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22 September 2005

L'invasione silenziosa e l'erosione dei nostri valori

Il burqa Forse ce ne siamo accorti in pochi. Forse è più comodo fingere di non vedere, ma ogni giorno le nostre certezze, abitudini, stili di vita, modi di pensare ci vengono erosi. Lentamente ma inesorabilmente. Durante l'estate appena trascorsa, c'era qualche donna islamica con il chador che pretendeva bagnarsi, in sfregio a qualsiasi elementare norma di igiene e di sicurezza, nelle acque delle piscine comunali. Poi fu la volta di veli totali con il nikab (mascherina che lascia liberi solo gli occhi) e il burqa negli uffici pubblici e per le vie delle metropoli, a dispetto delle norme di sicurezza e del decreto antiterrorismo di Pisanu. Per non parlare di mense lavorative e scolastiche con menù personalizzati con carne halal e divieto di salumi. Ora con l'apertura dell'anno scolastico, assistiamo alla macabra farsa della scuola islamica di Via Quaranta con lezioni svolte sul marciapiede di Milano, pur di non cedere i bambini nati in Egitto ad un'educazione all'integrazione del paese ospitante. Tra breve accadrà quel che è avvenuto in un paesino del Sud della Francia, dove un certo imam Bouziane, riceveva sussidi dallo Stato della République per i suoi 14 figli avuti da più mogli. Una forma di inetto assistenzialismo che legittima di fatto la poligamia. I cittadini italiani si sentono sempre più soli, sempre più sulla difensiva e non sufficientemente tutelati dalle norme di uno Stato che dovrebbe essere di diritto. In altre parole, stranieri a casa loro. Perché? E' presto detto. In Italia, come in altri paesi europei, per assecondare l'ideologia di sinistra, le leggi sono state talmente distorte e indebolite, che paradossalmente, possono talora creare un intralcio alla lotta contro il fondamentalismo e il terrorismo islamico. Ne abbiamo fatta esperienza in occasione dell'assoluzione di alcuni terroristi appartenenti ad Ansar al Islam scarcerati dal magistrato Clementina Forleo, perché considerati guerriglieri e resistenti. Inoltre chi dovrebbe essere sanzionato o espulso, non di rado viene portato agli onori della cronaca con giornalisti disposti alle classiche "interviste in ginocchio", pur di fare scoop, offrendo facili megafoni e ribalte accese a loschi personaggi ideatori, mandanti ed esecutori di stragi. Ben lo sappiamo, perchè spesso sono proprio le forze della sinistra a farsi garanti (e garantisti ) di presunti diritti umani, nei confronti di chi, al contrario, viola la sacralità della vita e i diritti altrui. Esistono pure alcuni rapporti da parte delle Intelligence secondo i quali centinaia di islamisti europei sono stati addestrati in Afghanistan, per poi tornare a casa ad addestrarne altre centinaia. Pare abbiano noleggiato perfino lontani ritrovi balneari o isolate ville in aperta campagna per incontri di addestramento. Una tale crociata islamista potrebbe prendere le sembianze di una guerriglia urbana in stile I.R.A. Chi potrebbe difenderci in casi come questi? Le nostre leggi colabordo? Le istituzioni? I partiti sempre troppo attenti ad accaparrare consensi? L'Europa già diventata Eurabia. Ecco perché a tutti i cittadini di buona volontà occorre ricordare che abbiamo tutti gli ostacoli istituzionali contro, tranne il popolo. Ovvero noi stessi.

4 comments:

Lo PseudoSauro said...
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Lo PseudoSauro said...

Gli amici di TocqueVille ti hanno messa in evidenza. I sauri si fanno onore, dunque... Riguardati se sei al lago, e non fare troppe immersioni.

Nessie said...

No, non sono al lago e sono appena tornata. Grazie per l'avviso e a presto.

Nessie said...

Vlade Tepes ovvero l'impalatore. Di Turchi ottomani, naturalmente. Diventato poi Dracula. Altro che armatexon! Io direi di limitarci a Indiana Jones (Harrison Ford) che senza tanti contersionismi e aberrazioni, di fronte a un beduino che si agitava con la scimitarra pronto ad assalirlo e decapitarlo, tirò stancamente fuori il suo revolver e lo freddò. C'est plus facile. :-)