Nessie New Logo

24 January 2006

DS e Bolognina bis: meglio un sano ricambio generazionale

L'articolo di Panebianco sulla revisione che i DS dovrebbero operare per
diventare quel partito riformatore alla Tony Blair che ci si aspetta, lascia
aperti alcuni interrogativi. Quando Achille Occhetto fece la sua svolta
alla Bolognina fu sotto la spinta della caduta del muro di Berlino. Ma
non fu una vera e propria rettifica degli errori ed orrori del comunismo.
Abiurare in toto la scelta di campo comunista non fu possibile per la ragione
che lo stesso Panebianco ha spiegato: detto partito nacque da una scissione
del Partito Socialista Italiano, nel 1921 a Livorno (allora si chiamò PCd'I,
cioè Partito Comunista d'Italia). Nel suo nascere c'è quindi la totale presa
di distanza dal riformismo dei Turati e dei Treves. Il resto è storia. I
rapporti tra Togliatti e Mosca nel dopoguerra, si caratterizzarono in Italia
nell'ambigua politica del doppio binario: via parlamentare da un lato, e
politica dell'insurrezione armata nella piazze, dall'altro. Poi, Berlinguer
e la sua via italiana al socialismo con tanto di "compromesso storico" coi
cattolici e socialisti ( una vecchia rispolveratura della teoria gramsciana).
Nei fatti il mitico Enrico non mosse un dito contro i missili SS20 e SS21
puntati sull'Europa, dall'URSS. Mentre invece si ostinava a parlare di
disarmo unilaterale contro gli USA. Di più: lasciarono solo Craxi in questa
battaglia a favore dei missili americani Pershing e Cruise nel nostro
paese e lo osteggiarono.
Negli anni di piombo, sorse la teoria dei "compagni che sbagliano" da
parte della sinistra istituzionale, verso le BR e gruppi affini. Essi si
svegliarono solo quando toccò a loro: l'assassinio di Guido Rossa e di Massimo
D'Antona. Per il resto, la strategia del KGB che stava dietro alle BR era
chiara: destabilizzare il nostro paese spingendolo ad accettare un governo
"frontista" con all'interno i comunisti. Non è un caso che dopo l'assassinio
di Moro, si varò il governo di solidarietà nazionale, con il PCI al proprio
interno. Poi, gradualmente l'impero social-comunista sovietico si sfilacciò
e perse i pezzi: iniziando con la Polonia di Solidarnosc fino alla caduta
del Muro di Berlino nel '89.
Così arriviamo alla Bolognina, a Occhetto e alla sua operazione di facciata,
e a quelle successive di Fassino, che Pseudosauro chiama trasformiste e
gattopardesche. Con quegli stessi uomini del Comitato Centrale, figli ed
eredi di quegli stessi quadri dirigenti del vecchio PCI (vedi D'Alema e
Fassino).
Con le cooperative rosse che mostrano le crepe di un muro che si sgretola
sempre più. Con i manager di "Finanza rossa la trionferà" che cercano di
dare le scalate alle banche e di fare rossa consorteria: coop, Partito,
sindacato, Unipol, municipalismo imprenditoriale, con ogni sorta di facility
e lobbying. No, non basterà una Bolognina2 - La Vendetta. Ma questo, Panebianco
non lo scrive. Per fare un partito di sinistra riformatore, occidentale
e moderno, occorre un ricambio generazionale totale. Poiché gli uomini sono
sempre quelli, con quegli stessi paletti ideologici mentali. Steccati,
oggi diventati coriaceamente, psicologici. Quel che diremmo, un habitus
mentale.

18 comments:

Anonymous said...

Brava, come sempre!

Oltre al cambio generazionale ci vorra' pure un bel ritocco all'egemonia culturale di sinistra che soffoca le nuove generazioni.
Scuole ideoligizzate hanno sfornato i nuovi leader della sinistra demagogica e inetta, tranne che nell'accumulo delle ricchezze finanziarie.

Buona serata :-)

Perla

Lo PseudoSauro said...

Ottimo. Naturalmente io sono un po' piu' pessimista sui tempi, ma l'impianto e' condivisibile. L'egemonia culturale e' iniziata quando ancora c'era l'Impero Asburgico... ci vorra' ben piu' di una generazione per sostituirla, ma il problema, al solito, e' con cosa... Perche' non esiste Civilta' senza cultura egemone. Puo' darsi che dall'oriente giungano novita'...

Nessie said...

Il ritocco all'egemonia di sinistra nelle scuole, cara Perla, sarà possibile solo quando questa brava classe dirigente avrà menato le tolle. Ovvio che se si faranno avanti i "figli d'arte", ovvero i figli degli attuali quadri dirigenziali, il testimone verrà raccolto e passerà di mano in mano. A mio modesto parere viviamo una duplicità di questo tipo: le "forme mentis" degli attuali quadri (Fassino e D'Alema) sono quelle dei vecchi apparatchik; con le ambizioni e le velleità economiche tipiche del rampantismo da capitani d'acqua dolce. Altra cosa dai "capitani coraggiosi" che pretenderebbero essere. Ciao Nessie

Anonymous said...

Ciao Nessie, bell'articolo come sempre...forse una piccola spinta nello "svecchiare" l'attuale sinistra la darà il consiglio d'Europa approvando una mozione che equipara i crimini comunisti a quelli nazisti.Ciò dovrebbe per lo meno scalfire la visione granitica, fra i comunisti stessi, della loro superiorità morale e intellettuale.
Ovvio che Bertinotti e soci sono già sul piede di guerra. Questa generazione non ne vuol sapere, c'é da sperare nella prossima.
Ciao e buonanotte Mary

Nessie said...

Sì, ho letto che Bertinotti e i suoi sono già sul piede di guerra. Ma pure Diliberto e soci. Stanno tirando fuori la teoria che sarebbe un affronto verso il movimento operaio internazionale. Anche gli altri partiti comunisti "fratelli" d'Europa sono già in subbuglio per ricorrere contro la Commissione Ue. Non sanno più a che demagogia attaccarsi per evitare i verdetti della storia. Ciao Mary :-)

Anonymous said...

Bravissima Nessie. Sai delle cose che ignoravo o che avevo dimenticato. E, per sottolineare quello che ha detto Armando, a proposito dei gesuiti...bé il nostro Fassino ha studiato al "Sociale" scuola gesuita di Torino.
Anche a me sembra arduo liberare le menti dalla polluzione comunista. Vedo che anche molti giovani, tendenzialmente liberali, finiscono per adottare forme mentis proprie della kultura.
Vediamo come vanno queste elezioni. Se per caso vincessero i nipotini di Stalin, sarà come tornare indietro di anni e anni..

Nessie said...

Bentornato Arm! E grazie per il tuo contributo sulle scuole gesuitiche ricordandomi anche U.Eco. D'accordo su papa Ratz che in questo momento è davvero un gigante tra nani d'ogni genere. Grazie anche a Lontana che mi ricorda che pure Fassino viene da quella formazione. C'è un'altra cosa su cui i compagnucci sono restii ad assumersi la "colpa collettiva": gli anni di piombo. Non so se li avete mai sentiti. Ogni volta che si parla di Br, loro lì pronti a dire il solito "jamais couché avec", che hanno avuto anche loro le loro vittime, che hanno dato il loro contributo alla lotta contro il terrorismo e bla, bla, bla. Se è vera (come è vera) la teoria di François Furet, ogni chiesa ha le sue deviazioni e i suoi movimenti ereticali. Dunque questo vale anche per la "Chiesa rossa". Ecco che allora le BR sono da collocarsi in un pensiero eretico, ma violento all'interno del comunismo italiano/europeo stesso. Tant'è vero che si chiamavano "Brigate rosse per il comunismo". Vorrei sentire, però, la vostra opinione sui rapporti tra le Br e il Kgb, che a detta della nomenklatura postcomunista sarebbero tutte fandonie dietrologiche da giallo di Le Carré. Io non penso d'essere dietrologica se asserisco che il "governo di solidarietà nazionale" con all'interno il PCI e formatosi dopo l'uccisione di Moro, fosse un'agenda dettata dal terrorismo Br-Kgb. Del resto la stessa cosa è avvenuta nel 2004 in Spagna dopo la strage terrorista a Madrid: Zapatero e il ritiro dall'Iraq in qualche modo condizionato da Al Qaeda.Da sempre lo scopo principale del terrorismo è quello di condizionare l'agenda politica. Ma, ripeto, vorrei sentire voi...

Nessie said...

Okay Arm, hai messo molta carne al fuoco e se leggesse qualche compagnuccio ti darebbe del visionario o autore di qualche spy-story alla Fleming o alla Le Carré. Come fanno con me quando dico queste stesse cose. Ma io ti credo. Come credo in particolare alla strategia della destabilizzazione che i terrorismi recano sempre in sé. Ben difficilmente i terrorismi non hanno dietro un'eminenza grigia che li pianifica e che li mette in atto. Accadde la stessa cosa per gli 11 atleti israeliani a Monaco nel '72 con la connection feddayn palestinesi-RAF, da noi conosciuta come banda Baader-Meinhof. Su Moro era ovvio che tra un cattocomunista e un comunista verace Mosca preferisse il secondo al primo. Tu hai giustamente inserito l'attentato al Papa in questo quadro. Anch'io temo il "cover up" definitivo in caso di vittoria del duo D'Alema/Fassino. E allora goodbye dossier Mitrokhin. Ciao!

Lo PseudoSauro said...

Finalmente e' tornato Arm. Vero: sul caso Moro sono state rilevate coincidenze d'interessi tra USA e CCCP e il rapimento fu un'operaione tecnicamente esemplare e non opera di dilettanti; come per il tentativo di omicidio del Papa che, detto tra di noi, fu una colossale sceneggiata. Infatti se si vuole ammazzare qualcuno davvero si procede molto diversamente, ed e' raro che un cecchino possa sbagliare il bersaglio in simili circostanze.

Nessie said...

Scusate, ma con le sigle non mi ci raccapezzo: cosa sarebbe la CCCPP? Sauro l'attentato del Papa non è mica stato tanto una sceneggiata. Il pontefice è stato a lungo tra la vita e la morte e certamente la sua malattia e invecchiamento per un uomo della sua robusta fibra, furono dovuti a quella brutta ferita. Il problema è che quelli dei servizi segreti si sono affidati a un suonato mentale - a un liberato della legge 180 come pochi: quel Ali Agca con i deliri e le visioni del tipo "io sono Gesù Cristo". Ma solo con un personaggio che ha raccontato 150 palle (tante ne hanno messe a verbale) poterono stare tranquilli. Se volete andare su google e cercare Commissione Mitrokhin, io ci sono andata. E francamente la faccenda dei due frati cappuccini spie dello Stasi infiltrati in Vaticano, non è esente da risvolti comici. Se non fosse che una povera ragazzina 15 enne, Emanuela Orlando, è stata rapita e mai più ritrovata. Cliccate e divertitevi.

Lo PseudoSauro said...

Nessie: CCCP e URSS erano la stessa cosa. Per quanto riguarda l'attentato al Papa, esprimo solo un'opinione senza alcun riscontro oggettivo, ma le modalita' con cui e' avvenuto non mi hanno mai convinto. Considerata la scelta del tempo e del luogo, l'affidare ad un certo numero di sicari sparsi tra la folla il compito di uccidere, e per giunta con vecchi catenacci, abbatte di almeno il 50% la possibilita' di riuscita di un attentato. In tal caso, una bomba a mano sarebbe stata certo piu' efficace. Siccome e' stato provato che gli attentatori hanno percorso tutti i passaggi internazionali tipici delle operazioni pianificate solitamente dai servizi segreti, io penserei ad un'azione dimostrativa piu' che ad un omicidio mirato, oppure ad uno dei tanti diversivi che i servizi dispongono per dirottare l'attenzione in concomitanza di operazioni ritenute piu' importanti. Se cosi' fosse, queste sarebbero state considerate di estrema, e forse, vitale importanza per gli organizzatori.

Lo PseudoSauro said...

P.S.
per chi fosse a conoscenza del fatto che furono i russi stessi a "preparare" la caduta del Muro, cio' dovrebbe suonare come un'incentivo a sbrigarsi. Ovviamente, siccome l'operazione e' stata pianificata da professionisti, probabilmente non si conoscera' mai la verita'.

Nessie said...

Clicca il dossier della commissione Mitrokhin del senatore Guzzanti, Sauro e ne leggerai delle belle. Se vince la sinistra, D'Alema ha bell'e pronto lo sbianchetto: altro che vignetta di Forattini!

Lo PseudoSauro said...

Nessie: ho seguito la storia del Mitrokhin ed anche cio' che ha scritto Imposimato. Pero' su certe operazioni non si scrive mai niente. E questo lo facevano perfino i russi che avevano un'adorazione per la burocrazia. Del resto l'URSS era un complotto vivente e ce ne vorrebbero migliaia di Mitrokhin, ma anche in questo caso si perderebbe qualcosa per strada.

L'unica cosa che ribadisco e' che, a mio avviso, se avessero voluto uccidere il Papa ci sarebbero riusciti. A volte i fallimenti non sono veri e propri fallimenti; dipende dai punti di vista; ed il punto di vista degli organizzatori non lo conosceremo, forse, mai.

Nessie said...

Ciò non toglie che lo sbianchetto agli atti del dossier Mitrokhin lo avremo comunque: magari sui contributi in rubli alle coop rosse. A pensar male ci si azzecca.

Anonymous said...

Nessi il lupo perde il pelo ma non il vizio. In questo caso nemeno il pelo, quindi pensa un po' al vizio.

Paoletto

Nessie said...

Buona domenica Paoletto! Qua c'è ancora neve e freddo. Un freddo russo :-). Sta tranquillo che lo sbianchetto D'Alema non ce l'ha solo in tasca ma nel cervello. L'hai sentito ieri sera a Matrix da Mentana?

Anonymous said...

No Nessie non l'ho proprio sentito e nemmeno visto. Quando vedo certi soggetti cambio canale altrimenti poi ho problemi intestinali :-).
E poi qui in Romagna certi personaggi li definiamo " facce come un portone" che tradotto starebbe per "persone che non conoscono il pudore".
La querela a Forattini
da bene l'immagine del personaggio e della sua idea di liberta'.

Ciao Paoletto