, poi non so per quale motivo mi sono rifiutato di crederlo.

Sarà che l'immagine della maestra o professoressa è quella di una madre, sarà perchè ai miei tempi non c'era promisquità con gli insegnanti ...

Questi sono fatti gravissimi che non si possono relegare nel dimenticatoio, se avvengono è perchè qualcosa di grave sta cambiando nella società.

Ciao Nessie

Nessie said...

Troppo onore, Bisquì! Visto che sei così sensibile ai problemi educativi allora ti dirò una cosa. Il deterioramento della scuola è iniziato da parecchio tempo. Da quando cioè si è creata la scuola di massa "uguale per tutti". Anche per tutti quelli che non hanno nessuna voglia di studiare, rinunciando ad aprire invece scuole di indirizzo professionale per quegli studenti meno portati per studi astratti ed accademici.
La scuola come "contenitore" prolungato fino alle soglie dei vent'anni per ritardare l'accesso al mercato del lavoro, non funziona. Poi in questo contenitore sai bene quali forze politiche hanno fatto di tutto per sminuirne la (o le) funzioni. Gli alunni danno de "tu" agli insegnanti: ed è sbagliato. I genitori si ingeriscono nei metodi educativi dei docenti: ed è sbagliato. I docenti vanno in pizzeria coi genitori: ed è sbagliato. Cercare di mantenere un certo distacco professionale, vuole dire col clima che c'è, fare la figura di chi è "élitario". E se sapessi quante volte me lo sono sentita dire dalle mie colleghe. Ma io credo che la scuola aperta alle cosiddette "forze sociali" (come si dice nel sindacalese) abbia solo prodotto dei guai. E che se si crede davvero nella cultura, funziona la scuola degli esperti e dei tecnici, ma non la scuola delle "ideologie".
Lo svacco totale avviene, quando il ruolo del docente viene considerato "un posto" che dà uno stipendio il 27, ma non una professione dove si deve essere meritevoli e con dei requisiti. E allora alla fine la scuola, le poste e le ferrovie si rassomigliano tutte: nel fallimento!

Anonymous said...

Hai ragione Nessie, e nessuno mette in dubbio l'intrinseca gravità di ciò che è accaduto.
Però boh, questa è una di quelle storie che tutto sommato non riesce a scandalizzarmi.
Forse qui entra in gioco anche una certa differenza di mentalità tra l'uomo e la donna. Le donne - dice Alfredo Mantovani, altro famoso psicologo - sono particolarmente attente alla manutenzione morale degli ambienti in cui vivono e più in generale della società. Questo spiega, peraltro, perché le donne siano spesso più propense al pettegolezzo rispetto agli uomini: perché, gratta gratta, il pettegolezzo è proprio un modo per definire socialmente quali comportamenti sono corretti e quali no. Agli uomini tutto questo importa relativamente meno, e perciò mostrano un sostanziale lassimo (indifferenza) davanti a certe vicende. Probabilmente sbagliando, non lo nego.

Bisquì said...

Nessie,
beccati 'sta notizia : http://controcorrente.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1266145
ti ricordi quando ne parlavamo?
Bene le femministe sono sparite, niente più "streghe". Il partito ha dato l'ordine e nessuno scende più in piazza.

Adesso il primo che mi viene a tarlare della chiesa lo dordo su un'orecchia.

Nessie said...

Siro, mah...la faccenda del pettegolezzo, non mi pare che ci azzecchi poi molto con la morale e il costume. Diciamo invece che di quel che accade in luoghi chiusi come la scuola, ormai non frega quasi più niente a nessuno. A meno che non finisca in Internet o sotto i riflettori dei media. E siccome la cosa la so, in questi due ultimi post affronto l'argomento per la prima volta. Forse perché si è persa l'abitudine di investire nell'educazione. O forse perché c'è un tale crescendo di degrado, che per questa storia qua, alla fin fine si chiude volentieri un occhio. O forse perché un uomo su queste faccende ha sempre un atteggiamento ammiccante. In ogni caso, ci scommettiamo che la supplente verrà reintegrata e otterrà pure il diritto a continuare a insegnare? Nello Stato , finchè non ci scappa il morto...
Bisquì, ora vado a leggere, grazie :-)

Anonymous said...

Nessie concordo in pieno su cio' che scrivi a proposito della scuola.
Ricordo che ai miei tempi al cambio di professore ci si alzava. Allora mi pareva un'atteggiamento di sottomossione sbagliato, poi con il tempo ti rendi conto che tutto ha un senso. Era uno dei modi per insegnare il rispetto verso la figura dell'insegnante.
Lo stesso rispetto, legge non scritta, ma di buon senso ed educazione che permette ad uno Stato di convivere in armonia.
Senza "gerarchie" si cade ineluttabilmente nell'anarchia.


paoletto

Nessie said...

Grazie Paoletto, hai centrato in pieno il problema: senza un minimo di rispetto per le gerarchie accademiche, c'è l'anarchia. Proviamo a fissare delle date? 1968 e teorie pedagogiche di Ivan Illic, il cui titolo emblematico è "Descolarizzare la società".
A forza di descolarizzare si ha quel che vediamo quasi ogni giorno sotto i nostri occhi: la dequalificazione dei titoli di studio, l'incapacità della scuola di creare dei ponti con la vita e la società; studenti teppisti e "coatti", insegnanti psicolabili e fuori di zucca.Amen.

Nessie said...

Tilt, il profilo individuale di certi personaggi e il loro vissuto è chiaro e palese che fa novanta. Tuttavia, se legge più su nel post sopra il suo, c'è il testo di riferimento di uno dei "cattivi maestri" dell'antipedagogia permissiva. Saluti.

Anonymous said...

Cara Nessie,
ho letto con attenzione i post arrivati finora a commento del tuo scritto-che come sai condivido in pieno- e devo dire che la discussione si è fatta appassionante, e non solo perché pensiamo di conoscere da vicino il tema trattato.
Permettimi però di dissentire da te quando dici che "un uomo ha sempre un atteggiamento ammiccante".Io non ammicco affatto, perché penso- e non da ieri - che una qualsiasi intesa sessuale deve aversi su un piano di parità;non ammiro quelli che si comprano il sesso nei paesi del Terzo Mondo( o in via di sviluppo... lentissimo,se preferiamo la demenza della definizione politically correct)prendendo per fame le prostitute,come non ammiro quei patetici professori -bagascioni o pedofili che siano- che fanno leva sulla loro superiorità gerarchica per violentare l'allievo/a, nel fisico e nella mente.E per parità intendo parità sul piano psicologico ma anche economico! Tempo fa conobbi-tramite il pRofessoRe emerito di avançologia(tradotto:ci prova con tutte basta che respiri)- un lercio individuo, professore appunto, che aveva sposato una bellissima nera;ci fece due o tre figli trapiantandola in Italia(e costringendola ad abbandonare una brillante carriera nel suo paese d'origine)per poi abbandonarla molti anni dopo perché perdutamente invaghito di una nera diciottenne(lui ne ha 50 ed ha il sex appeal di Maurizio Costanzo).Ammicchi pure chi vuole fra gli uomini, ma io non faccio parte certo di quel gruppo.E hai ragione da vendere quando dici che Ivan Illich ha dato il colpo di grazia alla Scuola, che già sta andando a fondo per la psicolabilità di tanti che giocano a fare gli "amici" dei ragazzi...Essere amichevoli con i propri studenti va benissimo, ma senza confondere i ruoli:se poi l'amicone degli studenti si comporta da amicone anche con i propri figli...la frittata è fatta!Un saluto e buona navigazione a tutti per le fresche acque del Loch!

Nessie said...

Occidentale, lo sai che la tua puntualizzazione è più che bene accetta. E che ovviamente non mi riferivo di certo a te. Purtroppo mi è capitato di sentirne eccome di facili ammiccamenti al riguardo, come ho detto a Siro. La faciloneria e il prendere tutto sotto gamba ha trasformato la scuola al livello che sappiamo. Certo che poi, anche gli aspetti grotteschi fanno pure ridere :-) come mi hai raccontato nella tua email privata. Spero che ti sia giunta anche la mia su una "maniaca religiosa" da me incontrata a scuola che pareva una liberata della legge 180 (legge Basaglia).
La cosa che più mi fa imbufalire e che non digerisco è che poi costoro, se ne vanno pure in pensione con l'emolumento quasi raddoppiato.

Anonymous said...

nessie,non dimenticare che non sei l'unica insegnante al mondo.mia madre lo era,in una scuola di frontiera..e purtroppo,i problemi che affrontava la obbligavano spesso ad "ingerire"negli affari di famiglia.in un certo qual modo doveva supplire a tutto,addirittura alle carenze di igiene dei suoi alunni.qualche ragazzino doveva andare a recuperarlo ai mercati generali,perchè il padre lo portava a lavoro anzichè andare a scuola.c'erano bambini con i pidocchi,e le mamme ai colloqui si presentavano per solidarietà,anch'esse con i pidocchi.abbiamo pranzato e mangiato la pizza con quei bambini e le loro famiglie.è stato molto utile.prima che di imparare a leggere,avevano bisogno di imparare a vivere e stare im mezzo a persone civili.spesso quei ragazzi davano del tu a mia madre,ma i ruoli non si sono mai confusi.mia madre era comunque l'insegnante.diversi di loro hanno scelto istiti tecnici,perchè non è vero che non esistono.nessuno ha mai dato del tu a insegnanti che non lo permettevano.l'autorevolezza è una cosa che si conquista,non la si aquisisce con la laurea o il diploma di insegnante.mia madre era di sinistra ed ha seminato benissimo nella sua vita lavorativa,forse perchè ha applicato il buon senso e la concretezza,caricandosi i problemi sulle spalle.forse il buon senso e l'intelligenza non hanno partito politico.mai le ho sentito dire frasi atte a scaricare le responsabilità sugli altri o sulla scuola in genere.alcuni dei suoi alunni si sono laureati.altri sono morti e altri sono comunque diventati delinquenti.al funerale di mia madre c'era un paese intero

Nessie said...

Oh, finalmente mi dici qualcosa di concreto sulla tua vita: che tua madre era un'insegnante stimata e che al suo funerale c'era pieno di persone. Ci credo, perché dovrei dubitarne? Grazie Andrea, ma non credo proprio di essere l'unica persona di buon senso in questo disgraziatissimo paese. Non ho questa presunzione. Scavando un po', di gente onesta ce n'è di tutte le tendenze politiche. E meno male.

Anonymous said...

...e meno male che lo dici!perchè se aspetto che tu lo scriva....

Nessie said...

L'ho appena scritto.

Anonymous said...

lo hai scritto,ma che fatica...

Anonymous said...

LEGGI QUA COGLIONI E CHIEDETELE SCUSA....


http://notizie.alice.it/notizie/search/index.html?filter=foglia&nsid=12138505&mod=topten_all